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A.L.C.E.
ASSOCIAZIONE LIGURE COMMERCIO ESTERO
GENOVA

Relazione del Consiglio
all'Assemblea dei Soci

Genova, 19 Giugno 2001




SOMMARIO
 
CONSIGLIO DIRETTIVO
 
PARTE I - ANALISI MACROECONOMICA
1.CONGIUNTURA INTERNAZIONALE
2.LA CONGIUNTURA EUROPEA
3.LA CONGIUNTURA IN ITALIA
4.LA CONGIUNTURA IN LIGURIA
5.L'EURO
6.LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA: E-COMMERCE
7.COMMERCIO ESTERO: LE PROBLEMATICHE DELLE IMPRESE LIGURI
8.LE DOGANE
8.I PORTI
10.LOGISTICA LIGURE E COMUNICAZIONI
 
PARTE II - L'ASSOCIAZIONE
11.L'ATTIVITA' SVOLTA NEL 2000 E LO SVILUPPO
12.COLLABORAZIONE CON ALTRI ENTI TERRITORIALI
13.CONCLUSIONI DEL PRESIDENTE




IL DIRETTIVO DELL'ASSOCIAZIONE 2000/2001

Presidente
Dr. GIOVANNI RAVANO
 
V. Presidenti
Presidente
Dr. ADRIANO CALVINI
Presidente
Dr. PAOLO CUNEO
 
Assessori
Presidente
Dr. MARINO ABBO
Presidente
Dr. ERNESTO CAUVIN
 
Tesoriere
Dr. GIAN MARIA SOLARI
 
Consiglieri
Dr. GIORGIO
BONETTI
Dr. GIAN MARCO
BORGIANI
Dr. RICCARDO
BRAGGIO
Dr. GIAN LUIGI
BRUZZONE
Dr. ALBERTO
DE GRANDI
Dr. ANTONINO
DONATO
Dr. PIETRO
FIORONI
Dr. EDOARDO
GARRONE
Dr. PIER LUIGI
LAGATOLLA
Dr. ROBERTO
BATTISTINI
Dr. ALFREDO
ROSSO
Dr. FRANCESCO
SIBILLA




MEMORIALE

Prima di iniziare l'assemblea, desidero ricordare la memoria di un "grande'" della nostra Associazione, che risponde al nome del Dottor Piero Teglio, consigliere e tesoriere storico dell'ALCE.

Personalmente ho imparato moltissimo da Piero in quanto ad equilibrio, saggezza e diplomazia.

Il vuoto da lui lasciato, soprattutto in termini di spirito umano, e sense of humor, sarà incolmabile.



PREFAZIONE

Ricordiamo che l'ALCE, a far data dal 28 febbraio 2001, è entrata a far parte della grande famiglia ASCOM, un traguardo cui siamo arrivati in maniera consensuale, salvaguardando le nostre prerogative e sotto le seguenti importanti premesse:

  • assegnazione di una vice presidenza nella giunta esecutiva;
  • amplificazione in sede Confcommercio della portata dell'azione dell'ALCE;
  • acquisizione di un ruolo nell'ambito delle materie marittimo-portuali compresa l'adozione d'iniziative autonome;
  • possibilità di realizzare un raggrupamento di associazioni d'imprese che rappresentano le merci in ambito portuale.





  • PARTE I

    ANALISI MACROECONOMICA

    1. CONGIUNTURA INTERNAZIONALE

    Secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI) contenute nel World Economic Outlook pubblicato in aprile, quest'anno la crescita dell'economia mondiale frenerà; il PIL globale aumenterà del 3.2%, contro il +4.8% registrato nel 2000, per poi risalire parzialmente a + 3.9% nel 2002.

    Rispetto all'ultima analisi dell'ottobre scorso, la revisione è al ribasso di circa un punto percentuale.; un regresso imputabile al rallentamento, più consistente del previsto, nell'economia degli USA, dove nel 2001 il PIL è previsto crescere solo dell'1.5%, il livello più basso degli ultimi 10 anni, a fronte del +2.4%i previsto nell'area dell'Euro.

    Il circolo virtuoso dell'economia statunitense, ininterrotto dal 1992, si è arrestato nel corso del 2000.

    I forti aumenti nel prezzo del greggio hanno compromesso i profitti aziendali ed innescato tensioni inflazionistiche, inducendo la FED a ripetute strette monetarie. L'aumento dei tassi d'interesse ha inciso sulle quotazioni in Borsa, quindi sui consumi delle famiglie e sugli investimenti delle imprese, mentre lo strapotere del Dollaro nell'arena internazionale ha danneggiato la dinamica delle esportazioni.

    Le economie più colpite dalla decelerazione dell'economia americana - in quanto maggiormente dipendenti dal grado d'integrazione commerciale - sono state quelle dell'Estremo Oriente, che esportano negli Stati Uniti buona parte della produzione (autoveicoli, elettronica e prodotti tessili). Malgrado ciò, questi paesi possono ancora contare su una domanda interna relativamente vivace, che nel 2001 dovrebbe consentire al loro PIL di crescere del 3%.

    Dopo i segnali di ripresa registrati lo scorso anno, nel 2001 il PIL del Giappone segnerà il passo a causa del rallentamento significativo della propria domanda interna, che ancora sconta gli effetti della crisi finanziaria del 1998.

    Le economie di Cina e del Sub-continente indiano, relativamente chiuse al commercio internazionale, dovrebbero trarre i maggiori impulsi espansivi dalla domanda interna.

    L'America Latina presenta per il 2001 prospettive di rallentamento, seppure inferiori a quelle dei paesi asiatici.

    Per l'Europa Orientale, sempre più interconnessa all'area dell'UE, si prevedono prospettive al ribasso nei ritmi di crescita attesi per l'economia.

    I movimenti attuali e futuri dei cambi saranno influenzati dalle decisioni degli operatori finanziari, piuttosto che dai differenti tassi di crescita nelle varie aree geo-economiche.

    Un ruolo importante potrebbe essere giocato dall'indebolimento dello Yen rispetto al Dollaro quale frutto della politica monetaria annunciata dalle autorità giapponesi per fronteggiare la crisi finanziaria.




    1. LA CONGIUNTURA EUROPEA

    Il rallentamento sperimentato da parte degli USA - autentica 'locomotiva' dell'economia mondiale - seppure sensibile, dovrebbe essere di natura transitoria, senza anticipare una vera recessione. Alcuni indicatori, come la tenuta dei consumi, a fronte di una ridotta produzione, attingendo alle scorte, convergono verso uno scenario di prossima ripresa.

    Nonostante la relativa integrazione commerciale - è destinato agli USA solo il 9% delle esportazioni UE ed il 20% delle stesse al netto dei flussi commerciali infra-UE - gli Stati Uniti sono sempre determinanti per l'intera economia mondiale, e quindi anche per l'Europa.

    Se l'andamento dell'economia negli USA dovesse ulteriormente deteriorarsi fino a ridurre, come paventato da alcuni, verso lo zero il PIL nel 2001, anche le ipotesi di crescita in 'Eurolandia' verrebbero fatalmente a ridimensionarsi.

    Peraltro nel 2000 il ristagno dell'economia USA ha favorito una ripresa, seppure flebile e temporanea, dell'Euro, riducendo così la fuga di capitali europei verso gli Stati Uniti.

    In questa fase la stessa Europa sta mostrando alcune proprie criticità, aggravate da rigidità strutturali: gli obiettivi minimali della Banca Centrale Europea (BCE), che sembra perseguire unicamente la difesa del potere d'acquisto della moneta comune, e la mancanza di un politica fiscale univoca nei Quindici.

    La seconda metà del 2000 è stata caratterizzata da un peggioramento nelle aspettative degli imprenditori e nella fiducia dei consumatori.

    L'inflazione nell'area dell'Euro è balzata dallo +0.9% del secondo trimestre 1999 al +2.8% del terzo trimestre 2000, stabilizzandosi sul +2.5% ad inizio 2001, grazie alla flessione dei prezzi petroliferi e alla ripresa di stabilità della valuta europea.

    Il peggioramento nella dinamica dei prezzi al consumo si è verificato malgrado la BCE abbia più volte provveduto ad aumentare i tassi d'interesse a breve al fine di evitare che le tensioni temporanee derivanti dal mercato dei cambi e da quello petrolifero si trasformassero in tendenze inflazionistiche.




    1. LA CONGIUNTURA IN ITALIA

    Il 2000 si è chiuso con un forte calo per la bilancia commerciale italiana che (dati ISTAT), ha visto ridursi a 2.700 miliardi di lire il saldo attivo - già in diminuzione, ma ancora d'entità sensibile - registrato nel 1999 (circa 27.000 miliardi). La riduzione del 90% dell'attivo è frutto di esportazioni per 498mila miliardi (+16.4%) a fronte di importazioni per 495mila miliardi (+23.6%).

    Determinanti nel quasi azzeramento del surplus sono stati il caro-petrolio (+65% nell'anno) e la svalutazione dell'Euro sul Dollaro (circa -14% su base annua).

    Tuttavia, se si esclude la componente energetica, il saldo commerciale appare in lieve miglioramento rispetto all'anno precedente rappresentando un'inversione nella tendenza in atto nell'ultimo triennio ad indicare come l'Italia sia riuscita, nel corso del 2000, ad agganciare la ripresa del commercio mondiale.

    Nel commercio infra-comunitario, il nostro Paese ha beneficiato del buon momento congiunturale delle vendite in Europa, area che assorbe i due terzi delle nostre esportazioni.

    Risultati inferiori si sono ottenuti sui mercati asiatici, dove il Made in Italy si deve confrontare con concorrenti molto aggressivi e in ripresa dopo il crollo di tre anni fa.

    I segnali positivi sul fronte delle esportazioni continuano a venire dalle imprese di medie dimensioni nei settori della meccanica, tessile-abbigliamento, moda, arredamento e prodotti per la casa.

    Nel 2000 le esportazioni sono state la componente di domanda più dinamica, trascinando il PIL al +2.9%, il miglior risultato dell'ultimo decennio dopo il 1995.

    L'economia italiana è entrata nel 2001 ad un passo più sostenuto di quanto era nelle attese, con una previsione di crescita del PIL per quest'anno del +2.5% (dati del Governo), inferiore al 2000 ma comunque sostanzialmente allineato alla media dell'area dell'Euro. Peraltro secondo le stime del FMI, nel 2001 il PIL italiano crescerà solo del 2%, accelerando al +2.5% nel 2002.

    La crescita dovrebbe essere conseguita senza eccessivi affanni, considerato che nel 2001 la nostra economia ha virtualmente già messo in carniere un tasso di espansione dell'1% in virtù del solo effetto inerziale del PIL elevato dello scorso anno.

    Dati positivi si sono registrati sul fronte occupazionale: la disoccupazione in Italia si è attestata quest'anno al 10% e dovrebbe continuare a calare fino a circa il 9% l'anno prossimo, contribuendo così al rilancio dei consumi ed alla crescita del PIL.

    Malgrado le positive perfomances e le rosee previsioni, emergono tuttora motivi d'inquietudine per la competitività del nostro sistema produttivo; il World Economic Forum ci colloca solo al trentesimo posto nella classifica sulla crescita della competitività.

    Secondo un recente studio della Commissione Europea, le cause sono quelle di sempre: pressione tributaria opprimente, gap infrastrutturale elevato, mercato del lavoro ingessato, peso eccessivo della burocrazia, arretratezza del sistema finanziario, esigua presenza di nostre imprese sui mercati globali.

    Di fatto unanime è il consenso sulla necessità che l'Italia debba puntare sull'innovazione, accelerare l'alfabetizzazione informatica, le privatizzazioni e le liberalizzazioni nei settori strategici, eliminare l'eccesso di regolamentazione nel mercato del lavoro, dotarsi d'infrastrutture e trasporti moderni, allentare la vessatoria pressione fiscale. Elementi che incidono anche sulle decisioni degli investitori internazionali, che solo in minima parte hanno finora fatto affluire i capitali stranieri nel nostro Paese.





    1. LA CONGIUNTURA IN LIGURIA

    L'economia ligure sta registrando andamenti soddisfacenti; molti indicatori economici registrano un trend ascendente con il nostro PIL che riporta tassi d'incremento superiori alla media nazionale.

    Hanno contribuito a tale dinamica non solo l'espansione dei servizi portuali e marittimi ma anche l'accresciuta competitività dell'industria ligure e la ripresa nel settore edilizio.

    Nel 2000 sono stati aperti in Liguria numerosi cantieri e nel 2001 a Genova sono stati avviati grandi interventi, con cospicui finanziamenti dallo Stato per i lavori di contorno al G-8, suscitando l'attivazione di un rilevante indotto occupazionale.

    Nel turismo è soprattutto il capoluogo a lanciare forti segnali di rinnovato appeal.

    Importanti risultati sono stati conseguiti nel mondo del lavoro; la disoccupazione in Liguria è calata dal 9.9% del 1999 al 6.5% d'inizio 2001, con positivi dati nell'occupazione femminile, in crescita specialmente nello Spezzino e nell'Imperiese.

    Ma mentre diminuiscono i giovani in cerca di prima occupazione, rimane alta la percentuale degli adulti senza lavoro, confermando le difficoltà di chi perde il posto in età mediamente avanzata.

    Per quanto riguarda l'ALCE, i dati sull'occupazione delle imprese associate mostrano un andamento sostanzialmente stabile nell'ultimo quinquennio, con variazioni quasi impercettibili di natura fisiologica..

    Da una nostra elaborazione interna, effettuata su un campione di 35 aziende associate rappresentative - in maniera significativa - dell'universo ALCE, risulta che nell'anno 1995 il numero degli addetti era di 3.045, nell'anno 1998 di 2.870 addetti e nell'anno 2000 di 2.999 addetti.

    I dati ISTAT sul commercio estero segnalano un aumento del 26.8% delle esportazioni liguri, decisamente al di sopra della media nazionale del +16.4%; l'impennata è attribuibile in larga misura al ruolo trainante della cantieristica e di meccanica, elettronica biomedicale ed informatica..

    Prospettive di ulteriore sviluppo economico sono legate ai finanziamenti parte dei fondi strutturali Obiettivo 2 e che assicurano, per il periodo di programmazione 2000-2006, la massima copertura territoriale di zone a vocazione produttiva o bisognose di interventi infrastrutturali.

    Un sostegno di 294 miliardi, che può crescere a 650 miliardi di lire con i contributi pubblici nazionali e regionali e di altri 80 miliardi per le zone di Phasing Out.

    Tali aiuti favoriranno investimenti capaci di creare alcune migliaia di posti di lavoro.

    La nostra Regione sembra aver tentato di giocare la carta della competitività in materia fiscale avendo deciso, in via sperimentale fino al 2003, di tagliare l'IRAP dell'1% per tutte le nuove iniziative imprenditoriali con base imponibile non superiore ad 1 miliardo.

    Il risultato auspicato - che, se positivo, potrebbe essere ampliato in futuro sia come entità della base imponibile che della riduzione fiscale - è attrarre nuove iniziative produttive da altre regioni.




    1. L'EURO

    Con il conio e la circolazione concreta della nuova moneta comune, fra pochi mesi l'Euro entrerà definitivamente nelle tasche di 300 milioni di cittadini europei, che presto rinunceranno alle loro monete.

    La fase finale della transizione verso il regime monetario definitivo inizierà con l'introduzione fisica della moneta unica, che circolerà per un breve periodo parallelamente alle monete nazionali, destinate a sparire definitivamente il 1° marzo 2002.

    Anche se ufficialmente l'Euro esiste già dal 1° gennaio 1999, quando si stabilì il cambio fisso ed irrevocabile delle valute nazionali, e malgrado già da un anno pagamenti e contabilizzazioni possono avvenire in moneta unica, la svolta epocale avverrà dal 1° gennaio prossimo.

    Dalla nascita della Comunità europea quasi cinquant'anni fa non si era mai realizzato un segnale unitario così forte per tutti gli europei. La moneta unica è un grande evento che va oltre gli aspetti economici e che dovrebbe contribuire a una maggiore integrazione sociale tra i quindici paesi membri.

    La possibilità di eliminare i costi di transazione all'interno dell'UE sarà determinante per l'espansione dei mercati europei; un risultato più significativo per le Piccole Medie Imprese (PMI), mentre quelle maggiori dispongono già di sofisticati strumenti per la gestione delle transazioni internazionali e dei rischi connessi.

    Indubbiamente la doppia circolazione comporterà dei problemi organizzativi, soprattutto per le imprese commerciali a contatto con il pubblico.

    Probabilmente non tutti sono preparati a questo evento, e si ritiene che molte imprese manchino di adeguati macchinari e programmi informativi per presentarsi all'appuntamento senza problemi.

    Secondo un'indagine autorevole, a livello europeo solo il 20% delle grandi imprese hanno già il 'passaporto monetario' per l'Europa; la scarsa attitudine a cimentarsi per tempo con la moneta unica è ancora più evidente tra le PMI.

    Soltanto il 15% è già in grado di effettuare tutte le operazioni in Euro, il 25% prevede di farlo entro il 2001, il 60% ammette che la trasformazione della contabilità non potrà compiersi che ad inizio 2002. Decisamente tardi.

    Lentezza ed apatia verso la moneta unica si riscontrano anche dal fatto che, solo lo 0.6% delle aziende ha già aperto un conto corrente in Euro, valore inferiore a quello delle stesse famiglie.

    Tuttavia non vi sono solo note negative. Anche se in questo primo anno di circolazione virtuale l'Euro ha subito un grave ribasso rispetto alle principali valute estere, le imprese hanno già iniziato a trarre benefici dalla semplificazione delle operazioni contabili facenti riferimento alla stessa moneta.

    L'Euro si è dimostrato strumento vantaggioso quale moneta di scambio corrente: tre quarti dei pagamenti in Europa (oltre il 90% considerando gli importi trattati) sono espressi nella valuta comune.

    Lo scompenso che si riscontra ancora, decisamente penalizzante sotto il profilo concorrenziale, è che nell'interscambio mondiale si continua a comprare in dollari ma si rivende in Euro o in Lire; di conseguenza, in molti casi l'impresa di commercio si accolla totalmente il rischio del cambio.

    Per portare ulteriori benefici, l'Euro dovrebbe assurgere a valuta di riferimento anche nelle transazioni internazionali, a partire da quelle che riguardano i carichi d'energia, dove invece continua ad essere utilizzato il solo Dollaro come effetto del modesto potere economico di 'Eurolandia'.

    Il Governo dovrebbe sensibilizzare la politica monetaria dell'Europa per rivalutare il peso politico dell'Euro nei confronti dei Paesi Extraeuropei, perché il mercato delle imprese commerciali è il mondo e non semplicemente l'Europa.




    1. LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA: E-COMMERCE

    Le imprese di trading, pioniere dell'e-commerce., avvertono in maniera tangibile i vantaggi che derivano dall'utilizzo quotidiano di Internet, fenomeno in continua espansione.

    Attualmente gli utenti nel mondo sono stimati in 200 milioni e, secondo l'istituto di ricerca americano Forrester, entro il 2002 le transazioni effettuate via 'www' tra aziende e aziende (B2B) e tra aziende e consumatori (B2C) supereranno il valore complessivo di oltre 1.000 miliardi di dollari.

    Per quanto si stia concentrando maggiormente nel B2C rispetto a B2B, l'e-commerce sta comunque cominciando a svilupparsi concretamente in termini di scambi di informazioni. E' auspicabile tale sviluppo anche nella formalizzazione dei contratti, attraverso la loro autenticazione digitale.

    Internet è un fenomeno positivo nella misura in cui consente di accelerare gli scambi; le imprese del commercio estero non vedono l'insorgere di rischi concreti che possano mettere a repentaglio le loro transazioni, sebbene sarà necessario seguire attentamente l'evoluzione di questo mercato per aggiornare la propria capacità competitiva.

    Stiamo aspettando con ansia la banda larga per velocizzare ulteriormente i collegamenti, ricordando che i recenti rovesci di mercato dimostrano come, nella ricerca dei provider di servizi, sia necessario appoggiarsi a grandi entità onde evitare la vulnerabilità cui purtroppo sono soggette le piccole ditte.

    Va notato come la trasformazione dalla old economy alla new economy è meno rapida di quanto si pensasse; una strada obbligata, ma anche un percorso più ragionato, che deve preservare i criteri gestionali che erano ritenuti validi nel passato.

    Il modus operandi delle imprese Internet non soppianterà le procedure consolidate; piuttosto la old economy potrà trarre un ausilio dalle nuove opportunità tecnologiche al fine di ampliare il campo di influenza delle imprese, migliorare la comunicazione ed il marketing, risparmiare su alcuni costi.

    Tuttavia sinora, almeno per il segmento B2C, i risultati non sono stati brillanti ed il sorprendente successo di questo nuovo modo di fare commercio rischia di essere compromesso dalla complessità dei sistemi logistici che si debbono attivare per completare il ciclo ordine-consegna dei prodotti. Infatti non sempre all'architettura concettuale che deriva dall'introduzione del commercio via p.c. corrisponde la capacità a smaltire, con tempi, costi e affidabilità adeguati, i flussi di distribuzione fisica delle merci.

    In sintesi, in futuro sarà impossibile fare a meno dell'e-commerce, anche se è pacifico che esso non può costituire la panacea di tutti i mali.




    1. COMMERCIO ESTERO: LE PROBLEMATICHE DELLE IMPRESE LIGURI

    L'andamento della congiuntura internazionale, per quanto riguarda i riflessi sulle nostre imprese, non è stato negativo, anche se forse non sono ancora arrivate tutte le ripercussioni negative del rallentamento dell'economia negli USA.

    Va lamentato l'andamento dell'Euro nei confronti del Dollaro, ancora molto negativo, e il tentativo di recupero a cavallo dell'anno non ha dato gli esiti sperati. In particolare per le Aziende dell'ALCE l'alto valore del cambio Euro/Dollaro non ha certo agevolato l'attività durante il 2000.

    Il problema fiscale è micidiale soprattutto per quanto riguarda le modalità d'impostazione del rapporto e alcune problematiche irrisolte, che spesso ricordano situazioni terzomondiste.

    Ravvisiamo purtroppo un'evidente conflittualità tra impresa e Fisco, che continua a proporsi come organismo per definizione sanzionatorio e non regolatorio. Viceversa, sarebbe auspicabile un confronto reale e leale, senza partire dal pregiudizio che l'azienda cerca di non adempiere i suoi doveri fiscali.

    A questo fine si invoca la cessazione di atti declamatori infondati con cui si eleva in maniera surrettizia l'ammontare delle presunte elusioni, esibendo un numero di accertamenti per nulla aderente - ed anzi di gran lunga superiore - al numero delle infrazioni alla legge effettivamente dimostrate

    Nel concreto esistono numerose operazioni non codificate che richiedono un confronto e non un sanzionamento. L'Amministrazione esiste per amministrare e non solo per reprimere.

    Il fatto più frustrante è l'imprevedibilità del sistema, l'imponderabile con cui ci si deve confrontare quotidianamente.

    Le divergenze tra le fiscalità dei Paesi europei, ad esempio in termini di imposte diverse fra Paesi confinanti, determina flussi anomali di economia tra Paesi; manca l'armonizzazione fiscale e a causa di queste difformità esiste una forma di elusione legalizzata.

    Il nuovo Governo dovrà venire incontro alle esigenze delle imprese del commercio estero con maggiori incentivi mirati. In particolare è necessario razionalizzare il criterio d'imposizione delle tasse, che devono essere più aderenti alla realtà. Sotto questo profilo, pur prendendo atto degli sforzi intrapresi su base regionale, continuiamo a ritenere ingiusta per le imprese di servizi una tassa come l'IRAP.

    Riteniamo che siano necessarie maggiori agevolazioni alle imprese commerciali e di servizi, oggi rivolte quasi esclusivamente a quelle industriali; nel trading, in cui le aziende si basano sulle risorse umane e quindi le attività sono facilmente trasferibili all'estero, le imprese dovrebbero godere di una fiscalità meno oppressiva, che creasse uno stimolo al mantenimento della sede territoriale in Liguria.

    Infine al Governo appena insediato, oltre ad una riduzione delle tasse, si chiede di minimizzare quegli esorbitanti costi accessori e burocratici - che incidono nell'ordine del 5%; per le PMI, un vero salasso - per pagare le stesse. Rendite parassitali, come l'imposta di registrazione, le spese per il commercialista, il notaio, l'avvocato ecc., e obblighi di tenuta contabile eccessivi, debbono sparire.

    Il processo di concentrazione nel settore bancario, ormai completamente impostato, sembra aver determinato alcuni scompensi; riducendo l'offerta, non si è andati a migliorare la concorrenzialità nelle condizioni offerte alle imprese e nell'entità degli affidamenti.

    In Liguria soffriamo l'allungamento delle linee di comando; non ci sono più poteri decisionali in loco, e le distanze fisiche da Roma e da Milano rendono quasi insormontabili tante operazioni che sarebbero in realtà piuttosto semplici ma che debbono sottostare ad 'imprimatur' a lunga gittata.

    Sarebbe quindi opportuno un maggior decentramento decisionale nonché l'avvento su piazza di banche estere e gruppi bancari non istituzionali per favorire la concorrenza a beneficio dell'utente.

    Per quanto concerne altri servizi principali, si auspica una concreta privatizzazione anche nei trasporti ferroviari e dell'erogazione del gas e dell'energia elettrica. La vera deregulation non può prescindere da una scissione reale tra possesso delle reti e gestione del servizio, col corollario che le reti liberalizzate siano effettivamente capaci di accogliere le offerte dei nuovi gestori.

    Ma anche dove c'è già stata liberalizzazione, non tutto è perfetto; il settore telefonico, ad esempio, è ancora un mercato opaco, in cui le offerte dei diversi gestori non sono facilmente comparabili; una carenza che richiama la necessità di un'Authority efficace che renda più trasparenti i termini dell'offerta.

    In tema di scolarità, l'Italia spicca in negativo per il modesto livello culturale. Notiamo che aziende e istituti nascono in continuazione, proponendosi in un groviglio di leggi e leggine che incentivano la formazione professionale con fondi dirottati a costo di mantenere in vita le strutture.

    Viceversa in un Paese moderno l'educazione dovrebbe essere compito precipuo di un sistema scolastico efficiente. Purtroppo il livello dell'educazione è molto depauperato. L'Università sta pericolosamente declinando al rango di un Liceo, per cui senza un Master di completamento - che in Italia viene fornito di rado - non si riesce a produrre formazione professionale adeguata alle esigenze del mondo del lavoro.

    La dimostrazione delle inefficienze del sistema scolastico è tangibile nel decentramento territoriale dell'Università, un fenomeno pericoloso perché si creano centri di formazione a senso unico, sicché la diffusione territoriale delle specializzazioni esce distorta; in pratica nelle piccole province si formano categorie univoche di professionisti a seconda del tipo di facoltà aperta in loco.

    Di fronte alle carenze delle istituzioni deputate a educare ed impartire conoscenze nelle lingue e nell'informatica, sarebbe opportuna una maggiore osmosi tra scuola e imprese, comprese quelle dell'ALCE.

    Negli ultimi due anni abbiamo assistito a un cambio radicale nell'offerta di lavoro. Le qualifiche più elevate si trovano non facilmente, sicché siamo 'costretti' ad importarle da altre regioni e dall'Estero.

    Anche i laureati nelle discipline tecniche scarseggiano; un gap cui si aggiunge la cronica carenza nella preparazione linguistica.

    Infine, se quello colto è un segnale di tendenza, la globalizzazione del mercato sta portando ad una uniformazione degli stipendi verso l'alto, un ulteriore aggravio per le imprese.

    L'ALCE è ben lieta della rinnovata visibilità mondiale che la decisione di tenere a Genova lo svolgimento del G-8 consente, prodromo ideale della 'capitale europea della cultura nel 2004'.

    Tuttavia, a distanza di un mese da quest'importantissimo appuntamento, vi sono ancora lati oscuri nella gestione dell'avvenimento clou del 2001; ad esempio non tutto è chiaro per quanto riguarda la viabilità nella cosiddetta 'zona rossa'. Latitano le informazioni sull'organizzazione, e fino a pochi giorni fa non era ancora stata impostata o divulgata una procedura per le autorizzazioni al transito di persone e merci.

    L'ALCE auspica la massima libertà per coloro che intendono accedere alla città, per motivi di mobilità personale o di lavoro, durante la settimana topica di metà luglio; è fondamentale l'emanazione di un decalogo di comportamento per gli operatori commerciali, specialmente coloro che operano in porto.

    La decisione imposta dal Governo di Roma di serrare una parte consistente del porto per cinque giorni, è una scelta gravissima che, sommata alle altre decisioni collaterali paventate - chiusura dei caselli autostradali e sospensione dei servizi ferroviari - rischia di gettare la città in una paralisi insostenibile per chi deve poter continuare a vivere e lavorare nelle condizioni minime di servizi.

    Tra le note positive del 2001, quella che attiene un settore di nostri associati.

    Il caffè di qualità robusta stoccato a Genova e Savona sarà presto quotato al Liffe di Londra, la Borsa mondiale del settore. Con il riconoscimento di delivery point, i nostri due porti si affiancheranno ai principali porti mondiali per l'immagazzinaggio del caffè non venduto. Una condizione nuova che porterà traffico e lavoro; si creerà un nuovo mercato e si sposterà il baricentro verso Genova, che avrà uno strumento in più per la gestione completa nei confronti dei mercati mediterranei di consumo.

    L'ingresso nella Borsa del caffè è stato sollecitato da Assocaf, l'Associazione Ligure per il Commercio di Caffè e Droghe Coloniali, tramite le Autorità Portuali di Genova e di Savona, che sono state un importante veicolo per l'ottenimento di questo prezioso riconoscimento.

    A questo proposito dobbiamo riconoscere con piacere la collaborazione fattiva di dette Autorità Portuali, a dimostrazione di due fatti: la possibilità di sinergie fruttuose tra pubblico e privato e la non necessaria conflittualità tra Genova e Savona.

    Di fatto la partecipazione congiunta dei due porti è stata elemento determinante per il successo dell'iniziativa, che ha trovato il pieno consenso dei grandi operatori settoriali del Paese, la cui presenza sul nostro territorio è ormai consolidata.




    1. LE DOGANE

    Il 2000 ha portato la nota lieta della definizione positiva di un progetto di cooperazione tra operatori pubblici e privati. A coronamento delle volontà comuni emerse un anno fa per risolvere i problemi doganali che ostacolano la fluidità della catena trasportistica e quindi la circolazione delle merci, è stata costituita la Commissione Mista Utenti e Operatori Portuali e Pubblica Amministrazione sulle tematiche Doganali, coi seguenti scopi:

    • promuovere, appoggiare e sviluppare la collaborazione tra gli utenti Portuali e i vari uffici amministrativi (Dogana, Guardia di Finanza, Sanità Marittima, Ufficio Veterinario, ecc.) al fine di pervenire a una migliore conoscenza delle tematiche doganali e ad un'univoca lettura ed interpretazione della normativa Comunitaria e Nazionale, al fine di una sua migliore applicazione;
    • promuovere e sviluppare incontri e studi aventi per oggetto le varie tematiche doganali, eventualmente anche con altre organizzazioni nazionali ed internazionali aventi scopi similari;
    • coordinare lo scambio di notizie ed informazioni in maniera propositiva
    • proporre soluzioni operative o legislative da sottoporre ai competenti organi locali e centrali

    Si tratta della prima volta di un simile esperimento in Italia; Genova conferma ancora una volta il suo ruolo di città pilota, laboratorio d'iniziative.

    Importante è notare il rilievo assunto dall'ALCE - tra i promotori dell'iniziativa ed al cui rappresentante è stata assegnata la presidenza - in seno alla Commissione Mista.

    Molto apprezzabile è la partecipazione di tutti i maggiori interlocutori alle tematiche doganali: Utenti Portuali, Dogana, Autorità Portuale, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Terminal Operator, Spedizionieri, Sanità Marittima e ALCE.

    Malgrado l'inevitabile difficoltà legata al cambio della guardia del maggior referente, il Responsabile dell'Amministrazione Doganale., possiamo notare che l'iniziativa funziona e ha già prodotto qualche risultato apprezzabile su temi molto concreti, suscettibili di migliorare la quotidiana operatività in dogana ed incrementare la produttività di queste procedure.

    Soprattutto meritevole è la chiarificazione e soluzione di micro-problemi: il risanamento di alcune sezioni doganali, che erano inagibili; l'apertura del varco di S.Benigno; il potenziamento al varco di Voltri; la definizione in corso di una procedura di controllo automatizzato dei container tipo aeroporti; e in ultimo, ma di massima importanza, arrivare ad stabilire un comune orario di lavoro 24 ore su 24 fra i soggetti interessati.

    Rimane inoltre la vistosa necessità di accelerare ulteriormente la tempistica nelle operazioni.

    Peraltro vi sono pecche ancora da sanare.

    Il potere doganale non è ancora così decentrato come desiderato né opera sempre in maniera coerente; sotto questo profilo raccomandiamo una maggiore uniformità tra gli uffici periferici delle Dogane in Italia, perché oggi scaturiscono ancora discrepanze, pesino clamorose, sull'interpretazione dei testi legislativi. In questo senso dobbiamo lamentare che a Genova siamo troppo 'precisi' rispetto ad altre realtà dove la Dogana è meno 'pressante', e fors'anche meno 'pressata'.




    1. I PORTI

    L'andamento positivo dei traffici portuali nei vari settori merceologici è sotto gli occhi di tutti e non necessita di ulteriori commenti. Nel 2000 i porti liguri hanno registrato performance soddisfacenti; in particolare, il porto di Genova ha stabilito diversi record di traffico.

    Ma se il presente è confortante, i problemi emergono nel medio-lungo termine poiché permangono irrisolti alcuni fattori di rischio che potrebbero frenare lo sviluppo e condurre ad una retrocessione ai momenti bui che si pensavano dimenticati per sempre, anche se oggi cambiano le motivazioni:

    • l'organizzazione del lavoro non è ancora al passo coi tempi, per cui la crescita dell'attività rischia di essere fortemente frenata, se non verrà risolto il nodo critico della reale liberalizzazione dell'attività in banchina. Proprio a Genova la Commissione Europea ha recentemente presentato l'attesa proposta di direttiva sulla portualità, che punta in sintesi ad una maggiore trasparenza, ad ampliare il numero dei fornitori di servizi, a riconoscere la libertà dell'utenza all'autoproduzione del servizio e ad eliminare la riserva del lavoro. Obiettivi lodevoli, ma perseguiti con misure non coerenti e discutibili, che andrebbero verificate
    • la mancanza di autonomia finanziaria per gli enti portuali, al di là dei consensi verbali;
    • la carenza atavica di infrastrutture logistiche adeguate, dalle bretelle autostradali alle linee ferroviarie, e di carenza di spazi operativi in banchina e nel retro-banchina, dalla cui combinazione congiunta scaturiscono gli effetti più deleteri.

    Alle limitazioni orografiche si aggiunge una quasi inesistente politica di recupero degli spazi disponibili, per cui si spreca anche quel poco che il territorio offre.

    Sotto il profilo infrastrutturale, il sistema dei trasporti ligure è obsoleto, saturo e collassato; una conseguenza di due decenni di mancata crescita nello sviluppo di strade e vie ferrate che latitano in maniera palese oppure, laddove presenti, non sono sufficienti a supportare un traffico crescente. Ancora da migliorare è la stessa viabilità portuale, molto intasata.

    Anche per effetto del mancato coordinamento tra alcuni organi istituzionali, ai problemi generali della nostra portualità si sovrappongono lentezze e conflittualità su alcune decisioni di capitale importanza.

    Collegata alla lenta approvazione del Piano Regolatore Portuale - che ha messo a rischio la spendiiblità del corposo piano d'investimento programmato dalle Autorità Portuali - il caso-Maersk è sintomatico delle distorsioni derivanti dal gioco di alcuni fattori.

    Se il vettore mondiale leader nella movimentazione dei container chiede di insediare in Liguria il proprio hub mediterraneo, abbiamo l'obbligo non solo morale di trattenerlo a qualunque costo (a Genova o a Vado); sarebbe un delitto non tollerabile lasciarsi sfuggire una simile opportunità a pro di concorrenti vicini quali Livorno e Marsiglia.

    Stiamo vivendo momenti cruciali per il decollo definitivo di attività capaci - fatta salva la loro compatibilità con le prioritarie tematiche ambientali - di riverberare sul territorio ricchezza ed occupazione, che esigono tuttavia un quadro normativo preciso e a lungo respiro.

    Non è trascurabile l'importanza degli investimenti che, quale effetto-trascinamento innescato dal colosso danese, altri soggetti di valenza internazionale possono esercitare.

    Peraltro ovunque ricada in Liguria la scelta finale di allocazione del terminal della Maersk, il Governo Centrale dovrà stabilire adeguate contropartite al fine di ricompensare il 'sacrificio' degli abitanti di fronte al bene superiore della collettività frutto di scelte strategiche di valenza nazionale.

    In termini più generali, è doveroso definire una volta per tutta in quale direzione di sviluppo vuole andare la Liguria, che dispone di fattori economici in stridente contrasto; da un lato, la forte presenza, almeno finora dell'industria pesante, dall'altro, quelli che da sempre che, piaccia o meno, rimangono i nostri maggiore assets: i Porti.

    In mezzo, la vocazione turistica, senz'altro da rispettare, seppure consci che quest' industria non.sembra in grado di creare ricchezza per tutti perché mancano risorse ed opportunità pratiche di altri grandi siti.

    Soprattutto i primi due fattori non sono più conciliabili fra loro perché insistono sulla stessa risorsa: il territorio, che si disputano in continuazione, come insegna la vicenda del braccio di ferro delle Acciaierie di Cornigliano, che non intendono lasciare spazio alle attività logistiche del distripark

    Nel dissidio, l'ALCE ritiene necessaria una scelta finale di 'prevalenza' di un'attività sull'altra anziché quella, un po' salomonica, di 'equivalenza'. Noi non abbiamo dubbi nell'indicare nei porti la reale ragione di esistenza e di sviluppo della Liguria, che deve prevalere su tutto il resto. Come dimostrato nel recente passato un pò ovunque, quando il porto si è ripreso, l'intera città. si è rivitalizzata.

    Il dinamismo e l'entità delle attività portuali sono tutte nei dati diffusi dall'Autorità Portuale di Genova e dal CENSIS al termine di uno studio specifico.

    Negli ultimi cinque anni la crescita degli addetti portuali è stata del 23%, mentre nel territorio comunale il 35% dell'occupazione è generato dal porto. A Genova l'indotto portuale è stimato in 61.000 posti di lavoro, di cui 11.000 diretti e 50.000 indiretti, e le attività portuali generano l'11,1% del PIL provinciale.

    L'immissione di una lira aggiuntiva di domanda all'interno del porto produce un incremento complessivo della produzione di 2,8 lire, delle quali 0,9 direttamente nelle attività portuali e 1,9 in attività indotte dall'apparato portuale. Un aumento di un'unità di lavoro nelle branche portuali dà luogo ad un incremento complessivo di unità di lavoro a Genova pari a 5,5, di cui 1 unità direttamente derivante dalla domanda aggiuntiva di attività portuali, e 4,5 d'indotto indiretto.

    Al 2012 l'impatto sull'economia regionale degli investimenti previsti nel PRP sarà di 5.800 miliardi di lire in termini di produzione aggiuntiva per il settore portuale, con occupazione diretta ed indotta derivante dalla crescita dei traffici di 9.800 unità, senza contare gli occupati nei cantieri di costruzione.




    1. LOGISTICA LIGURE E COMUNICAZIONI

    In Liguria dobbiamo decidere quale ruolo economico vogliamo condurre rispetto all'Italia; se la logistica e le attività trasportistiche connesse ai porti sono attività marginali oppure motori regionali e nazionali.

    In tal caso, a corredo vanno realizzate infrastrutture idonee a supportare l'atteso incremento di traffico.

    C'è bisogno di piena coerenza strategica; decidere una volta per tutte su quali beni capitali vogliamo fondare lo sviluppo della Liguria, senza cambiare l'impostazione a ogni cambio di Governo.

    La portualità ligure ha oggi un dimensionamento di media entità; o è già troppo grande o è ancora troppo piccola. Se vogliamo puntare sulla logistica, bisogna individuare le aree; ci vuole un input governativo, che sia recepito dalla Regione ed avallato dalle Province.

    In generale, si dovrebbe incentivare e accelerare il recupero delle aeree dismesse oppure occupate da attività non più compatibili, con iniziative pregevoli come quella di Genova Sviluppo.

    A Genova il Distripark di Cornigliano langue soggiogato da anni di proposte e studi, nell'inerzia delle istituzioni; denari ed occupazione previste dal progetto rischiano di andare nel vicino entroterra.

    Perciò chiediamo ai vincitori delle ultime elezioni una decisa dimostrazione di voler mantenere le promesse elettorali con una prova concreta.

    Il messaggio che rivolgiamo al nuovo Governo è di sbloccare la situazione delle Acciaierie dando modo al Governo Regionale ed a quello Cittadino di portare avanti un chiaro e definitivo disegno sulle aree di Cornigliano.

    Non si può più tergiversare procrastinando una decisione che urge; dallo sviluppo di una piattaforma logistica possono derivare numerose attività legate al transito e trattamento delle merci e altre attività quali servizi di contorno.

    Malgrado la dimensione dell'Aeroporto di Genova sia già quasi al suo massimo sviluppo - infatti Genova ha un limite oggettivo nel bacino di utenza ridotto - ci sono ulteriori margini legati allo sviluppo di traffici mercantili e portuali e al turismo coordinato e organizzato (crociere e congressi).

    Ultimamente si è affacciato un nuovo potenziale interlocutore internazionale (PSA Singapore) di grande capacità finanziaria ed esperienza, che potrebbe essere interessato a rilevare e rilanciare lo scalo. L'opportunità va senza dubbio presa in considerazione in termini seri.

    Visto che il consorzio Aliliguria per il momento non è ancora decollato, bisogna attendere la reale privatizzazione di Alitalia e lo scioglimento di altri ostacoli che si sono per il momento frapposti.

    La Camera di Commercio dovrebbe farsi promotore dell'iniziativa - e ad essa dovrebbero accordarsi altri operatori - visto che la spinta iniziale di Assindustria per il momento segna il passo.





    PARTE II

    L'ASSOCIAZIONE

    1. L'ATTIVITA' SVOLTA NEL 2000 E LO SVILUPPO

    Nel 2000 abbiamo raggiunto i seguenti risultati:

    • accordo con ASCOM Genova, che dovrà essere esteso alle altre tre Provincie, sotto le seguenti importanti premesse: assegnazione di una vice presidenza nella giunta esecutiva; amplificazione in sede Confcommercio della portata dell'azione dell'ALCE; acquisizione di un ruolo nell'ambito delle materie marittimo-portuali compresa l'adozione d'iniziative autonome; possibilità di realizzare un raggrupamento di associazioni d'imprese che rappresentano le merci in ambito portuale; mantenimento di autonomia, funzioni e servizi propri dell'ALCE;
    • nuovo contratto di lavoro, adottando quello nazionale del commercio;
    • inizio della trattative con l'ASCOM di Imperia per fornire servizi in materia di commercio estero;
    • collaborazione con Camera di Commercio, Comutenti ed Assagenti a formare la Camera del Mare;
    • Commissione Mista Utenti e Operatori Portuali e Pubblica Amministrazione sulle Dogane;
    • coordinamento con CELIG per attività promozionali del commercio estero;
    • definizione del sito Internet;

    Fra le attività che ci attendono, è necessaria un'azione più penetrante di promozione e marketing a favore dell'Associazione, per la divulgazione di una nicchia economica com'è quella delle PMI.

    Introdotto il sito ALCE nel 2000, bisogna intensificarne l'uso e renderlo più vivo diffondendo servizi di informazione (bollettino, quotazioni, borse merci ecc.) e aggiungendovi link con altri siti per poter fornire valore aggiunto alle Aziende associate. Il sito va adeguato ai reali scopi e opportunità che ne possono derivare, uniformandosi agli standard di portali in circolazione.




    1. COLLABORAZIONE CON ALTRI ENTI TERRITORIALI

    L'ASCOM, di cui ora siamo parte attiva, è un veicolo ideale per avere maggiore voce in capitolo e anche una certa rappresentatività in determinati ambienti dove vengono prese decisioni importanti.

    Dal suo canto, l'ALCE ha l'opportunità di portare all'ASCOM un maggiore know how sulle tematiche internazionali.

    Andrebbe approfondito il progetto d'internazionalizzazione delle imprese liguri in maniera da utilizzare, senza dispersione, i fondi disponibili. Continuiamo a soffrire l'esistenza di un numero eccessivo di Enti dediti a curare l'attività di promozione del commercio con l'estero.

    Si registrano parecchie iniziative unilaterali delle varie Camere di Commercio, non coordinate fra loro.

    Il CELIG è in uno stato inerte, confermandosi finora organismo largamente improduttivo che agisce da battitore libero.

    Nei rapporti con altri enti omologhi, come il WTC, si auspica un riavvicinamento nei ruoli.




    1. CONCLUSIONI DEL PRESIDENTE

    Dopo una Relazione così folta di argomenti, cercherò di essere breve.

    Come già più volte menzionato, questa Assemblea coincide con il traguardo finalmente raggiunto, dopo anni di negoziazioni, di accorpamento di ALCE nella grande famiglia ASCOM.

    Questo passo storico permetterà alla nostra Associazione di percorrere la strada dello sviluppo verso una maggiore presenza nelle altre Province Liguri e nelle altre Province confinanti con la nostra Regione.

    Sono sicuro che l'evoluzione della nostra Associazione non passerà solamente tramite l'ASCOM ma, viste le indubbie professionalità dei propri Iscritti e della struttura dell'ALCE, sarà possibile crescere anche attraverso sperate collaborazioni con altri Enti e/o Istituzioni Liguri che si occupano di promozione del Commercio Estero in Liguria; in anni dove si cerca di accorpare, completare fusioni fra gruppi in vari settori per ridurre i costi e migliorare i prodotti e servizi, perché l'ALCE non dovrebbe rappresentare il solo o uno degli Organi Istituzionalmente riconosciuti per promuovere il Commercio Estero per le Aziende Liguri?

    Pensiamoci e parliamone. . . . . . .

    Termino il mio mandato di Presidente dopo due anni di soddisfazioni per essere riuscito, insieme alla Giunta e al Consiglio, a raggiungere gli obiettivi prefissati due anni fa.

    Ringrazio personalmente i Soci ed in particolare gli Amici Abbo, Calvini ed il compianto Piero Teglio per i preziosi consigli nel gestire saggiamente l'Associazione.

    Ringrazio anche le dipendenti che mi hanno pazientemente sopportato e "supportato" in questi due lunghi anni di lavoro.

    Sono sicuro che chi mi succederà, svilupperà l'Associazione in una grande realtà Ligure, potendo disporre di un grande potenziale di mercato, di veri collaboratori/amici e della floridità economica dell'ALCE.

    Grazie.


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    DESDE LA PRIMERA PÁGINA
    En los primeros tres meses de 2025, el tráfico de mercancías en el puerto de Rávena aumentó un +8,9%
    Rávena
    Aumento de carga seca a granel, contenerizada y convencional
    En el primer trimestre, los ingresos de Costamare disminuyeron un -6,1%
    Monje
    Se completa la escisión de Costamare Bulkers
    Ya está operativo el muelle occidental del puerto de Gioia Tauro
    Alegría Tauro
    El buque portacontenedores "MSC Bridge" atraca
    Maersk Group publica resultados financieros trimestrales positivos
    Maersk Group publica resultados financieros trimestrales positivos
    Copenhague
    Los volúmenes de contenedores transportados por la flota se mantienen estables. +8,4% de crecimiento del tráfico en las terminales portuarias
    La Comisión Europea aprueba la solicitud de Italia de reintroducir el Registro Internacional
    Bruselas
    Estará vigente hasta finales de 2033.
    En el puerto de Trieste disminuyen los graneles y aumentan las mercancías diversas
    Trieste
    En el primer trimestre se registró un descenso del -4,3%. En Monfalcone el tráfico aumentó un +54,9%
    En el primer trimestre las mercancías movilizadas por el puerto de Venecia aumentaron un +4,3%
    Venecia
    Aumento del transporte de graneles sólidos y carga en contenedores. Los graneles líquidos caen un -6,1%
    GNV encarga cuatro buques ro-pax más a Guangzhou Shipyard International
    Génova
    Las entregas de las unidades de 71.300 TRB comenzarán a principios de 2028
    El acuerdo entre la Región y el comisario extraordinario da luz verde a la construcción de la Dársena Europa en el puerto de Livorno
    Florencia
    Giani: por fin se pueden empezar las obras
    Filt, Fit y Uilt apoyan la actividad de Ciane en Génova y Savona, que se vería en peligro por la competencia de Petromar.
    Génova
    Hupac se centrará en el transporte combinado en el eje Norte-Sur, priorizando las conexiones de alto volumen.
    Zúrich
    Los ingresos trimestrales de DFDS aumentan un 7,5 % con la adquisición de Ekol
    Copenhague
    Los volúmenes de mercancías transportadas por la flota son estables. -27,5% de caída de pasajeros
    A finales de 2025, RAlpin suspenderá el servicio ferroviario de autopista rodante entre Friburgo y Novara.
    Olten
    La empresa denuncia las numerosas e inesperadas restricciones en la red ferroviaria
    El operador de terminales ICTSI cierra un primer trimestre récord
    Manila
    Pico histórico en resultados financieros y volúmenes de carga de contenedores manejados
    Premuda, operación de compra por parte de la dirección de la totalidad del capital social de la compañía
    Génova
    Se implementó con el apoyo estratégico y financiero de Pillarstone
    En el primer trimestre de este año, el tránsito de buques por el Canal de Panamá aumentó +35,9%
    En el primer trimestre de este año, el tránsito de buques por el Canal de Panamá aumentó +35,9%
    Panamá
    Los barcos transportaron 60,0 millones de toneladas de carga (+40,1%)
    En el primer trimestre de 2025, el tráfico marítimo en el estrecho del Bósforo disminuyó un -7,5%
    En el primer trimestre de 2025, el tráfico marítimo en el estrecho del Bósforo disminuyó un -7,5%
    Ankara
    Un total de 9.351 barcos pasaron por allí
    Licitación para la ampliación y modernización tecnológica de la Puerta IV del Puerto de Trieste
    La Zona Mediterránea de Control de Emisiones de Óxidos de Azufre entra en vigor mañana
    Bruselas
    Los buques deberán utilizar combustible con un contenido máximo de azufre del 0,1%.
    Norwegian Cruise Line Holdings informa una pérdida neta trimestral de -40,3 millones de dólares
    Norwegian Cruise Line Holdings informa una pérdida neta trimestral de -40,3 millones de dólares
    Miami
    En los primeros tres meses de este año, los ingresos cayeron un -2,9%
    DSV completa la adquisición de Schenker
    Hedehouse
    En los tres primeros meses de este año, el resultado operativo del grupo logístico danés aumentó un +17,5%
    Hapag-Lloyd espera cerrar el primer trimestre con un desempeño muy positivo
    Hamburgo
    ONE cerró el año fiscal 2024 con un ingreso neto de $4.2 mil millones (+336%)
    ONE cerró el año fiscal 2024 con un ingreso neto de $4.2 mil millones (+336%)
    Singapur
    En el período la flota de contenedores transportó 3,1 millones de TEU (+2,3%)
    En el primer trimestre, los ingresos del grupo naviero chino COSCO crecieron un +20,1%
    En el primer trimestre, los ingresos del grupo naviero chino COSCO crecieron un +20,1%
    Llevar a la fuerza
    La flota transportó 6,5 millones de contenedores (+7,5%)
    En el último trimestre de 2024, las terminales portuarias de Eurokai manejaron más de 3,2 millones de contenedores (+9,4%)
    Hamburgo
    En Alemania, el tráfico fue de 1,9 millones de TEU (+14,0%) y en Italia de 443 mil TEU (+7,9%).
    OOIL encarga 14 nuevos portacontenedores de 18.500 TEU
    Hong Kong
    Los astilleros de Dalian y Nantong ganan un contrato de 3.100 millones de dólares
    Orient Overseas (International) Limited (OOIL), la subsidiaria del grupo naviero chino COSCO Shipping Holdings que opera servicios de transporte marítimo en contenedores con...
    Los puertos chinos establecen un nuevo récord de rendimiento de carga para el trimestre enero-marzo
    Los puertos chinos establecen un nuevo récord de rendimiento de carga para el trimestre enero-marzo
    Pekín
    En el período, los puertos marítimos manejaron 73,1 millones de contenedores (+8,3%)
    Se completa la terminal de pasajeros en el muelle Rizzo del puerto de Messina
    Mesina
    Comienzan las obras de remodelación del fondo marino del puerto de Reggio Calabria
    Le Aziende informano
    Il retrofit ibrido-elettrico di ABB guida i traghetti dei laghi italiani verso un futuro più sostenibile
    UPS cerró el primer trimestre con un beneficio neto de 1.200 millones de dólares (+6,6%)
    Atlanta
    Los ingresos bajaron ligeramente tras la venta de Coyote Logistics
    Se lanza el segundo gran crucero construido en China
    Llevar a la fuerza
    Se unirá a la flota de Adora Cruises a finales de 2026.
    Uiltrasporti subraya la necesidad de mantener los puertos italianos bajo control público
    Roma
    La industria del transporte marítimo de línea contribuye sustancialmente a la economía de Estados Unidos.
    Washington
    Así lo destaca un análisis realizado por S&P Global Market Intelligence por encargo de WSC y PMSA
    Aumenta el número de muertos por la explosión en el puerto iraní de Shahid Rajaee
    Teherán
    Causó 46 muertos y más de 1.200 heridos.
    La licitación para la concesión de la terminal de contenedores en el puerto ucraniano de Chornomorsk se anunciará a mediados de año.
    Kiev
    La gestión incluirá la terminal de carga general
    El primer trimestre de Wärtsilä es positivo
    Helsinki
    El crecimiento del valor de los nuevos pedidos se desacelera
    CEVA Logistics (grupo CMA CGM) comprará la turca Borusan Lojistik
    ESPO: La petición de la Comisión de Presupuestos del Parlamento Europeo de aumentar la financiación para el transporte, la energía y las infraestructuras es bienvenida
    Bruselas
    Se destacó la importancia de financiar las redes RTE-T para permitir su adaptación a fines de doble uso tanto militares como civiles.
    Aporte solidario para las familias de los trabajadores portuarios víctimas de accidentes de trabajo
    Roma
    Fue establecido por la Autoridad Portuaria Bilateral Nacional
    La división Marine & Offshore de Bureau Veritas reporta ingresos trimestrales récord
    Neuilly-sur-Seine
    Nuevo pico histórico también para la flota clasificada
    Según se informa, PSA está considerando vender su participación del 20% en Hutchison Ports
    Singapur
    Así lo afirma la agencia Reuters, que ya había lanzado esta hipótesis a finales de 2022.
    Federagente, Italia debe dar un fuerte impulso a los proyectos de ZES, zonas francas y Zonas Logísticas Especiales
    Roma
    Pessina: No hay espacio para reflexiones presas de la burocracia
    En el primer trimestre de este año, el tráfico de mercancías en el puerto de Rotterdam disminuyó un -5,8%.
    Róterdam
    Tanto el desembarque (-3,1%) como el embarque (-11,9%) están disminuyendo
    El aumento de la carga de contenedores no es suficiente para que el puerto de Amberes-Brujas evite una caída del -4,0% en el tráfico trimestral
    Amberes
    Se agravó el descenso de los graneles líquidos (-19,1%)
    La Asociación de Armadores de China considera que las medidas adoptadas por Estados Unidos contra los buques chinos son un ejemplo típico de unilateralismo y proteccionismo.
    Pekín/Washington
    La WSC reitera que dichas medidas podrían socavar el comercio estadounidense, perjudicar a los fabricantes estadounidenses y socavar los esfuerzos para fortalecer la industria marítima del país.
    COSCO expresa su firme oposición a los impuestos planeados por EE.UU. a los buques chinos
    Llevar a la fuerza
    Distorsionan la competencia leal -denuncia el grupo de Shanghái- y obstaculizan el normal funcionamiento del transporte marítimo.
    Creciente participación de nuevos participantes en el sector del transporte ferroviario europeo
    Madrid
    En 2023, el rendimiento del transporte de mercancías por ferrocarril disminuyó un -8%
    Nuevos impuestos a los barcos chinos que solo aumentarán los precios para los estadounidenses
    Washington
    El vicepresidente ejecutivo de la Cámara de Comercio de Estados Unidos lo denunció
    Se fijan montos de impuestos para buques vinculados a China que llegan a puertos de EE.UU.
    Washington
    Calculadas en base a la capacidad neta o volumen de contenedores, se aplicarán a partir de octubre y se irán incrementando progresivamente.
    Lanzada licitación internacional para adjudicar la concesión del nuevo astillero del puerto de Casablanca
    Casablanca
    Es el más grande de África y está sin uso desde 2019.
    Federlogistica, la industria debe dejar de abordar la logística solo en términos de costos
    Génova
    Falteri: Es necesaria una sala de control nacional integrada por representantes del sector logístico y de grupos industriales
    ABB cierra un primer trimestre positivo aunque el crecimiento de los ingresos es menor de lo esperado
    Zúrich
    Wierod: Nuestro enfoque consolidado de local a local nos protege de la guerra comercial
    Nuevo acuerdo mundial sobre salario mínimo para la gente de mar
    Ginebra
    El nivel subirá a $690 a partir del 1 de enero de 2026 para llegar a $704 a partir de 2027 y $715 a partir de 2028.
    El comercio mundial de bienes podría caer un -1,5% este año
    Ginebra
    La OMC lo prevé. Okonjo-Iweala: La persistente incertidumbre amenaza con frenar el crecimiento global, con graves consecuencias negativas para el mundo.
    En 2023, aproximadamente dos tercios de todas las mercancías transportadas en la UE se transportaron por mar.
    Luxemburgo
    En el período 2013-2023, solo aumentó la participación del transporte por carretera, mientras que la de los demás modos disminuyó.
    Suspendidos los envíos postales de mercancías desde Hong Kong a EE.UU.
    Hong Kong
    Hongkong Post enfrenta aranceles exorbitantes e irrazonables debido a acciones injustificadas e intimidantes de Estados Unidos
    Los ingresos de Evergreen y Yang Ming de Taiwán disminuyeron en abril
    Keelung/Taipéi
    La facturación de la compatriota Wan Hai Lines crece
    En los primeros tres meses de 2025, los portacontenedores de RCL transportaron 658.000 TEU (+8,9%)
    Bangkok
    Los ingresos aumentaron un +37,6%
    Se ha iniciado el proceso de elaboración del Plan Regulador del Puerto de Ancona
    Ancona
    Se inició la verificación preliminar de la Evaluación Ambiental Estratégica
    d'Amico International Shipping informa una disminución de ingresos y ganancias trimestrales
    Luxemburgo
    Balestra di Mottola: No esperamos ningún impacto sobre nosotros por las tarifas portuarias aplicadas en los EE. UU. para los barcos construidos en China.
    Hacia la aprobación definitiva del nombramiento de Francesco Benevolo como presidente del puerto de Rávena
    Roma
    El MIT ha remitido la propuesta a la Comisión de Transportes de la Cámara
    Continúa el descenso del volumen de vehículos transportados por la flota de Wallenius Wilhelmsen
    Lysaker
    Los primeros tres meses de 2025 se cerraron con ingresos de 1.300 millones de dólares (+3,4%)
    Los agentes marítimos, los agentes de aduanas y los transportistas de La Spezia aplauden el nombramiento de Pisano
    La especia
    Para la presidencia de la AdSP -se alegran- ha sido elegido "uno de nosotros".
    El MIT nombra a Bruno Pisano presidente de la AdSP del Mar de Liguria Oriental
    Roma
    DHL compra IDS Fulfillment
    Westerville/Indianápolis
    Fortalecimiento del segmento de comercio electrónico
    V.Ships creó V.Yachts para brindar sus servicios a grandes yates
    Londres
    Tendrá su sede en Mónaco.
    Mercitalia Rail transporta chatarra de Pomezia a acerías del norte de Italia
    Milán
    Los ingresos de Finnlines aumentaron un +2,3% en el primer trimestre
    Helsinki
    Los volúmenes transportados por la flota están aumentando, con excepción de los automóviles.
    NYK construirá una tercera terminal de automóviles en el puerto de Barcelona
    Barcelona
    Comienzan las obras de electrificación de la terminal de MSC Cruceros
    El fondo de inversión Verdane vende Danelec al grupo GTT
    París
    Una empresa danesa desarrolla tecnologías para la digitalización del transporte marítimo
    Las fuerzas israelíes atacaron el puerto de Hodeyda
    Jerusalén
    Fuerzas de Defensa de Israel (FDI) adoptan medidas para limitar los daños a los buques
    Vard firma un nuevo contrato con Dong Fang Offshore para el buque OSCV
    Trieste
    Se entregará en el primer trimestre de 2028.
    Protocolo de colaboración entre la Federación del Mar y WSense
    Roma
    Entre los objetivos, promover la gestión inteligente y sostenible de los recursos marinos
    El miércoles se celebrará en Roma una conferencia sobre obras de ingeniería marítima y cambio climático.
    Roma
    Se celebrará en el Auditorio Fondazione MAXXI
    Se han aprobado los estados financieros generales de 2024 de la Autoridad Portuaria del Mar Adriático Oriental.
    Trieste
    Registra un superávit administrativo general de casi 283 millones de euros
    Accelleron Industries anuncia nuevas inversiones en Italia
    Baden
    El objetivo es fortalecer el liderazgo tecnológico en sistemas de inyección de combustible para la descarbonización del sector marítimo.
    AD Ports de los Emiratos Árabes Unidos continúa invirtiendo en Egipto
    El Cairo/Abu Dabi
    Contrato de usufructo para desarrollar y gestionar un parque logístico e industrial cerca del puerto de Port Said
    Aprobado el presupuesto final de la Autoridad del Sistema Portuario del Mar Adriático Central para 2024
    Ancona
    Luz verde del Comité de Dirección
    RFI, licitación adjudicada para obras de mantenimiento y mejora de las telecomunicaciones
    Roma
    Programa por un valor aproximado de 180 millones de euros
    Se firma contrato para asignar a CMA CGM la gestión de la terminal de contenedores del puerto de Latakia
    Damasco
    Se esperan inversiones de 230 millones de euros en los primeros cuatro años
    Rizzo nombrado comisionado extraordinario de la Autoridad del Sistema Portuario del Estrecho
    Mesina
    Los ingresos del Grupo DHL aumentaron un +2,8% en los primeros tres meses de 2025
    Bonn
    Beneficio neto de 830 millones de euros (+3,9%)
    Finalizada la compra del área para la nueva terminal de cruceros en Marghera
    Venecia
    Se espera que esté operativo en la temporada de cruceros de 2028.
    CMA CGM completa la adquisición de Air Belgium
    Marsella/Mont-Saint-Guibert
    Mazaudier: Fortalecer nuestra capacidad aérea con efecto inmediato
    En los primeros tres meses de 2025, el tráfico de mercancías en los puertos albaneses disminuyó un -1,8%
    Tirana
    Los pasajeros también disminuyen (-1,6%)
    En 2024 se transportaron 94,4 millones de toneladas de mercancías en la red ferroviaria austriaca (+2,2%)
    Viena
    El 31,8% del volumen total se logró en rutas de más de 300 kilómetros
    Aprobados el presupuesto definitivo y el informe anual 2024 de la AdSP de Cerdeña
    Cagliari
    Proyecto piloto para la emisión unificada de permisos de acceso a puertos para transportistas
    Se aprueban por unanimidad los estados financieros de Interporto Padova para el ejercicio 2024
    Padua
    Los ingresos aumentaron un +7,3%
    En marcha las obras de remodelación del polo agroalimentario del puerto de Livorno
    Livorno
    Obras por valor de seis millones de euros
    Bluferries está listo para poner en servicio el nuevo ro-pax Athena en el Estrecho de Messina
    Mesina
    Puede transportar hasta 22 camiones o 125 automóviles y 393 personas.
    Aprobados los estados financieros del ejercicio 2024 de la AdSP del Mar Jónico
    Taranto
    424,8 millones de obras portuarias finalizadas en la última década
    Kalmar informa menores ingresos trimestrales y mayores pedidos nuevos
    Helsinki
    En los tres primeros meses de 2025, el beneficio neto fue de 34,1 millones de euros (+2%)
    Antonio Ranieri es el nuevo director marítimo de Liguria
    Génova
    Reemplaza al almirante Piero Pellizzari, quien fue dado de baja del servicio por alcanzar el límite de edad.
    En el primer trimestre de 2025, CIMC de China registró un aumento del 12,7% en las ventas de contenedores.
    Hong Kong
    Los ingresos crecieron un +11,0%
    PROXIMAS SALIDAS
    Visual Sailing List
    Salida
    Destinación:
    - orden alfabético
    - nación
    - aréa geogràfica
    El año pasado, los ingresos del grupo chino CMPort aumentaron un +3,1%
    Hong Kong
    En los primeros tres meses de 2025, las terminales portuarias manejaron 36,4 millones de contenedores (+5,6%)
    Se han aprobado los estados financieros de la AdSP de Liguria Occidental y del Mar Tirreno Centro-Septentrional.
    Génova/Civitavecchia
    Los ingresos de Konecranes aumentaron un 7,7 % en los primeros tres meses de 2025
    Helsinki
    343 millones de euros de nuevos pedidos de vehículos portuarios (+37,5%)
    Kuehne+Nagel registra un primer trimestre de crecimiento
    Schindellegi
    Las ventas netas del grupo logístico ascendieron a 6.330 millones de francos suizos (+14,9%)
    Solicitud de TDT (grupo Grimaldi) para la construcción y gestión del 50% de la Terminal Darsena Europa en Livorno
    Livorno
    La empresa ha solicitado una prórroga de la duración de la concesión actual
    En 2024 se invertirán 58 millones en la modernización de los puertos de Livorno, Piombino y la isla de Elba
    Livorno
    Se han aprobado el presupuesto final y el informe anual de la AdSP
    En el primer trimestre el puerto de Valencia gestionó 1,3 millones de contenedores (+3,4%)
    Valencia
    Disminución del tráfico de transbordo
    Asesoramiento del BEI para reforzar la resiliencia climática de los puertos de Volos, Alexandroupolis y Patras
    Luxemburgo
    Ayudará a las autoridades portuarias a identificar y gestionar los riesgos climáticos
    El Comité de Gestión de la Autoridad Portuaria del Mar Tirreno Central aprobó por unanimidad el estado financiero de 2024
    Nápoles
    SOS LOGistica adquirirá la calificación de Entidad del Tercer Sector
    Milán
    La asociación cuenta actualmente con 74 miembros.
    En los tres primeros meses de 2025, el tráfico de mercancías en los puertos de Barcelona y Algeciras disminuyó
    Barcelona/Algeciras
    Hupac transfiere el servicio intermodal con Padua a Novara
    Ruido
    Hasta ahora la otra terminal era la de Busto Arsizio
    PUERTOS
    Puertos italianos:
    Ancona Génova Rávena
    Augusta Gioia Tauro Salerno
    Bari La Spezia Savona
    Brindisi Liorna Taranto
    Cagliari Nápoli Trapani
    Carrara Palermo Trieste
    Civitavecchia Piombino Venecia
    Interpuertos Italianos: lista Puertos del mundo: Mapa
    BANCO DE DATOS
    Armadores Reparadores navales y astilleros
    Expedicionarios Abastecedores de bordo
    Agencias marítimas Transportistas
    MEETINGS
    El miércoles se celebrará en Roma una conferencia sobre obras de ingeniería marítima y cambio climático.
    Roma
    Se celebrará en el Auditorio Fondazione MAXXI
    El lunes se celebrará en Génova la conferencia «Nuevos combustibles marinos sostenibles: Descarbonizar el transporte marítimo».
    Génova
    ››› Archivo
    RESEÑA DE LA PRENSA
    Proposed 30% increase for port tariffs to be in phases, says Loke
    (Free Malaysia Today)
    Damen Mangalia Unionists Protest Friday Against Possible Closure
    (The Romania Journal)
    ››› Reseña de la Prensa Archivo
    FORUM de lo shipping y
    de la logística
    Relazione del presidente Nicola Zaccheo
    Roma, 18 settembre 2024
    ››› Archivo
    PSA SECH ha operado el primer tren de 400 metros en el Parco Ferroviario Rugna
    Génova
    Capacidad hasta 20 pares de trenes por día.
    Se aprobó por unanimidad el estado financiero de 2024 de la Autoridad Portuaria de Liguria Oriental
    La especia
    Las obras de limpieza de guerra preparatorias para la ampliación de la Terminal Ravano en La Spezia están a punto de concluir.
    La especia
    El AdSP ha invertido más de 600 mil euros en ello
    Francesco Rizzo nombrado presidente de la AdSP del Estrecho
    Roma
    Ha denunciado reiteradamente la inutilidad de la construcción del puente sobre el Estrecho.
    Aviones estadounidenses atacan el puerto yemení de Ras Isa
    Tampa/Beirut
    38 muertos y más de un centenar de heridos
    En 2025 Stazioni Marittime prevé un aumento del tráfico de ferry y cruceros en el puerto de Génova
    El informe de movilidad del MIT destaca la creciente demanda tanto de pasajeros como de mercancías
    Roma
    En el primer trimestre, el tráfico de carga en los puertos rusos disminuyó un -5,6%
    San Petersburgo
    Tanto los productos secos (-5,3%) como los graneles líquidos (-5,8%) están disminuyendo
    Andrea Giachero confirmado como presidente de Spediporto
    Génova
    También se ha renovado la junta directiva de la asociación de transportistas genoveses para el trienio 2025-2028.
    Estudio para el seguimiento del tráfico de vehículos en los puertos de Venecia y Chioggia
    Milán
    Orden otorgada a Circle y Arelogik
    En Italia, el sector del transporte de mercancías por ferrocarril está en graves dificultades
    Ginebra
    Fermerci pide que se estructuren y aumenten los incentivos al tráfico y que se refinancie el incentivo a la compra de locomotoras y vagones.
    Informe del Foro Marítimo Mundial sobre la optimización de las escalas de los buques para reducir las emisiones
    Copenhague
    Se proponen enfoques de llegada virtual y de llegada justo a tiempo
    En el primer trimestre de este año, el tráfico de contenedores en el puerto de Gioia Tauro creció un +15,5%
    Alegría Tauro
    Se ha iniciado la construcción de la «Casa del Estibador»
    GNV recibió el segundo de cuatro nuevos buques ro-pax en China
    Génova
    El "GNV Orión" tendrá capacidad para 1.700 pasajeros y transportar hasta 3.080 metros lineales de carga.
    Tras diez trimestres de caída, el tráfico de contenedores en el puerto de Hong Kong vuelve a crecer
    Hong Kong
    En los primeros tres meses de este año se manejaron 3,39 millones de TEUs (+2,1%)
    Fincantieri adquiere una participación en WSense
    Roma
    La novena unidad FREMM "Spartaco Schergat" entregada a la Armada Italiana
    El tráfico de contenedores en los puertos de Long Beach y Los Ángeles aumentó un 26,6% y un 5,2% en el primer trimestre
    Long Beach/Los Ángeles
    El impacto de los aranceles de Trump es inminente
    Se presenta la nueva edición del Manual Práctico de Tráfico Marítimo
    Génova
    Escrito por Assagenti, cumple cincuenta años
    En los primeros tres meses de 2025, el puerto de Singapur gestionó 10,5 millones de contenedores (+5,8%)
    Singapur
    En peso, el tráfico contenerizado registró un descenso del -1,4%
    Firmado el reglamento para el abastecimiento de GNL en el astillero Fincantieri de Génova
    Génova
    Definir los métodos de transferencia de combustible de un barco a otro.
    Las históricas marcas de construcción naval Uljanik y 3.Maj al borde de la extinción
    Zagreb
    El Estado confirma su intención de vender las actividades de construcción naval en los dos sitios de Pula y Rijeka
    Cambiaso Risso ha completado la adquisición de la francesa Somecassur
    Génova
    La compañía transalpina está especializada en seguros para super y mega yates.
    Nuevo servicio de trenes semanal entre el puerto de Gioia Tauro y Verona
    Joy Tauro/Verona
    Operado por Medlog para el transporte de mercancías refrigeradas.
    El BERD busca un socio estratégico para el desarrollo del puerto fluvial moldavo de Giurgiulesti
    Londres
    Se lanza concurso internacional
    Los puertos turcos establecen un nuevo récord de tráfico de carga en el primer trimestre
    Ankara
    Pico histórico de carga importada del exterior
    En el primer trimestre de 2025, el tráfico de mercancías en el puerto de Taranto creció un +37,6%
    Taranto
    Aumento de 854 mil toneladas de graneles sólidos y 265 mil toneladas de mercancías convencionales
    DEME compra Havfram, empresa que instala parques eólicos marinos
    Segunda derecha/Washington
    Transacción por valor aproximado de 900 millones de euros
    El transporte ferroviario de convoyes para el Metro de Roma comenzó desde Reggio Calabria
    Roma
    Contrato adjudicado por Hitachi Rail a Mercitalia Rail
    - Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Génova - ITALIA
    tel.: +39.010.2462122, fax: +39.010.2516768, e-mail
    Partita iva: 03532950106
    Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
    Director: Bruno Bellio
    Prohibida la reproducción, total o parcial, sin el explicito consentimento del editor
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