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Oltre 200 rappresentanti di primo piano del settore marittimo partecipano a Napoli a “Shipping and the Law”
Due giorni di discussioni tra armatori, banchieri, produttori di tecnologie ed esperti di finanza
26 ottobre 2016
Oltre 200 tra armatori, avvocati marittimisti, banchieri, gestori di fondi di investimento, broker e altri operatori del settore marittimo provenienti da tutto il mondo sono convenuti ieri all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli per la settima edizione di “Shipping and the Law”, l'appuntamento annuale, che proseguirà anche nella giornata di oggi, che è organizzato dallo Studio Legale Lauro con lo scopo di fare il punto sullo stato dell'arte della navigazione e dell'armamento e per guardare alle prospettive in termini economici, normativi e tecnologici.
Quest'anno sono stati introdotti due nuovi temi: uno - ha spiegato Francesco S. Lauro, ideatore dell'iniziativa annuale - è «l'uso dei big data nello shipping e tenteremo di delineare uno stato dell'arte dei mercati petroliferi, con esperti e operatori provenienti da tutto il mondo. Inoltre ci sarà una simulazione di arbitrato e mediazione interpretata da alcuni tra i più famosi arbitri, avvocati e mediatori internazionali. Un altro obiettivo “collaterale” di Shipping and the Law - ha precisato Francesco S. Lauro - è anche quello di mettere in luce per gli ospiti internazionali le parti più suggestive di Napoli: quest'anno è la volta del bellissimo complesso monastico di Suor Orsola Benincasa, oggi università, di cui grazie al rettore Lucio D'Alessandro la manifestazione è ospite, e della Certosa di San Martino, in cui si svolge la serata di gala».
Tanti i partecipanti alla due giorni di conferenza Emanuele Grimaldi, presidente di Confitarma, e Esben Poulsson, presidente dell'International Chamber of Shipping (ICS). «Lo shipping - ha osservato quest'ultimo - è un business globale e quindi per non creare svantaggi competitivi per gli armatori le regole devono essere il più possibile armonizzate a livello internazionale. L'Italia, da questo punto di vista - ha rilevato Poulsson - sconta delle regole specifiche che rendono per gli italiani più difficile la competizione».
Tra i temi principali dell'evento c'è anche quello delle emissioni di CO2 delle navi. A tal proposito il presidente della Confitarma ha sottolineato che «gli armatori sono gli imprenditori che hanno fatto di più per la riduzione delle emissioni di CO2. Basti pensare - ha spiegato Grimaldi - che il 90% di tutte le merci che si muovono nel mondo si muovono sulle navi tra container, bulker, tank, trasporti ro-ro, ma per emissioni di CO2 lo shipping pesa soltanto il 2,2%. Poi - ha concluso - se nel mondo si decide di tassare le emissioni si faccia, ma questa tassazione deve avvenire per tutti i comparti del trasporto, non solamente per le navi».
Partecipano inoltre all'incontro, tra gli altri, Efthimios Mitropoulos, segretario generale emerito dell'International Maritime Organization (IMO), Paolo d'Amico, presidente dell'omonimo gruppo, Emanuele Lauro, amministratore delegato del gruppo Scorpio, e Stefano Messina, amministratore delegato del gruppo Messina. A loro si aggiungono l'ammiraglio di squadra Donato Marzano, comandante in capo della squadra navale della Marina Militare Italiana, e Juan Riva, amministratore delegato di Suardiaz Group e già presidente dell'European Community Shipowners' Associations (ECSA).
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