Il Nuovo
Piano Generale dei Trasporti
CAPITOLO 5 I SERVIZI DI TRASPORTO PASSEGGERI A MEDIA E LUNGA PERCORRENZA
Nei servizi di trasporto passeggeri a media
e lunga percorrenza rientrano gli spostamenti superiori ai 50 km.
La domanda di mobilità ha registrato negli
ultimi anni un continuo incremento. Le diverse modalità di trasporto operano in
complementarità o competizione, a seconda delle classi di distanza. Schematicamente:
nel segmento degli spostamenti inferiori ai
100 km il mercato è tendenzialmente dominato dal trasporto privato, in diretta
concorrenza con i servizi di autobus e i servizi ferroviari;
tra i 100 e i 400 500 km il treno
rappresenta il mezzo più usato, soprattutto se si raggiungono soddisfacenti livelli di
qualità. Ovviamente la competizione del mezzo aereo si accresce con l'aumento delle
distanze. L'automobile rappresenta un mezzo comune soprattutto in alcune circostanze
(turismo, molteplicità di persone che viaggiano insieme). In questo contesto sono in
forte sviluppo i servizi di bus di linea;
oltre i 400 - 500 km si accentua
considerevolmente la competitività del mezzo aereo sul treno e sull'auto.
5.1 Le caratteristiche dei diversi comparti
Il trasporto su gomma (nazionale e
interregionale di linea) ha registrato un costante incremento non solo nelle tratte di
medio e lungo raggio dove non è disponibile un servizio ferroviario sufficientemente
competitivo per qualità e frequenza, ma spesso anche nelle tratte con servizi ferroviari
di buona qualità. Gestito in regime di concessione e sussidiato, esso presenta elevata
competitività per il livello delle tariffe, la flessibilità e la qualità. Si dovrebbero
studiare eventuali proposte di riforma delle concessioni, basate sulla liberalizzazione
più o meno avanzata del mercato.
Il trasporto ferroviario ha caratteristiche
differenziate: i servizi Eurostar e Intercity hanno soddisfacenti livelli di qualità e
una potenziale redditività tale da rendere possibile una privatizzazione in tempi medi.
Appare invece non realistica la possibilità di gestire in una logica di mercato i servizi
espressi, e in particolare quelli notturni, a causa dei marginali livelli di redditività.
La qualità dei servizi sulle direttrici meridionali è più bassa che sul resto del
territorio, e questo costituisce un divario da colmare. Il sistema tariffario basato sulla
distanza chilometrica è la negazione della logica di mercato; la sua sostituzione con una
logica commerciale costituisce la condizione necessaria allo sviluppo del settore.
Con il processo di liberalizzazione il
trasporto aereo ha registrato un costante e rapido aumento su tutte le rotte, a un ritmo
superiore a quelli delle altre modalità di trasporto. La dotazione infrastrutturale
appare sufficiente specie al Centro nord ed in alcuni casi è sottoutilizzata. Il prossimo
potenziamento degli aeroporti di Catania, Bari, Cagliari e Napoli doterà anche il Sud di
una rete adeguata.
Il trasporto marittimo riguarda soprattutto
i collegamenti con le isole maggiori, anche se in prospettiva l'introduzione di mezzi ad
alta velocità potrebbe consentire lo sviluppo di tratte a lunga percorrenza sulle
direttrici nord sud del Tirreno e dell'Adriatico, in valida alternativa ai mezzi
privati su gomma, al treno e all'aereo, ossia fare del cabotaggio una modalità
complementare. Ulteriori sviluppi potrebbero essere causati dal miglioramento della
gestione dei porti grazie alle nuove leggi e dal probabile ingresso di nuovi operatori a
seguito della liberalizzazione del cabotaggio su scala europea, avvenuta nel gennaio 1999.
La crocieristica e la nautica da diporto
sono ormai un mercato a dimensione globale in fortissima crescita. L'elevata
concentrazione geografica tende ad aumentare la competitività sia tra gli scali italiani,
sia rispetto a quelli esteri. Sono in corso investimenti per potenziare le stazioni
marittime in diversi porti. Il mercato è dominato da poche, grandi compagnie turistiche
internazionali che operano su scala mondiale. Gioca dunque un ruolo particolare la
competitività dei costi di attracco e di sosta, la tipologia dei collegamenti
disponibili, la vicinanza con i centri turistici. La gestione delle stazioni marittime
tende ad avvicinarsi sempre più a quella aeroportuale.
In rapporto con gli altri paesi del
Mediterraneo, l'Italia è in forte ritardo sul mercato della nautica da diporto. Sebbene
siano in corso investimenti per la costruzione e il potenziamento di molti porti lungo le
nostre coste, è necessario promuovere la costruzione di porticcioli turistici soprattutto
nel Mezzogiorno.
5.2 Aspetti critici del settore
Per uno sviluppo del mercato in senso
concorrenziale è necessario parificare le condizioni di operatività. Uno degli aspetti
critici è infatti la presenza di società con caratteristiche e regole diverse. La
ferrovia è in regime di monopolio, nel trasporto aereo la concorrenza tarda a
dispiegarsi, nel trasporto collettivo su strada una molteplicità di operatori tende a
inserirsi in maniera non adeguatamente controllata in nicchie di mercato, nel trasporto
marittimo il mercato è stato appena aperto ai vettori europei.
Occorre dunque una armonizzazione delle
regole per la concorrenza, ai fini della creazione di un vero e proprio mercato
intermodale. A questo fine è necessario stimolare la concorrenza allinterno di
ciascuna modalità, anche come leva per accrescere la competitività tra le diverse
modalità, mediante prezzi basati su costi efficienti e la qualità dei servizi.
Nel trasporto ferroviario i problemi di
qualità riguardano la puntualità, il mediocre stato del materiale rotabile (ad eccezione
dei treni eurostar) sia per anzianità che per scarsa manutenzione e infine i servizi alla
clientela. Qualunque investimento rischia di essere vanificato senza uno sforzo preciso in
questa direzione e in particolare verso una migliore manutenzione delle linee, degli
impianti e del materiale rotabile. E per questa ragione che la emananda direttiva di
Governo sulle FS impone che a questo tema sia dedicata priorità nel piano dimpresa
che dovrà essere predisposto.
Nel trasporto aereo è necessaria una
maggiore apertura dei mercati e la moltiplicazione dei collegamenti diretti tra scali.
L'ingresso di nuovi operatori ha favorito una riduzione delle tariffe soltanto su poche
tratte mentre sulle altre, dove permangono condizioni di monopolio, i livelli sono molto
elevati.
Sebbene il sistema stradale e autostradale
su cui insiste il trasporto su gomma abbia dotazioni infrastrutturali di buona qualità
ad eccezione di alcune aree del Mezzogiorno - il servizio all'utenza potrebbe
essere migliorato intervenendo sul livello di sicurezza di alcune tratte; riducendo la
congestione anche con la costruzione di opere - su alcuni tronchi; favorendo
maggiore concorrenza tra le società autostradali che operano in concessione, con
possibili vantaggi tariffari per gli utenti; e infine introducendo innovazioni telematiche
e informatiche nella gestione delle informazioni, nella riscossione del pedaggio, nel
grado di integrazione con altri sistemi di trasporto.
Nel trasporto marittimo la qualità del
servizio dipende da fattori stagionali, con disfunzioni e disservizi nelle fasi di picco
della domanda. Anche in questo caso la qualità potrebbe migliorare con l'ingresso di
nuovi operatori e la crescita della concorrenza. I collegamenti con la Sicilia e in
particolare lo stretto di Messina dipendono dalle decisioni che saranno prese circa la
costruzione di un sistema di collegamento stabile tra le due sponde.
In conclusione, miglioramenti di qualità
dei servizi di trasporto nella media e lunga percorrenza sono ottenibili puntando sui
seguenti elementi:
lo sviluppo della intermodalità anche nel
trasporto passeggeri, da ottenersi soprattutto attraverso l'applicazione delle regole
della logistica come nel trasporto delle merci. Occorre sviluppare una maggiore
integrazione delle reti a lunga percorrenza con quelle urbane e metropolitane
(cadenzamento e armonizzazione degli orari, integrazione tariffaria, rilancio del ruolo
delle stazioni ferroviarie, creazione di parcheggi di scambio); favorire la trasformazione
degli aeroporti in piattaforme intermodali - come negli aeroporti europei - mettendoli in
rete non solo con i sistemi stradale e autostradale, ma anche con quello ferroviario (per
il trasporto locale, regionale e a lunga percorrenza); interconnettere i terminal portuali
con quelli ferroviari;
il tendenziale superamento degli attuali
assetti monopolistici e oligopolistici;
l'individuazione di standard di qualità
dei servizi a tutela del cittadino utente, con forme di controllo e di valutazione
adeguate su scala europea. La recente predisposizione dei criteri per le Carte dei servizi
a cui dovranno adeguarsi gli operatori dei vari settori costituisce un passo importante;
l'introduzione di moderni sistemi
informatici e di telecomunicazione a supporto della sicurezza e per semplificare l'accesso
ai servizi: semplicità nelle informazioni, nuovi sistemi di prenotazione e acquisto dei
biglietti, maggiore integrazione tra le diverse modalità di trasporto (unico biglietto
treno - aereo nei collegamenti tra aeroporti e aree urbane, check in dei bagagli
nelle stazioni di partenza e arrivo).
Sulla base dei problemi esposti sono
necessari approfondimenti su alcuni aspetti critici:
definire per le varie modalità le azioni
necessarie ad armonizzare le regole della concorrenza e quindi a realizzare un vero
mercato;
uniformare i sistemi tariffari nelle
diverse modalità e valutare gli effetti su prezzi e tariffe dei processi di
liberalizzazione nei comparti ferroviario ed aereo, con riferimento alle esperienze
straniere;
definire le modalità per la piena
integrazione delle infrastrutture e dei servizi extraurbani con quelli urbani e
metropolitani;
valutare l'opportunità di fornire servizi
ferroviari veloci, integrati con i servizi aerei, in corrispondenza con i principali
aeroporti;
approfondire il legame tra qualità e
prezzo del servizio, accertando lo stato di attuazione della Carta dei servizi.
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