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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 31 OTTOBRE 2019
INDUSTRIA
APPRENDIMENTO STRADA FACENDO: LE PROBLEMATICHE RELATIVE
ALL'USO DEI FILTRI DEPURATORI DEI GAS ESAUSTI
L'IMO 2020 si sta approssimando rapidamente e si stima che su
circa 3.000 navi saranno installati scrubber (filtri depuratori)
entro il 2020.
Per la maggior parte degli armatori e dei membri dei loro
equipaggi i sistemi di depurazione costituiscono una tecnologia
nuova e, come accade per tutti i nuovi sistemi, ci si possono
aspettare difficoltà iniziali.
E anche i carburanti conformi si portano appresso le loro
problematiche.
La Gard ha gestito alcune richieste di risarcimento correlate
agli scrubber ed in questo articolo si ripensa ai casi in cui si è
verificato un guasto o un danno al filtro o causate dal filtro.
Incendio nel corso dell'installazione dello scrubber
L'installazione degli scrubber richiede vasti lavori a caldo per
agevolare l'estensione dell'area del fumaiolo e l'applicazione della
torre di filtraggio alla struttura della nave.
La Gard ha potuto constatare alcuni incendi in cui le scintille
scaturenti dalla saldatura, dal taglio dei metalli e da altre
attività di lavoro a caldo sono cadute nella camera interna
dello scrubber attraverso aperture scoperte ed in un caso l'incendio
si è anche propagato alla sala macchine attraverso le
tubature di fibre di vetro rinforzate.
Anche il calore generato dal taglio dell'acciaio per le mensole
di sostegno ha contribuito all'accumulo di calore all'interno dello
scrubber.
In tutti questi casi la squadra antincendio del cantiere ha
reagito e ha estinto l'incendio con la decisiva assistenza da parte
dell'equipaggio.
Le ultime indagini hanno rivelato che l'equipaggio aveva chiesto
al cantiere di coprire le aperture ma che questo non era stato
fatto.
Il rischio d'incendio nell'installazione dello scrubber nel
corso dei lavori a caldo non era stato individuato dal personale del
cantiere e molti di loro non erano consapevoli del fatto che le
componenti interne dello scrubber sono combustibili.
Questi eventi di incendio derivanti dalle manchevolezze delle
procedure di sicurezza nei lavori a caldo non sono peculiari degli
scrubber e possono verificarsi in tutti i posti a bordo di una nave
in cui vengono intrapresi lavori di saldatura, taglio e molatura.
Penetrazione di acqua marina a causa della corrosione
Gli scarti degli scrubber sono corrosivi e la Gard ha assistito
ad alcuni incidenti in cui, nel giro di 10-11 mesi
dall'installazione di scrubber a circuito aperto, la corrosione dei
distanziatori fuoribordo o nelle sue immediate prossimità ha
comportato la penetrazione d'acqua in zone come la sala macchine, i
serbatoi di zavorra e le stive di carico.
L'assenza o la cattiva applicazione di rivestimenti protettivi
all'interno delle tubature e nei giunti di saldatura, unitamente
alla cattiva applicazione di vernice sul rivestimento dello scafo
nei pressi dello scarico delle acque di lavaggio sono state
individuare come le cause dell'accelerazione della corrosione.
In tutti questi casi, sono state effettuate riparazioni
provvisorie da parte di subacquei per tappare la perdita con
successiva riparazione permanente presso un cantiere navale.
Danni allo scrubber dovuti a poca maestria nei lavori ed a
shock termici
Una nave effettuava regolari operazioni nel Nord Europa ed aveva
installato uno scrubber a circuito aperto.
Era poi dovuta passare al carburante a basso contenuto di zolfo
quando aveva visitato un porto la cui regolamentazione in vigore
prevedeva il divieto di scarico delle acque di lavaggio dagli
scrubber a circuito chiuso.
Era stato ancora richiesto di far funzionare lo scrubber in
modalità a secco, vale a dire con le pompe delle acque di
lavaggio spente, al fine di consentire il passaggio dei caldi gas
esausti ad una temperatura di circa 400°C.
Dopo la partenza dal porto, le pompe delle acque di lavaggio
erano state riavviate ed era stata spruzzata acqua di mare fredda
attraverso gli ugelli all'interno dello scrubber.
Nel corso dell'ispezione dello scrubber da parte
dell'equipaggio, è stato constatato un danno agli ugelli, al
lunotto termico dell'alloggiamento ed ai drenaggi.
È stata effettuata una rilevazione che ha indicato varie
cause concomitanti, come lo shock termico e la poca maestria nel
lavoro da parte del cantiere navale: ad esempio, la cattiva
saldatura a punti fatta sulle piastre di supporto del lunotto
termico e la cattiva progettazione.
Lo scrubber era in servizio da circa due anni.
Suggerimenti
Come avviene per ogni altro equipaggiamento o macchinario a
bordo della nave, gli scrubber non sono immuni da guasti e danni.
In relazioni agli incidenti di cui si è trattato sopra, i
suggerimenti della Gard sarebbero i seguenti.
Incendi nel corso dell'installazione:
i rischi d'incendio
possono essere alleviati se si seguono le procedure di sicurezza per
i lavori a caldo.
Le valutazioni dei rischi effettuate prima
dei lavori dovrebbero riguardare l'individuazione di quali parti
degli scrubber sono infiammabili.
Esse dovrebbero essere
protette nel corso dei lavori a caldo mediante la copertura di ogni
apertura allo scopo di evitare che le scintille si facciano strada
fino a tali parti.
Dovrebbero essere altresì messe in
atto misure al fine di evitare ogni trasferimento di calore generato
nel corso del taglio dei metalli, della saldatura, della
smerigliatura e di altre attività di lavoro a caldo.
Gli
armatori dovrebbero far sì che i lavoratori dei cantieri
navali, che in definitiva sono quelli che eseguono queste attività
di lavoro a caldo, siano consapevoli di tali rischi e che vengano
allestite barriere appropriate per schermare queste aree.
Si
consiglia ai membri dell'equipaggio di non fare esclusivamente
affidamento sull'addetto alla sicurezza del cantiere, ma di
monitorare da sé le attività di lavoro a
caldo.
L'equipaggiamento antincendio dovrebbe essere
mantenuto in stato da essere pronto all'uso e l'equipaggio dovrebbe
familiarizzarsi sulle modalità del loro uso.
Penetrazione d'acqua dovuta alla corrosione:
Il
distanziatore metallico è normalmente rivestito al fine di
migliorare la protezione.
Dovrebbe esserci un sistema per
misurare lo spessore della parete.
Per molte società
di classificazione, come la DNV-GL, questa è una voce di
indagine:
Ogni
riduzione dello spessore è indicativo di un guasto del
rivestimento.
Per le perdite dai punti di saldatura ed i
buchi e le crepe nello scafo si dovrebbero esaminare la qualità
della lavorazione e dell'applicazione della vernice.
Inoltre,
si dovrebbero controllare regolarmente l'allarme della sentina ed il
regime di pompaggio di modo che l'equipaggio venga avvisato di ogni
penetrazione d'acqua e vi possa reagire.
Danno dovuto a scarsa maestria nei lavori e shock
termico:
Quando è operativa, l'unità scrubber
sarà soggetta a diversi tipi di stress, che testerà la
qualità della saldatura e della struttura di alloggio.
La
supervisione degli armatori nel corso del periodo di installazione
può contribuire ad attenuare questo rischio.
In
relazione alle questioni correlate alla progettazione, si raccomanda
agli armatori di dialogare con i produttori per attenuare tali
rischi.
Nel caso particolare dello shock termico, quale
azione preventiva, gli armatori hanno modificato la progettazione ed
installato un sistema per il raffreddamento dell'acqua per lo
scrubber che dovrebbe funzionare continuativamente a circuito chiuso
quando lo scrubber è operativo in modalità a secco.
In linea di massima, gli armatori dovrebbero altresì
prendere in considerazione il fatto di contattare i produttori dei
propri scrubber per richiedere loro di condividere regolarmente le
avarie tecniche correlate agli incidenti con gli scrubber che si
verificano sulle navi appartenenti ad altri armatori.
Nel corso del tempo, gli amministratori, i loro equipaggi ed i
produttori acquisiscono più esperienza in tali materie e la
frequenza di tali incidenti diminuirà.
Fino a quel momento, è importante per il settore
condividere le lezioni apprese dai guasti correlati agli scrubber
per avvantaggiare il settore nel suo complesso.
Un esempio di questo sarebbe il recente avviso in ordine agli
scrubber
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tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
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