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La Spezia, Tanger Med e Damietta saranno i porti più colpiti dalla crisi nel secondo trimestre
Lo prevede Sea-Intelligence. Tra i porti nordeuropei saranno Felixstowe, Zeebrugge ed Anversa a risentire del maggiore impatto dall'emergenza
4 maggio 2020
Nel secondo trimestre di quest'anno i porti mediterranei che verranno più colpiti dall'impatto sulla loro attività delle misure assunte per contenere la pandemia di coronavirus saranno quello italiano di La Spezia, quello marocchino di Tanger Med e quello egiziano di Damietta. Lo prevede Sea-Intelligence, azienda che analizza i flussi di traffici marittimi containerizzati, secondo cui nel periodo questi tre porti perderanno oltre il 40% degli scali diretti di servizi containerizzati principalmente a causa della cancellazione di approdi di linee provenienti dall'Asia. Tra i porti nordeuropei, invece, ad accusare un particolare impatto negativo sull'attività saranno Felixstowe, Zeebrugge ed Anversa, per i quali è previsto un calo del -30% degli scali di navi provenienti dall'Asia. Sea-Intelligence ha evidenziato che attualmente solo sette porti europei non registrano perdite di scali di servizi di linea.
Sea-Intelligence ha specificato che in questo periodo la cancellazione di scali ai porti sulle principali rotte marittime est-ovest risulta del 250-350% circa superiore rispetto al numero di cancellazioni che usualmente si verificano durante il periodo festivo del capodanno cinese e - ha osservato la società - ciò significa che l'impatto sull'attività dei porti è rilevante.
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