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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 31 MARZO 2019
PROGRESSO E TECNOLOGIA
AUTOMAZIONE CON INTELLIGENZA
L'automazione è una tendenza in crescita in tutta una
sequela di settori mondiali, agevolata dalla sempre maggiore
complessità e scalabilità delle soluzioni digitali e
dalle comunicazioni M2M (fra macchine).
Tuttavia, per i porti ed i terminal che effettuano operazioni
nell'ambito di uno spazio competitivo, l'automazione è un
importante investimento che necessita di competenze ed impegno al
fine di far sì che essa funzioni.
Benché si convenga diffusamente fra gli esperti nel
settore che tutto quello che possa essere automatizzato alla fine lo
sarà, molti terminal non vedevano l'ora di automatizzare
certi processi, oppure si sono messi ad aspettare di vedere come si
stia sviluppando l'automazione prima di impegnarvisi sul serio.
In molti casi, l'approccio all'automazione e l'intelligente
pianificazione per la sua messa in pratica rappresentano una seria
barriera che impedisce ad alcuni porti e terminal di accedere
all'enorme potenziale della tecnologia.
Di conseguenza, le competenze nel settore in ordine
all'automazione e dove essa possa essere utilizzata nel modo più
efficiente stanno diventando sempre più preziose.
Difficoltà di automazione
Avere a che fare con un passaggio tecnologico tanto complicato
così come l'automazione giorno per giorno dei processi
nell'ambito di un porto o di un terminal, i quali quasi tutti devono
continuare a funzionare secondo la propria solita capacità
nel corso dell'aggiornamento, mette gli operatori e le autorità
a confronto con un certo numero di problematiche.
Per quanto l'ostacolo più ovvio da superare sia quello
del costo, ci sono diverse altre questioni che devono essere
risolte.
Un argomento del giorno al momento è quello del ruolo
umano in un'era di automazione, dato che alcuni enti e sindacati dei
lavoratori richiedono la protezione dei posti di lavoro, mentre
altre istituzioni suggeriscono la riqualificazione dei
professionisti del settore marittimo.
Più recentemente sono sorte difficoltà inerenti
all'automazione da quello che Daniel Reiss e Joseph H. Discenza
identificano in un libro bianco di Port Technology come la
"eccessiva complessità" al contrario della
semplicità: un insuccesso nell'attuazione che crea più
problemi di quanti ne risolva.
Reiss e Discenza argomentano in modo chiaro la suddetta tesi in
ordine alla completa automazione dei terminal container sostenendo
che l'approccio frammentario di singole automazioni dei processi
comporta solo ulteriori inefficienze che danneggiano le prestazioni
invece di migliorare l'efficienza.
Collaborazione come soluzione
Fortunatamente, per i porti ed i terminal che sperano di trarre
vantaggio dal movimento a favore dell'automazione che attualmente
sta prendendo piede su scala globale esiste a disposizione il
supporto esperto da parte di un numero sempre maggiore di consulenti
nel campo del trasporto marittimo containerizzato.
Anche se molte di queste imprese lavorano nel contesto di
un'ampia gamma di aree di attività, è chiaro che gli
operatori non sono soli nella ricerca finalizzata a conseguire
processi quotidiani più intelligenti, efficienti e sicuri.
È per questa ragione che lo stato contemporaneo
dell'automazione portuale e terminalistica è più
promettente che frustrante; ci sono molti esempi di attuazioni
riuscite che hanno prodotto vantaggi a breve termine, così
come promettono più vantaggi in futuro.
La Cina è certamente la figura di spicco in questo campo
e con la volontà, lo spazio ed il sostegno finanziario per
far sì che accada, ne potrà disporre.
Ciò detto, la Cina in realtà può
beneficiare di una struttura politica, economica sociale unica che
le ha consentito l'opportunità di automatizzare secondo
modalità che il resto del mondo non si può permettere.
Le prospettive per l'automazione
Molti dei maggiori hub di traffico d'Europa stanno adesso
accedendo al potenziale di automazione poiché le metodologie
lavorative diventano più chiare.
Anversa, ad esempio, potrebbe intraprendere quell'approccio
"frammentario" contro il quale si sono espressi alcuni
consulenti, visto che l'introduzione di magazzini completamente
automatizzati e gru senza equipaggio in tutte le attuali operazioni
si è dimostrata essenziale poiché il porto continua a
gestire volumi di carico sempre maggiori.
L'impulso procurato dall'automazione intelligente, messa qui in
pratica in modo calcolato e considerato, è illustrato meglio
dall'ulteriore impegno di Anversa con la propria "Smart Port
Vision", dotata di piani già in corso per integrare più
tecnologia autonoma con la comunità portuale complessiva.
Guardando avanti al futuro, sembra certo che nessun porto sarà
un'isola che si emargini dal mondo per orientare il proprio sviluppo
nel campo dell'automazione e della digitalizzazione.
La collaborazione con altri porti e consulenti di primo piano
sarà decisiva per questo movimento e per far sì che un
terminal o un porto sia dalla parte vincente e non da quella
perdente.
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