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CALANO LE TASSE D'ORMEGGIO IN UNA VENTINA DI PORTI GIAPPONESI
La riduzione dopo le proteste dell'Unione Europea e la minaccia di una supertassa sugli approdi negli USA delle navi NYK, Mitsui e K Line
5 maggio 1997
Qualcosa sta cambiando nei porti giapponesi. Dopo le accuse americane e la decisione di tassare con 100.000 dollari ogni approdo nei porti USA delle navi di NYK, Mistui e K Line (surcharge poi sospeso, dopo lunghe trattative, a metà aprile: vedi "inforMARE" del 15 aprile con il testo dell'accordo temporaneo) e dopo le proteste al WTO dell'Unione Europea sulle pratiche discriminatorie in uso negli scali nipponici, ora le autorità giapponesi hanno deciso di ridurre le tasse d'ormeggio in una ventina di scali nazionali. Tra i porti interessati alla riduzione vi sono Tokyio, Yokohama, Kobe, Kawasaki, Osaka, Shimonoseki, Kitakyushu e Nagoya. Con il nuovo sistema tariffario le navi pagheranno 10,05 yen l'ora per tonnellata di stazza lorda per le prime 12 ore; per successivi periodi di 12 ore vi sarà un'addizionale di 6,75 yen l'ora per tsl. Fino ad oggi ogni nave paga per 24 ore d'ormeggio una tariffa di 13,4 yen l'ora per tonnellata di stazza lorda, indipendentemente dalla durata della sosta
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