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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERSANNO XX - Numero 3/2002 - MARZO 2002

Industria

Calo record nella produzione di box

Dopo aver ottenuto il proprio tasso di produzione migliore di sempre nel corso del 2000, il settore della produzione globale di contenitori ha fatto registrare un clamoroso calo dei propri risultati nel 2001 e si trova a dover affrontare ulteriori incertezze nel 2002. Nel corso del 2000 sono stati costruiti complessivamente 1,93 milioni di TEU (un record), il che ha rappresentato un aumento del 25-30% rispetto alle consegne effettuate annualmente nel corso di ciascuno dei tre anni precedenti (quando la produzione era largamente stagnante). Quasi il 90% dei risultati del 2000 era costituito da unità marittime per carichi secchi, mentre il resto comprendeva reefer, cisterne o contenitori di costruzione locale maggiormente specializzata.

Il complesso a livello mondiale di una trentina di principali ditte e gruppi attivi nella costruzione di box era in realtà sotto pressione al fine di far fronte alla domanda di tutto il 2000. In quel momento, la grande maggioranza di tutti i produttori di containers era già migrata alla volta della Cina e quasi tutte le fabbriche di là lavoravano in prossimità della quota di saturazione della capacità, avendo strutturato le proprie linee produttive sulla base di operazioni su molteplici turni.

TABELLA 1
RIASSUNTO DELLA PRODUZIONE DI CONTENITORI
E DELLA CRESCITA DELLA FLOTTA MONDIALE
NEL CORSO DEL PERIODO 1997-2001 (IN MIGLIAIA DI TEU)
 ProduzioneFlotta *
19971.45011.490
19981.48012.450
19991.53513.456
20001.93014.830
20011.25015.480
* = dimensioni alla fine dell'anno (compresi tutti i tipi marittimi e locali)
Fonte: Analisi di mercato di Containerisation International

Questo incremento senza precedenti dei risultati in termini di contenitori prodotti era stato alimentato dalla repentina ripresa della crescita mondiale dei traffici di origine marittima. Quest'ultima era aumentata di quasi il 10% nell'intero 2000 ed aveva spinto i vettori marittimi ad impegnarsi in acquisizioni egualmente notevoli di nuove portacontainers. Le consegne finali di quell'anno erano equivalse ad oltre 600.000 TEU di spazi-containers a bordo in più, il che aggiungeva un 10% alla flotta esistente alla fine del 1999. Ciò da solo ha ingenerato una domanda di almeno altri 1,25 milioni di TEU di contenitori marittimi per tutto il 2000. Le esigenze extra vengono calcolate in base alla proporzione operativa di lungo periodo del settore marittimo di linea mondiale, che è rimasto stabile per molti anni a 2 TEU di contenitori per ogni TEU di spazio-container su nave.

Inoltre, ci sono state ulteriori richieste per circa 550.000 TEU di equipaggiamento box di rimpiazzo al fine di coprire le dismissioni della flotta marittima nel corso del 2000, oltre ad altri 100.000 TEU in più per fronteggiare la domanda di operatori di contenitori intermodali, terrestri, cabotieri ed altri non marittimi a lungo raggio. Quest'ultimo equipaggiamento comprendeva per lo più containers locali, tra cui pallet-wide/swapbody europei ed unità interne nord-americane, così come qualche contenitore ISO destinato ad enti ferroviari nazionali.

La somma delle suddette esigenze dà un totale combinato di più di 1,9 milioni di TEU, che controbilancia i risultati produttivi ottenuti nel 2000. Questo implica che, almeno nel corso del 2000, la produzione containerizzata è stata grosso modo in equilibrio con la domanda. Tuttavia, nel corso del 2001 è prevalsa una situazione marcatamente diversa, poiché in quest'ultimo periodo la produzione complessiva di box è calata di oltre il 35% rispetto al totale del 2000, riuscendo peraltro ancora a distanziare la domanda effettiva di un margine significativo. La produzione complessiva nel 2001 era prevista a 1,25 milioni di TEU, che rappresenta il suo livello più basso sin dal 1994. Allo stesso tempo, la quota della produzione per carichi secchi è diminuita sino all'85% circa della produzione globale di TEU, mentre i refrigerati, le cisterne, i box locali e gli altri speciali costituivano l'altro 15%.

Le scarse prestazioni del 2001 possono ancora essere attribuite allo stesso modello ciclico attribuibile in passato al settore della produzione di contenitori. Proprio come il 2000 ha fatto registrare una delle più forti riprese della domanda di contenitori degli ultimi anni, l'anno successivo ha visto un calo di eguale gradazione. Tuttavia, il timore di una recessione globale ed il peggioramento della situazione internazionale hanno contribuito a rendere particolarmente cattive le prospettive per il 2001.

Sebbene in teoria un livello stagnante della crescita dei traffici marittimi dovrebbe tradursi nell'assenza di domanda di ulteriori contenitori oltre a quelli necessari al rimpiazzo o per separare l'attività non marittima da quella marittima, il quadro reale del 2001 ha avuto contorni senz'altro meno netti. Come accennato, i produttori di box in quell'annata si erano attrezzati ancora per costruire 1,25 milioni di TEU, 600.000 TEU dei quali erano destinati al fabbisogno di sostituzioni dell'equipaggiamento marittimo più obsoleto, mentre altri 100.000 TEU erano stati indirizzati al servizio dell'attività non a lungo raggio. Ciò ha comportato l'addizione di almeno 550.000 TEU ai 14 milioni di TEU di box marittimi in servizio alla fine del 2000, il che in realtà equivaleva ad un incremento del 4% delle dimensioni della flotta in questione.

Qualcuna delle attrezzature containerizzate extra in questione è stata assorbita dalle portacontainers nel contesto delle nuove commesse, la cui consegna è continuata a ritmo sostenuto per gran parte del 2001. Molte navi hanno fatto il proprio ingresso nella flotta dopo l'inizio della recessione del mercato e sono andate semplicemente ad aggiungersi al già straripante eccesso di capacità di tonnellaggio impiegata sulle principali direttrici di traffico. Infatti, è stato solamente nel corso degli ultimi mesi del 2001 che l'influsso delle nuove navi è rallentato e le consegne complessive per quest'anno ammontano ancora a più di 450.000 TEU di spazi-containers. Ciò equivale ad un'aggiunta del 6,5% rispetto alle dimensioni di tale flotta operativa.

Molte delle addizioni di queste navi hanno ancora comportato l'esigenza di equipaggiamento containerizzato di supporto, anche se esse non sono state immediatamente impiegate nell'ambito dei traffici attuali, e questo dev'essere tenuto in conto quando si parla della apparente sovrapproduzione di boxes del 2001. Ciononostante, gran parte dell'equipaggiamento containerizzato in più deve ancora essere appropriatamente piazzato in servizio. Qualche unità viene invece tenuta nei depositi di scorta dei produttori in attesa di raccolta. Nel quarto trimestre 2001, secondo la CCIA (Associazione Industria Contenitori per la Cina, l'organismo commerciale che rappresenta i costruttori di box cinesi), oltre 250.000 TEU di nuova produzione dovevano ancora essere consegnati alla clientela.

Molti produttori di box sono stati svelti a rispondere alla situazione in peggioramento del mercato tagliando la propria produzione dal terzo trimestre in poi. Di conseguenza, la produzione di contenitori ha preso il via nel 2001 in modo relativamente lento, con molti impianti che hanno lavorato solo sporadicamente per tutto gennaio e febbraio al fine di farr coincidere tale periodo con quello delle ferie del Nuovo Anno. Alcune fabbriche hanno altresì ridotto le proprie linee operative a due o persino ad un solo turno dall'inizio dell'anno.

Un regime di lavorazione a tempo parziale, o persino di chiusura degli impianti quasi totale, è stato adottato allo stesso modo da molte imprese del settore nel corso della seconda metà del 2001. Ciò, in contrasto con il 2000, allorquando la maggior parte delle fabbriche ha operato a pieno regime di capacità per quasi tutti i 12 mesi, senza alcun tempo libero per provvedere alla revisione, al rinnovamento o al miglioramento delle linee produttive delle fabbriche. Di conseguenza, tutto ciò che i produttori sono riusciti a fare in ordine alle operazioni di "fermo e riavvio" nel corso del 2001 è consistito solamente in qualche caso di manutenzione arretrata presso i propri impianti.

TABELLA 2
PRODUZIONE* MONDIALE DI CONTENITORI
SUDDIVISA PER PRINCIPALI ZONE GEOGRAFICHE
NEL CORSO DEL PERIODO 1998-2001 (IN MIGLIAIA DI TEU)
 19981999 20012002
Cina1.0271.175 1.6051.020
Altri paesi in Asia212 16517698
Europa166130 110104
Americhe4540 3023
Altro3025 95
TOTALE1.480 1.5351.930 1.250
Fonte: Analisi di mercato di Containerisation International

Partendo dal presupposto che le fabbriche cinesi di unità per carichi secchi stessero lavorando in prossimità del proprio massimo teorico nel corso del 2000, allora il taglio alla produzione nell'ordine del 40% fatto registrare nel 2001 indica che la maggior parte delle linee sono state attive per una media di soli 7-8 mesi nel corso del 2001 rispetto al possibile totale di 12. Ciò sembra rispecchiare la situazione reale, dal momento che si sa che molti impianti hanno simultaneamente fermato la produzione nel corso dell'ultimo trimestre del 2001, dopo avere ottenuto risultati inferiori a quelli di due mesi nel corso del primo trimestre.

Tuttavia, questo scarso livello produttivo ha nuovamente spinto verso una condizione di surplus la capacità produttiva di contenitori installata a livello mondiale ed il 50% di tutte le infrastrutture su scala annua si sono in concreto fermate. Questo è equivalso a circa un milione di TEU di capacità produttiva di unità per carichi secchi inutilizzata nel corso del 2001 rispetto ad un totale di 2,05 milioni di TEU. In confronto, le infrastrutture globali hanno sorpassato la produzione reale solamente del 20% nel 2000, il che ha rappresentato uno dei migliori tassi di utilizzazione su base annuale mai conseguito complessivamente dai produttori di box.

Inevitabilmente, la rapida crescita del surplus di capacità ha rapidamente condotto ad un innalzamento del livello di concorrenza tra i singoli produttori e ha comportato una ulteriore e rinnovata erosione dei prezzi. Ciò ha ingenerato un impatto particolarmente forte sul settore dei carichi secchi. I prezzi medi dei contenitori, dopo essere calati costantemente dal 1995 al 1999, hanno fatto registrare una ripresa nel 2000, quando il mercato più stabile ha portato ad una crescita sulla soglia del 10%. Ciò entro la fine dell'anno ha incrementato il prezzo "indicizzato" di un container standard da 20 piedi, costruito franco fabbrica in Cina, sino a circa 1.550 dollari USA. Tuttavia, i prezzi delle unità per carichi secchi sono di nuovo caduti nel corso del 2001 e, nel quarto trimestre, sono stati annunciati al di sotto dei 1.350 dollari per un box da 20 piedi. Si tratta di un prezzo prossimo al livello riferito all'inizio del 1999, quando i prezzi di tutti i containers erano al loro minimo degli ultimi 25 anni.

I produttori di box, per ammissione generale, hanno tratto vantaggi dal proporzionato calo dei costi dell'acciaio, del legno compensato e di altre materie prime, che si sono dimostrate tutte più economiche da reperire nel 2001 rispetto all'anno precedente. Tuttavia, questo non ha salvaguardato le possibilità di profitto di gran parte delle imprese e si dice che molte di loro riescano a mala pena a raggiungere il punto di pareggio. Il carattere discontinuo del mercato negli ultimi tempi ha ovviamente comportato altri guai per loro, dato che le operazioni presso gli impianti e la forza lavoro addetta negli ultimi mesi hanno dovuto costantemente essere messi in fase di stallo.

TABELLA 3
PRODUZIONE MONDIALE DI CONTENITORI
SUDDIVISA PER TIPO DI CONTENITORI
NEL CORSO DEL PERIODO 1998-2001 (IN MIGLIAIA DI TEU)
 19981999 20012002
Standard per carichi secchi1.197 1.2761.6751.010
Speciali per carichi secchi77 525245
Refrigerati integrali94 9010095
Cisterne1514 108
Europei*5560 5860
Nord Americani**4243 3532
TOTALE1.480 1.5351.930 1.250
* = swapbody e pallet-wide; ** = interni 48 piedi e 53 piedi
Fonte: Analisi di mercato di Containerisation International

Peraltro, come accennato, la prevalente depressione non è stata uniforme in tutti i settori dell'attività produttiva di containers. Qualche tipo di produzione, quale quella relativa ai refrigerati integrali, se l'è passata generalmente meglio. La produzione globale dei contenitori refrigerati è in effetti diminuita nel corso del 2001, ma solamente del 5% circa rispetto ai risultati del 2000 (pari a 100.000 TEU) sino ad una cifra finale di 95.000 TEU. Inoltre, la capacità installata di costruzione di unità refrigerate si trova meno fuori linea, quanto a produzione, rispetto al più grande settore dei carichi secchi. La capacità in eccesso è attualmente attestata al solo 25% per il mercato dei box reefer ed attualmente non è in aumento.

Allo stesso modo, anche i prezzi dei reefer finiti sono rimasti fermi nel corso del 2001 e non hanno sperimentato la medesima erosione di oltre il 15% che era andata ad impattare sul settore dei carichi secchi. Invece, il prezzo medio dell'equipaggiamento di box refrigerato è calato del 10% circa rispetto al suo livello di punta del 2000, che anche in questo caso può essere attribuito per lo più ad un calo dei costi delle materie prime. Anche la produzione europea degli swapbodies è stata colpita meno gravemente dalla recessione, dato che la domanda generale per questo tipo di attrezzature ha tenuto relativamente bene. Tuttavia, la produzione globale di contenitori cisterna resta costantemente in brutte acque e nel 2001 ha raggiunto il suo livello più basso di quasi un decennio. Anche la produzione di contenitori speciali per carichi secchi e locali nord-americani è calata notevolmente negli ultimi anni: la domanda per i secondi è stata pesantemente colpita dal clima di incertezza economica esistente negli Stati Uniti.

Malgrado il potenziale di lavoro derivante dagli altri tipi, il settore della produzione di containers è ancora dominato dalla sempre maggiore produzione di equipaggiamento di box standard. Come accennato, le fabbriche cinesi negli ultimi anni hanno aumentato il proprio coinvolgimento nel settore a svantaggio di tutte le altre regioni del mondo. Nel 2000 e nel 2001, i costruttori cinesi hanno rappresentato il 90% di tutta la produzione di box standard, avendo portato virtualmente fuori dal mercato tutti gli altri concorrenti situati altrove in Asia, Europa od in altre parti del mondo. L'industria cinese produttrice di unità per carichi secchi, inoltre, adesso afferma di possedere oltre il 90% della capacità installata a livello mondiale.

Il medesimo processo, grosso modo, si sta ora verificando nel contesto del settore produttivo dei box refrigerati, con i produttori cinesi di recente impegnati a porre fine a tutte le attività a ciò riferite in Corea. La Cina nel 2001 ha fornito oltre il 75% di tutti i TEU reefer, rispetto al quasi 50% del 2000. Allo stesso modo, le fabbriche cinesi hanno incrementato la propria produzione complessiva della maggior parte dei tipi di speciali per carichi secchi ed oggi offrono anche equipaggiamento locale nord-americano.

TABELLA 4
PRODUZIONE MONDIALE DI CONTENITORI NEL 2001*
SUDDIVISA PER PRINCIPALI ZONE GEOGRAFICHE (IN MIGLIAIA DI TEU)
Cina2.050
Europa220
Altri paesi asiatici195
Americhe60
Altri15
TOTALE2.540
* = annuale basata su lavorazioni multi-turno
Fonte: Analisi di mercato di Containerisation International

La stessa produzione cinese di container standard è stata soggetta negli ultimi anni ad un consolidamento. Gran parte della produzione è ora controllata da una manciata di ditte di rilievo, capeggiata dalla CIMC Group e dalla Singamas Container Holdings, in fase di rapida espansione. La CIMC Group guida la produzione mondiale già da alcuni anni ed attualmente gestisce otto della trentina di impianti per carichi secchi ancora esistenti in Cina. Essa ha conseguito un imponente risultato di 670.000 TEU di contenitori per carichi secchi nel corso del 2001. Tale produzione aveva toccato i 250.000 TEU nella prima metà del 2001 e nel corso dell'anno si prospettava il superamento dei 400.000 TEU in relazione a tutti e dodici i mesi. Complessivamente, il gruppo continua a far fronte ad oltre il 45% delle consegne mondiali di box standard. Esso gestisce altresì due impianti per la costruzione di reefer e si accinge a dominare anche questo tipo di produzione.

La Singamas ha conseguito un risultato di circa 145.000 TEU dalla sua rete di quattro impianti per carichi secchi nel 2000, e, a seguito dell'acquisizione di un quinto impianto all'inizio del 2001, aveva l'obiettivo di superare di molto questo livello produttivo nel corso dell'anno medesimo. La produzione aveva già toccato i 100.000 TEU nel corso della prima metà del 2001. La Singamas dispone altresì di un'infrastruttura dedicata ai reefer, che è stata migliorata negli ultimi mesi a seguito della collaborazione tecnica con la sud-coreana Hyundai Mobis. Quest'ultima ditta rappresenta un'altra importante presenza nel settore della produzione cinese di box, unitamente alla Jindo Corp (anch'essa coreana). La Hyundai e la Jindo hanno conseguito ciascuna un risultato di quasi 140.000 TEU dai propri impianti d'oltremare per carichi secchi e speravano di arrivare a più di 90.000 TEU nel 2001. Altri minori ma attivi produttori cinesi sono la Tectrans Group (che comprende la CXIC), la TYC Group e la AIC Group. Subito dopo di loro, in classifica, c'è una ragguardevole costellazione di società che dispongono di una sola fabbrica.

Esistono già forti indicazioni in ordine al fatto che alcuni produttori in Cina possano venir meno simultaneamente, o almeno fondersi con altri, nel corso del 2002, in particolare se la domanda non dovesse riprendersi in modo significativo. Sebbene solo una manciata di fabbriche cinesi abbiano chiuso negli ultimi 2-3 anni, molte altre in questo momento sono vulnerabili e nel corso del 2001 sono state gestite sulla base di lavorazioni intermittenti. Dato il crescente livello di eccesso di capacità ed il crescente predominio di certi leaders del mercato, per non parlare della rinnovata pressione sui prezzi, sembra già probabile che il 2002 possa assistere ad un ulteriore terremoto nell'ambito del settore produttivo di box in Cina.
(da: Containerisation International Yearbook 2002)


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Lo scorso anno i ricavi del gruppo cinese CMPort sono aumentati del +3,1%
Hong Kong
Nei primi tre mesi del 2025 i terminal portuali hanno movimentato 36,4 milioni di container (+5,6%)
Approvati i rendiconti delle AdSP della Liguria Occidentale e del Tirreno Centro Settentrionale
Genova/Civitavecchia
Nei primi tre mesi del 2025 i ricavi di Konecranes sono aumentati del +7,7%
Helsinki
343 milioni di euro di nuovi ordini di mezzi portuali (+37,5%)
Primo trimestre di crescita per Kuehne+Nagel
Schindellegi
Il fatturato netto del gruppo logistico è ammontato a 6,33 miliardi di franchi svizzeri (+14,9%)
Istanza della TDT (gruppo Grimaldi) per la costruzione e gestione del 50% del Terminal Darsena Europa di Livorno
Livorno
La società ha chiesto l'estensione della durata dell'attuale concessione
Nel 2024 investiti 58 milioni per l'ammodernamento dei porti di Livorno, Piombino e dell'isola d'Elba
Livorno
Approvati il bilancio consuntivo e la relazione annuale dell'AdSP
Nel primo trimestre il porto di Valencia ha movimentato 1,3 milioni di container (+3,4%)
Valencia
Calo del traffico di transhipment
Consulenza della BEI per rafforzare la resilienza climatica dei porti di Volos, Alessandropoli e Patrasso
Lussemburgo
Assisterà le autorità portuali nell'individuazione e nella gestione dei rischi climatici
Il Comitato di gestione dell'AdSP del Tirreno Centrale ha approvato all'unanimità il bilancio consuntivo 2024
Napoli
SOS LOGistica acquisirà la qualifica di Ente del Terzo Settore
Milano
L'associazione conta oggi su 74 soci
Nei primi tre mesi del 2025 in calo il traffico delle merci nei porti di Barcellona e Algeciras
Barcellona/Algeciras
Hupac trasferisce su Novara il servizio intermodale con Padova
Chiasso
Sinora l'altro terminal era quello di Busto Arsizio
PSA SECH ha operato il primo treno da 400 metri al Parco Ferroviario Rugna
Genova
Capacità sino a 20 coppie di treni al giorno
Approvato all'unanimità il rendiconto di esercizio 2024 dell'AdSP della Liguria Orientale
La Spezia
In ultimazione la bonifica bellica propedeutica all'ampliamento del Terminal Ravano della Spezia
La Spezia
L'AdSP vi ha investito oltre 600mila euro
Francesco Rizzo designato alla presidenza dell'AdSP dello Stretto
Roma
Ha più volte denunciato l'inutilità della costruzione del ponte sullo Stretto
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
Aerei statunitensi hanno attaccato il porto yemenita di Ras Isa
Tampa/Beirut
38 morti e oltre cento feriti
Nel 2025 Stazioni Marittime prevede un rialzo del traffico dei traghetti e delle crociere nel porto di Genova
Rapporto del MIT sulla mobilità evidenzia un aumento della domanda sia passeggeri che merci
Roma
Nel primo trimestre il traffico delle merci nei porti russi è diminuito del -5,6%
San Pietroburgo
In calo sia le merci secche (-5,3%) che le rinfuse liquide (-5,8%)
Andrea Giachero è stato confermato presidente di Spediporto
Genova
Rinnovato anche il consiglio direttivo dell'associazione degli spedizionieri genovesi per il triennio 2025-2028
Studio per il monitoraggio del traffico veicolare nei porti di Venezia e Chioggia
Milano
Commessa aggiudicata a Circle e Arelogik
In Italia il settore del trasporto ferroviario delle merci è in profonda sofferenza
Ginevra
Fermerci invita a rendere strutturali e aumentare gli incentivi al traffico e a rifinanziare l'incentivo per l'acquisto di locomotive e carri
Rapporto del Global Maritime Forum sull'ottimizzazione degli scali delle navi per ridurre le emissioni
Copenaghen
Proposti gli approcci dell'arrivo virtuale e l'arrivo just-in-time
Nel primo trimestre di quest'anno il traffico dei container nel porto di Gioia Tauro è cresciuto del +15,5%
Gioia Tauro
Avviata la costruzione della “casa del portuale”
GNV ha preso in consegna in Cina la seconda di quattro nuove navi ro-pax
Genova
“GNV Orion” potrà ospitare 1.700 passeggeri e trasportare fino a 3.080 metri lineari di carico
Dopo dieci trimestri di flessione il traffico dei container nel porto di Hong Kong torna a crescere
Hong Kong
Nei primi tre mesi di quest'anno movimentati 3,39 milioni di teu (+2,1%)
Fincantieri acquisisce una quota in WSense
Roma
Consegnata alla Marina Militare italiana la nona unità FREMM “Spartaco Schergat”
Presentata la nuova edizione del Manuale pratico dei traffici marittimi
Genova
Redatto da Assagenti, compie cinquant'anni
Nel primo trimestre il traffico dei container nei porti di Long Beach e Los Angeles è aumentato del +26,6% e +5,2%
Long Beach/Los Angeles
Prossimo l'impatto dei dazi introdotti da Trump
Nei primi tre mesi del 2025 il porto di Singapore ha movimentato 10,5 milioni di container (+5,8%)
Singapore
In peso il traffico containerizzato ha registrato un calo del -1,4%
Firmato il regolamento per il bunkeraggio di GNL presso lo stabilimento Fincantieri di Genova
Genova
Definite le modalità di trasferimento del carburante da nave a nave
Gli storici marchi cantieristici Uljanik e 3.Maj verso l'estinzione
Zagabria
Lo Stato conferma l'intenzione di cedere le attività navalmeccaniche nei due siti di Pola e Fiume
Cambiaso Risso ha concluso l'acquisizione della francese Somecassur
Genova
L'azienda transalpina è specializzata nell'assicurazione di super e mega yacht
Nuovo servizio ferroviario settimanale tra il porto di Gioia Tauro e Verona
Gioia Tauro/Verona
Operato da Medlog per il trasporto di merci refrigerate
LA BERS alla ricerca di un partner strategico per lo sviluppo del porto fluviale moldavo di Giurgiulesti
Londra
Lanciata una gara internazionale
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Lunedì a Genova si terrà il convegno “I nuovi combustibili marini sostenibili - Decarbonize Shipping”
Genova
Si svolgerà nella sede della Capitaneria di Porto di Genova
Venerdì a Roma il convegno “L'Intelligenza Artificiale arriva in porto”
Roma
È promosso dall'Unione Nazionale Imprese Portuali
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RASSEGNA STAMPA
Proposed 30% increase for port tariffs to be in phases, says Loke
(Free Malaysia Today)
Damen Mangalia Unionists Protest Friday Against Possible Closure
(The Romania Journal)
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FORUM dello Shipping
e della Logistica
Relazione del presidente Nicola Zaccheo
Roma, 18 settembre 2024
››› Archivio
I porti turchi hanno segnato il nuovo record di traffico delle merci relativo al primo trimestre
Ankara
Picco storico dei carichi importati dall'estero
Nel primo trimestre del 2025 il traffico delle merci nel porto di Taranto è cresciuto del +37,6%
Taranto
Aumento di 854mila tonnellate delle rinfuse solide e di 265mila tonnellate delle merci convenzionali
DEME compra la Havfram, società che installa parchi eolici offshore
Zwijndrecht/Washington
Transazione del valore di circa 900 milioni di euro
Avviati da Reggio Calabria i trasporti ferroviari dei convogli per la Metro di Roma
Roma
Commessa aggiudicata da Hitachi Rail a Mercitalia Rail
Nel 2024 i volumi movimentati da Magli Intermodal Service sono diminuiti del -2%
Rezzato
Stabile il fatturato
A marzo Yang Ming registra la prima flessione del fatturato dopo 14 mesi di crescita
Keelung/Taipei
Prosegue l'aumento dei ricavi di Evergreen e WHL
La Commissione Europea ha approvato l'acquisizione della tedesca Schenker da parte della danese DSV
Bruxelles
L'impatto sulla concorrenza nei mercati in cui le due aziende operano è ritenuto limitato
Accordo Fincantieri - Kayo per promuovere lo sviluppo dell'industria cantieristica e navale in Albania
Trieste
Possibile creazione di un polo per la costruzione e il refitting navale nella regione
Recente lieve riduzione dei costi della logistica degli autoveicoli nuovi di fabbrica
Bruxelles
Montaresi (AdSP Liguria Orientale) premiata con l'“Oscar dei Porti”
Miami
L'evento è giunto alla diciottesima edizione
Nei primi tre mesi del 2025 i container trasportati dalle navi della OOCL sono aumentati del +9,3%
Hong Kong
Ricavi in crescita del +16,8%
L'AdSP dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio vince in appello contro la Zen Yacht
Gioia Tauro
L'azienda condannata al pagamento dei canoni arretrati
Nel porto di Livorno è stato sequestrato un ingente carico di cocaina
Livorno
Due tonnellate di droga individuate dal personale delle Dogane e della Guardia di Finanza
Navantia rinnova l'accordo con il gruppo crocieristico americano Royal Caribbean
Miami
Sinora il cantiere di Cadice ha effettuato lavori di manutenzione, riparazione e ristrutturazione su 45 navi del gruppo
Quest'anno è atteso un traffico record delle crociere nei porti italiani
Miami
Cemar ritiene che la crescita non si arresterà neanche nel 2026
Accordo HII-HHI per accelerare la produzione navale americana e sudcoreana
National Harbor
L'obiettivo è di rafforzare la base industriale navale delle due nazioni
La Panama Ports Company accusata di aver violato i termini del contratto di concessione
Panama
Il revisore generale dei conti panamense ha annunciato la presentazione di accuse penali
È diventato operativo il Colombo West International Terminal
Ahmedabad
Ha una capacità di traffico pari a 3,2 milioni di teu
Lunedì a Genova si terrà il convegno “I nuovi combustibili marini sostenibili - Decarbonize Shipping”
Genova
Completata nel porto di Gioia Tauro la nuova struttura polifunzionale di controllo frontaliera PCF - Punto PED/PDI
Gioia Tauro
Venerdì a Roma il convegno “L'Intelligenza Artificiale arriva in porto”
Roma
È promosso dall'Unione Nazionale Imprese Portuali
Inaugurato a Miami il nuovo terminal crociere del gruppo MSC
Miami
Può ospitare in contemporanea tre navi di grandi dimensioni
A febbraio il traffico nel porto di Ravenna è cresciuto del +2,1%
Ravenna
Aumento delle rinfuse e calo delle merci varie
Nel 2024 Ferrovie dello Stato Italiane ha registrato una perdita netta di -208 milioni di euro
Roma
Ricavi in crescita del +11,7%. In aumento le merci trasportate dal gruppo grazie all'acquisizione di Exploris
Porto di Genova, Ente Bacini chiede nuovi spazi e il rinnovo della concessione
Genova
Convegno per celebrare il centenario della società
Il 19 giugno a Roma si terrà l'assemblea pubblica dell'Associazione Italiana Terminalisti Portuali
Genova
VARD costruirà una nave per operazioni subacquee offshore per Dong Fang Offshore
Ålesund/Trieste
Il contratto ha un valore di 113,5 milioni di euro
La settimana prossima i porti italiani parteciperanno alla Seatrade Cruise Global
Roma
Marchio dell'iniziativa: “CruiseItaly - One Country, Many Destinations”
Inaugurato ufficialmente il terminal crociere del gruppo MSC nel porto di Barcellona
Barcellona
Nel 2027 sarà dotato di un impianto di cold ironing
Marcegaglia e Nova Marine Carriers costituiscono la joint venture NovaMar Logistic
Lugano/Gazoldo degli Ippoliti
Una general cargo trasporterà le materie prime agli stabilimenti del gruppo siderurgico
Liebherr registra un fatturato annuale record nel segmento delle gru per il settore marittimo-portuale
Bulle
Forte domanda di mezzi per l'industria offshore e per la movimentazione dei container
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio
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