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Nell'area dell'ex raffineria Shell Haven alle foci del Tamigi verrà realizzato un grande container terminal
Accordo della P&O Ports con la Shell U.K. Limited e con la Port of London Authority per il riutilizzo della superficie occupata dalla raffineria, che ha chiuso la produzione
5 febbraio 2000
La Shell U.K. Limited si è accordata con la P&O Ports e con la Port of London Authority per lo sviluppo dell'area della raffineria Shell Haven, situata nell'estuario del Tamigi a Stanford-le-Hope, nell'Essex. La Shell aveva deciso di chiudere l'attività della raffineria nel settembre del 1998 ed ogni produzione, eccetto quella di bitume, cessò completamente nello scorso dicembre.
L'area che P&O Ports si propone di trasformare confina con il mare su un fronte di 2,5 miglia e dispone di cinque banchine.
Alistair Baillie, direttore di P&O Ports, ha detto che nell'area abbandonata dalla Shell verrà realizzato un grande container terminal in acque profonde, con collegamenti ferroviari, che in breve potrebbe svolgere un traffico di oltre un milione di teu l'anno.
P&O Ports, che fa parte del gruppo P&O, gestisce 20 container terminal in 15 nazioni ed altri impianti di movimentazione in 30 porti. Nel Regno Unito ha una quota del 51% nel Southampton Container Terminal (il rimanente 49% è dell'Associated British Ports), che nel 1999 ha registrato un traffico di 930.000 teu, e del 34% nella Tilbury Container Services (gli altri azionisti sono Forth Ports e Associated British Ports), che lo scorso anno ha movimentato circa 250.000 teu.
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