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La spesa italiana per i trasporti è cresciuta nel '96 dello 0,4%. Nel '97 risulta invece un saldo negativo di 15.022 miliardi di lire
La flessione dello scorso anno - afferma il ministero - è stata determinata dai pagamenti effettuati ai trasportatori esteri
18 dicembre 1998
Il ministero dei Trasporti e della Navigazione ha presentato oggi a Roma il conto nazionale dei trasporti riferito al 1996. In quell'anno la spesa complessiva italiana per il comparto è stata di 508.694 miliardi di lire, ripartiti in 450.793 miliardi riferiti al settore privato (88,6 per cento) e 57.901 miliardi alla parte pubblica (11,4 per cento), con un incremento dello 0,4 per cento sull'anno precedente. La crescita nel periodo 1972-1996 è stata invece del 114,6 per cento.
Il trasporto su strada nel 1996 ha rappresentato l'88,3 per cento (circa 449.000 miliardi) della spesa totale, il trasporto marittimo il 3,79 per cento (circa 19.000 miliardi) e quello aereo il 2,24 per cento (circa 11.000 miliardi).
I dati provvisori relativi al 1997 rivelano invece un saldo negativo di 15.022 miliardi di lire, superiore del 14,3 per cento a quello del 1996; il risultato è addebitato dal ministero ai "pesanti noli passivi" che il sistema economico italiano ha dovuto pagare ai trasportatori esteri, soprattutto nel settore marittimo. Lo scorso anno il settore trasporti ha dato lavoro a 1.129.900 persone ed ha rappresentato il 5,1 per cento dell'intera occupazione italiana.
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