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1 maggio 2025 - Anno XXIX
Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERSANNO XVIII - Numero 12/2000 - DICEMBRE 2000

Porti

Sotto pressione

All'interno del bacino del Mediterraneo, il cammino verso la privatizzazione dei porti non sostiene gli ingenti investimenti fatti in attrezzature per movimentare i containers.

Marsiglia

Con un output totale di oltre 90 milioni di tonnellate l'anno, per due terzi di greggio, il porto francese di Marsiglia è il terzo in Europa per dimensioni, e il maggiore in Francia, ed è il settantesimo nella classifica di Cargo Systems sui porti che gestiscono containers in tutto il mondo, con un output di 663.984 Teus nel 1999.

Riposandosi sulle sue ingenti entrate grazie al greggio, il porto di Marsiglia sembrava essere un gigante addormentato, ma poi le riforme sul lavoro portuale a livello nazionale di metà anni Novanta hanno stimolato fortemente tentativi di ammodernamento, nonché elevata diversificazione. Il clima economico cangiante ha oggi concentrato ulteriormente gli sforzi per ridurre la dipendenza dal petrolio, e la crescita del comparto containers fa presagire che sarà questo il settore destinato ad assorbire le perdite del petrolifero. Il target è quello di superare l'output di traffico record dell'anno scorso, ovvero 664.000 Teus, per arrivare a 1 milione e 200 mila Teus nel 2004.

Benché il porto di Marsiglia sia statale, è governato da un'Autorità portuale dotata di un grande margine di autonomia, che ha fatto sorgere, negli ultimi anni, nuove joint ventures con organizzazioni pubbliche e private.

In più, come era nei progetti del direttore generale Eric Brassart tre anni fa, l'impresa cultura ha dato maggiore impeto ai piani d'affari portuali. In questo Brassart era stato di larghe vedute, nonostante fosse un funzionario pubblico come tutti i suoi predecessori, e, tra le altre mosse, ha anche ringiovanito il management con una serie di incontri con il mondo del commercio navale.

In più, Brassart ha anche assicurato che altri professionisti della portualità sarebbero stati ingaggiati nell'ottica di rendere il porto più competitivo. Con azioni che solo un paio di anni fa sarebbero state definite inconcepibili, e grazie alla produttività della propria forza lavoro, Brassart il mese scorso ha guidato una delegazione in Estremo Oriente, in cui i sindacati erano rappresentati "quali parte integrante della squadra per la promozione del porto e dei servizi che esso può offrire."

E grazie ad una serie di altre iniziative, i volumi dei containers nel primo mese del 2000 erano già del 7,3% superiori all'anno precedente. Non solo sono stati promossi sconti per la fedeltà al terminal e le tariffe portuali per le navi containers di maggiori dimensioni diminuite del 33%, ma si sono anche decisi tempi più ristretti da rispettare e compensi legati alle performances all'interno dei terminal containers.

Per la prima volta i livelli tariffari rifletteranno maggiori produttività ed investimenti, con i deficit risultanti dal pagamento dei compensi pattuiti coi clienti coperti dal porto oppure dai gestori del cargo. Le tariffe dei magazzinieri scenderanno del 2% e sconti addizionali basati sui volumi e sui nuovi affari sono pianificati per i prossimi anni a venire.

I containers sono movimentati presso due diverse attrezzature sotto il controllo dell'Autorità Portuale di Marsiglia. Una è al terminal Mourepiane nella parte orientale dello scalo francese, l'altra è a Fos in quella occidentale, a 30 km di distanza circa. Sebbene un certo numero di operatori privati si occupi già della movimentazione dei containers nei due terminals, le compagnie più importanti che svolgono attività di magazzinaggio con maggiore frequenza sono la Eurofos e la Seayard.

Per tenere testa alla sua crescita continua ed ai suoi targets in termini di performance, l'Autorità Portuale di Marsiglia ha intrapreso un programma di rinnovamento delle sue gru portacontainers. Al terminal di Mourepiane, un nuovo mezzo da 45 tonnellate Fantuzzi-Reggiane Panamax ship/shore prenderà servizio questo mese, con due gru simili pronte per la consegna a metà del 2002.

Al terminal containers di Fos, una terza gru Fantuzzi-Reggiane post-Panamax ha cominciato a funzionare nel giugno 2000 ed una quarta sarà operativa a metà 2001. Piani per altre post-Panamax a Fos sono in fase di approvazione, assieme ad un programma, da 560 milioni di dollari americani, di espansione del terminal.

Grecia

Il porto più importante della Grecia, nonché centro commerciale di rilevanza nazionale ed internazionale, è lo scalo ateniese, di possesso statale, del Pireo. Con 27 km di banchine ed un traffico annuale di 11 milioni di tonnellate, è il numero 55 nel top 100 di Cargo Systems, avendo movimentato nel 1999 964.902 Teus (+3,4% dall'anno precedente).

Il terminal containers del Pireo comprende due approdi con 16 metri di profondità, equipaggiati con 12 gru post-Panamax ship/shore e 53 tra mezzi di trasporto alternativi, ed offre un'area di stoccaggio di 50 ettari e 5 rampe Ro/Ro. Con la speranza di superare il milione di Teus per quest'anno, i futuri piani di sviluppo dell'Autorità Portuale del Pireo prevedono un terzo approdo per il 2003 che accrescerà la capacità da 1 milione e 200 mila Teus a circa 2 milioni di Teus. Si prevede anche l'acquisto di altri 14 mezzi di trasporto containers.

In aggiunta a ciò, allo scopo di rafforzare ulteriormente la sua posizione regionale di scalo di transhipment, è prevista la realizzazione di una connessione ferroviaria che collegherà direttamente il terminal container con il network ferroviario europeo (in particolare gli stati sui Balcani), sebbene è da dirsi che per adesso è solo un progetto in fase di studio.

Nel mentre, il porto sta intraprendendo considerevoli investimenti per ristrutturare e ammodernare le sue attrezzature, nonché per riformare il proprio statuto. Per il porto passeggeri (12 milioni di viaggiatori l'anno, il maggiore d'Europa per questo tipo), sono previsti nuovi approdi e nuove banchine. Inoltre, sempre secondo il piano portuale, il fronte mare e le vecchie costruzioni saranno da ristrutturare ed un grosso hotel, corredato di un business centre, sarà costruito in vista delle Olimpiadi del 2004.

Sebbene il governo sia pro privatizzazione, il processo è attualmente in fase di rilento perché sono ancora molte le resistenze alle proposte. Queste spaziano da una vociferata lobby locale - ad esempio ci sono 17 aree municipali coinvolte nel porto del Pireo - a interessi in gioco delle varie organizzazioni sindacali, che si oppongono fortemente alla privatizzazione.

Nonostante tutto ciò, si sono considerate tutte le possibili opzioni e 18 mesi fa il governo ha formato un consorzio, capeggiato dalla compagnia locale Kantor e dalla Bank of America, con la qualifica di consulente per la privatizzazione. Finché il consorzio non avrà emesso il proprio parere ed il governo non avrà approvato il "port business plan" alla fine di quest'anno, tutto rimarrà in sospeso.

Anche così, con molti nel governo che ritengono che l'unico modo di ridurre la burocrazia e l'esubero di manodopera ed allo stesso tempo di accrescere l'efficienza e la produttività sia l'ingresso di capitale privato e di competenza operazionale nell'industria portuale nazionale, è soltanto una questione di tempo perché venga ripreso il processo di privatizzazione.

Allora, considerate tutte le alternative, osservatori informati sono del parere che la privatizzazione di almeno due dei principali porti del Paese (Pireo e Tessalonica) sarà raggiunta attraverso la fluttuazione dei titoli nel mercato azionario di Atene. Il governo manterrà la golden share (parte di maggioranza) per poter mantenere il controllo su entrambi i porti.

In questo contesto, la privatizzazione vorrà probabilmente dire che il governo stabilirà una sussidiaria completamente di sua proprietà di cui detterà le regole per amministrare e regolamentare i porti, e poi affiderà in leasing le concessioni dei terminals a svariati operatori privati (di rilevanza mondiale o locale).

Tessalonica, il secondo porto greco, che movimenta principalmente general cargo e containers, sembra destinato a diventare il primo privatizzato da subito l'anno prossimo, e subito dopo toccherà anche al porto del Pireo.

Comunque, la privatizzazione completa dei porti non avverrà improvvisamente, dato che il governo procederà lentamente e con grande cautela nel processo, e sarà poi in completo e continuo dialogo con tutte le parti coinvolte. Questo in parte perché desidera evitare il confronto con i potenti sindacati della forza lavoro e vuole mantenere al minimo livello possibile l'opposizione.

Dall'altra parte, il governo sarà sotto pressione per il raggiungimento dei suoi scopi, perché deve procedere armoniosamente con le politiche dell'Unione Europea (diventerà un membro dell'Unione Economica e Monetaria a pieno titolo a partire dal Gennaio 2001), e, particolare di non piccola rilevanza, la stessa Unione Europea sta cofinanziando il succitato programma di rigenerazione degli scali greci.

Turchia

Posizionata nella parte orientale del Mediterraneo, la Turchia ha tre grandi porti - Istanbul (Haydarpasa), Izmir e Iskenderun - che sono, allo stato attuale delle cose, di proprietà statale, sebbene il governo abbia dei piani per un programma di privatizzazione portuale a livello nazionale.

Izmir possiede l'area più grande in tutta la Turchia per la movimentazione ed i servizi ai containers, ed è anche il porto principale per l'industria regionale dell'Egeo. Essendo uno dei porti a maggiore velocità di sviluppo nel Paese, e operante continui investimenti per cercare di migliorare il livello dei servizi offerti, Izmir è il numero 93 nella classifica dei top 100 di Cargo Systems riguardo ai terminal containers, con una movimentazione di 435.962 Teus nel 1999 (fino al 9,1% in più rispetto all'anno precedente).

Con un terminal contenitori comprendente sette banchine della lunghezza di 1.050 metri ed una profondità di 13, Izmir occupa un'area di 15,2 ettari. Il terminal è equipaggiato con quattro gru ship/shore, sei RTGs e quattro bracci di carico mobili, ed ha una capacità di stoccaggio di 7.074 Teus.

Desiderando accrescere la capacità del terminal a 875.000 Teus, il governo sta prendendo in esame un buon numero di opzioni, compresa la possibilità di un progetto costruisci-opera-trasferisci (ovvero build-operate-transfer, detto BOT) e varie proposte sono state presentate già all'inizio di quest'anno.

Al porto di Ismit a Derince, a circa 100 km da Istanbul, il programma di privatizzazione è già a buon punto. P&O Ports ha una concessione BOT di 46 anni per un terminal (tre anni per completare la prima fase e 43 anni per operare), e ci si aspetta che i lavori di costruzione inizino almeno entro i primi quattro mesi del 2001, mentre le attività per l'inizio del 2003. Una volta completato, Derince sarà il primo progetto BOT, il più moderno ed il meglio equipaggiato per i servizi ai containers in Turchia.

Sfortunatamente, il progetto è solo uno dei numerosi altri progetti di privatizzazione, i quali sono da sempre stati soggetti a pesanti ritardi (casi simili si riscontrano nel settore dell'energia). Questo è dovuto principalmente al fatto che la comunità finanziaria internazionale è stata scoraggiata dal prestare denaro in un contesto, quale quello turco, in cui le leggi e le restrizioni finanziarie prevalenti erano percepiti come assai sfavorevoli.

Così la legge è stata cambiata all'inizio di quest'anno ed adesso permette l'arbitraggio internazionale, che ha spianato la strada a flussi in ingresso di capitali d'investimento esteri, che stanno dando la possibilità ad un certo numero di progetti di privatizzazione turchi di guadagnare terreno.

Per essere costruito nel rispetto dei tempi imposti dal mercato, il terminal Derince nuovo di zecca con approdi di 14 metri di profondità costerà all'incirca 250 milioni di dollari.

Il design sarà fatto dalla CGR, un'impresa di progettazione australiana, che ha disegnato la maggior parte dei terminal containers P&O su scala mondiale. La costruzione vera e propria sarà invece completata dalla ENKA Construction.

Sebbene il numero di attrezzature ed i particolari più specifici debbano essere ancora definiti, si sa già che il terminal verrà inizialmente equipaggiato con gru Panamax ed RTGs, ed avrà una capacità di traffico di 500.000 Teus, che arriveranno a 1 milione di Teus allorché verrà implementata la fase finale del progetto.

La fase di costruzione permetterà la fornitura di attrezzature e l'inizio delle operazioni per un'area con due banchine ed una capacità di poco meno di 500.000 Teus, così da produrre delle prime entrate monetarie che serviranno anche alla realizzazione della seconda fase.

Con l'avvento di così tanti e nuovi servizi per contenitori nella regione, non ci si può esimere dal chiedersi da dove proverrà il nuovo e maggiore traffico di merci necessario a sostenere questi progetti di sviluppo. Finché si tratta di P%O, non c'è timore di una possibile concorrenza da parte di altri porti nella zona. "Ci troviamo tra Istanbul e Ismit, e da sola Istanbul ha una popolazione di oltre 15 milioni di persone, che costituiscono già un mercato", dice Reg Grimston, Derince project manager. "L'85% della zona industriale turca è localizzata nell'area di Ismit".

Poi il porto è servito da un connessione ferroviaria per Ankara (per la verità però attualmente non è in condizioni molto buone, ma ha il giusto potenziale per migliorare), e questo non fa che ampliare il raggio d'azione della nuova area, nonché la sua efficienza.

Israele

I porti israeliani sono gestiti e resi operativi direttamente dal governo mediante le PRA (Autorità Portuali e Ferroviarie). Israele è uno dei pochi Paesi al mondo in cui le cose stanno in questo modo, sebbene la privatizzazione senza dubbio sia da tempo nei progetti del governo, e sia vista come un elemento necessario per il futuro dell'industria portuale.

Di converso, i lavoratori portuali israeliani ed i sindacati ritengono che la privatizzazione non sia necessaria e che possano rendere efficiente da soli il porto, e tutto ciò ha portato a dispute ancora in corso, di natura sia legale che industriale. Come conseguenza, il processo verso la privatizzazione è ancora lento e titubante.

Il maggiore porto per containers d'Israele è quello di Haifa, ed occupa il 63° posto nel top 100 di Cargo Systems. L'anno scorso ha movimentato 792.368 Teus, con un leggero calo rispetto all'anno precedente (-4,9%), ma questo non ha inficiato i piani di sviluppo del porto nel lungo periodo.

Si stanno facendo progetti per il nuovo terminal container portuale Carmel, che verrà costruito nella parte orientale dell'esistente terminal container d'Oriente di Haifa. I piani di sviluppo però sono stati ritardati da una disputa, ancora in corso, tra le PRA e la Compagnia Elettrica Israeliana, che progetta di costruire una stazione energetica adiacente al porto.

Il nuovo terminal (che costituirà parte dello Stage 1 del piano di sviluppo portuale del porto di Haifa) comprenderà una banchina di 700 metri ed un'area container nuova di zecca di 50 ettari. La costruzione del terminal dovrebbe cominciare nel 2001 ed essere completata per il 2005/2006, dopo le necessarie approvazioni.

In più, il piano di sviluppo del porto di Haifa prevede la costruzione di una banchina di 650 metri per servire navi di grossa portata e adibite a general cargo e rinfuse. Ci sarà anche un altro molo per servire carichi di minori dimensioni ed una conversione dell'esistente porto commerciale occidentale in un terminal passeggeri.

La seconda fase del progetto includerà la costruzione di un frangiflutti di 500 metri, che sposterà quello esistente al porto di Kinshon, e la costruzione di 1.400 metri di banchine per cargo generale e rinfuse.

Anche per il secondo porto d'Israele, Ashdod, sono previsti piani di sviluppo. Lo scalo è il 92° nella classifica di Cargo Systems e nel 1999 ha movimentato 441.101 Teus, e sta attualmente migliorando le sue performances con il suo nuovo progetto di porto del Giubileo, che verrà costruito in un'area a Nord del settore esistente. La zona comprenderà una banchina lunga 600 metri e profonda dai 14 ai 15,5, con capacita di stoccaggio di 450.000 Teus su oltre 50 ettari. Con spazio a terra per 4.000 containers, equipaggiamenti moderni per la loro movimentazione e sistema manageriale assai efficiente, si stima che il terminal raddoppierà la propria capacità di traffico containers fino ad oltre 800.000 Teus l'anno.

Annunciato come progetto BOT con inizio previsto per il 2001 - completamento della programmazione per il 2003 - il porto del Giubileo ha grande significato, in quanto potrebbe essere il primo passo del governo israeliano verso la privatizzazione di tutti i porti del Paese.

Se si va avanti così, e si dimostra che è un successo, allora il governo potrà essere sufficientemente incoraggiato nel cercare di convincere lavoratori e sindacati che la privatizzazione funziona e sarebbe utile ed efficiente provarla in altri ambienti della portualità.

Dall'altro canto, rilevato che le proposte BOT hanno già portato a scioperi e disturbi tra gli operatori portuali esistenti ad Ashdod, a causa anche dell'instabilità politica caratteristica della zona, ci potrà volere molto tempo prima che il governo sia abbastanza forte, determinato o anche solo interessato a seguire questo particolare sentiero verso la privatizzazione.


Beirut, Libano

Fino al 31 Dicembre 1991, una compagnia francese ha operato nel porto di Beirut in virtù di un accordo di concessione. Quando la concessione finì nel 1991, il governo decise di non rinnovarla, ma di porsi quale gestore diretto del porto quale ente pubblico sotto la responsabilità di un comitato amministrativo temporaneo.

Conosciuto come il Comité de Gestion et d'Exploitation du Port de Beyrouth (GEPB), il comitato è un'autorità pubblica transitoria responsabile del management del porto, nonché della sua amministrazione e del suo sviluppo. Le operazioni nel porto di Beirut sono effettuate da 32 compagnie di movimentazione dei cargos private libanesi subappaltate che usano largamente manodopera siriana occasionale.

Prima della guerra civile, il GEPB ha fornito la maggior parte dell'equipaggiamento per la movimentazione dei containers nel porto, ma da quando tutte le attrezzature furono rimosse dallo scalo a causa della guerra, il GEPB si affida alle compagnie containers locali succitate per la fornitura degli equipaggiamenti, in particolare quelli per la movimentazione dei containers.

Ma data la sua natura temporanea (in Libano non c'è una legge o codice che stabilisca la struttura corrente del porto) e con lo scalo operativo in virtù di ordinanze locali e concessioni, il GEPB non è stato libero di attuare dei piani di lungo periodo. Con altri enti pubblici che controllano operazioni portuali (il GEPB non ha controllo sulle operazioni a banchina ed il Ministro dell'Economia possiede ed opera nel silos del grano), il Comité de Gestion è impedito anche nella gestione effettiva del porto. In più, la temporaneità e la precarietà della situazione portano con sé anche interferenze politiche, che rendono le politiche di sviluppo portuale soggette ai capricci dei governanti.

Così, alla fine del 1999, fu deciso di rivedere l'assetto istituzionale del porto, identificandone i problemi, sì da creare un'Autorità Portuale più indipendente nella gestione delle operazioni a terminal ed in grado di rimpiazzare il Comité de Gestion, che però ha già sottoscritto con il porto un contratto ventennale di forniture di apparecchiature ed equipaggiamenti ad uso del personale di banchina, anche in vista di un'ampliamento della capacità di imbarco/sbarco dello scalo (fino a 1 milione di Teus).

Lo scopo era stabilire un livello superiore di autonomia per l'autorità portuale che includesse un'emendamento delle leggi a modello di altri porti internazionali, nonché procedure più lineari per la definizione delle responsabilità. Allora sono stati ingaggiati vari consulenti per produrre uno studio, finanziato dalla World Bank, per delineare la cornice legislativa per una nuova Autorità portuale, il tutto nei minori tempi possibili.

Un'ultima questione che è emersa però parlando di tutti questi cambi nella legislazione è l'impatto che le nuove strutture giuridiche avrebbero avuto su tutto il network portuale libanese, ovvero se anche gli altri porti si dovranno adeguare ai nuovi regolamenti o se potranno continuare a operare come compagnie pubbliche ex lege 4517.
(da: Cargo Systems, Novembre 2000)


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Antonio Ranieri è il nuovo direttore marittimo della Liguria
Genova
Subentra all'ammiraglio Piero Pellizzari congedatosi dal servizio per raggiunti limiti d'età
Nel primo trimestre del 2025 la cinese CIMC ha registrato un incremento del +12,7% delle vendite di container
Hong Kong
I ricavi sono cresciuti del +11,0%
Lo scorso anno i ricavi del gruppo cinese CMPort sono aumentati del +3,1%
Hong Kong
Nei primi tre mesi del 2025 i terminal portuali hanno movimentato 36,4 milioni di container (+5,6%)
Approvati i rendiconti delle AdSP della Liguria Occidentale e del Tirreno Centro Settentrionale
Genova/Civitavecchia
Nei primi tre mesi del 2025 i ricavi di Konecranes sono aumentati del +7,7%
Helsinki
343 milioni di euro di nuovi ordini di mezzi portuali (+37,5%)
Primo trimestre di crescita per Kuehne+Nagel
Schindellegi
Il fatturato netto del gruppo logistico è ammontato a 6,33 miliardi di franchi svizzeri (+14,9%)
Istanza della TDT (gruppo Grimaldi) per la costruzione e gestione del 50% del Terminal Darsena Europa di Livorno
Livorno
La società ha chiesto l'estensione della durata dell'attuale concessione
Nel 2024 investiti 58 milioni per l'ammodernamento dei porti di Livorno, Piombino e dell'isola d'Elba
Livorno
Approvati il bilancio consuntivo e la relazione annuale dell'AdSP
Nel primo trimestre il porto di Valencia ha movimentato 1,3 milioni di container (+3,4%)
Valencia
Calo del traffico di transhipment
Consulenza della BEI per rafforzare la resilienza climatica dei porti di Volos, Alessandropoli e Patrasso
Lussemburgo
Assisterà le autorità portuali nell'individuazione e nella gestione dei rischi climatici
Il Comitato di gestione dell'AdSP del Tirreno Centrale ha approvato all'unanimità il bilancio consuntivo 2024
Napoli
SOS LOGistica acquisirà la qualifica di Ente del Terzo Settore
Milano
L'associazione conta oggi su 74 soci
Nei primi tre mesi del 2025 in calo il traffico delle merci nei porti di Barcellona e Algeciras
Barcellona/Algeciras
Hupac trasferisce su Novara il servizio intermodale con Padova
Chiasso
Sinora l'altro terminal era quello di Busto Arsizio
PSA SECH ha operato il primo treno da 400 metri al Parco Ferroviario Rugna
Genova
Capacità sino a 20 coppie di treni al giorno
Approvato all'unanimità il rendiconto di esercizio 2024 dell'AdSP della Liguria Orientale
La Spezia
In ultimazione la bonifica bellica propedeutica all'ampliamento del Terminal Ravano della Spezia
La Spezia
L'AdSP vi ha investito oltre 600mila euro
Francesco Rizzo designato alla presidenza dell'AdSP dello Stretto
Roma
Ha più volte denunciato l'inutilità della costruzione del ponte sullo Stretto
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
Aerei statunitensi hanno attaccato il porto yemenita di Ras Isa
Tampa/Beirut
38 morti e oltre cento feriti
Nel 2025 Stazioni Marittime prevede un rialzo del traffico dei traghetti e delle crociere nel porto di Genova
Rapporto del MIT sulla mobilità evidenzia un aumento della domanda sia passeggeri che merci
Roma
Nel primo trimestre il traffico delle merci nei porti russi è diminuito del -5,6%
San Pietroburgo
In calo sia le merci secche (-5,3%) che le rinfuse liquide (-5,8%)
Andrea Giachero è stato confermato presidente di Spediporto
Genova
Rinnovato anche il consiglio direttivo dell'associazione degli spedizionieri genovesi per il triennio 2025-2028
Studio per il monitoraggio del traffico veicolare nei porti di Venezia e Chioggia
Milano
Commessa aggiudicata a Circle e Arelogik
In Italia il settore del trasporto ferroviario delle merci è in profonda sofferenza
Ginevra
Fermerci invita a rendere strutturali e aumentare gli incentivi al traffico e a rifinanziare l'incentivo per l'acquisto di locomotive e carri
Rapporto del Global Maritime Forum sull'ottimizzazione degli scali delle navi per ridurre le emissioni
Copenaghen
Proposti gli approcci dell'arrivo virtuale e l'arrivo just-in-time
Nel primo trimestre di quest'anno il traffico dei container nel porto di Gioia Tauro è cresciuto del +15,5%
Gioia Tauro
Avviata la costruzione della “casa del portuale”
GNV ha preso in consegna in Cina la seconda di quattro nuove navi ro-pax
Genova
“GNV Orion” potrà ospitare 1.700 passeggeri e trasportare fino a 3.080 metri lineari di carico
Dopo dieci trimestri di flessione il traffico dei container nel porto di Hong Kong torna a crescere
Hong Kong
Nei primi tre mesi di quest'anno movimentati 3,39 milioni di teu (+2,1%)
Fincantieri acquisisce una quota in WSense
Roma
Consegnata alla Marina Militare italiana la nona unità FREMM “Spartaco Schergat”
Presentata la nuova edizione del Manuale pratico dei traffici marittimi
Genova
Redatto da Assagenti, compie cinquant'anni
Nel primo trimestre il traffico dei container nei porti di Long Beach e Los Angeles è aumentato del +26,6% e +5,2%
Long Beach/Los Angeles
Prossimo l'impatto dei dazi introdotti da Trump
Nei primi tre mesi del 2025 il porto di Singapore ha movimentato 10,5 milioni di container (+5,8%)
Singapore
In peso il traffico containerizzato ha registrato un calo del -1,4%
Firmato il regolamento per il bunkeraggio di GNL presso lo stabilimento Fincantieri di Genova
Genova
Definite le modalità di trasferimento del carburante da nave a nave
Gli storici marchi cantieristici Uljanik e 3.Maj verso l'estinzione
Zagabria
Lo Stato conferma l'intenzione di cedere le attività navalmeccaniche nei due siti di Pola e Fiume
Cambiaso Risso ha concluso l'acquisizione della francese Somecassur
Genova
L'azienda transalpina è specializzata nell'assicurazione di super e mega yacht
Nuovo servizio ferroviario settimanale tra il porto di Gioia Tauro e Verona
Gioia Tauro/Verona
Operato da Medlog per il trasporto di merci refrigerate
LA BERS alla ricerca di un partner strategico per lo sviluppo del porto fluviale moldavo di Giurgiulesti
Londra
Lanciata una gara internazionale
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Lunedì a Genova si terrà il convegno “I nuovi combustibili marini sostenibili - Decarbonize Shipping”
Genova
Si svolgerà nella sede della Capitaneria di Porto di Genova
Venerdì a Roma il convegno “L'Intelligenza Artificiale arriva in porto”
Roma
È promosso dall'Unione Nazionale Imprese Portuali
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RASSEGNA STAMPA
Proposed 30% increase for port tariffs to be in phases, says Loke
(Free Malaysia Today)
Damen Mangalia Unionists Protest Friday Against Possible Closure
(The Romania Journal)
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FORUM dello Shipping
e della Logistica
Relazione del presidente Nicola Zaccheo
Roma, 18 settembre 2024
››› Archivio
I porti turchi hanno segnato il nuovo record di traffico delle merci relativo al primo trimestre
Ankara
Picco storico dei carichi importati dall'estero
Nel primo trimestre del 2025 il traffico delle merci nel porto di Taranto è cresciuto del +37,6%
Taranto
Aumento di 854mila tonnellate delle rinfuse solide e di 265mila tonnellate delle merci convenzionali
DEME compra la Havfram, società che installa parchi eolici offshore
Zwijndrecht/Washington
Transazione del valore di circa 900 milioni di euro
Avviati da Reggio Calabria i trasporti ferroviari dei convogli per la Metro di Roma
Roma
Commessa aggiudicata da Hitachi Rail a Mercitalia Rail
Nel 2024 i volumi movimentati da Magli Intermodal Service sono diminuiti del -2%
Rezzato
Stabile il fatturato
A marzo Yang Ming registra la prima flessione del fatturato dopo 14 mesi di crescita
Keelung/Taipei
Prosegue l'aumento dei ricavi di Evergreen e WHL
La Commissione Europea ha approvato l'acquisizione della tedesca Schenker da parte della danese DSV
Bruxelles
L'impatto sulla concorrenza nei mercati in cui le due aziende operano è ritenuto limitato
Accordo Fincantieri - Kayo per promuovere lo sviluppo dell'industria cantieristica e navale in Albania
Trieste
Possibile creazione di un polo per la costruzione e il refitting navale nella regione
Recente lieve riduzione dei costi della logistica degli autoveicoli nuovi di fabbrica
Bruxelles
Montaresi (AdSP Liguria Orientale) premiata con l'“Oscar dei Porti”
Miami
L'evento è giunto alla diciottesima edizione
Nei primi tre mesi del 2025 i container trasportati dalle navi della OOCL sono aumentati del +9,3%
Hong Kong
Ricavi in crescita del +16,8%
L'AdSP dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio vince in appello contro la Zen Yacht
Gioia Tauro
L'azienda condannata al pagamento dei canoni arretrati
Nel porto di Livorno è stato sequestrato un ingente carico di cocaina
Livorno
Due tonnellate di droga individuate dal personale delle Dogane e della Guardia di Finanza
Navantia rinnova l'accordo con il gruppo crocieristico americano Royal Caribbean
Miami
Sinora il cantiere di Cadice ha effettuato lavori di manutenzione, riparazione e ristrutturazione su 45 navi del gruppo
Quest'anno è atteso un traffico record delle crociere nei porti italiani
Miami
Cemar ritiene che la crescita non si arresterà neanche nel 2026
Accordo HII-HHI per accelerare la produzione navale americana e sudcoreana
National Harbor
L'obiettivo è di rafforzare la base industriale navale delle due nazioni
La Panama Ports Company accusata di aver violato i termini del contratto di concessione
Panama
Il revisore generale dei conti panamense ha annunciato la presentazione di accuse penali
È diventato operativo il Colombo West International Terminal
Ahmedabad
Ha una capacità di traffico pari a 3,2 milioni di teu
Lunedì a Genova si terrà il convegno “I nuovi combustibili marini sostenibili - Decarbonize Shipping”
Genova
Completata nel porto di Gioia Tauro la nuova struttura polifunzionale di controllo frontaliera PCF - Punto PED/PDI
Gioia Tauro
Venerdì a Roma il convegno “L'Intelligenza Artificiale arriva in porto”
Roma
È promosso dall'Unione Nazionale Imprese Portuali
Inaugurato a Miami il nuovo terminal crociere del gruppo MSC
Miami
Può ospitare in contemporanea tre navi di grandi dimensioni
A febbraio il traffico nel porto di Ravenna è cresciuto del +2,1%
Ravenna
Aumento delle rinfuse e calo delle merci varie
Nel 2024 Ferrovie dello Stato Italiane ha registrato una perdita netta di -208 milioni di euro
Roma
Ricavi in crescita del +11,7%. In aumento le merci trasportate dal gruppo grazie all'acquisizione di Exploris
Porto di Genova, Ente Bacini chiede nuovi spazi e il rinnovo della concessione
Genova
Convegno per celebrare il centenario della società
Il 19 giugno a Roma si terrà l'assemblea pubblica dell'Associazione Italiana Terminalisti Portuali
Genova
VARD costruirà una nave per operazioni subacquee offshore per Dong Fang Offshore
Ålesund/Trieste
Il contratto ha un valore di 113,5 milioni di euro
La settimana prossima i porti italiani parteciperanno alla Seatrade Cruise Global
Roma
Marchio dell'iniziativa: “CruiseItaly - One Country, Many Destinations”
Inaugurato ufficialmente il terminal crociere del gruppo MSC nel porto di Barcellona
Barcellona
Nel 2027 sarà dotato di un impianto di cold ironing
Marcegaglia e Nova Marine Carriers costituiscono la joint venture NovaMar Logistic
Lugano/Gazoldo degli Ippoliti
Una general cargo trasporterà le materie prime agli stabilimenti del gruppo siderurgico
Liebherr registra un fatturato annuale record nel segmento delle gru per il settore marittimo-portuale
Bulle
Forte domanda di mezzi per l'industria offshore e per la movimentazione dei container
A Genova il convegno annuale “Programmazione, Esercizio e Gestione di Reti di Trasporto”
Genova
È dedicato al settore dei trasporti e della mobilità
Lo scorso anno sono state 656 le navi sottoposte a lavori di riparazione in Grecia
Il Pireo
Incremento di cinque unità rispetto al 2023
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio
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