Il Nuovo
Piano Generale dei Trasporti
CAPITOLO 9 LE POLITICHE
PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Sussistono tre motivi prioritari per
promuovere l'innovazione tecnologica nei trasporti: innanzitutto perché costituisce un
fattore decisivo per la modernizzazione del sistema, anche sotto l'aspetto di nuovi
servizi; in secondo luogo perché può fornire un contributo decisivo all'aumento di
competitività dell'industria nazionale; infine alcune tecnologie innovative quali quelle
dell'informazione sono per loro natura pervasive, e si espanderanno perciò nel breve
termine anche nel settore dei trasporti. Non è detto che la spontaneità porti a cogliere
tutte le opportunità esistenti per accrescere l'efficienza. E' certamente conveniente e
necessario che il processo innovativo sia accompagnato dallo sviluppo di un quadro
normativo adeguato e da azioni di stimolo.
Un sistema di trasporti globalmente più
efficiente ha minori impatti negativi per incidenti, emissioni inquinanti, consumi
energetici e tempi complessivi di spostamento. A questi obiettivi può concorrere
l'innovazione tecnologica lungo quattro linee di azione con effetti cumulativi tra loro
interdipendenti:
diminuire il numero di spostamenti di merci
e persone necessari per ogni attività;
diminuire la quantità di materia spostata
per ogni movimento di merci e persone;
diminuire gli impatti dei singoli
spostamenti;
diminuire gli impatti ambientali delle
infrastrutture di trasporto.
Per il raggiungimento di questi obiettivi
un contributo determinante sarà dato dagli effetti dei programmi europei di navigazione
satellitare GNSS 1 e 2, ritenuti particolarmente rilevanti sia per servizi nei settori
della tutela ambientale e della conoscenza dei cambiamenti climatici, che per i servizi di
multimedialità e i servizi applicati allindustria. I sistemi di navigazione
satellitare saranno strategici sia per il trasporto aereo, che per il trasporto marittimo
e lautotrasporto.
La diminuzione degli spostamenti necessari
si può ottenere con tutte le applicazioni telematiche che permettono di svolgere
attività nella sede più conveniente (telelavoro, videoconferenze, commercio elettronico
ecc.) Ma le esperienze maturate mostrano al più una neutralità delle tecnologie rispetto
a questo obiettivo e indicano la necessità di accompagnare gli sviluppi tecnologici con
azioni politiche.
La diminuzione della quantità di materia
spostata a parità di spostamenti utili di passeggeri e merci passa in Italia attraverso
il potenziamento e la razionalizzazione del trasporto collettivo. Le tecnologie possano
contribuire attraverso:
il miglioramento in termini di velocità
commerciale, di regolarità e qualità del servizio;
il miglioramento della percezione che ha
l'utente della qualità del servizio: flusso di informazioni continuo che faciliti l'uso
intermodale;
razionalizzazione complessiva del trasporto
collettivo. Per il trasporto passeggeri ciò comporta l'integrazione di tutta una serie di
servizi di trasporto intermedi; per le merci comporta la creazione di servizi di supporto
e logistici collettivi (borse noli ecc.).
Per quanto riguarda il trasporto
individuale, tutte le tecniche telematiche per migliorare l'efficienza del viaggio
concorrono ad aumentare l'efficienza complessiva.
La diminuzione degli impatti negativi dei
singoli spostamenti si ottiene migliorando i veicoli (maggior sicurezza), l'infrastruttura
(per la sicurezza e l'impatto ambientale) e la relazione tra veicoli e infrastruttura.
Sistemi di controllo del traffico, di
gestione delle reti, di miglioramento dei flussi e dei comportamenti producono risultati
molto significativi e relativamente facili da ottenere. Per i trasporti individuali la
riduzione della velocità di punta e delle irregolarità di marcia - grazie a sistemi di
controllo e di rilievo delle infrazioni - porta risultati positivi per emissioni, consumi
e sicurezza senza penalizzare necessariamente i tempi di spostamento.
La riduzione degli impatti ambientali delle
infrastrutture di trasporto si ottiene:
applicando metodi innovativi di processo e
di prodotto per la costruzione di infrastrutture in tutte le fasi, a partire da quella
progettuale, ove la protezione ambientale sia un obiettivo alla base degli investimenti;
ricorrendo alle tecnologie di gestione per
accrescere la capacità delle infrastrutture esistenti e progettate, minimizzando
l'esigenza di nuovi investimenti.
9.1 Innovazione
spontanea e innovazione guidata
In un quadro di evoluzione spontanea, non
è affatto certo che l'innovazione produca i benefici suesposti. Molte azioni richiedono
infatti la disponibilità individuale e collettiva a investimenti anche importanti, il che
non si verifica in tempi brevi. Basti pensare che per raggiungere la concordata riduzione
delle emissioni di anidride carbonica saranno necessari investimenti in ricerca da parte
delle industrie, ma anche la disponibilità dei cittadini a rinnovare rapidamente il parco
veicoli. Di qui l'esigenza di un quadro normativo e di un'azione di
promozione/incentivazione.
Quando poi le innovazioni non richiedono
investimenti importanti, è probabile che il mercato privilegi gli aspetti più facilmente
percepibili con ricadute globali negative. E' il caso della telematica per l'auto, che
rischia di essere usata facilmente per comfort e divertimento con possibili effetti
negativi su sicurezza ed efficienza.
Tutte le azioni indicate potrebbero inoltre
portare ad un aumento della domanda di mobilità e al trasporto individuale su strada,
peggiorando il riparto tra le diverse modalità di trasporto.
Sarà quindi necessario evitare che
l'aumento di efficienza porti il singolo a comportamenti compensativi (utilizzare di più
il trasporto stradale, aumentare i viaggi non necessari ecc.) e favorire l'innovazione
mirata al miglioramento del riparto modale (strada - ferrovia per le merci, mezzo privato
- mezzo collettivo per i passeggeri).
9.2 Innovazione e mercato
Il vincolo della minimizzazione dei costi
nelle gare della Pubblica Amministrazione ha impedito all'innovazione di costituire un
aspetto prioritario. Tale tendenza, pur se motivata, può innescare un circolo negativo.
Un impulso all'introduzione di nuove
tecnologie può essere dato sia dall'istituzione di un sistema di gare per prezzo e
prestazioni, in cui il soggetto pubblico, via via informato sulle opportunità
dell'innovazione, alza il livello delle gare e spinge alla ricerca di soluzioni
tecnologiche; e sia dal ricorso sistematico, nei criteri di aggiudicazione, oltre al
costo, alla valutazione con metodologie verificabili delle prestazioni in termini di
efficienza, qualità, impatto ambientale e contenuto tecnologico.
Tali considerazioni assumono particolare
importanza anche nelle procedure per l'affidamento dei servizi di trasporto.
In una logica di mercato aperto,
l'intervento pubblico deve operare su due piani complementari: disegnare in primo luogo un
quadro di riferimento per lo sviluppo dell'innovazione attraverso la definizione degli
obiettivi e delle normative, la creazione delle strutture di base e l'orientamento del
mercato al rinnovamento tecnologico; e in secondo luogo applicare le tecnologie con
investimenti sulle reti di proprietà, promuovendone l'uso da parte dei concessionari, e
con un'azione di informazione e formazione nei confronti di autorità e operatori locali.
Un contributo determinante può venire
dalla realizzazione dei sistemi moderni di gestione, informazione collettiva e controllo.
Altrettanto necessari sono i servizi di
informazione collettiva con una rete di trasferimento dati tra i vari operatori nazionali
ed europei e i sistemi di pagamento automatici utili sia al controllo degli accessi e
all'uso multimodale dei trasporti, sia al finanziamento delle infrastrutture.
Poiché la realizzazione delle iniziative
spetterà ai concessionari e agli operatori locali, l'intervento pubblico deve assumere
una funzione di catalizzatore delle applicazioni innovative, con nuove esigenze:
la necessità di azioni dimostrative, di
informazione e formazione nei confronti di tutti gli operatori;
la promozione della sperimentazione;
la fissazione di adeguati standard di
servizio per le diverse reti in termini di efficienza, sicurezza, informazione agli
utenti.
Ma queste azioni, pur necessarie, non sono
sufficienti. I benefici a lungo termine possono venire soltanto da una applicazione su
vasta scala di tutto lo spettro tecnologico. Occorre un nuovo tipo di cooperazione
pubblico - privato, con una chiara suddivisione dei ruoli dei diversi attori.
9.3 La telematica applicata ai trasporti
La telematica applicata ai trasporti può
servire a ottenere risultati positivi in termini di efficienza globale, sicurezza, impatto
ambientale e comfort all'utente. Sono già operativi in Italia servizi telematici e
prototipi dimostrativi su larga scala. Iniziative di sviluppo sono in corso in diverse
realtà locali e nazionali. Guardando al solo trasporto stradale si possono ricordare:
i sistemi di pagamento automatizzato;
i sistemi integrati e ottimizzati di
gestione, informazione e controllo del traffico;
il servizio di informazione collettiva
digitale via radio, ora in fase di lancio d'accordo con altri Paesi;
il Piano nazionale per la telematica per i
trasporti stradali, a cura del Ministero dei lavori pubblici;
la partecipazione dell'Italia ad alcuni
progetti dimostrativi europei.
Può dunque emergere nell'immediato futuro
tutta una serie di opportunità, e tra queste:
servizi individuali di informazione in
tempo reale al pubblico sullo stato della rete di traffico e sulla situazione della rete
di trasporto. Le informazioni, anche per il trasporto merci, raggiungeranno l'utente in
viaggio, a casa, sul lavoro;
sistemi di informazione collettiva,
controllo e gestione ottimizzati per reti e singoli tronchi, con la capacità di prevenire
congestioni e ridurre incidenti, reagire immediatamente a situazioni anomale dirottando il
traffico;
sistemi di gestione ottimizzati delle
flotte di trasporto pubblico e privato, merci e passeggeri capaci di migliorare
l'efficienza globale anche in situazioni di domanda debole o flessibile;
sistemi di informazione individuale e
navigazione assistita, che permettono di trovare la rotta più conveniente nella rete di
trasporto;
sistemi di assistenza al guidatore nel
trasporto su strada che, in un futuro prossimo, potranno includere informazioni sullo
stato della strada, sistemi anticollisione, regolazioni adattive di velocità, aiuti in
caso di emergenza.
Per quanto riguarda l'efficienza, si stima
che l'azione contemporanea delle azioni di dirottamento, gestione e controllo su reti
mediamente congestionate possa produrre una riduzione del 20% dei tempi di viaggio medi.
Il dato è stato confermato dalla sperimentazione in Torino e anche se ricavato su una
rete urbana, può essere esteso a reti di qualunque natura, purché sufficientemente
congestionate.
Per quanto riguarda la sicurezza, i
benefici si traducono in una limitazione e in una minore esposizione al rischio e in una
riduzione degli incidenti e delle loro conseguenze. La telematica può grandemente
facilitare la prevenzione e la repressione dei comportamenti scorretti.
Per quanto riguarda la protezione
ambientale, essa è conseguente all'aumento di efficienza e all'eventuale miglioramento
della scelta modale. Stime ed esperimenti (Torino) portano a riduzioni locali del 20% e
globali dell'11%.
Naturalmente anche la telematica ha i suoi
lati negativi, potendo generare una maggiore domanda e peggiorare la scelta modale a
favore del trasporto automobilistico individuale. Può suscitare una sensazione di falsa
sicurezza sugli utenti. Occorrerà dunque intervenire con norme razionalizzatrici e
reprimere comportamenti scorretti.
In particolare nel PGT occorrerà dedicare
attenzione a tutti i servizi che permettono un miglior uso intermodale della rete dei
trasporti.
9.4 L'innovazione nel trasporto ferroviario
Emergono in questo settore le seguenti
necessità:
modernizzare i sistemi di controllo e di
gestione del traffico, per maggiori sicurezza e qualità del servizio;
piattaforme comuni vari operatori dei
servizi per i sistemi tecnologici di supporto ai passeggeri;
sistemi di comunicazione interni ai
veicoli;
piattaforme comuni per lo scambio dati tra
operatori diversi, nazionali e internazionali, con il loro utilizzo sia per la gestione
del servizio di trasporto che per la diffusione dell'informazione agli utenti;
un insieme di servizi per il tracking
di merci e per il potenziamento dei servizi di trasporto combinato;
analisi delle opportunità offerte
dall'innovazione sui veicoli, con particolare attenzione all'integrazione delle reti
all'interoperabilità.
Alcune di queste necessità stanno trovando
risposte naturali, nei piani di sviluppo esistenti; tra queste, la modernizzazione degli
impianti e dei sistemi di controllo. Sembra prioritario incentivare tutte le azioni che
hanno riferimento diretto alla interoperabilità dei sistemi e dei servizi. Tra queste, è
importante unazione di definizione di una architettura aperta per il complesso dei
servizi e sistemi ferroviari, poiché tale architettura favorirebbe la definizione di
componenti e di servizi integrabili, la nascita di nuove opportunità industriali e, nel
contempo, un più rapido adeguamento della rete e del materiale rotabile alle necessità
poste dalla deregulation. La definizione dellarchitettura dovrà considerare
le interfacce con gli altri modi, essere indipendente dalle tecnologie e aperta a
integrazioni in ambito europeo e, infine, tendere a fornire un input di base per le azioni
di standardizzazione.
9.5 I veicoli stradali
Il raggiungimento degli obiettivi di tutela
ambientale passa forzatamente attraverso il rinnovo del parco veicoli sia per trasporto
merci che per passeggeri. In questo campo le tecnologie hanno fatto notevoli passi in
avanti, ma è necessario che questi risultati si traducano in benefici in termini globali.
Il PGT dovrà a questo fine considerare le azioni necessarie a:
favorire un ricambio accelerato del parco
circolante;
evitare gli effetti di rimbalzo (aumenti
del chilometraggio, delle velocità d'uso, dei pesi e delle potenze);
favorire le scelte strategicamente più
corrette.
Occorrerà stabilire una scala di priorità
alle diverse tecnologie a breve e medio termine. Il PGT dovrà prevedere le misure per
incentivare il mercato dei veicoli a basse emissioni, almeno per gli usi pubblici, anche a
scopo dimostrativo in quanto le tecnologie pulite saranno più costose.
Appare prevedibile inoltre l'immissione sul
mercato di nuove tipologie di veicoli per il trasporto merci (veicoli per le consegne in
città e veicoli a grande portata per distanze medie e lunghe). Sarà necessario
analizzare le conseguenze e - in caso di risultati positivi - definire le condizioni per
uno sviluppo accelerato.
Si deve poi puntare al miglioramento della
sicurezza attiva e passiva dei veicoli prevedendo il possibile ingresso nel mercato di
nuovi sistemi (assistenza al guidatore, della quale occorre studiare in campo europeo la
normativa) e, in generale, adeguando le norme alle nuove tecnologie.
Il PGT dovrà inoltre considerare le
possibili politiche verso i mezzi a due ruote che - nel caso delle motociclette - hanno
assunto rilevanza in ambito urbano con impatti importanti per l'accessibilità, le
emissioni e la sicurezza; e presentano problemi e opportunità specifiche. Infine si
dovranno considerare i sistemi di trasporto a impianto fisso in quanto potrebbero
costituire un'alternativa molto interessante per i centri urbani.
9.6 Lintroduzione del fattore "tecnologia" nella fase
di costruzione delle opere
Occorre un radicale mutamento di rotta
nelle procedure per la costruzione delle opere civili. In particolare:
ai fini di una valutazione collaterale
introdurre accanto a quelli tradizionali anche criteri che ponderino la
struttura temporale dei costi, per tenere conto dell'urgenza del completamento dell'opera;
nel processo di valutazione utilizzare
anche dei prezzi ombra ambientali e occupazionali. Per l'ambiente si tratta di valutazioni
circa l'impatto sul paesaggio, sul contenuto energetico totale, agli impatti sulle cave e
sullo smaltimento dei residui di scavo. Pur con molta attenzione per evitare scivolamenti
distorsivi, si potrà attribuire un valore esplicito al contenuto in termini di
occupazione delle tecnologie prescelte e alla possibilità di lavoro indotto;
definire obiettivi specifici di innovazione
tecnologica del settore, di fatto configurando un contenuto autonomo di ricerca
sperimentazione alle opere.
Occorre, in conclusione, un paniere di
obiettivi più articolato che non la semplice minimizzazione dei costi, considerando in
modo esplicito il progresso tecnologico e le certificazioni dei sistemi di qualità
contenuti necessari e qualificanti ai fini dell'aggiudicazione.
Per quanto riguarda la possibile evoluzione del mercato
delle infrastrutture stradali verso la richiesta di sistemi integrati, occorrerà
prevedere che già in fase di progettazione ed esecuzione siano inclusi: il pagamento e il
controllo degli accessi, il monitoraggio del traffico, il rilievo delle infrazioni,
l'informazione collettiva, il tracking di veicoli e le reti di comunicazione. Appare ancor
più necessario porre attenzione alla progettazione e alle specifiche di fornitura che
devono imperativamente indicare gli obiettivi in termini di prestazione e servizio,
considerando l'intero ciclo di vita del sistema e la sua funzionalità in esercizio.
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