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Prestito di 39 milioni di euro della BEI al porto di Trieste
Risorse destinate all'aumento di capacità ed efficienza delle operazioni ferroviarie
20 dicembre 2019
La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha firmato oggi a Trieste un prestito di 39 milioni di euro con l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, a cui si aggiungono 6,5 milioni da parte della UE con i fondi CEF (Connecting Europe Facility) nell'ambito del progetto TriesteRailPort, risorse che saranno destinate allo sviluppo del porto di Trieste.
Il progetto al centro del finanziamento comprende due diversi componenti, entrambe legate all'aumento di capacità ed efficienza delle operazioni ferroviarie nell'area di servizio portuale: la ridefinizione del layout ferroviario del porto per consentire la piena operatività degli accessi ferroviari a più treni contemporaneamente di lunghezza fino a 750 metri; il ripristino dei raccordi ferroviari industriali per le aree Wartsila ed ex Aquila. Per quanto riguarda gli aspetti occupazionali, è stimato che durante la realizzazione dei lavori ci sarà un incremento di circa 400 persone per anno.
«Questo finanziamento - ha osservato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino - dimostra l'interesse e l'attenzione che l'UE ha per il porto di Trieste, un hub strategico e dinamico che sta investendo molte risorse nel settore ferroviario e quindi su una modalità di trasporto sostenibile».
«Questa - ha commentato Andrea Clerici, responsabile della sede italiana della BEI - è un'operazione significativa per la BEI per due motivi. Da una parte rientra a pieno titolo nel sostegno ai progetti ambientali; dall'altra rafforza il nostro impegno nel cruciale settore dei porti: nove operazioni negli ultimi anni per circa 600 milioni».
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