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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XX - Numero 7-8/2002 - LUGLIO/AGOSTO 2002 |
Trasporto marittimo
I grandi sfidanti
Una interessante caratteristica dei vettori piazzati dal 21°
al 40° posto della odierna classifica mondiale consiste nel
fatto che quasi la metà di loro sono impegnati nei fiorenti
traffici interasiatici.Tale è la crescita di questo mercato
che alcuni di loro potrebbero presto ritrovarsi tra le prime venti
posizioni.
Secondo l'analisi dei traffici nord-est asiatico/sud-est asiatico
effettuata dalla DRI-WEFA, ci si aspetta che i movimenti containerizzati
nel settore in direzione sud di questi traffici aumentino del
15% (da 1,6 milioni di TEU a 1,9 milioni di TEU) da adesso al
2005. Per quanto attiene la direzione opposta, ci si aspetta che
i volumi crescano quasi del 20%, da 1,9 milioni di TEU a 2,41
milioni di TEU.
Il candidato più probabile circa il miglioramento della
propria posizione in classifica è il vettore attualmente
al 21° posto, la PIL (Pacific International Lines) con sede
a Singapore, che ci si aspetta possa riuscire a conseguire la
ventesima posizione nei prossimi mesi a venire, causando così
la retrocessione del gruppo Hamburg Sud.
La PIL, che comprende la propria consociata feeder per conto
terzi Advance Container Lines, attualmente impiega 81 navi con
una capacità di spazi-containers pari a 87.607 TEU. Entrambe
sono al servizio dei traffici interasiatici, Asia-Africa, Australia,
Medio-Oriente e sub-continente indiano. Allorquando la PIL avrà
commissionato una serie di nuove costruzioni alla fine del 2002,
tra cui 4 navi da 2.600 TEU e 3 navi da 700 TEU, la compagnia
gestirà una flotta di portacontainers con capacità
superiore ai 100.000 TEU. Essa ha aggiunto tre nuovi servizi alla
propria rete interasiatica nel corso degli ultimi mesi, compreso
un servizio alla volta dell'Africa Orientale in collaborazione
con la Delmas e la MOL Lines e sta inoltre espandendo le proprie
attività logistiche, in particolar modo in Cina.
Un altro sfidante per la parte superiore della classifica è
l'operatore taiwanese Wan Hai Lines, attualmente il 22° vettore
mondiale. La Wan Hai è l'unica tra la fascia dei vettori
piazzati dal 21° al 40° posto ad effettuare i propri
servizi nei traffici transpacifici, sebbene si tratti di un'operazione
relativamente modesta, il cui tonnellaggio consiste di 5 unità
da 1.700-2.500 TEU. D'altro canto, la Wan Hai è fortemente
impegnata nei traffici interasiatici ed opera in collaborazione
con diversi colleghi con sede in Asia, tra cui la MOL, la K Line,
la OOCL e la Uniglory. La Wan Hai è altresì in attesa
della consegna di diverse nuove costruzioni nel corso del 2002,
comprese 4 unità da 2.500 TEU ed una unità da 1.675
TEU, che sospingerà la capacità in consegna della
sua flotta sino a più di 80.000 TEU.
Anche il 27° vettore a livello mondiale, la Kien Hung Shipping
Co, ha sede a Taiwan. Come la Wan Hai, essa si è ingrandita
rapidamente negli ultimi anni. Tuttavia, a differenza della Wan
Hai, la Kien Hung si concentra per lo più sui traffici
dall'Asia al Sudamerica ed all'Africa. Essa detiene una significativa
quota di mercato in questi traffici, malgrado debba fronteggiare
una forte concorrenza da parte di vettori appartenenti alla fascia
dei primi venti e, secondo recenti rapporti sui traffici, sembra
che la compagnia regga bene il confronto.
Il registro ordinazioni della Kien Hung comprende quattro navi
di costruzione giapponese (2 unità da 1.100 TEU e 2 unità
da 2.500 TEU) che amplieranno la flotta di navi del vettore sino
ad approssimativamente 53.000 TEU. Non è chiaro in questo
momento dove saranno impiegate le suddette nuove costruzioni,
sebbene la Kien Hung abbia recentemente affermato che la sua ambizione
sarebbe quella di fare il proprio ingresso nei mercati Asia/Medio-Oriente.
Al di fuori dell'Asia, altri vettori marittimi stanno mostrando
una crescita impressionante. Tra questi vi è la IRISL (Linee
di Navigazione della Repubblica Islamica dell'Iran). Il vettore
con sede a Teheran ha ordinato 6 navi da 2.100 TEU presso un cantiere
nazionale (assistito nella costruzione da un esperto cantiere
navale tedesco). La IRISL ha ricevuto in consegna le sue prime
grosse navi cellulari (4 da 3.300 TEU) nel 1999, impiegandole
nei traffici del Medio-Oriente/Asia. La prevista espansione del
suo servizio per l'Europa (che attualmente avviene mediante l'utilizzazione
di unità noleggiate da 1.000-1.500 TEU) fornirà
il destro per l'impiego delle nuove navi la cui consegna è
prevista per il 2003.
Un'altra compagnia medio-orientale è la UASC (United Arab
Shipping Co), attualmente al numero 23 nella classifica elaborata
da Containerisation International sui principali operatori
di linea containerizzati. Secondo Jorn Hinge, vice direttore generale
e dirigente capo traffici e operazioni della compagnia di navigazione,
essa "non è impegnata troppo profondamente nei principali
traffici est-ovest, e qualcuno di noi potrebbe anche dire grazie
a Dio". Hinge non si cura del fatto che la propria compagnia
non appare tra le prime venti in classifica dei vettori marittimi:
"La mia opinione personale è che posso senz'altro
vivere stando al 23° posto, dato che la UASC appare tra le
prime cinque se si prendono quali termini di confronto i margini
di profitto e la soddisfazione degli azionisti". Dati gli
scarsi risultati finanziari della maggior parte dei primi 20 vettori
mondiali nel 2001, sembrerebbe avere ragione.
La UASC impiega 42 navi con una capacità di spazi-containers
combinata di appena oltre 64.000 TEU. La maggior parte di tali
spazi è assicurata da una flotta di 10 navi da 3.802 TEU,
costruite in Giappone nel 1997-98, e da 7 navi da 2.199 TEU costruite
agli inizi degli anni '80 (altre 2 unità da 2.199 TEU vengono
noleggiate alla Malaysian International Shipping Corp ed alla
PIL). Le prime menzionate sono impiegate nel servizio "AEC"
Europa/Medio-Oriente/Asia del vettore, la cui capacità
viene diretta soprattutto (60%) sui traffici per il Medio-Oriente.
La UASC inoltre scambia spazi-containers con i suoi soci della
UA (United Alliance), cioè la Hanijin e la Senator Lines,
su tre ulteriori servizi inerenti ai traffici Europa/Medio-Oriente/Asia.
Le navi più piccole, dotate di una modesta velocità
di servizio pari a 17 nodi, sono dedicate all'allacciamento "MIX"
Mediterraneo/Medio-Oriente della UASC (in cui anche la Senator
Lines rileva spazi-containers).
La UASC gestisce altresì una rispettabile flotta di navi
rinfusiere. Tuttavia, rispetto alla flotta originale di 40 unità
(tutte costruite nel Regno Unito ed in Corea del Sud nel corso
degli anni '70), solamente 15 vengono ora impiegate nei suoi servizi
di merci generali, che operano sui viaggi di importazione medio-orientali
dalle Americhe e dal Nord Europa. Asserisce Hinge: "Sebbene
vecchie, si tratta di navi ancora molto buone, ma adesso sono
sempre di più i carichi che vengono containerizzati. Tuttavia,
abbiamo ancora richieste per tali navi multi-ruolo, e stiamo aspettando
il 2004 per prendere una decisione in ordine alla sostituzione
dell'attuale flotta, mediante nuove costruzioni oppure l'acquisizione
di moderno tonnellaggio di seconda mano".
Malgrado le recenti iniziative dei suoi soci nella UA finalizzate
a realizzare collegamenti più stretti con l'alleanza Cosco/K
Line/Yang Ming, la UASC resta fedele alla UA. "La UASC continuerà
con la UA e non ravvisiamo motivi per cambiare questo continuo
accordo" ha detto Hinge.
La UASC ha movimentato complessivamente 806.000 TEU nel corso
del 2001 (con un calo dell'1,6% rispetto all'anno precedente)
ma, come la maggior parte dei vettori, la compagnia di navigazione
è particolarmente scontenta degli attuali livelli delle
tariffe di nolo. Afferma infatti Hinge: "In questo momento
le tariffe sono insoddisfacenti. Di recente abbiamo assistito
a qualche miglioramento, ma siamo ancora molto lontani dal punto
in cui vorremmo essere".
La classifica di Containerisation International dei vettori
della "serie B" comprende una varietà mista di
altri operatori di mercato di nicchia, tra cui quattro vettori
con sede in Europa da lungo tempo dedicati al tonnellaggio di
tipo ro-ro.
Una di loro è la Delmas con sede a Le Havre (in 24a
posizione). Rispetto alla sua flotta complessiva di 61.049 TEU,
il vettore francese (unitamente alla sua consociata con sede nel
Regno Unito OT Africa Line) attualmente effettua operazioni nei
propri servizi Nord Europa-Africa Occidentale con otto navi ro-ro
da 1.300 TEU ciascuna costruite alla fine degli anni '70 e negli
anni '80. Diverse di queste navi sono state recentemente rimesse
a nuovo, ribadendo la fedeltà della Delmas a questo tipo
di tonnellaggio che risulta essere ancora una necessità
per certi traffici in direzione est alla volta dell'Africa Occidentale,
in ragione della loro flessibilità di movimentazione dei
carichi.
La Delmas è anche impegnata in un ampio programma di nuove
costruzioni di navi cellulari attrezzate e quest'anno ha ricevuto
in consegna due unità da 2.226 TEU della classe "CSBC2200"
dalla China Shipbuilding Corporation, mentre altre quattro navi
gemelle dovrebbero essere ordinate alla fine dell'anno. La consegna
di queste nuove navi è stata rinviata di diversi mesi,
a causa dei recenti problemi sindacali presso i cantieri navali
di Taiwan.
Il registro ordinazioni della Delmas comprende altre 3 navi da
1.600 TEU presso la Hanjin Heavy Industries, che ci si aspetta
debbano rimpiazzare le unità da 1.100 TEU nei suoi traffici
con l'Africa Orientale.
Anche la Linea Messina con sede in Italia (in quarantesima posizione)
è impegnata in attività con navi ro-ro. Infatti,
rispetto alla capacità complessiva della sua flotta pari
a 20.808 TEU, solamente la Jolly Platino da 2.026 TEU è
una portacontenitori cellulare. Tuttavia, la tradizionale fonte
di tonnellaggio ro-ro della Messina (tutte le sue navi sono state
acquisite di seconda mano) si sta inaridendo notevolmente, dato
che negli ultimi 20 anni sono state costruite pochissime grosse
unità ro-ro. Perciò, non sarebbe errato ipotizzare
che la Messina sarà costretta a convertirsi ad operazioni
cellulari più convenzionali negli anni a venire, piuttosto
che dover ordinare nuovo tonnellaggio ro-ro a caro prezzo.
Un altro operatore con sede in Italia che sembra essere innamorato
delle ro-ro è il Gruppo Grimaldi, piazzato al 26°
posto. La sua flotta dalla capacità di 48.851 TEU è
quasi interamente costituita da tali navi, e questa politica non
sembra destinata a cambiare. Nell'acquisire la ACL (Atlantic Container
Lines), la Grimaldi ha ora preso sotto la propria ala 5 navi conro
G3L da 2.900 della ACL, le quali continuano a servire i traffici
transatlantici per cui erano state costruite nel 1984-85. La Grimaldi
ha altresì intrapreso un ampio programma di nuove costruzioni
di navi ro-ro di realizzazione italiana in grado di caricare sino
a 1.300 TEU e, attualmente, ha in corso ordinazioni per 5 navi
ro-ro da 850 TEU in consegna per il 2003.
La recente acquisizione della divisione trasporto auto della
Hyundai Merchant Marine da parte dell'operatore con sede a Stoccolma
WWL (Wallenius Wilhelmsen Lines) suggerisce un ritiro delle due
compagnie insieme dall'attività containerizzata di linea.
La WWL, attualmente al numero 31 in classifica, continua ad effettuare
il proprio servizio giramondo multi-purpose con 9 navi ro-ro da
1.800 TEU della classe "Supercarrier", costruite in
gran parte alla fine degli anni '70. Negli ultimi anni, la compagnia
ha commissionato navi più vicine al concetto PCTC (vettori
puri di auto e camion), che non hanno la capacità di caricare
elevati quantitativi di box con metodo convenzionale.
Altresì compresi nella classifica dal 21° al 40°
posto due operatori con sede negli USA impegnati nei traffici
statunitensi interni ai sensi della legge Jones. La Matson Navigation
Co con sede a San Francisco (numero 39) gestisce la propria rete
di servizi con sede sul Pacifico statunitense da tempo affermata
utilizzando una flotta di navi che bene potrebbe essere descritta
come "di ottima annata", con un'età media di
26 anni. Tuttavia, la Matson ha recentemente siglato un accordo
con il cantiere navale statunitense Kvaerner Philadelphia per
l'acquisizione di 2 navi da 2.500 TEU, attualmente in costruzione
con consegna prevista nel 2003, che andranno a rimpiazzare due
unità costruite negli anni '70. Ci si aspetta un altro
ordine simile alla fine di quest'anno.
VETTORI MARITTIMI CLASSIFICATI DAL 21° AL 40° POSTO
PER SPAZI-CONTAINERS IMPIEGATI AL 1° GIUGNO 2002
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Posiz. | Vettore |
TEU di proprietà (navi) | TEU noleggiati (navi)
| TEU totali (navi) | TEU ordinati (navi)
|
21 | Pacific International Lines 1
| 43.534 (48) | 44.073 (33) |
87.607 (81) | 13.598 (8) |
22 | Wan Hai | 44.417 (35)
| 26.050 (22) | 70.467 (57) |
11.127 (5) |
23 | UASC | 64.772 (42)
| 1.353 (2) | 66.125 (44) |
- |
24 | Delmas 2 |
27.256 (21) | 33.793 (28) | 61.049 (49)
| 12.104 (6) |
25 | MISC | 37.981 (27)
| 11.824 (5) | 49.805 (32) |
- |
26 | Grimaldi 3 |
38.984 (28) | 9.867 (12) | 48.851 (40)
| 4.250 (5) |
27 | Kien Hung | 15.603 (11)
| 30.889 (20) | 46.492 (31) |
7.200 (4) |
28 | IRISL | 31.537 (35)
| 5.248 (3) | 36.785 (38) |
12.600 (6) |
29 | Regional Container Lines
| 23.854 (29) | 9.145 (6) |
32.999 (35) | - |
30 | CSX Lines | 29.556 (16)
| - | 29.556 (16) | -
|
31 | Wallenius Wilhelmsen |
26.854 (13) | - | 26.854 (13)
| - |
32 | Italia | 6.709 (4)
| 19.901 (13) | 26.610 (17) |
5.900 (3) |
33 | Samudera Shipping Line |
1.458 (3) | 24.301 (25) | 25.759 (28)
| - |
34 | KMTC | 12.794 (15)
| 12.707 (15) | 25.651 (30) |
- |
35 | Sinotrans | 3.378 (3)
| 22.160 (18) | 25.538 (21) |
- |
36 | Dongnama | 4.318 (4)
| 19.385 (11) | 23.703 (15) |
- |
37 | Heung-A | 7.683 (15)
| 15.644 (16) | 23.327 (31) |
- |
38 | Fesco | 20.981 (26)
| 423 (1) | 21.404 (27) | 900 (3)
|
39 | Matson 4 |
21.214 (15) | - | 21.214 (15)
| 5.000 (2) |
40 | Messina | 19.593 (17)
| 1.215 (3) | 20.808 (20) |
- |
Note: 1 = compresa la consociata interamente partecipata Advance Container Lines
2 = compresa la consociata interamente partecipata OT Africa Line
3 = compresa la consociata interamente partecipata ACL (Atlantic Container Line)
4 = compresa l'affiliata Sea Star Lines
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Fonte: ci-online
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Secondo la società, la Matson ha movimentato 166.861 containers
nel 2001 (per lo più unità da 40 piedi), unitamente
a 125.139 automobili, ma non ha in programma il proprio ingresso
in altri traffici. "La Matson resta impegnata nel servizio
dei traffici interni statunitensi e non ha pianificato al momento
l'ampliamento del proprio raggio d'azione a destinazioni internazionali".
Anche la sua compatriota ai sensi della legge Jones CSX Lines
(in trentesima posizione) opera con una flotta di navi datata.
Si dice che la compagnia di navigazione sia stata messa in vendita
dalla propria società-madre CSX Corporation, sebbene sino
a luglio non pareva fosse stato stipulato alcun accordo con qualche
acquirente. Fatta eccezione per 3 unità da 1.700 TEU che
effettuano i propri servizi nei traffici dell'Alaska, la maggior
parte delle navi della CSX - che sono state costruite alla fine
degli anni '60 e '70 - è dotata di un'assetata propulsione
a turbina a vapore. Qualsivoglia acquirente della compagnia, perciò,
dovrebbe essere votato a notevoli investimenti in nuovo tonnellaggio
nei prossimi anni.
Forse la caratteristica maggiormente significativa dei vettori
situati nella seconda fascia della classifica è che, con
l'eccezione della Delmas/OTAL, tutte sono cresciute organicamente
negli ultimissimi anni. Ciò contrasta nettamente con quello
che accade in ordine a molti vettori marittimi della prima fascia,
che sono per lo più cresciuti attraverso fusioni ed acquisizioni.
E' un argomento intrigante, che suggerisce come in realtà
si stia parlando di soggetti di natura diversa. Con poche eccezioni,
tra cui la A P Moller Group, la Evergreen, la MSC e la CMA CGM,
la strategia societaria regna sovrana tra i principali attori
sulla scena, mentre nella fascia inferiore la mano singola sembra
ancora avere il suo peso. Se poi ciò renda queste compagnie
di navigazione maggiormente atte a conseguire profitti o disponibili
ad essere rilevate, è un'altra faccenda.
(da: Containerisation International, luglio 2002)
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