Ministero dei Trasporti e della Navigazione
Servizio di Pianificazione e Programmazione
I Quaderni del Piano Generale dei Trasporti
(luglio 1999)
La ricerca sui
trasporti e il ruolo dellintervento pubblico
1. Le motivazioni e gli obiettivi del
finanziamento pubblico della ricerca
1.1. La ricerca sui trasporti e gli obiettivi del PGT
1.2. Le motivazioni del finanziamento pubblico della
ricerca
1.3. La ricerca sui trasporti nello scenario internazionale
2. Una proposta di riorganizzazione della
ricerca in Italia
2.1. Le esperienze più significative
2.2. Una nuova organizzazione della ricerca
2.3. Il meccanismo di finanziamento
3. Alcuni temi di ricerca per
lattuazione del PGT
3.1. Metodi, strumenti e procedure per la pianificazione
strategica dei sistemi di trasporto
3.2. Metodi e strumenti per lanalisi dei mercati e
lorganizzazione delle aziende di trasporto
3.3. Analisi dei sistemi di trasporto delle merci e della
logistica
3.4. Metodi e applicazioni per il trasporto urbano e
metropolitano
3.5. Tecnologie di navigazione e sorveglianza e sistemi
telematici per il controllo e linformazione
3.6. Tecnologie dei veicoli, dei propulsori e dei
carburanti
3.7. La ricerca per il miglioramento della sicurezza
stradale
3.8. Linnovazione delle infrastrutture di trasporto
1. Le motivazioni e gli obiettivi del
finanziamento pubblico della ricerca
1.1 La ricerca sui trasporti e gli
obiettivi del PGT
I nuovi indirizzi di politica dei trasporti
contenuti nelle linee guida del PGT rafforzano e motivano linvestimento pubblico
nelle ricerca sui trasporti in quanto individuano modelli organizzativi, procedure di
programmazione degli interventi e fabbisogni di nuove tecnologie che richiedono
unampia base di studi e di conoscenze. Conoscenze che, per la complessità e
articolazione del "Sistema Trasporti", spaziano in aree disciplinari molto
diverse: studio di metodologie per la pianificazione e la gestione dei sistemi di
trasporto, analisi e regolazione dei mercati, ricerca tecnologica nel campo dei veicoli,
delle infrastrutture, degli equipaggiamenti ausiliari, dei sistemi telematici.
1.2 Le motivazioni del finanziamento
pubblico della ricerca
La ricerca sui trasporti non può essere
affidata esclusivamente alliniziativa privata né a programmi disarticolati di
finanziamento pubblico. Da un lato, infatti, molti temi di ricerca hanno un prevalente o
esclusivo interesse pubblico (basti pensare agli aspetti ambientali, alla sicurezza, alla
pianificazione e gestione dei sistemi di trasporto, ecc.). Dallaltro si rivela
opportuno finanziare la ricerca tecnologica in quei settori con possibili ricadute
positive sulla collettività (ad esempio efficienza energetica e ambientale) ma con un
rischio imprenditoriale troppo elevato. In tutti i casi ' fortemente auspicabile pensare
a programmi integrati di finanziamento della ricerca per conseguire sinergie sui risultati
e accumulazione di conoscenze.
1.3 La ricerca sui trasporti nello scenario
internazionale
Le esigenze del finanziamento pubblico
della ricerca nei trasporti sono già da tempo state individuate in tutte le nazioni
sviluppate e ingenti risorse sono state allocate in piani pluriennali per lo sviluppo di
metodologie e strumenti per la pianificazione e la gestione dei sistemi di trasporto,
nonché per la progettazione e la realizzazione di nuove tecnologie sia per quanto
riguarda i veicoli e le infrastrutture, sia per quanto riguarda i sistemi di controllo.
Negli USA con il Transportation Equity Act
21 sono stati stanziati dal governo federale 3.305 milioni di dollari per il
periodo 1998-2003 per la ricerca sui trasporti. In Europa il IV Programma Quadro partito
nel 1994 ha previsto 10.686 MECU di finanziamenti per gli anni 1995 1998, di cui
una quota rilevante, pari a quasi il 10%, ha riguardato il settore dei trasporti. Sta
partendo il V Programma Quadro che nel suo complesso prevede circa 12.000 MECU e ancora
una volta una quota non marginale sarà destinata alla ricerca sui trasporti.
Generalmente, nel contesto internazionale, il finanziamento avviene attraverso organismi
di varia natura istituzionale, comunque in grado di garantire continuità di indirizzo e
controllo. Il modello predominante ' quello di realizzare istituti pubblici, o comunque
sostenuti da finanziamenti pubblici, che svolgono ricerca in proprio, oltre a gestire
progetti di ricerca aperti allesterno (Università, Aziende, ecc.). Nella tabella 1
si riportano alcuni dati significativi riguardanti i più importanti centri di ricerca
internazionali non universitari sui trasporti.
|
Tabella 1
Paese |
Centro |
Stato
Giuridico |
Settori di
ricerca |
Organico |
Francia |
INRETS-Institut
National de recherche sur le Transports et leur Sécurité |
IP |
valutazioni
socio-economiche e DSS
energia e ambiente
sistemi di trasporto intelligenti (ITS)
sicurezza e miglioramento della qualità
del trasporto
tecnologie a supporto dello sviluppo dei
trasporti |
400 |
Francia |
CERTU
Centre dEtudes sur les reseaux, les Transports, lUrbanisme et les
Constructions Publiques |
IP |
valutazioni
socio-economiche e DSS
sicurezza nel trasporto stradale
telematica e interazioni trasporti
ambiente
modelli di pianificazione e controllo del
traffico urbano |
170 |
Germania |
BASt -
Bunderstalt fur Strassenwesen |
IF |
pavimentazioni
autostradali e ponti
gestione e controllo del traffico
infrastrutture e miglioramento della
sicurezza
impatto ambientale, ottimizzazione delle
autostrade |
400 |
Germania |
ISL
Institute of Shipping and Logistics |
FI |
trasporto
marittimo
gestione e controllo del traffico
telematica applicata al trasporto marittimo |
50 |
Gran Bretagna |
TRL
Transport Research Laboratory |
OP |
modellazione e
controllo del traffico urbano
sicurezza del trasporto stradale e impatto
ambientale
infrastrutture e telematica applicata ai
trasporti
pianificazione dei trasporti e migl. della
qualità del trasporto |
300 |
Svezia |
VTI
Swedish Road and Transport Research Institute |
IP |
gestione e
controllo del traffico e
modelli di pianificazione e sicurezza nel
trasporto stradale
trasporto ferroviario e aereo
infrastrutture e telematica applicata ai
trasporti |
200 |
Norvegia |
TOI
Institute of Transport Economics Norvegian Centre for Transport Research |
IP |
valutazioni
socio-economiche e DSS
trasporti e ambiente
gestione e controllo del traffico;
modelli di pianificazione e di sviluppo
regionale
problemi di sicurezza nel trasporto
stradale
trasporto aereo |
97 |
Stati Uniti |
Volpe Center |
IF |
modelli di
ricerca operativa per i sistemi di trasporti
modelli di pianificazione e previsione
della domanda
impatto ambientale
sicurezza nel trasporto aereo, stradale e
ferroviario
trasporto ferroviario, marittimo e aereo
infrastrutture e telematica applicata ai
trasporti |
500 |
Taiwan |
IOT
Intitute of Transportation |
IP |
gestione e
controllo del traffico
modelli di pianificazione dei sistemi di
trasporto
problemi di sicurezza nei diversi modi di
trasporti
trasporto ferroviario, marittimo e aereo
infrastrutture e telematica applicata ai
trasporti |
140 |
Canada |
CSTT
Centre for Surface Transportation Technology |
IP |
pavimentazioni
autostradali e ponti
modelli di interazione ruota-rotaia
monitoraggio dellinfrastruttura
ferroviaria
miglioramento della sicurezza autostradale
dinamica del veicolo |
50 |
Canada |
TDC
Transportation Development Centre |
IP |
trasporto
stradale, ferroviario, marittimo, aereo
sicurezza nei diversi modi di trasporto
trasporto di merci pericolose
telematica applicata ai trasporti e
intermodalità |
30 |
Messico |
IMT
Instituto Mexicano del Transporte |
IP |
pavimentazioni
autostradali e ponti
mantenimento delle infrastrutture
miglioramento della sicurezza autostradale
ottimizzazione energetica nel trasporto
stradale
logistica |
n.d. |
LEGENDA:
IP: Istituto Pubblico
FI: Fondazione Indipendente
IF: Istituto di ricerca Federale
OP: Organizzazione Privata
|
Va sottolineato che tipicamente tra le
finalità di queste strutture rientra non solo lorganizzazione e lo svolgimento di
attività di ricerca e sviluppo, ma anche la diffusione e il trasferimento tecnologico dei
risultati della ricerca. Incoraggiano, inoltre, la cooperazione fra organismi governativi,
industrie e mondo accademico, ai fini del miglioramento sia delle imprese che delle
agenzie governative nazionali operanti nel settore. Infine, attraverso
lorganizzazione di corsi altamente specialistici, contribuiscono alla formazione nel
campo della ricerca sui trasporti.
2. Una proposta di organizzazione della
ricerca in Italia
2.1 Le esperienze più significative
Nel nostro Paese, il contributo pubblico
alla ricerca sui trasporti si ' prevalentemente concretizzato, fino agli inizi degli anni
80, con la erogazione di contributi allindustria, destinati prevalentemente al
finanziamento della ricerca applicata nel campo della produzione di veicoli e materiali
per il trasporto. All'inizio degli anni 80 veniva impresso un impulso alla ricerca nel
settore attraverso l'avvio del primo Progetto Finalizzato Trasporti (PFT) del Consiglio
Nazionale delle Ricerche (CNR).
Il programma ' stato sviluppato dal 1982
al 1987, con un finanziamento pubblico complessivo di 185.4 Mld di lire correnti. I
risultati ottenuti nel campo delle metodologie e delle applicazioni tecnologiche con il
PFT1, hanno dato luogo alla decisione politica di proseguire, con un secondo Progetto
Finalizzato Trasporti (PFT2), avviato nel 1992 e terminato alla fine dello scorso anno,
per il quale erano stati stanziati circa 292 Mld di contributo pubblico poi ridotti a 165
Mld di lire correnti per sei sottoprogetti. Tale esperienza, ancorché positiva, ' stata
portata avanti con non pochi problemi, essenzialmente dovuti ai tagli verificatisi nel
tempo, e al cronico ritardo nellerogazione dei finanziamenti.
Si può, quindi, affermare che il
contributo più significativo e efficace allo sviluppo della ricerca sui trasporti
nell'ultimo ventennio ' stato impartito dai due PFT del CNR i quali, in assenza di una
struttura permanente di ricerca nel settore, hanno contribuito a colmare questa grave
lacuna. Essi hanno consentito la creazione di una comunità tecnico-scientifica e di una
rete di soggetti di ricerca, come testimoniato da numerose pubblicazioni e, soprattutto,
dal pieno riconoscimento della comunità scientifica internazionale. Poiché, però, i
Progetti Finalizzati del CNR sono però praticamente conclusi (il PFT2 si chiude
formalmente entro il corrente anno) né il CNR prevede di attivarne di nuovi, '
indispensabile prevedere nuove forme di organizzazione della ricerca che non disperdano,
ma semmai arrichiscano il patrimonio di conoscenze e esperienze di ricerca acquisite.
2.2 Una nuova organizzazione della ricerca
E opportuno, quindi, proseguire
lazione di sostegno pubblico alla ricerca nel settore attraverso un diverso assetto
organizzativo basato su una struttura permanente di ricerca che sia in grado di percepire
i mutamenti nel contesto generale sin dalla loro fase iniziale e abbia un grado di
flessibilità che le consenta di adeguare l'attività di ricerca alle esigenze che si
vanno via via manifestando. In tale ottica ' da escludersi laffidamento diretto di
contratti di ricerca perché mancherebbero il coordinamento, la capacità di accumulazione
delle conoscenze nonché le capacità autonome di elaborazione e di analisi proprie di una
struttura di ricerca organizzata.
Il modello che si propone ' di un Centro
Nazionale di Ricerca sui Trasporti (CNRT) di dimensioni contenute che rivolga
l'attenzione prevalente allanalisi dei sistemi di trasporto in tutte le sue
componenti in relazione alle diverse vocazioni del territorio nazionale. Gli strumenti
operativi principali del Centro (articolato, eventualmente, anche su più sedi) dovrebbero
essere lattività di ricerca svolta direttamente nellambito dei finanziamenti
strutturali o di contratti di ricerca specifici, e la gestione di contratti di ricerca su
temi specifici da affidare con meccanismi concorsuali ad Unità di ricerca esterne,
(Università, Istituti di ricerca pubblici e privati, aziende di gestione, industrie etc.)
in modo di mettere a frutto e consolidare la rete di organismi di ricerca del settore
sviluppata con i Progetti Finalizzati Trasporti.
Il Centro, oltre alle funzioni normalmente
svolte da una struttura di ricerca, sviluppo, e diffusione delle conoscenze su temi
di interesse generale, potrà svolgere funzioni di servizio e consulenza per
le Amministrazioni pubbliche, particolarmente su temi di specifico interesse dei Ministeri
che finanziano la ricerca e che quindi necessitano di strumenti di analisi complessi,
collegati agli sviluppi della ricerca teorica e applicata. Il Centro potrà anche svolgere
funzioni di monitoraggio delle iniziative di ricerca nel settore dei trasporti,
attraverso la interazione con sistemi informativi e strutture di ricerca operanti in
ambito sia nazionale che internazionale. Infine, potrà essere svolta un'azione di promozione
e coordinamento della partecipazione italiana alla elaborazione della Normativa
comunitaria e ai programmi di ricerca della U.E in materia di trasporti. Naturalmente, le
funzioni prefigurate potranno subire variazioni e estensioni, al fine di adeguarle ai
processi evolutivi del settore e alle conseguenti modifiche nella domanda di ricerca.
Dal punto di vista istituzionale '
necessario che il Centro sia in possesso della massima autonomia e flessibilità e che sia
sotto il controllo di soggetti pubblici sia per motivi di imparzialità, sia per il peso
prevalente delle ricadute della ricerca sulla collettività. Sulla base dei modelli
organizzativi operanti nel settore della ricerca pubblica sui trasporti in altri Paesi, si
possono immaginare due soluzioni organizzative diverse e alternative. La prima alternativa
' un Centro di Ricerca interno al Ministero dei Trasporti e della Navigazione (o al
costituendo Ministero delle Infrastrutture). Essa, però, richiederebbe una organizzazione
ex novo del Centro, competenze non facili da reperire per gestire ricerche
multidisciplinari (trasportistiche, economiche, tecnologiche), tempi di avvio lunghi,
necessità di modificare la struttura burocratica del Ministero. Questa soluzione appare,
pertanto, di difficile attuazione. La seconda alternativa prevede un Centro sviluppato
sulla base di un accordo di programma con il CNR, soggetto istituzionale deputato alla
ricerca, con esperienza pluriennale derivantegli dai due Progetti Finalizzati Trasporti.
Questo accordo potrebbe prevedere diverse forme organizzative: Istituto del CNR o Società
per azioni; in questo secondo caso sarebbe possibile coinvolgere soggetti privati in modo
da avere presenti nella compagine sociale i contributi degli operatori del settore
(gestori, produttori, ecc.) sia per trasferire risultati della ricerca sia per ricevere
stimoli su tematiche specifiche. Questi obiettivi, nel complesso, possono essere raggiunti
immaginando una compagine sociale che veda coinvolto il settore pubblico (Ministeri dei
Trasporti, dei Lavori Pubblici, dell'Ambiente, della Università e della Ricerca
Scientifica, CNR, ecc.) e il settore privato (Rappresentanti dei gestori dei servizi, dei
produttori delle tecnologie ecc.).
2.3 Il meccanismo di finanziamento
Il CNRT dovrebbe disporre di una massa
critica di finanziamento pubblico continua e programmabile attraverso un meccanismo
automatico. A questo scopo potrebbe essere destinata un'aliquota rilevante dell'1%
"degli stanziamenti relativi agli investimenti nei settori dei trasporti, aereo,
marittimo e terrestre" previsto dall'art. 30 della Legge n. 144 del 17/5/99 per
finanziare "attività di studio, consulenza e di ricerca di base e tecnologica".
Altri finanziamenti sarebbero acquisibili sul mercato della ricerca nazionale e
internazionale, nonché attraverso convenzioni con istituzioni, in particolare i
Ministeri, su tematiche specifiche.
In tale ottica, con la quota di
finanziamento pubblico, che comunque rimane ben al di sotto di quelle comunemente adottate
sia in dai Paesi aderenti alla U.E. che nel nord America, potrebbe fungere da
catalizzatore di altri finanziamenti sia U.E. che di privati su progetti mirati. Si
potrebbero, inoltre, avviare partnership internazionali (specie in ambito U.E.) per
produrre sia ricerca di base di tipo intersettoriale sia ricerca specifica avanzata. Si
', infine, del parere che, una volta a regime, il CNRT potrebbe contare anche di una non
trascurabile quota di autofinanziamento proveniente dai brevetti e dalle royalties che
potrebbero derivargli dai prodotti di ricerca, come peraltro accade in molte strutture di
ricerca sia pubbliche (Università, Centri di ricerca stranieri) che private.
3. Alcuni temi di ricerca per
lattuazione del PGT
I possibili temi della ricerca sui
trasporti sono molto numerosi e comunque soggetti a variazioni e ampliamenti in ragione
del mutare delle circostanze e delle esigenze. Non ' questa la sede per un elenco
esaustivo dei temi della ricerca pubblica sui trasporti, né per la individuazione delle
priorità di finanziamento. Nel seguito si riporta una rassegna delle classi di tematiche
più direttamente connesse al nuovo PGT e alle azioni in esso proposte.
3.1 Metodi, strumenti e procedure per la
pianificazione strategica dei sistemi di trasporto
La principale sfida, che impegnerà coloro
che sono coinvolti nei processi decisionali di realizzazione dinterventi di lungo
periodo sui sistemi e le infrastrutture di trasporto, ' quella di realizzare non solo
lobiettivo di ridurre il costo generalizzato degli spostamenti e migliorare
laccessibilità delle aree di intervento, minimizzando gli impatti che la
costruzione e la presenza delle infrastrutture ha sullambiente preesistente, ma
anche lobiettivo di contribuire al miglioramento delle condizioni ambientali e di
sicurezza, muovendosi in due direzioni:
- realizzare sistemi di trasporti che favoriscano luso
delle modalità che hanno minore impatto sullambiente e maggiori standard di
sicurezza;
- approfittare della realizzazione delle nuove opere per la
riqualificazione ambientale (urbanistica, architettonica, naturalistica, paesaggistica)
dellarea di intervento.
Le attività a tal fine richieste sono
molteplici e tra queste va qui richiamata la redazione di studi di fattibilità e più in
generale la redazione e applicazione di piani strategici di intervento sul territorio e
sulle reti di trasporto alle diverse scale territoriali (nazionale, regionale,
comprensoriale, urbana). Lesecuzione corretta e efficace di tale attività richiede
strumenti di supporto allanalisi propedeutica e alla progettazione degli interventi
previsti e manuali indicanti procedure e metodi da applicare.
Nonostante i progressi che in tempi recenti
hanno caratterizzato la cultura nel settore dei trasporti in Italia, si rendono necessari
ulteriori sviluppi nel campo dei metodi, dei modelli e degli strumenti di supporto per la
progettazione dei sistemi di trasporto e nel campo delle procedure di pianificazione
trasportistica. Il contributo della ricerca a queste attività può essere articolato in
due filoni : uno di tipo metodologico e uno a carattere applicativo. Alcuni temi della
ricerca metodologica sono i meccanismi comportamentali della domanda; la analisi e la
simulazione dei sistemi di offerta; i sistemi di supporto alle decisioni e le tecniche per
la valutazione degli interventi.
Tema della ricerca applicata può essere,
tra gli altri, la definizione di linee guida e la redazione di manuali di intervento.
3.1.1. Valutazione strategica
dellevoluzione del settore
La ricerca strategica sta assumendo un
ruolo sempre più importante nel settore dei trasporti. A testimonianza di questo sono sia
i numerosi progetti che lUE sta finanziando (DG VII), sia gli studi di assessment
sui trasporti condotti negli USA, in Francia, in Olanda e in Inghilterra.
Per indirizzare levoluzione del
settore verso obiettivi compatibili con scenari di sviluppo sostenibile ' opportuno
sviluppare metodi e strumenti sia per la generazione di scenari in orizzonti temporali di
medio-lungo periodo, sia per la valutazione degli impatti dellinnovazione
tecnologica, delle politiche di trasporto e dei sistemi di trasporto medesimi.
|
I metodi e le procedure sviluppate dovranno
quindi trovare applicazione per la definizione, in stretta collaborazione con i decisori,
delle politiche tecnologiche e dei trasporti.
3.1.2 Analisi dei meccanismi
comportamentali e scenari evolutivi della domanda di trasporto
Gli attuali livelli di conoscenza della
domanda di mobilità delle persone e delle merci risultano eterogenei e in generale
insufficienti. Manca comunque una conoscenza omogenea e completa delle diverse componenti
della domanda viaggiatori e merci alla scala nazionale, regionale, comprensoriale e
locale.
Per quanto concerne la mobilità delle
persone, negli ultimi decenni sono stati compiuti progressi sostanziali nella conoscenza
delle caratteristiche e nella modellizzazione degli spostamenti alla scala urbana e
metropolitana; minore impulso hanno invece ricevuto le ricerche sulla mobilità alla media
e lunga distanza.
In ogni caso va tenuto presente che
fenomeni sociali quali i nuovi modelli comportamentali dei giovani, limmigrazione
extracomunitaria e lincremento percentuale della terza età sono destinati a
cambiare le caratteristiche della mobilità in modo consistente. Inoltre, la diffusione
dei sistemi di informazione e controllo del traffico e di sistemi di trasporto innovativi
' destinata a modificare il comportamento degli utenti e quindi lutilizzazione
delle infrastrutture.
Per quanto concerne il trasporto delle
merci, solo di recente sono state avviate ricerche sistematiche sulla natura delle merci
trasportate e sullarticolazione spaziale, temporale e modale del trasporto. Un campo
di particolare interesse ' lo studio delle interazioni tra le scelte di trasporto e in
particolare il modo di trasporto e le scelte logistiche su frequenza e dimensioni dello
spedito, aree di stoccaggio etc. Il trasporto delle merci nelle aree urbane, che interessa
i territori più densamente abitati e ' in genere effettuato su reti congestionate,
costituisce un settore ancora scarsamente esplorato.
3.1.3 Analisi e simulazione delle interazioni
trasportiterritorio-ambiente
Tanto per il trasporto passeggeri, quanto
per il trasporto delle merci, fino ad oggi lattenzione ' stata posta
prevalentemente sugli aspetti interni al sistema. Spesso il sistema economico e gli
assetti territoriali sono stati considerati quali variabili esterne e predefinite. Solo di
recente sono state avviate, e quindi vanno sviluppate, ricerche sistematiche sui problemi
delle interazioni con lambiente e il territorio, in termini generali di consumo di
risorse naturali, e in particolare di inquinamento atmosferico e acustico; ricerche sono
state avviate anche sugli effetti strutturanti che il sistema dei trasporti esercita sul
territorio e sul sistema di attività in esso insediato. Si sono anche avviate ricerche su
analisi empiriche e modelli di interazione trasportoterritorioambiente sia a
scala urbana che metropolitana che regionale.
3.1.4 Analisi e progettazione dei sistemi di offerta di
trasporto
Nel contesto dei metodi per lanalisi
e la progettazione degli interventi sui sistemi di trasporto ' necessario superare
lapproccio tradizionale alla modellizzazione dei sistemi di offerta, che '
sostanzialmente di tipo statico, a favore di un approccio di tipo dinamico, orientato
cio' alla modellizzazione della propagazione dei flussi sulle reti; ciò consente una
migliore conoscenza della evoluzione nello spazio e nel tempo dei livelli operativi
interni del sistema dei trasporti e degli impatti sullambiente. Un altro importante
filone di ricerca riguarda lo sviluppo di metodi matematici di supporto alla progettazione
degli interventi sullofferta di trasporto nei diversi contesti e alle diverse scale:
progettazione ottima delle reti infrastrutturali, sistemi di controllo, reti di servizi di
linea e non. Tariffazione ottimale, allocazione della capacità, ecc.
3.1.5 Sviluppo dei sistemi di supporto alle
decisioni e delle tecniche di valutazione
I sistemi di supporto alle decisioni nei
trasporti sono finalizzati fondamentalmente alla valutazione degli interventi sulla base
di previsioni degli effetti tecnici, gestionali, economici e ambientali conseguenti alle
decisioni assunte in materia di infrastrutture, servizi, tariffe e normative.
Lo sviluppo dei sistemi di supporto alle
decisioni costituisce unattività relativamente recente, soprattutto nel trasporto
passeggeri extraurbani e merci.
Ulteriori attività di ricerca sono
necessarie per produrre sistemi di supporto alle decisioni di specifico impiego ai vari
livelli territoriali della pianificazione (nazionale, regionale, comprensoriale, locale) e
per assicurarne la coerenza metodologica e la compatibilità operativa. Sistemi di
supporto alle decisioni, riferiti alla scala urbana, sono invero già disponibili;
richiedono tuttavia di essere aggiornati alla luce delle nuove metodologie di analisi
della domanda, dellofferta e delle interazioni tra queste realtà, descritte in
precedenza.
3.1.6 Redazione di linee guida e di manuali di intervento
La necessità di una sempre maggiore
qualità e coerenza metodologica dei piani e dei progetti, della confrontabilità tra
strumenti prodotti in contesti territoriali differenti e della integrabilità degli
strumenti redatti alle diverse scale territoriali, impone lo sviluppo di un insieme di
prodotti, che in linea generale comprendono:
- indirizzi per la pianificazione territoriale, finalizzati ad
influenzare la mobilità verso configurazioni più sostenibili;
- procedure e manuali per la pianificazione strategica,
tattica e operativa alle diverse scale territoriali (piani di trasporto, piani di
mobilità, piani urbani del traffico, etc.);
- manuali e strumenti di supporto alla progettazione dei
sistemi di trasporto collettivo;
- nuovi manuali e strumenti di supporto alla progettazione di
centri intermodali passeggeri e merci;
- sviluppo di politiche di utilizzo delle nuove tecnologie di
comunicazione per la riduzione delle esigenze di mobilità;
- metodologie standardizzate di raccolta dei dati di
mobilità, inquinamento e incidentalità;
- procedure di analisi di impatto ambientale, con più
avanzati modelli di simulazione dei diversi tipi di impatto;
- sviluppo di nuove forme di finanziamento per le
infrastrutture di trasporto.
Alcuni di questi strumenti sono stati già
prodotti nellambito del Progetto Finalizzato Trasporti 2 del CNR; ' tuttavia
necessaria una costante azione di aggiornamento, affinché gli strumenti possano mantenere
il passo con levoluzione del sistema dei trasporti e il progresso delle conoscenze
nel settore.
3.2. Metodi e strumenti per lanalisi
dei mercati e lorganizzazione delle aziende di trasporto
La realizzazione delle proposte contenute
nel nuovo PGT richiede un approfondimento delle conoscenze sia per quanto riguarda
l'analisi del mercato del trasporto in tutte le sue componenti, sia per quanto riguarda
l'organizzazione del sistema di trasporto. Le innovazioni tecnologiche che si possono
introdurre, il diverso rapporto con l'utente-cliente, le necessarie economie di gestione,
l'uso nel loro campo ottimale delle diverse tecnologie di trasporto richiedono un corretto
approccio sia alla domanda che all'organizzazione dei servizi.
3.2.1 Analisi della domanda e dei segmenti di mercato
In tutte le Nazioni economicamente avanzate
negli ultimi decenni si ' assistito ad un notevole incremento della domanda di mobilità
di persone, con tassi paragonabili, e spesso superiori, ai tassi di crescita del PIL.
Inoltre, tale crescita quantitativa ' stata accompagnata da una profonda modifica
strutturale della domanda sia di passeggeri che di merci, oltreché dalla richiesta di
servizi di trasporto differenziati per diverse componenti della domanda. Per introdurre
elementi di concorrenza e fornire alla clientela degli orientamenti nei diversi comparti
del trasporto, occorre, quindi, sviluppare metodi e tecniche di analisi della domanda per
segmenti di mercato. In tale filone di ricerca possono essere collocati i modelli di
analisi della domanda orientati alla simulazione dei comportamenti relativi ai vari
aspetti del servizio: qualità, politiche di marketing dei servizi nei differenti segmenti
di mercato, ecc..
3.2.2 Le forme della concorrenza e la regolazione dei
mercati del trasporto
Lavvio di un assetto dei diversi
mercati del trasporto maggiormente concorrenziale richiede approfondimenti e ricerche
teoriche sulle diverse forme di concorrenza (nel mercato, per il mercato, etc.) con i
rispettivi limiti e campi di applicazione.
Sono inoltre necessarie analisi e ricerche
applicative sulle diverse esperienze a livello nazionale e, soprattutto, internazionale,
allo scopo di individuare gli effetti risultanti sulla domanda e sui servizi di trasporto,
sullorganizzazione dei soggetti pubblici regolatori del mercato.
3.2.3 Metodi e indicazioni sulle politiche
di pricing delle infrastrutture di trasporto
Uno degli strumenti di governo e di
regolazione dei mercati di trasporto proposti dal PGT ' lintroduzione di tariffe di
efficienza per luso delle infrastrutture di trasporto e in particolare di quelle
congestionate. La ricerca sui criteri di tariffazione ottimale e sulle conseguenze che
tali tariffe possono avere sugli operatori, sugli utenti e sulle esternalità del
trasporto dovrebbe riguardare le infrastrutture stradali e autostradali (in ambito locale
ed extra-urbano), le infrastrutture ferroviarie (di linea e di punto) e gli slot
aeroportuali. Le ricerche dovrebbero fornire strumenti di calcolo e linee guida per
lintroduzione di politiche di pricing nei diversi contesti.
Anche lintera struttura dei modelli
classici di analisi delle interazioni domanda-offerta, specie per i trasporti alla scala
extraurbana, va rivisto e aggiornato. Occorre in particolare rivedere le tecniche di
analisi e simulazione degli assetti dei mercati in presenza di molteplici operatori agenti
con specifici obiettivi di singolo profitto in contesti congestionati (capacità
limitata).
3.2.4 Organizzazione delle aziende di trasporto
La ricerca sullorganizzazione delle
aziende di trasporto pubblico può effettuarsi distinguendo i temi relativi
allorganizzazione da quelli relativi alla gestione della singola azienda e infine da
quelli che, invece, riguardano le relazioni interorganizzative da stabilire fra le diverse
aziende coinvolte nella progettazione, gestione e regolazione di sistemi di trasporto.
Forma organizzativa e gestionale delle aziende di
trasporto.
Le aziende di trasporto pubblico in Europa
sono state oggetto di un profondo processo di trasformazione organizzativa, e gestionale
rivolto prevalentemente a rafforzare lazienda nella gestione del suo Core business.
Iniziative di outsourcing, di cessione di attività accessorie (dalla gestione dei servizi
di comunicazione alla manutenzione dei veicoli, dalla bigliettazione al marketing ecc.)
sono ormai la regola in numerose aziende di trasporto ferroviario e su gomma pubbliche e
private. E particolarmente importante, quindi, indagare sulle condizioni che in
Italia ostacolano una reingegnerizzazione delle aziende di trasporto, e sui criteri di
valutazione che invece possono essere applicati per verificare la convenienza e
lopportunità di avviare processi di cambiamento così radicali.
Forma interorganizzativa e di
pianificazione strategica delle aziende di trasporto.
La ricerca di una soluzione ottimale per la
gestione di sistemi di trasporto che intervengono su una stessa area territoriale,
richiede la soluzione di diversi problemi che spaziano dal coordinamento fra le aziende
che offrono servizi diversi per area o per modalità, alle possibili forme di
finanziamento degli investimenti in infrastrutture e in veicoli, alla definizione di
standard qualitativi e quantitativi, alla specificazione di procedure e professionalità
atte allo svolgimento delle attività di monitoraggio e di certificazione delle qualità
del servizio. Il mercato dei servizi di trasporto pubblico sta lentamente assumendo una
dimensione globale e bisogna tenere conto che in alcuni paesi europei si sono già
costituiti gruppi internazionali che competono efficacemente per offrire servizi di
trasporto su gomma e su ferro in diversi paesi. Lesigenza di verificare le
condizioni e le modalità di sviluppo strategico delle aziende di trasporto italiane
appare dunque imprescindibile, soprattutto per evitare un ritardo che potrebbe diventare
incolmabile.
3.3. Analisi dei sistemi di trasporto delle
merci e della logistica
Le ricerche nell'area del trasporto merci
dovrebbero perseguire obiettivi strategici molto ampi e impegnativi quali il riequilibrio
modale dei traffici, la riduzione dei costi economici e sociali sopportati dalle imprese e
dalla collettività; al tempo stesso dovranno affrontare problematiche specifiche che
interessano sia gli utenti che i produttori dei servizi di trasporto.
I temi di ricerca nel seguito indicati
hanno obiettivi mirati ad individuare soluzioni per alcune problematiche del settore sia
preesistenti (ma soggette a trasformazioni indotte dall'evoluzione del mercato) sia
emergenti per effetto di prospettive e aspetti gestionali nel comparto ferroviario e
portuale.
3.3.1 Metodi di rilevazione statistica della domanda di
trasporto merci e della logistica
La mancanza di un adeguato quadro
statistico della domanda di servizi di trasporto merci e logististici costituisce un serio
ostacolo per la definizione di piani di intervento settoriali mediante metodi scientifici
di pianificazione supportati da una solida base conoscitiva delle variabili più
significative.
Questa grave carenza, dovuta principalmente
alle difficoltà insite nellacquisizione di dati sui traffici stradali e
intermodali, può essere superata attraverso la definizione di efficaci metodi di
rilevazione statistica utilizzabili dagli Organi istituzionali (ISTAT, Ministero dei
Trasporti) per effettuare indagini sistematiche nel comparto merci.
3.3.2 Lincidenza dei costi logistici sulle produzioni
delle imprese di medie e piccole dimensioni
La continua evoluzione della domanda di
trasporto impone lofferta di servizi logistici caratterizzati da elevati standard
qualitativi e da costi il più possibile contenuti. Tenendo presente che la struttura
delleconomia italiana si basa in gran parte su sistemi di piccole imprese che si
concentrano in aree geograficamente definite (i "distretti industriali") e che
sono caratterizzati da una elevata vocazione alle esportazioni.
Nel corso degli ultimi anni alcuni di
questi distretti (ad es. calzature, mobilio, ceramica) hanno fatto registrare una notevole
perdita di competitività. Questa situazione trova le sue radici non solo nella costante
sottovalutazione da parte di queste imprese del controllo della distribuzione fisica verso
i mercati di sbocco ma, soprattutto, nella mancanza di una offerta integrata di servizi
logistici e di trasporto da parte degli operatori del settore.
E quindi necessario sviluppare
ricerche nel campo sia dei sistemi logistici delle industrie manifatturiere che degli
schemi gestionali delle imprese produttrici di servizi, sfruttando tutte le potenzialità
offerte dal continuo e notevole progresso nel campo delle telecomunicazioni.
Si possono pertanto individuare alcuni temi
di ricerca che possono contribuire a migliorare la competitività delle imprese minori
italiane nel mercato:
- Studio di sistemi logistici per industrie manifatturiere
medio-piccole operanti in diversi rami di attività.
- Valutazione dellincidenza del costo della logistica
sui prodotti industriali e agricoli.
- Analisi dei costi di produzione dei servizi di trasporto
merci per i diversi comparti modali.
- Studio di schemi gestionali delle imprese di autotrasporto
merci atti a ridurre i percorsi a vuoto dei veicoli.
3.3.3 Studio di sistemi logistici per le grandi aree urbane
e metropolitane
Come ' noto il trasporto su strada di
merci e passeggeri comporta ingenti costi economici, elevati consumi energetici, gravi
danni ambientali, nonché i drammatici effetti sulla sicurezza.
Gli effetti negativi si concentrano
prevalentemente nelle aree urbane interessate dallintenso traffico generato dai
veicoli utilizzati nella distribuzione delle merci. Allo stato attuale non esiste una
normativa che regoli tali flussi veicolari e appaiono carenti le iniziative diretta a
pianificare efficaci sistemi distributivi, commisurati alle esigenze commerciali e
ambientali delle grandi città.
Oltre allo studio di sistemi logistici, la
ricerca dovrà prevedere anche applicazioni in contesti urbani particolarmente critici.
3.3.4 Metodi e strumenti per la misura
della qualità del servizio nel trasporto delle merci
|
Nel settore dei trasporti in Italia sono
state effettuate diverse esperienze di misura (della tempestività, affidabilità,
rispetto dellorario, ecc.) da parte di grandi imprese produttrici di servizi
(Ferrovie dello Stato, Alitalia , ecc.) anche in termini di qualità percepita dagli
utenti. La ricerca in quanto campo deve porsi come obiettivo la definizione di metodologie
in grado di misurare la qualità del servizio di trasporto delle varie modalità e di
fornire valori comparabili.
3.3.5 Metodologie per lanalisi
comparata delle strategie di sviluppo dei porti
Come ' noto, uno degli obiettivi della
legge di riforma portuale 84/94 ' rappresentato dal conseguimento di un crescente grado
di autonomia finanziaria da parte dei porti, da realizzare attraverso gli introiti
provenienti dai canoni dalle imprese terminaliste. Tale obiettivo ' stato fino ad ora
largamente disatteso e inoltre, in netta contrapposizione con la filosofia della riforma,
si sta assistendo ad un maggiore ricorso allaiuto dello Stato da parte delle
Autorità Portuali.
In uno scenario di crescente richiesta di
finanziamenti pubblici - e considerando i ben noti vincoli di bilancio - si pone il
problema della scelta dei destinatari attraverso la valutazione dellefficacia delle
strategie di sviluppo delle Autorità Portuali. In questa ottica, la mera considerazione
dellimpatto che esse determinano sul livello dei traffici, sebbene di più semplice
applicazione, può generare notevoli distorsioni in quanto trascura tutti quegli
indicatori relativi allo sviluppo economico dellintera regione portuale.
Obiettivo della ricerca ' la definizione
di metodi e criteri di valutazione delle strategie portuali rigorosi sotto il profilo
metodologico e, nel contempo, funzionali alla ottimizzazione dellefficacia della
spesa pubblica nel settore.
Un primo approccio metodologico dovrebbe
consentire la determinazione di una sorta di "bilancio della produzione
portuale" (ad esempio in termini di variazioni indotte dagli interventi), attraverso
la stima di tutti gli effetti prodotti sulle economie regionali interessate, sia in
termini qualitativi che quantitativi.
Un secondo approccio metodologico,
complementare al precedente, dovrebbe consentire la valutazione delle scelte strategiche
con riferimento a specifiche aree strategiche di affari di un porto, riconducibili a
sistemi competitivi nazionali e internazionali. Secondo questo approccio, le linee
strategiche di un porto saranno valutate considerando le scelte riguardanti le attività
portuali connesse alle filiere trasportistiche nazionali e internazionali concernenti:
- i traffici containerizzati;
- gli insediamenti industriali collocati nellambito
dellarea di gravitazione di un porto;
- i traffici che impiegano tecnologie di movimentazione
orizzontale (Ro-Ro);
- la mobilità delle persone (crociere e ferries)
3.3.6 Analisi di fattibilità di nuove aziende di trasporto
ferroviario
A livello europeo, la ristrutturazione del
trasporto ferroviario ha previsto, tra laltro, la possibilità che altri operatori
possano utilizzare le infrastrutture delle società proprietarie della rete per produrre
servizi ferroviari in concorrenza con quelli prodotti in regime di monopolio.
Questa apertura del mercato dovrebbe
auspicabilmente portare ad un abbattimento dei prezzi ad al miglioramento della qualità
dei servizi.
Esistono tuttavia alcune incertezze sulle
reali possibilità di pervenire a questo nuovo assetto del mercato del trasporto su
rotaia. Occorre perciò verificare se esistono le condizioni di domanda, organizzative e
normative per un proficuo inserimento di unazienda di trasporto nel settore
ferroviario.
La ricerca si pone perciò lobiettivo
di analizzare i diversi fattori che possono determinare questo tipo di iniziative
imprenditoriali.
3.3.7 Analisi del mercato potenziale di servizi di
cabotaggio e ferroviari
Sempre sul fronte della ricerca del mercato
del trasporto merci un ruolo non di secondo piano gioca la possibilità di utilizzare
meglio i servizi di cabotaggio e ferroviari.
Le ricerche che andrebbero condotte
riguardano da un lato il fronte della domanda e dallaltro il fronte
dellofferta. Per il primo deve essere posta particolare cura nel cogliere con i
modelli di domanda i segmenti di mercato suscettibili alluso di tale offerta in modo
da calibrare i servizi in maniera ad essa congeniale. Per il secondo deve essere posta
particolare attenzione nel prevedere nei modelli opportune ipotesi di servizio che
comprendano un insieme di prestazioni derivanti dalluso di sistemi plurimodali o
combinati che vanno dal linee di cabotaggio dedicate, al RO-RO, allautostrada
viaggiante. Una più equilibrata ripartizione modale nel trasporto delle merci non può
prescindere da una approfondita analisi dei fabbisogni logistici in una catena di
spostamenti utilizzanti più vettori.
3.4 Metodi e applicazioni per il trasporto
urbano e metropolitano
La ricerca sui trasporti a scala urbana e
metropolitana rappresenta una delle tematiche più rilevanti nel contesto internazionale,
proprio per la criticità dei problemi da affrontare non solo da un punto di vista tecnico
e trasportistico ma anche per gli impatti socio-economici (costi delle congestioni,
consumi di carburante, incidentalità, ecc.) e per i dannosi effetti sullambiente e
la qualità della vita (inquinamento atmosferico, rumore, stress da traffico, ecc.).
Per trattare e alleviare i gravi problemi
che coinvolgono quotidianamente una popolazione di decine di milioni di abitanti nelle
maggiori aree metropolitane italiane, diverse politiche sono state attuate nel corso degli
ultimi anni, soprattutto sulla scia dei risultati di ricerche e sperimentazioni effettuate
in ambito europeo e americano, facendo ricorso allintroduzione di alcune tecnologie
(veicoli catalizzati, telematica, reti di monitoraggio ambientale, ecc.), al miglioramento
del trasporto pubblico (nuovi mezzi elettrici e a metano, ferrovie leggere, monitoraggio
automatico dei mezzi), alla regolamentazione del traffico (con listituzione di zone
a traffico limitato, tariffazioni ecc.).
Tutte queste azioni, però, spesso non sono
inserite in modo organico nei Piani Urbani e non sono supportate da una metodologia di
intervento e da strumenti di simulazione e valutazione, che tengano conto in modo unitario
non solo dei problemi di mobilità ma anche di quelli delluso del territorio, degli
impatti ambientali, degli aspetti socio-economici e dei comportamenti degli utenti.
Inoltre, di fronte allo scenario che si
prospetta per i primi decenni dellanno 2000 (notevole incremento della domanda di
trasporto, crescente diffusione delle tecnologie, apertura dei mercati per i servizi di
trasporto, introduzione di norme e vincoli ambientali, ecc.) le soluzioni prospettate e le
strategie di intervento non possono che scaturire da un nuovo approccio di analisi di un
sistema di trasporto urbano, che presenta grande complessità e rischia di diventare
ingovernabile.
In particolare, ' indispensabile che anche
lItalia si allinei alla Politica Comune sui Trasporti, che ' incentrata su di una
mobilità sostenibile, con lobiettivo di conciliare lincremento previsto della
domanda di trasporto con la necessità di ridurre gli impatti fisici, sociali e
ambientali, migliorando lefficienza, la sicurezza e la qualità dei servizi e dei
sottosistemi, ottimizzando le prestazioni e le risorse disponibili.
Pertanto, il ruolo della ricerca
scientifica e tecnologica risulta fondamentale sia nello sviluppo delle conoscenze che
nella predisposizione di strumenti operativi di supporto ai decisori e tecnici
nellanalisi degli interventi di medio-breve periodo e nella gestione e controllo dei
sistemi e servizi di trasporto urbano e metropolitano. A tale scopo le tematiche
prioritarie di ricerca, così come si vanno configurando a livello internazionale, possono
essere le seguenti.
3.4.1 Intermodalità nei sistemi di trasporto passeggeri
Il tema dellintermodalità per il
trasporto passeggeri rappresenta unarea di ricerca di grande importanza, così come
dimostrato dalle attività promosse dallUnione Europea nellambito del V
Programma Quadro. Lo studio riguarda lorganizzazione sul territorio metropolitano di
un sistema di trasporto globale, basato su una rete integrata di trasporti modali, nodi di
interscambio (stazioni e parcheggi) e idonee strutture opportunamente attrezzate.
Lapproccio consiste quindi nellanalisi teorico-sperimentale
dellintegrazione dei servizi pubblici (ferrovia, bus e metro) coordinati e
flessibili, adattati cio' alle esigenze di specifiche categorie di utenti, in termini di
accessibilità, comfort, qualità, orari in coincidenza dei diversi servizi, prevedendo
anche lutilizzo di particolari flotte di veicoli (autobus plotonizzati su corridoi
di grande scorrimento, veicoli elettrici per i centri urbani, ecc.) e di modalità
organizzative e gestionali innovative (tariffazione integrata, indirizzamento ai
parcheggi, sistemi di informazione agli utenti). Particolare importanza rivestono le
sperimentazioni e i casi di studio relativi alle diverse città europee, allo scopo di
validare le diverse tipologie di sistemi nei confronti dei differenti contesti urbani.
3.4.2 Metodi di progettazione e analisi
delle politiche di gestione della domanda di trasporto
Diverse politiche finora sono state
implementate e sperimentate in numerose città, in Europa e anche in Italia, per
intervenire sul livello e la struttura della domanda di trasporto, soprattutto per motivi
ambientali ma anche per incidere sulla ripartizione modale a favore del trasporto
pubblico. Tipiche sono le misure economiche (pricing) relative alla tassazione della sosta
e dellingresso da parte dei veicoli in zone a traffico limitato. Lo scopo della
ricerca deve essere quello di analizzare innanzitutto i risultati delle diverse politiche,
per valutarne la significatività e per definire i contesti della loro applicabilità.
Inoltre, bisogna impostare una metodologia di progettazione degli interventi, supportata
da un sistema di simulazione e ausilio alle decisioni, così come ' stato effettuato nel
progetto AIUTO della CEE/DGVII.
3.4.3 Metodologie di supporto alla
progettazione ottimale delle reti e dei servizi di trasporto pubblico
Le problematiche connesse alla
riorganizzazione del trasporto pubblico locale, in unottica di mercato
concorrenziale, richiedono un consistente impegno di ricerca per stabilire e validare le
metodologie di supporto nella progettazione delle reti ottimali, relative sia ai servizi
minimi garantiti che a quelli aggiuntivi, e dei servizi di trasporto in termini di
qualità, orari, tariffe. Essendo il processo decisionale articolato e complesso, '
necessario sviluppare un efficace sistema di supporto alle decisioni degli amministratori
e degli operatori.
3.4.4 Analisi della domanda di mobilità e
dei determinanti della qualità del servizio nella scelta del modo di trasporto
Nellottica di un mercato aperto e
competitivo tra diversi sistemi e servizi di trasporto sul territorio metropolitano, la
domanda di mobilità ' condizionata da una serie di variabili di tipo economico ma anche
psicosociali, quali laccessibilità, laffidabilità dei servizi, la loro
regolarità e la struttura degli orari (es. cadenzato), la presenza di strumenti di
informazione agli utenti, il comfort di viaggio, lambiente esterno ecc. Pertanto, la
ricerca deve analizzare i diversi determinanti della qualità dei servizi per correlarli
alle scelte dei diversi modi di trasporto da parte degli utenti, fornendo così degli
strumenti di indagine conoscitiva particolarmente utili nellindirizzo verso le
politiche di gestione della domanda.
3.4.5 Analisi sullefficacia dei Piani Urbani del
Traffico e della Mobilità
Con riferimento alle passate esperienze di
applicazione dei piani urbani dei trasporti e del traffico ' necessario sviluppare
unanalisi empirica sullefficacia dei Piani realizzati e implementati nelle
città italiane, e la predisposizione di metodi e strumenti, capaci di fornire scenari,
politiche e strategie mirate di intervento, azioni efficaci e soluzioni ottimali, tenendo
anche in esplicita considerazione i nuovi obiettivi e vincoli imposti circa la mobilità
sostenibile, la compatibilità ambientale, lo sviluppo socioeconomico.
3.4.6 Analisi degli impatti e delle
potenzialità dei sistemi intelligenti di trasporto
Il notevole sviluppo di sistemi
intelligenti applicati ai trasporti e al traffico, basati sui sistemi informativi e sulle
tecnologie telematiche e della multimedialità, ha come obiettivo il miglioramento della
efficienza, sicurezza e qualità dei servizi. Numerose sono state le sperimentazioni sia
in USA che in Europa, ma emerge la necessità di ricerche incentrate sulla valutazione
degli impatti e sulle potenzialità di diffusione e penetrazione nei mercati dei singoli
sistemi. Ulteriori studi riguardano invece le architetture proposte e lintegrazione
dei diversi dati disponibili in campo urbano e metropolitano da parte delle reti di
monitoraggio, al fine di creare degli standard internazionali.
Pertanto, la ricerca deve concentrarsi
sullo sviluppo di metodi di valutazione sotto il profilo economico-finanziario,
gestionale, organizzativo e formativo degli operatori, con le previsioni dei trend di
sviluppo e del ciclo di vita delle diverse tecnologie e sistemi integrati.
3.4.7 Analisi del mercato potenziale e
degli aspetti organizzativi dei sistemi di trasporto cooperativi e innovativi
Le innovazioni introdotte nei sistemi di
trasporto urbano per garantire la protezione dellambiente hanno condotto a
sperimentare una serie di sistemi cooperativi (come il car pooling, car sharing, taxi
collettivi), nonché sistemi di trasporto pubblico flessibili (sistemi a chiamata) di cui
' però necessario investigare, specie da un punto di vista economico (analisi
costi-benefici, efficienza e efficacia), sia gli aspetti organizzativi e gestionali (per
esempio mobility manager) nonché le reali potenzialità del mercato. E pertanto
necessario indirizzare la ricerca verso le applicazioni e la validazione delle esperienze
nei confronti dei diversi contesti urbani.
3.4.8 Metodi e modelli di previsione e simulazione del
traffico
Nellambito del controllo del traffico
urbano e extraurbano, particolarmente urgente ' lo sviluppo di sistemi di monitoraggio
del traffico (anche tramite telecamere), di gestione automatica delle congestioni, degli
incidenti e delle emergenze. La ricerca deve essere quindi indirizzata verso metodologie e
modelli matematici in grado di effettuare previsioni di breve-medio periodo e di simulare
la dinamica e i processi di evoluzione del traffico, a fronte di diverse azioni di
controllo e di interventi mirati a risolvere problemi di natura essenzialmente non
ricorrente.
3.5. Tecnologie di navigazione e
sorveglianza e Sistemi Telematici per il Controllo e lInformazione
La sicurezza e lefficienza dei
sistemi di trasporto e il livello del servizio offerto possono essere sensibilmente
migliorati in fase operativa mediante ladozione di strategie e sistemi di controllo
di tipo innovativo. Questi sistemi, resi tecnicamente e economicamente fattibili dagli
sviluppi dellinformatica e della telematica, rappresentano un campo in cui si stanno
concentrando notevoli quantità di risorse per la ricerca e nel quale ' fortemente attiva
la concorrenza fra macro-aree economiche a livello mondiale. In generale, la ricerca
riguarda non solo gli sviluppi delle tecnologie ma anche lelaborazione di
metodologie per la gestione e il coordinamento dei nuovi servizi originati
dallintroduzione di tali tecnologie.
3.5.1 Trasporto su strada
In particolare per quanto concerne il
trasporto su strada, si possono identificare delle aree di ricerca prioritarie ai fini del
miglioramento dellefficienza e della sicurezza del trasporto e della salvaguardia
ambientale. Queste possono essere schematicamente riassunte nei seguenti punti:
3.5.1.1 Sistemi integrati di gestione del traffico
Nellambito di questo settore occorre
distinguere fra traffico urbano e autostradale.
Per il traffico urbano occorre approfondire
la ricerca sui sistemi di controllo semaforico in grado di rispondere alle variazioni
delle condizioni del traffico stradale; essi sono un elemento importante di miglioramento
dellefficienza del sistema dei trasporti. Per essi occorre, quindi, sviluppare
sistemi integrati in grado di rispondere più rapidamente al variare delle condizioni del
traffico stradale, strumenti in grado di raccogliere informazioni real-time sulle
condizioni del traffico, migliorare le caratteristiche di interfacciabilità di questi
sistemi con sistemi paralleli (gestione del trasporto pubblico, radio di informazione
allutenza, assistenza alla guida, gestione dei parcheggi). Anche rilevante ' lo
sviluppo della ricerca correlata alla gestione degli accessi alle zone a traffico
limitato. In questo settore la ricerca dovrà concentrarsi sul miglioramento
dellefficienza dei dispositivi già in uso attualmente, come le telecamere per il
rilievo delle targhe e i transponder fissi installati a bordo dei veicoli. Infine, altre
applicazioni telematiche di particolare rilievo ove c' bisogno di ulteriore ricerca
riguardano le metodologie per la tariffazione automatica della sosta e delle
infrastrutture stradali.
Per il traffico autostradale, le aree di
ricerca prioritarie riguardano i sistemi di informazione allutenza, i sistemi di
monitoraggio del traffico mediante limpiego di sensoristica avanzata integrata con
sistemi di elaborazione delle immagini, i sistemi di controllo e monitoraggi delle rampe,
i sistemi di enforcement e i sistemi di pedaggio automatico.
Sistemi di gestione e controllo del trasporto pubblico
I sistemi telematici di gestione del
trasporto pubblico ne migliorano lefficienza, aumentando così la competitività e
favorendo lo spostamento modale verso sistemi con un impatto minore in termini ambientali
e di consumo energetico. Le aree di ricerca di maggiore interesse riguardano il
miglioramento di funzioni già implementate, con un particolare riguardo allo sviluppo dei
seguenti sistemi: di localizzazione dei veicoli; di comunicazione per le
radiocomunicazioni mobili digitali e per la trasmissione dati via GSM; di architetture
integrate per la cooperazione tra gestori di diversi modi di trasporto; di sistemi e
servizi economici e flessibili per linterazione con lutente finale, la
pianificazione interattiva dei viaggi, la prenotazione di alcuni servizi legati al
trasporto; di strumenti telematici per la gestione di forme di trasporto intermedie tra il
trasporto pubblico tradizionale e lauto privata (car sharing, auto in self
service, car pooling, taxi collettivi, sistemi demand responsive).
Sistemi di informazione allutenza
Una gestione delle informazioni e delle
comunicazioni agli utenti il più possibile completa e tempestiva ' essenziale ai fini di
permettere una scelta adeguata sia del modo di trasporto, sia del percorso da seguire,
minimizzando così percorsi a vuoto e fenomeni di congestione. In questo contesto assumono
particolare importanza le attività di ricerca sui sistemi di informazione
allutenza, in campo urbano e extraurbano sia per quanto concerne la pianificazione
del viaggio (pre-trip) sia le informazioni sui percorsi e sul traffico (en route) e
lassistenza alla guida. I settori di ricerca prioritari per il prossimo futuro sono
quindi quelli relativi: ai sistemi radio di tipo RDS-TMC, GSM e, UMTS; all'integrazione
allinterno del sistema di diffusione delle informazioni dei nuovi media
(Internet, TV digitale); ai personal computer installati a bordo dei veicoli (Car PC).
Sistemi di controllo del veicolo
Di estrema importanza soprattutto per
quanto concerne gli effetti sulla sicurezza, sono le ricerche nel campo dei sistemi di
controllo del veicolo come i radar anticollisione, i sistemi di controllo della distanza
laterale, i sistemi anticollisione e i sistemi di controllo della marcia. Le attività di
ricerca più rilevanti riguardano soprattutto i sistemi installati a bordo del veicolo e
le interfacce veicolo-infrastruttura e i sistemi di guida cooperativa. Questi ultimi, il
cui sviluppo più avanzato a medio-lungo termine ' costituito dai sistemi AVG (di cui
sono già state realizzate alcune applicazioni a livello prototipale), consentono di
aumentare la sicurezza e lefficienza del traffico mediante il miglioramento dello
scambio di informazioni relative alla velocità, posizione, accelerazione, ecc., tra
veicoli cooperanti in plotoni o tra veicoli e linfrastruttura opportunamente
attrezzata.
Trasporto merci
Nel settore del trasporto merci le aree di
ricerca di maggiore interesse riguardano i metodi e gli strumenti per
lottimizzazione della gestione della flotta, essenzialmente per quanto concerne la
programmazione degli itinerari e la riduzione dei viaggi a vuoto, che oltre a portare ad
un miglioramento dellefficienza del trasporto, hanno anche un impatto positivo
sullambiente. Di notevole importanza anche in questo settore sono i sistemi di
informazione allutenza soprattutto per quanto concerne la gestione del trasporto
combinato e delle catene logistiche, per cui tutti gli avanzamenti conseguiti
nellambito di questi sistemi possono portare sicuramente dei benefici al trasporto
merci. Infine, altri strumenti su cui occorrerebbe concentrare la ricerca sono il tracking
elettronico delle merci, particolarmente importante per il trasporto di merci pericolose,
e tutti i dispositivi, come smart card e servizi doganali automatici, che consentono di
aumentare lefficienza e la sicurezza del trasporto merci.
3.5.2 Altri modi di trasporto
Riguardo agli altri modi di trasporto, le
applicazioni satellitari in campo sia aereo che marittimo possono portare ad una maggiore
efficienza e sicurezza del servizio. Per il trasporto aereo in particolare,
levoluzione del controllo del traffico verso forme estesamente automatizzate potrà
consentire laffrancamento della condotta di volo di un aeromobile da una serie di
limitazioni che attualmente lo condizionano sia nei riguardi delle infrastrutture
aeroportuali che rispetto agli altri veicoli concorrenziali nellutilizzo dello
spazio aereo, con evidenti benefici per quanto riguarda lo sfruttamento dello spazio aereo
e la gestione del traffico aeroportuale. Nel settore navale sono da segnalare le attività
di ricerca su applicazioni, come ad esempio i radar per il controllo del traffico, volte
ad incrementare la sicurezza sia in navigazione, in particolare nelle zone con "route
separation", (rotte obbligate a seconda della destinazione) che nei porti, ove sono
notevoli i problemi di gestione e controllo del traffico. Infine, per quanto riguarda le
applicazioni in campo ferroviario, lattenzione ' soprattutto focalizzata sui
sistemi di gestione e controllo del traffico ferroviario con particolare riguardo ai
problemi di interoperabilità delle reti e dellalta velocità ferroviaria, sui
sistemi di controllo e localizzazione del veicolo e sul monitoraggio del trasporto merci.
3.6 Tecnologie dei veicoli, dei propulsori
e dei carburanti
Il finanziamento pubblico nel settore dei
veicoli ' chiamato a supportare le ricerche ad elevato rischio industriale (che non
rientrano nei consueti processi di innovazione dei prodotti) in grado di portare notevoli
vantaggi alla collettività.
Il finanziamento pubblico dovrà
interessare in futuro soprattutto i veicoli stradali e ferroviari, il cui miglioramento
può avere un effetto di grande rilevanza economica e sociale, mentre risulterà
necessariamente più marginale nei riguardi dei veicoli per trasporto aereo e navale.
Gli obiettivi generali a cui deve tendere
l'attività di ricerca futura sono in primo luogo:
- la riduzione dell'impatto dei veicoli sull'ambiente,
soprattutto con riferimento alla riduzione dell'inquinamento atmosferico, del rumore e dei
consumi energetici, tenendo conto dell'intero ciclo di vita dei veicoli;
- il miglioramento della sicurezza attiva e passiva.
Accanto a questi obiettivi prioritari, se
ne individuano altri - come il miglioramento del comfort (che ha effetti positivi sulla
sicurezza), l'aumento dell'affidabilità e della durata dei componenti, la riduzione dei
costi - che devono essere raggiunti senza penalizzare gli obiettivi principali.
Sulla base delle esperienze maturate negli
ultimi anni nel settore dei programmi di ricerca con finanziamento pubblico, si '
riscontrato che le ricerche di maggior successo sono quelle finalizzate al raggiungimento
di un obiettivo ben preciso. Si auspica quindi che, per ciascuno degli argomenti di
seguito elencati, venga definito un programma di ricerca sulla base di un obiettivo (ad
esempio: costruzione di una vettura con consumi inferiori a 3 litri di combustibile per
100 km, che comprende ricerche su aerodinamica, alleggerimento del veicolo, pneumatici,
propulsione).
3.6.1 Veicoli stradali
|
Il trasporto stradale comporta un pesante
impatto sull'ambiente, in termini di inquinamento atmosferico locale e globale, che può
essere ridotto con l'adozione di tecnologie veicolari più "pulite". Inoltre il
trasporto stradale ' caratterizzato da una forte incidentalità, che può essere in parte
ridotta migliorando le caratteristiche di sicurezza dei veicoli.
La riduzione delle emissioni inquinanti
dei veicoli stradali si può ottenere intervenendo alla fonte, cercando di migliorare la
combustione nei propulsori convenzionali o adottando propulsori intrinsecamente meno
inquinanti (propulsori elettrici, ibridi, con celle a combustibile), oppure intervenendo a
valle del motore con sistemi di post-trattamento dei gas di scarico, in grado di ridurre
lemissione nellatmosfera degli inquinanti formatisi durante la combustione
(marmitte catalitiche, filtri).
La riduzione dei consumi di energia
dei veicoli stradali può essere ottenuta riducendo le resistenze al moto (resistenza
aerodinamica, resistenza al rotolamento, inerzia del veicolo) e aumentando il rendimento
di conversione dellenergia del sistema di propulsione. I provvedimenti da prendere
per ridurre i consumi energetici sono quindi: riduzione della resistenza aerodinamica,
adozione di pneumatici con bassa resistenza al rotolamento, riduzione del peso del
veicolo, aumento del rendimento del propulsore e della trasmissione.
Una riduzione dei consumi e
dellinquinamento ' inoltre possibile intervenendo sulla composizione o sul tipo dei
combustibili utilizzati.
Il miglioramento delle caratteristiche
di sicurezza passiva dei veicoli richiede lo sviluppo integrato di strutture e sistemi
di ritenuta intelligenti, che minimizzano le forze, e quindi i danni, agenti sul corpo
durante le fasi di decelerazione conseguenti all'urto; un ruolo significativo nel
minimizzare tali effetti ' atteso dall'introduzione di sensori (sensori precrash) che
permettano di allertare il sistema intelligente di ritenuta in caso di incipiente urto.
L'uso dell'elettronica associato ai sistemi
di autotelaio (freni, sterzo, sospensioni) può favorire il controllo della dinamica del
veicolo anche in situazioni di emergenza.
Un significativo contributo alla sicurezza
preventiva proviene da sensori in grado di riconoscere situazioni di rischio (presenza di
ostacoli, manovre improprie, stato di attenzione del guidatore) e di segnalarle al
guidatore con sufficiente anticipo o di attivare sistemi di controllo del veicol stesso.
Analizziamo ora i principali argomenti che
dovranno essere oggetto delle attività di ricerca.
Sistemi di propulsione convenzionali a
benzina e Diesel
Nei motori a benzina il problema
dellinquinamento si risolve attualmente con luso dei catalizzatori trivalenti,
che penalizzano però i consumi. Lattività di ricerca futura sui catalizzatori
dovrà occuparsi della riduzione del loro tempo di attivazione nelle partenze a freddo,
dellaffidabilità e della fluidodinamica interna, non ancora ottimizzata, che induce
stress termici.
Liniezione diretta nei motori a
benzina, benché molto promettente per la riduzione dei consumi e dell'inquinamento, non
ha ancora ottenuto risultati soddisfacenti e richiede ancora unintensa attività di
ricerca. Si prevede in futuro lo sviluppo di motori ad iniezione diretta di benzina
funzionanti inizialmente con miscela stechiometrica, e successivamente a miscela magra (lean
burn). Ulteriori riduzioni dei consumi si potranno ottenere con la tecnologia del
controllo elettronico della distribuzione e con il sistema di raffreddamento modulare del
motore.
Un grande salto di qualità per quanto
riguarda le emissioni e i consumi nei motori Diesel ha coinciso con la recente
introduzione della tecnologia delliniezione diretta ad alta pressione common rail,
sviluppata dalla Fiat in un programma di ricerca con finanziamento pubblico. Sono
necessarie in futuro attività di ricerca per migliorare ulteriormente questo sistema, le
cui grandi potenzialità di applicazione e sviluppo cominciano solo ora ad essere
esplorate (notevoli benefici possono derivare dall'applicazione del common rail
anche ai motori Diesel pesanti per autobus e per veicoli per trasporto merci, nonché lo
sviluppo di piccoli motori Diesel con common rail da 1000-1200cc per autovetture a
bassissimo consumo).
Per ridurre ulteriormente le emissioni nei
motori Diesel e nei motori a benzina a miscela magra ai livelli richiesti dalle normative
Euro IV previste per il 2005, sarà necessario sviluppare in futuro i cosiddetti
catalizzatori DeNOx, in grado di ridurre gli NOx in ambiente
ossidante. Questi catalizzatori, attualmente del tutto inefficienti, dovranno essere
oggetto di opportuni programmi di ricerca per raggiungere livelli di abbattimento degli NOx
almeno del 60%. In ogni caso, lo sviluppo dei catalizzatori DeNOx ' subordinato ad una
consistente riduzione del contenuto di zolfo nei combustibili, senza la quale non sarà
possibile conseguire risultati accettabili (questa riduzione ' peraltro già prevista
dalla normativa, che prevede un limite di 50 ppm per il contenuto di zolfo nel gasolio per
autotrazione a partire dal 2005).
Riguardo ai motori di piccolissima taglia
per ciclomotori, oltre al loro miglioramento legato al trasferimento di tecnologie già
mature in campo automobilistico, ' necessaria un'attività di ricerca specifica per
ridurre l'inquinamento dei motori a due tempi.
Infine un importante argomento di ricerca,
finalizzato ad una più corretta valutazione dellinquinamento prodotto e dei
consumi, ' la determinazione dei cicli di funzionamento reali dei veicoli su strada,
attraverso indagini sperimentali e unadeguata modellistica.
Sistemi di propulsione con combustibili
alternativi
Una riduzione dellinquinamento '
possibile mediante luso di combustibili alternativi gassosi (metano, idrogeno),
vegetali oppure combustibili liquidi riformulati. Il problema principale legato
alladozione di nuovi combustibili (ad esempio i biocombustibili) ' però la loro
compatibilità con il motore; il motore infatti deve essere opportunamente adattato
perché luso del nuovo combustibile avvenga senza inconvenienti. Questo adattamento
spesso problemi tuttaltro che trascurabili e richiede lunghe sperimentazioni e
attività di ricerca specifiche.
Lidrogeno potrà diventare il
combustibile del futuro (per l'uso in motori a combustione interna e soprattutto in celle
a combustibile) se si riusciranno a superare le difficoltà tecnologiche di stoccaggio e
di distribuzione e i problemi relativi al costo di produzione (lidrogeno non si
trova libero in natura, ma deve essere prodotto).
Il gas naturale compresso (CNG), costituito
in prevalenza da metano, ' lunico combustibile alternativo ad elevate
caratteristiche ecologiche realmente disponibile su larga scala. In futuro, per annullare
le differenze di autonomia dei veicoli a metano rispetto ai veicoli convenzionali e per
ridurre ulteriormente limpatto sullambiente, ' necessario sviluppare
tecnologie di controllo della combustione specifiche per il metano e tecnologie innovative
ad elevata sicurezza per lo stoccaggio del combustibile gassoso a bordo, nonché
lintroduzione di specifiche tecnologie di post-trattamento.
Sistemi di propulsione elettrici a batteria
Il principale svantaggio tecnologico dei
veicoli elettrici, che ne ha finora ostacolato la diffusione commerciale, ' la ridotta
autonomia, dovuta alla bassa densità energetica delle batterie attualmente disponibili
sul mercato (essenzialmente batterie al piombo).
Sono attualmente allo studio molti nuovi
tipi di accumulatori elettrochimici, alcuni dei quali estremamente promettenti (come le
batterie Ni-idruri metallici e Litio-ione).
Per i veicoli elettrici ' quindi
importante che vengano effettuati in futuro programmi di ricerca focalizzati soprattutto
sullo sviluppo di batterie innovative ad elevata densità energetica, con ricarica rapida
e che non presentino problemi di inquinamento nella fase di smaltimento.
Sulla base di quanto appena affermato, '
evidente che le ricerche sullauto elettrica non dovranno coinvolgere solo le case
automobilistiche, ma soprattutto le industrie e gli enti di ricerca che si interessano
direttamente dello sviluppo di batterie più efficienti.
Dato che il limite della propulsione
elettrica ' la scarsa autonomia energetica, le prime applicazioni commerciali
riguarderanno senza dubbio quei veicoli caratterizzati da missioni limitate in ambito
urbano, come le minivetture a due posti e i ciclomotori (per i ciclomotori elettrici
sarebbero sufficienti anche batterie del tipo Ni-idruri metallici per garantire
unautonomia reale in città prossima ai 50 km, tale da renderà appetibile questa
soluzione).
Sistemi di propulsione ibridi convenzionali
A differenza dei veicoli elettrici, i
veicoli ibridi (che utilizzano un motore elettrico in combinazione con un motore termico)
hanno già oggi unautonomia energetica soddisfacente e livelli di inquinamento
estremamente bassi.
In generale, i sistemi di propulsione
ibridi sono caratterizzati da un uso delle batterie diverso rispetto ai veicoli elettrici,
dovendo queste svolgere essenzialmente una funzione di livellamento di carico più che di
accumulo di energia; da qui scaturisce la necessità di unità ausiliarie di accumulo ad
alta potenza specifica e alto rendimento di carica/scarica, per l'erogazione dei picchi di
potenza (buffer). Le tecnologie candidate a svolgere questa funzione (oltre a
batterie specifiche al Pb, Ni-idruri metallici, e al Litio) sono i volani elettromeccanici
e i supercondensatori; per entrambe le soluzioni, e in particolare per i
supercondensatori, sono ancora necessari studi approfonditi.
Oltre a batterie ad elevata efficienza
energetica e elevata densità di potenza, i veicoli ibridi di seconda generazione
richiederanno lo sviluppo di un motore termico integrato con la macchina elettrica,
unelettronica di potenza ad elevata integrazione e un controllo dellintero
sistema (motore termico, motore elettrico, trasmissione, ausiliari) per la gestione
ottimale delle diverse modalità operative.
Un sistema di propulsione ibrido
"parallelo" con motore Diesel ad iniezione diretta di piccola cilindrata
potrebbe consentire in futuro leffettivo raggiungimento dellobiettivo dei 3
litri/100 km; infatti ai vantaggi del Diesel ad iniezione diretta si aggiungono le
potenzialità di riduzione dei consumi del sistema ibrido parallelo (stimate attorno al
20%), che ingloba i benefici offerti dalla trasmissione ottimizzata, dalle modalità di stop
& start e dal recupero dell'energia cinetica.
Sistemi di propulsione ibridi con celle a
combustibile
Si tratta di un sistema di propulsione
elettrico/ibrido in cui lenergia elettrica viene prodotta a bordo da una batteria di
celle a combustibile alimentata con idrogeno.
Le ricerche in questo campo riguardano
soprattutto le problematiche di produzione e stoccaggio dellidrogeno a bordo, oltre
allo sviluppo di un sistema di trazione ibrido tipo serie, con particolare attenzione alla
riduzione dei costi.
Per superare nel breve-medio termine
l'indisponibilità di strutture idonee alla distribuzione e allo stoccaggio dell'idrogeno,
' inoltre previsto lo sviluppo di un reformer, che, installato sul veicolo, potrà
generare idrogeno a bordo a partire da combustibili liquidi (metanolo, benzine
riformulate). L'uso del reformer permetterà quindi la realizzazione di un veicolo a
trazione elettrica alimentato con benzina.
Molti Costruttori di autoveicoli sono
impegnati in programmi di sviluppo delle autovetture con celle a combustibile, sia negli
Stati Uniti che in Europa, e sono auspicabili progetti di ricerca coordinati in questo
settore anche in Italia.
Aerodinamica
L'ottimizzazione dei veicoli in galleria
del vento consente una riduzione della resistenza aerodinamica e quindi un beneficio sui
consumi senza un aggravio significativo dei costi.
I miglioramenti in questo campo, in cui
lItalia possiede centri di ricerca di assoluta eccellenza a livello internazionale,
sono legati alle ricerche per il perfezionamento delle gallerie del vento attualmente
disponibili, allo scopo di simulare in modo sempre più fedele il comportamento
aerodinamico dei veicoli su strada e alla taratura dei modelli numerici che possono
contribuire al processo di ottimizzazione delle forme.
Sono possibili notevoli miglioramenti
soprattutto dell'aerodinamica della zona sotto il pianale della vettura. Un ulteriore
contributo alla riduzione dei consumi ' atteso dallo sviluppo di tecniche attive di
controllo dei flussi aerodinamici e da metodologie tecnico-sperimentali per
l'ottimizzazione dell'aerodinamica sotto cofano richiesta dai sistemi innovativi di
raffreddamento motore (sistemi attivi parzializzabili). Inoltre ' necessario mettere a
punto una simulazione accurata anche delleffetto del vento laterale sulle
autovetture (sicurezza) e dei flussi turbolenti (aeroacustica).
Alleggerimento del veicolo
Negli ultimi venti anni si ' riscontrata
una tendenza generale allaumento del peso dei veicoli, giustificata in parte dalla
richiesta di maggior comfort e sicurezza. Lesigenza attuale di ridurre i consumi
dovrà portare necessariamente ad uninversione di tendenza, attuabile mediante
limpiego di nuovi materiali e processi (favoriti dall'adozione di nuove architetture
per il veicolo, basate sull'utilizzo funzionale di materiali diversificati), nel
mantenimento delle attuali caratteristiche di sicurezza delle vetture.
Pneumatici
Per ridurre la resistenza al rotolamento
dei pneumatici (che incide in maniera rilevante sui consumi) e mantenere buone doti di
guida e di tenuta anche in condizione di bassa aderenza (che incidono sulla sicurezza), le
attività di ricerca dovranno riguardare in futuro soprattutto i materiali (polimeri,
cariche rinforzanti e mescole) e le metodologie di progettazione.
Sicurezza
Il problema posto dalla sempre maggiore
diversificazione dei veicoli circolanti sta orientando la legislazione verso nuovi
obiettivi sia in termini di norma di prova sia per gli aspetti di compatibilità tra i
veicoli. Sono in particolare necessari sviluppi di nuovi concetti strutturali con
l'impiego di sistemi di ritenuta intelligenti orientati ai veicoli di piccole dimensioni.
Gli sviluppi della telematica (trattati in
un altro paragrafo) applicata al veicolo mirano da un lato a favorire la sicurezza
mediante l'erogazione di informazioni tempestive sul traffico e dall'altro ad imporre al
veicolo stesso i limiti (velocità, emissioni, precedenze, ecc.). Quest'ultimo aspetto
richiede una valutazione accurata delle modalità di implementazione in modo da evitare
conflitti con l'esigenza/necessità del guidatore in condizioni critiche.
L'utilizzo di sensori in grado di
riconoscere il contesto in cui opera il veicolo (ostacoli, infrastrutture, ecc.) ' la
premessa allo sviluppo del veicolo intelligente in grado di eseguire parzialmente o
completamente manovre automatiche per aumentare la sicurezza di guida. Anche in questo
caso la conoscenza dello stato di attenzione del guidatore, la gestione dei conflitti
nelle azioni di controllo del veicolo e la disponibilità di adeguati sistemi di guida
"drive-by-wire" richiedono attività di ricerca specifiche.
3.6.2 Veicoli ferroviari
|
Gli obiettivi generali nel settore del
trasporto ferroviario sono il miglioramento delle condizioni di sicurezza e il
raggiungimento di tutti i requisiti in grado di aumentare la competitività del servizio
di trasporto pubblico: il miglioramento del comfort di marcia, dell'affidabilità e della
durata dei componenti, la riduzione dei consumi energetici e dei costi.
Il trasporto ferroviario comporta un
impatto sull'ambiente nettamente minore rispetto al trasporto stradale: l'unico aspetto di
una certa rilevanza, limitatamente al trasporto ad alta velocità, ' quello del rumore di
origine aerodinamica, la cui riduzione costituisce indubbiamente un importante obiettivo
da perseguire.
Veicoli ferroviari convenzionali per alta
velocità
L'obiettivo in questo settore consiste
nella definizione di un treno del futuro (o meglio di un sistema completo, che includa il
treno e l'infrastruttura), ad assetto fisso o controllato, con caratteristiche
completamente innovative rispetto ai treni attuali (silenzioso, leggero, sicuro,
confortevole, affidabile, economico).
Alla base degli sviluppi dell'alta
velocità si pongono gli studi fondamentali riguardanti i fenomeni di contatto
ruota/rotaia (la cui interazione influenza in maniera determinante la stabilità del moto
A.V.), le problematiche legate alla manutenzione della via di corsa, il miglioramento dei
metodi di modellazione matematica (per il calcolo della dinamica di marcia dei veicoli,
per la valutazione delle forze e vibrazioni indotte sulle strutture di sostegno e
sull'armamento, per lo studio della generazione e propagazione del rumore). In tutti
questi studi il veicolo ferroviario, l'armamento e la struttura portante devono essere
considerati come un unico complesso, in cui i vari componenti interagiscono e determinano
il comportamento dinamico complessivo, influenzando in maniera determinante la sicurezza e
il comfort di marcia dei veicoli, il degrado dell'armamento, l'usura delle rotaie, le
vibrazioni trasmesse, il rumore aereo e strutturale.
Un problema molto sentito ' quello della
adozione di norme comuni tra i Paesi europei, insieme alla necessità di omogeneizzare la
rete ferroviaria europea (interoperabilità). Attualmente si hanno nei vari Paesi
tolleranze diverse negli scartamenti, alimentazione diversa, in qualche caso perfino il
senso di marcia ' diverso. A questo riguardo, la conoscenza completa del comportamento
dinamico del sistema treno-armamento-struttura portante potrebbe permettere in futuro, in
vista della completa integrazione della rete europea ad alta velocità, di pianificare i
programmi di esercizio delle linee e di giungere finalmente, su base razionale e
obiettiva, a regole comuni a livello europeo per stabilire il "mix" di treni,
con differenti caratteristiche di velocità e carico assiale, che risultino accettabili
sulle varie tratte della rete europea integrata.
Altre tematiche di ricerca nel settore dei
veicoli ferroviari per alta velocità sono le seguenti:
- studio di carrelli di tipo innovativo per quanto concerne
sia i materiali impiegati che l'assetto delle ruote in curva. In particolare si possono
studiare forme di assetto passivo o controllato attivamente e strutture di carrello
innovative mono e pluriasse;
- approfondimento del ruolo dei veicoli ad assetto variabile e
delle tecniche di azionamento;
- sviluppo e avanzamento di tecniche di misura adatte ai
problemi della dinamica a velocità sia alta che convenzionale;
- studio della dinamica del sistema veicolo - pantografo -
catenaria;
- miglioramento della rigidezza e resistenza all'urto delle
casse del materiale rotabile;
- analisi delle fonti di rumore (pantografo, cassa, ruote,
armamento) e mezzi di protezione);
- studio dei problemi di sicurezza e affidabilità nelle
gallerie ferroviarie di grande lunghezza (sia ad alta velocità che velocità
convenzionali);
- studio di problemi di affidabilità e manutenzione dei
veicoli ferroviari e validazione mediante metodologie life cicle cost;
- studio di sistemi innovativi di trasmissione dell'energia,
alternativi al pantografo, e sistemi di trazione alternativi alla trazione elettrica, come
le turbine a gas, le celle a combustibile o sistemi ibridi;
- costituzione di centri per la sperimentazione integrale di
veicoli e treni.
Veicoli ferroviari convenzionali per il
trasporto merci
A differenza dei veicoli ferroviari per il
trasporto passeggeri, non si ' riscontrato negli ultimi decenni un miglioramento
tecnologico significativo dei veicoli per trasporto merci. E' necessario quindi un rapido
adeguamento di questi veicoli ai livelli raggiunti dai veicoli A.V. e un contemporaneo
adeguamento delle infrastrutture per le operazioni di carico/scarico, stoccaggio, ecc. La
ricerca dovrà quindi riguardare non solo il trasporto merci ferroviario, ma l'intero
sistema intermodale di cui questo ' parte integrante.
Importanti tematiche di ricerca nel settore
sono quindi:
- studio di una nuova generazione di veicoli per il trasporto
merci ad alta velocità, inseribili in sistemi a consegna rapida;
- studio di sistemi di frenatura a comando teletrasmesso per
treni di grande massa e su linee di valico;
- problemi di ottimizzazione veicolo/sagoma nel trasporto
intermodale;
- minimizzazione dell'usura ruota/rotaia con elevati carichi
per asse; modellizzazione matematica dei fenomeni inerenti e loro verifica sperimentale.
3.6.3 Veicoli ferroviari per il trasporto
urbano
Anche per questa categoria di veicoli la
ricerca non dovrebbe riguardare solo il miglioramento di componenti o di funzioni dei
veicoli esistenti, ma soprattutto lo studio di nuove configurazioni di veicoli. Riguardo
alle metropolitane, il principale vantaggio atteso ' la riduzione dei costi di
costruzione, ostacolo principale alla diffusione di questa modalità di trasporto. Tra le
tematiche di maggiore interesse per la ricerca si ricordano quindi:
- studio di nuove architetture di veicoli;
- ricerca di dispositivi di azionamento e rotolamento
innovativi con studi teorici e sperimentali sulla loro dinamica di marcia e interazione
con la via;
- ricerca di un più efficace equilibrio tra esigenze di
standardizzazione nella costruzione del materiale rotabile e esigenze particolari dei
singoli sistemi da costruire.
3.6.4 Veicoli non convenzionali a
levitazione magnetica
I principali vantaggi dei sistemi di
trasporto guidato a levitazione magnetica (Maglev) nei confronti del sistema ruota/rotaia,
sono: la possibilità di raggiungere qualsiasi velocità senza dar luogo a disturbi di
natura dinamica, il mantenimento a tempo indefinito della qualità geometrica della via
(indipendentemente dalla velocità e dalla intensità del traffico che vi transita), la
totale assenza di vibrazioni trasmesse al suolo o ai fabbricati limitrofi.
I sistemi Maglev finora sperimentati (il
Transrapid Tedesco e l'EDS Giapponese), pur avendo confermato il pieno raggiungimento
delle prestazioni previste, appaiono fortemente penalizzati dagli altissimi costi.
In Italia ' stato studiato un nuovo
sistema Maglev basato sull'impiego di magneti permanenti operanti in opposizione. Questo
sistema ha, in base agli studi effettuati finora, notevoli vantaggi in termini di costo
rispetto agli altri Maglev, e anche nei confronti con la ferrovia convenzionale presenta
una netta economia nei costi variabili e realizza anche qualche vantaggio per i costi
fissi.
Il nuovo sistema, i cui aspetti innovativi
sono stati studiati a fondo e verificati sperimentalmente in condizioni statiche, richiede
ora una attività di ricerca su un impianto di prova per la verifica del corretto
comportamento dinamico.
3.7 La ricerca per il miglioramento della
sicurezza stradale
Uno dei costi sociali più forti che il
nostro paese paga in termini di mobilità ' costituito dai danni alle persone derivanti
dalla circolazione dei veicoli stradali (danni stimati in oltre 37.000 Mld'/anno). Al
fine di ridurre questo bilancio fortemente negativo il primo programma di azione per la
Sicurezza Stradale, presentato dalla Commissione Europea su richiesta del Consiglio
nell'aprile '97 pone l'obiettivo di ridurre in quindici anni del 40% i decessi e i
ferimenti dovuti agli incidenti stradali. L'Italia parte oggi in ritardo rispetto agli
altri paesi dell'UE nei quali sono operativi già da tempo programmi di Sicurezza Stradale
periodicamente valutati e perfezionati.
Il ritardo accumulato dovrà essere
recuperato con un programma di interventi ad ampio raggio che affronti in modo sistematico
nel tempo il problema incidentalità stradale nelle diverse componenti (automobilisti,
motociclisti, pedoni) e nei diversi ambiti (urbano, extraurbano, ecc.). Questo programma
dovrà prevedere sia azioni operative che di tipo conoscitivo individuando le tipologie e
le priorità d'intervento per il miglioramento della sicurezza stradale e definendo le
linee guida che potranno essere emanate per motivare interventi per il raggiungimento
degli standard di sicurezza stradale comparabili alle direttive europee.
Il contributo della ricerca alla
definizione di un programma di interventi coordinati per la sicurezza stradale '
fondamentale, in quanto, l'acquisizione e la formazione di un'adeguata base di conoscenze
teoriche e tecniche, specifiche del settore, ' preliminare a qualsiasi intervento.
Impostazioni metodologiche di questo tipo
hanno permesso ad altri paesi europei di operare, tramite le linee guida prodotte da studi
sulla sicurezza stradale, azioni concrete per la riduzione dei tassi d'incidentalità. Il
costante monitoraggio dei parametri di controllo ha permesso il continuo aggiornamento
delle strategie d'intervento oltre che la definizione sempre più dettagliata di nuove
linee d'approfondimento scientifico.
L'Italia, in accordo alle direttive europee
precedentemente citate, dovrà recepire le esperienze maturate nei paesi più attenti e
sensibili al problema e implementare le strategie d'intervento opportune per raggiungere
gli obiettivi comunitari in materia di tassi d'incidentalità e sicurezza stradale.
I temi principali che la ricerca dovrà
affrontare in questo settore possono essere distinti in due macroaree. La prima '
relativa al coordinamento con le altre attività di ricerca nel settore dei trasporti.
Tale area definita multiobiettivo racchiude le azioni di coordinamento della ricerca nel
settore sicurezza con quei filoni di studio che sono stati trattati negli altri temi di
ricerca (ad esempio, sui sistemi di controllo e sui veicoli).
La seconda area riguarda, esplicitamente,
gli aspetti conoscitivi del fenomeno dellincidentalità stradale nei diversi
contesti e lanalisi delle possibili azioni per la riduzione di tale incidentalità.
3.7.1 Rilievo e analisi del processo d'incidente
Data la complessità e la casualità
dell'evento incidente la ricerca dovrà provvedere alla definizione di metodologie per la
normalizzazione del rilievo di tali eventi e per l'analisi delle relazioni causali e per
la valutazione delle conseguenze in termini di misura di danni materiali e biologici. In
tal senso i capitoli di un programma di ricerca potranno riguardare aspetti quali:
Rilievo degli incidenti e formazione di banche dati.
Sul modello del progetto comunitario CARE
si dovrà provvedere alla valutazione delle metodologie di acquisizione e di trattamento
dei dati relativi agli incidenti e alle loro conseguenze nel tempo. Si dovranno inoltre
studiare le possibilità di integrazione tra le diverse banche dati (ad esempio: catasto
viario, dati forze dell'ordine, dati assicurazioni, dati sanitari) al fine di
omogeneizzare gli stessi.
Analisi del processo di incidente.
Tale analisi dovrà mirare alla definizione
dell'evento incidente, alla determinazione delle relazioni causali che lo determinano,
alle modalità di valutazione dei danni e infine alla determinazione dei parametri che
forniscono la misura dell'esposizione al rischio.
Strumenti di lettura e interpretazione dei dati.
L'analisi e l'interpretazione dei dati di
incidentalità potranno fornire un quadro più approfondito dello stato della sicurezza
stradale in Italia, consentendo la selezione delle linee di intervento prioritarie. Gli
strumenti d'interpretazione dei dati, sia a livello microscopico che macroscopico,
renderanno possibile una valutazione più realistica dei costi connessi all'incidentalità
e permetteranno l'implementazione di modelli di analisi macroscopica capaci di esprimere
attraverso procedure di aggregazione e elaborazione dei dati le relazioni tra parametri
socio-economici e tassi d'incidentalità.
Relazioni funzionali della sicurezza
Tali relazioni esprimono i legami tra
l'incidentalità e caratteristiche quali ad esempio: Traffico, Velocità, Congestione,
Tipologia di strada, Caratteristiche geometriche e strutturali dell'asse stradale. Esse
consentono di individuare le situazioni di maggiore criticità potenziale e di ottimizzare
gli interventi sulle infrastrutture valutandone i benefici attesi.
3.7.2 Gli interventi per ridurre lincidentalità
Gli studi dovranno riguardare i possibili
interventi in tutte le componenti del processo d'incidente: uomo, veicolo, strada,
ambiente esterno. Non ' possibile, in questa sede, entrare nello specifico di ciascuna di
queste componenti, ci si limita a fornire per grandi linee alcuni dei principali temi di
approfondimento.
Interventi infrastrutturali per ridurre l'incidentalità
|
In questo campo la ricerca dovrà fornire
il suo contributo alla determinazione delle caratteristiche infrastrutturali che incidono
maggiormente sulla sicurezza.
La strada costituisce uno degli elementi
più delicati da trattare nel processo d'incidente oltre che per le complesse interazioni
tra conducente e ambiente stradale anche per le notevoli risorse che richiedono gli
interventi di adeguamento della sede stradale. In tal senso, saranno opportune specifiche
ricerche riguardanti il miglioramento delle infrastrutture e le relative indicazioni
progettuali, che dovranno riguardare sia l'adeguamento degli assi viari esistenti che la
progettazione dei nuovi. Tali ricerche dovranno tenere conto anche degli elementi di
arredo, segnaletica, illuminazione e delle barriere, nonché delle metodologie per la
programmazione degli interventi di manutenzione delle pavimentazioni stradali.
Aspetti comportamentali della sicurezza
Secondo le indagini svolte da molti anni in
ambito internazionale l'uomo ' responsabile dell'80% degli incidenti stradali. La ricerca
nel campo dell'analisi del comportamento di guida e nella scelta di strategie di
condizionamento verso comportamenti più prudenti dovrà riguardare molteplici aspetti.
Quelli più salienti possono sintetizzarsi in: trattamento dei guidatori a rischio,
efficacia e programmazione delle campagne informative, indagini sulluso delle
cinture di sicurezza e azioni per incrementare tale uso, elencazione dei comportamenti a
rischio e dei metodi di condizionamento.
Aspetti gestionali
La gestione del sistema viario in funzione
della sicurezza stradale rappresenta una possibilità di intervento per la riduzione degli
effetti del traffico sull'incidentalità. In tal senso la regolazione del traffico, gli
interventi di moderazione del traffico in ambito urbano, l'uso della leva tariffaria per
il reperimento di risorse e per indurre comportamenti compatibili agli standard di
sicurezza auspicati, gli effetti della ripartizione modale, ecc. costituiscono
interessanti ambiti di studio da approfondire in considerazione degli effetti sulla
sicurezza stradale.
Dati gli scopi di questo documento non si
sono approfondite le altre aree di ricerca che pur avendo notevole importanza ai fini
della definizione di un programma integrato per la sicurezza stradale sono fuori dalla
portata degli interventi possibili nel PGT. Tali aree riguardano ad esempio gli aspetti
giuridici e amministrativi dei dispositivi, di controllo e sanzionatori, ipotizzabili per
l'incentivazione dei comportamenti più sicuri da parte degli utenti e per atteggiamenti
più responsabili da parte dei soggetti giuridici gestori della rete stradale.
Nei paragrafi precedenti sono state già
evidenziate le possibilità offerte dai miglioramenti tecnologici offerti dalla telematica
e dall'elettronica applicata al veicolo e ai dispositivi di controllo su strada. Ci
limitiamo qui a sottolineare le ricadute positive per la sicurezza stradale derivanti
dall'applicazione di tali strumenti.
Dalla breve sintesi delle possibilità
offerte da un programma di ricerca sulla sicurezza stradale si evince che l'avvio di un
programma di ampio respiro, che affronti in modo sistematico questi temi, consentirà una
migliore comprensione del fenomeno e l'individuazione delle azioni strategiche attuabili
per il controllo dei tassi d'incidentalità. Nel breve periodo sarà possibile intervenire
per la limitazione della crescita di tali tassi, successivamente, si potrà intervenire
per attuare l'auspicata inversione di tendenza mediante azioni di più ampio respiro.
Si avrà infine il vantaggio di stimolare
altri soggetti privati e pubblici all'avvio di ricerche sinergiche con quelle del PGT in
modo da individuare ulteriori linee d'approfondimento del problema sicurezza quali ad
esempio miglioramenti tecnologici dei veicoli, sistemi di gestione delle operazioni di
pronto soccorso, monitoraggio delle infrastrutture ad accessi controllati ecc.
3.8. Linnovazione delle
infrastrutture di trasporto
Gli orientamenti che si vanno registrando
nellUnione Europea e nel PGT si pongono lobiettivo di dotare il Paese di una
rete di infrastrutture finalizzata allo sviluppo delle relazioni economiche e alla
coesione territoriale in cui le diverse infrastrutture risultino adeguate alle funzioni
svolte e inserite nel contesto territoriale e ambientale nel miglior modo possibile.
La dotazione infrastrutturale ' in
generale ampia ma spesso di "qualità" insufficiente e con scadente livello di
manutenzione, e anche le nuove infrastrutture non rispondono ai più moderni criteri di
progettazione ambientale compatibile.
Pertanto la ricerca nel settore delle
infrastrutture dei trasporti deve essere volta tanto al miglioramento della progettazione
delle nuove infrastrutture quanto allammodernamento e potenziamento di quelle
esistenti, sia per poter sostenere una domanda di trasporto sempre più elevata sia per
poter disporre di infrastrutture più sicure e affidabili e caratterizzate da un minor
impatto ambientale. In tale quadro ' possibile individuare alcune macro linee di ricerca.
3.8.1. Criteri per ladeguamento delle infrastrutture
stradali
Gran parte della rete stradale, sia urbana
che extraurbana, ' caratterizzata da un livello qualitativo notevolmente inferiore a
quello delle più recenti infrastrutture e ciò si riflette in una ridotta capacità
complessiva della rete, in un basso livello di servizio e in un sensibile impatto
sullambiente e sulla sicurezza.
La ricerca, oltre che indirizzarsi alla
definizione di metodologie per lanalisi degli impatti delle caratteristiche della
rete sui fattori suddetti, deve allora individuare gli interventi di adeguamento che, nel
rispetto dei numerosi vincoli ambientali, strutturali e economici esistenti, consentano il
miglior funzionamento complessivo del sistema.
3.8.2. Metodi per la progettazione del
layout dei nodi complessi
Nella prassi progettuale non esistono
metodologie consolidate per la definizione del layout e del funzionamento dei nodi
complessi: interporti, scali merci, e più in generale tutti i nodi di interscambio. Ciò
' dovuto sia alla mancanza di studi e esperienze, soprattutto nel nostro Paese, sia alla
complessità dei sistemi, per il cui corretto funzionamento interagiscono molteplici
componenti.
Vi ' pertanto necessità di ricerche che
mettano in relazione, mediante modelli matematici, il funzionamento delle diverse
componenti del nodo complesso con le caratteristiche del traffico e
dellinfrastruttura.
3.8.3. Nuovi criteri di progettazione delle
infrastrutture come elementi di riqualificazione ambientale
Le infrastrutture di trasporto incidono
profondamente sulle attività socio-economiche delle zone servite e al tempo stesso
condizionano in misura altrettanto significativa lambiente attraversato. Se esse
sono spesso causa di degrado ambientale ' anche vero che nuovi criteri di progettazione
possono produrre infrastrutture di trasporto che costituiscono esse stesse elementi di
riqualificazione ambientale.
In ambito urbano, occorre studiare forme di
coesistenza tra le diverse componenti del trasporto (mezzi pubblici su gomma e su ferro,
autovetture, motocicli, velocipedi e pedoni) con particolare riguardo alla creazione di
zone a carattere residenziale nelle quali siano favoriti il trasporto pedonale e
ciclistico. In tal modo sarà possibile migliorare la vivibilità delle aree di
intervento, con particolari vantaggi per alcuni tipi di utenza quali anziani e bambini, e
riqualificare lambiente urbano.
In ambito extraurbano, si devono studiare
criteri di progettazione che consentano una valutazione esplicita e realistica
dellinserimento delle infrastrutture di trasporto nel territorio.
3.8.4. Nuovi materiali per le
sovrastrutture stradali, ferroviarie e aeroportuali
I materiali impiegati per la costruzione
delle sovrastrutture sono soggetti ad un degrado i cui effetti sono apprezzabili sia in
termini di riduzione del comfort di marcia che in termini di maggiore rumorosità e
incidentalità.
Il miglioramento dei materiali esistenti
e/o lintroduzione di nuovi materiali possono assicurare sia prestazioni più elevate
che una maggiore durabilità, e quindi minori interventi di manutenzione. Si pensi in
proposito alla possibilità di migliorare la capacità fonoassorbente e drenante delle
pavimentazioni, o di aumentare la capacità portante delle sovrastrutture ferroviarie.
3.8.5. Riduzione dellimpatto
ambientale delle infrastrutture di trasporto
Recentemente la ricerca ha prodotto
apprezzabili risultati relativi alla valutazione dei numerosi impatti sullambiente
da parte delle infrastrutture di trasporto. Notevoli sviluppi della ricerca possono aversi
nel complesso settore della propagazione del rumore e delle vibrazioni, con
lobiettivo di valutare gli impatti sia sulle persone che sulle strutture, tanto in
ambito urbano per le sovrastrutture stradali e per quelle in ferro (metropolitane,
tramvie) quanto in ambito extraurbano (linee ferroviarie ad alta velocità, aeroporti,
etc.).
Studi sullemissione del rumore
derivante dal contatto pavimentazione pneumatico possono condurre alla realizzazione di
manti di usura che riducono la generazione del rumore, studi sulla propagazione
allinterno della sovrastruttura stradale e ferroviaria potrebbero permettere di
realizzare sovrastrutture con migliore assorbimento, sono poi necessari studi sui metodi
di schermatura per ridurre gli impatti del rumore e delle vibrazioni sullambiente
esterno.
Una riduzione degli impatti
sullambiente può derivare inoltre dallo studio di tecniche di manutenzione
innovative, quali ad esempio il riciclaggio a freddo dei conglomerati bituminosi.
3.8.6. Gestione dellinfrastruttura
Molto possono gli studi delle tecniche per
la gestione delle infrastrutture: manutenzione preventiva programmata, tecniche reticolari
per la pianificazione e la programmazione dei lavori, sistemi di gestione delle aziende di
trasporto e degli enti gestori dei trasporti.
La manutenzione preventiva consente di
intervenire prima che i degradi comportino la perdita di funzionalità del servizio di
trasporto, e al tempo stesso garantisce risparmi economici; il suo successo ' subordinato
allo studio delle leggi di decadimento dei materiali e dei componenti complessi in
relazione alle condizioni duso.
Lattività di ricerca deve
individuare tecniche di gestione della manutenzione e criteri di intervento che consentano
di migliorare la qualità delle infrastrutture stradali, ferroviarie e aeroportuali,
riducendo al tempo stesso i costi economici degli interventi di manutenzione e i disagi
provocati agli utenti. In tal senso occorre orientarsi verso lo studio di idonei sistemi
di supporto alle decisioni, quali ad esempio i sistemi esperti, lindividuazione
degli indicatori e dei parametri più idonei per la scelta degli interventi e la stima
delle caratteristiche prestazionali degli interventi.
Le tecniche di programmazione dei lavori
consentono da un lato di coordinare e ottimizzare le risorse impiegate e dallaltro
di stimare e modificare i tempi delle fasi di lavoro in modo da renderli compatibili con
il funzionamento globale del sistema di trasporto su cui si interviene.
Le tecniche di gestione delle aziende e dei
gestori di trasporto possono arricchirsi degli sviluppi tecnologici e metodologici
dellattività di ricerca aumentando considerevolmente lefficienza e
lefficacia dei propri servizi.
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