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ILO e IMO chiedono un'azione urgente per proteggere i mille marittimi di cento navi bloccate in Ucraina
Lettera all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, al Comitato Internazionale della Croce Rossa e a Medici Senza Frontiere
8 aprile 2022
In una lettera inviata ai vertici dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, del Comitato Internazionale della Croce Rossa e di Medici Senza Frontiere, il direttore generale dell'International Labour Organization (ILO), Guy Ryder, e il segretario generale dell'International Maritime Organization (IMO), Kitack Lim, hanno sollecitato un'azione urgente per proteggere i marittimi e le navi che sono bloccati nei porti ucraini e nelle acque vicine a causa dell'aggressione russa alla nazione. Si tratta, hanno spiegato Ryder e Lim, di più di cento navi che imbarcano sino a mille marittimi.
Nella lettera evidenziano che, «oltre ai pericoli causati dai bombardamenti, molte delle navi interessate sono ora prive di cibo, di carburante, di acqua dolce e di altri rifornimenti vitali. Di conseguenza - hanno sottolineato Ryder e Lim - la situazione dei marittimi, che provengono da molti Paesi, sta diventando sempre più insostenibile, ponendo gravi rischi per la loro salute e il loro benessere». Con la missiva i rappresentanti di ILO e IMO chiedono alle tre organizzazioni di «assumere provvedimenti urgenti» per supportare l'approvvigionamento di queste navi con rifornimenti vitali per i marittimi che si trovano a bordo.
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