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La Cobelfret chiama in giudizio la MBZ, società di gestione del porto di Zeebrugge
La compagnia armatrice aveva firmato un accordo per ottenere dal 1° gennaio di quest'anno l'uso di 60 ettari del Flanders Container Terminal. Ma poi l'accordo è stato ignorato dalla MBZ
20 aprile 2000
La società MBZ, che gestisce il porto belga di Zeebrugge, è stata chiamata in giudizio dalla Cobelfret, la società armatrice che per anni è stata partner dell'armamemto italiano Grimaldi.
La Cobelfret, che gestisce varie linee ro-ro a breve distanza, ha intentato una causa alla MBZ perché quest'ultima non l'autorizza a trasferire i suoi servizi ro-ro al Flanders Container Terminal (FCT) nell'avamporto di Zeebrugge, un terminal finora ben poco utilizzato. La Cobelfret per ottenere un'area di 60 ettari aveva firmato un accordo con la FCT, in base al quale il terminal doveva essere posto al suo servizio dal 1° gennaio di quest'anno.
Ma questa clausola dell'accordo secondo la Cobelfret non è stata rispettata perché la MBZ ha deciso di bloccare la trasformazione in terminal per navi ro-ro dell'area, concepita ora per l'accosto delle grandi navi portacontainer.
La destinazione d'uso del terminal, di cui la MBZ è responsabile, avrebbe quindi danneggiato la Cobelfret, che ha reagito chiamando in giudizio la società di gestione portuale.
La MBZ ha proposto di trasformare in terminal per navi ro-ro l'altra costa della Darsena Albert II, proprio di fronte al terminal FCT, offrendone 60 ettari alla Cobelfret, che però preferisce attendere la sentenza del tribunale.
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