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Sindacati e Confetra, Fedit, Fedespedi, Assologistica e Centrali Cooperative siglano il rinnovo del contratto logistica e merci, che non è stato sottoscritto da ANITA e UNATRAS
Previsto un aumento tabellare di 134 euro ed una “una tantum” di 150 euro
10 dicembre 2010
inforMARE - I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e le associazioni di settore Confetra, Fedit, Fedespedi, Assologistica e Centrali Cooperative hanno sottoscritto il rinnovo del contratto Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni. L'accordo non è stato siglato dalle associazioni datoriali dell'autotrasporto ANITA, Conftrasporto, Fita, CNA e Confartigianato.
Comunicando l'esito dell'intesa i sindacati hanno reso noto che l'aumento tabellare complessivo è di euro 122, divisi in quattro tranches, di cui la prima di importo pari a 35 euro da erogare dal 1° gennaio 2011, 25 euro dal 1° settembre 2011, 30 euro dal 1° febbraio 2012 e 32 euro dal 31 dicembre 2012. A ciò si aggiungono 12 euro complessive di welfare contrattuale così ripartito: 10 euro destinato ad una polizza sanitaria integrativa, i cui benefici avranno decorrenza dal 1° gennaio 2012, e 2 euro destinati ad ente bilaterale da costituire a partire dalla stessa data; tali importi saranno accantonati dalle aziende a partire dal luglio 2011. Inoltre verrà riconosciuta una “una tantum” di 150 euro che verrà erogata in due tranches di 75 euro nei mesi di gennaio e marzo 2011.
«Gli effetti economici derivanti dal rinnovo siglato in data odierna - hanno sottolineato le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - andranno erogati a tutti i lavoratori del settore, già inclusi sotto il precedente Ccnl “Logistica, Trasporto merci e Spedizioni”. Pertanto sarà necessario procedere a verificare che tutte le imprese che applicano il contratto citato eroghino puntualmente gli aumenti individuati».
Da parte loro ANITA (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici) e UNATRAS (Unione Nazionale delle Associazioni dell'Autotrasporto Merci), sigla a cui fanno capo Fai Conftrasporto, Fita Cna, Confartigianato Trasporti, Unitari Conftrasporto, Fiap.L Conftrasporto e Sna Casa Artigiani, esprimendo «forte rammarico per la rottura della trattativa - avvenuta la scorsa notte - nonostante vi fossero le condizioni per raggiungere un'intesa», hanno replicato che «l'accordo siglato oggi tra le organizzazioni sindacali e alcune associazioni datoriali per il rinnovo del contratto collettivo della logistica, non rappresenta il trasporto merci». «Le associazioni di autotrasporto, infatti - hanno precisato ANITA e UNATRAS - avevano presentato un pacchetto di proposte che puntavano a salvaguardare da un lato il potere d'acquisto delle retribuzioni dei lavoratori e dall'altro a garantire alle imprese adeguati recuperi di produttività. In tal senso il rinnovo del contratto avrebbe potuto rappresentare un'opportunità per mantenere i livelli occupazionali. Invece, il contratto così sottoscritto esclude l'autotrasporto e non garantisce competitività e prospettive di sviluppo alle imprese del settore».
Secondo Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, invece, la proposta economica avanzata dalle associazioni datoriali ANITA, Conftrasporto, Fita Cna e Confartigianato era «del tutto inadeguata» e «talmente lontana dalle nostre richieste che non ci ha lasciato margine di trattativa». I sindacati hanno spiegato che tale proposta prevedeva: «scadenza del contratto al 31 dicembre 2012; 15 euro dal 1° gennaio 2011, 20 euro dal 1° gennaio 2012, 25 euro dal 1° luglio 2012, 5 euro dal 1° gennaio 2011 per l'ente bilaterale e 10 euro per l'assistenza sanitaria integrativa, 100 euro di una tantum. Inoltre, un ulteriore aumento, a far data dal 1° gennaio 2013, pari a 35 euro ma condizionato a una valutazione da effettuarsi a livello di ente bilaterale sullo stato del settore». «Per erogare tale aumento - hanno precisato i sindacati - è stato richiesto, in cambio di una, impraticabile e truffaldina, riduzione dell'orario di lavoro del personale discontinuo da 47 a 46 ore settimanali, una diminuzione di sei giornate di permessi retribuiti, pari a circa 400 euro complessivi di valore annuo, che annullerebbero oltre il 50% dell'aumento riconosciuto». «È evidente che tale proposta, non finalizzata a trovare un'intesa sulla base dei protocolli interconfederali - hanno concluso Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - aveva come unico scopo produrre una rottura del tavolo per riproporre, in un secondo tempo, la definizione di un contratto dell'autotrasporto». Per questi motivi Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno confermato gli scioperi proclamati per le giornate del 13, 17 e 20 dicembre prossimi per tutte le aziende aderenti alle associazioni non firmatarie. I sindacati hanno reso noto che «con le medesime aziende sono sospese le relazioni sindacali» e che molto probabilmente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti saranno costrette «alla disdetta degli accordi di forfetizzazione».
«La scelta delle organizzazioni sindacali di confermare gli scioperi proclamati nei confronti delle sole imprese di autotrasporto - hanno invece evidenziato ANITA e UNATRAS - rischia di pregiudicare la possibilità di riunificare all'interno di un unico contratto collettivo tutto il mondo dell'autotrasporto, della spedizione e della logistica». (iM)
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