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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVI - Numero 2/2008 - FEBBRAIO 2008
Porti
Portogallo:
ruoli diversi per gli operatori in concorrenza
Il
principale porto containerizzato del Portogallo, Lisbona, ha fatto
registrare un'altra annata deludente nel 2006, dato che i suoi
volumi sono calati da 513.000 a 510.000 TEU.
L'autorità
portuale attribuisce questi risultati poco gratificanti alla
stagnante economia portoghese.
Tuttavia
la Liscont, che effettua operazioni nel terminal contenitori
Alcântara del porto in questione, precisa che il trasbordo in
diminuzione ha contribuito al calo dei suoi volumi.
“Nel
2006, abbiamo assistito ad un incremento dei traffici locali -
importazioni ed esportazioni portoghesi - rispetto al 2005, quando
il trasbordo aveva ancora un peso significativo” afferma
Carlos Santos, portavoce della Liscont.
I
volumi del terminal sono diminuiti da 216.557 a 213.385 TEU, ma il
numero delle movimentazioni containerizzate in realtà è
salito da 142.390 a 143.112 TEU, indotto per lo più dal boom
dei traffici di esportazione africani, che dipendono in misura più
consistente sui containers da 20 piedi.
L'autorità
portuale si aspetta di conseguire quest'anno una crescita dei
volumi del 3,7%, mentre la Liscont è più ottimista:
“Stimiamo per il 2007 un risultato di 243.000 TEU ovvero
158.000 movimentazioni, con un incremento del 14% e del 10,5%
rispettivamente, in confronto alle cifre del 2006” afferma
Santos.
Anche
se Lisbona dovrebbe aspettarsi di dover in qualche modo correggere
la stima di crescita dei volumi dopo un paio di anni difficili, ci
sono segnali di una crescente divergenza fra i traffici di porta
d'accesso e quelli di trasbordo in Portogallo.
Ciò
che le fonti di Lisbona sono stati riluttanti ad ammettere è
l'emergente minaccia che il porto si trova a dover affrontare
da parte di Sines, situata a 150 km a sud, che si è
sviluppato quale ideale porto di trasbordo sugli assi di traffico
est-ovest e nord-sud.
Da
quando il Sines Container Terminal gestito dalla PSA è stato
inaugurato a maggio del 2004, il suo principale cliente, la MSC, vi
ha rapidamente incrementato gli scali a spese di Lisbona.
Nel
suo primo anno parziale di operazioni, l'infrastruttura aveva
movimentato 19.000 TEU, che nel 2005 erano cresciuti sino a 51.000
TEU.
Nel
2006, i risultati hanno raggiunto i 122.000 TEU, che corrispondono
ad un escursione del 140% circa.
Nel
2007 la PSA si aspetta che i volumi complessivi equivalgano a
150.000 TEU.
Il
terminal dispone del vantaggio di un pescaggio di 16 metri e si sta
attrezzando in vista di ulteriori incrementi dei propri volumi.
A
settembre dello scorso, l'infrastruttura ha ricevuto in
consegna una terza gru a cavaliere da banchina, mentre di altre
unità di prima movimentazione ed impilatrici era prevista l'
entrata in servizio prima della fine del 2007.
Nel
corso del 2008, le tre gru RTG del terminal saranno integrate da
altre unità.
La
linea di banchina sarà raddoppiata da 360 a 720 metri ed
esistono piani per il futuro per estenderla sino a 920 metri quando
ciò sarà richiesto.
Anche
l'area di impilaggio è in fase di espansione da 4,5 a 9
ettari.
Il
terminal da 250.000 TEU ha sufficiente terreno a disposizione per
potersi espandere sino a movimentare alla fine 1,4 milioni di TEU,
con 10 gru a cavaliere da banchina.
Malgrado
la minaccia apportata da Sines, Lisbona continua a confidare che le
proprie fortune possano risollevarsi, senza peraltro dover dipendere
dal trasbordo.
“L'hinterland
del porto di Lisbona si estende oltre il territorio nazionale in
direzione dell'Estremadura, dell'Andalusia, della
Galizia e della Castiglia-Leon in Spagna, così come nel
principale centro di consumi del Portogallo” afferma Paulo
Henriques del dipartimento marketing del porto.
“Come
tale, il porto di Lisbona si collega alle principali filiere
logistiche internazionali in modo da far prevedere che la
movimentazione di contenitori a Lisbona possa far registrare una
significativa crescita fino al 2025”.
Lisbona
si aspetta che i propri volumi containerizzati aumentino sino ad
oltre i 2 milioni di TEU entro il 2025 e ha identificato due
opportunità principali al fine di espandere la capacità
per poter movimentare questa crescita.
Un'opzione
consiste nella costruzione di un nuovo terminal contenitori con una
capacità minima di 1 milione di TEU, che potrebbe essere
ampliato in seguito sino a 2 milioni di TEU.
L'autorità
portuale afferma che tale terminal sarebbe in grado di movimentare
le portacontainers più grandi del mondo.
La
seconda opzione consiste nell'espansione della capacità
del terminal di Alcântara da 350.000 ad 1 milione di TEU,
previo dragaggio allo scopo di consentirgli di movimentare le navi a
lungo raggio di maggiori dimensioni.
La
Liscont si è già attrezzata per l'accoglimento
di altri contenitori mediante il recente completamento dei
miglioramenti alle infrastrutture ed all'equipaggiamento.
Nel
corso della prima metà del 2007, la Liscont ha completato un
programma di ristrutturazione biennale, che includeva il
rafforzamento e la ripavimentazione del piazzale contenitori.
L'operatore
ha altresì portato a compimento l'introduzione graduale
di sette gru RTG che hanno sostituito le proprie operazioni con
impilatrici.
Le
gru da piazzale, dotate di 16 ruote, possono raggiungere
un'estensione di sette file di contenitori oltre ad una corsia
di camion, sono in grado di impilare un'unità su cinque
strati e sono equipaggiate con un GPS digitale al fine di agevolare
lo sterzaggio.
Un
ulteriore sviluppo è in programma per il 2008-09, compresa la
costruzione di un nuovo complesso di varchi allargato, che
consentirà il transito automatizzato dei camion.
Dovrebbe
essere acquistata una nuova gru a cavaliere da banchina, mentre una
gru panamax già installata dovrebbe essere modificata per
consentirle di movimentare le navi post-panamax.
Il
terminal attualmente effettua operazioni con una gru post-panamax,
due unità panamax ed una gru portuale mobile, conseguendo 26
movimentazioni lorde all'ora.
La
Liscont ha in programma, altresì, l'estensione della
propria banchina lineare da 630 metri - che dispone di un pescaggio
variabile fra i 13 ed i 14 metri - di ulteriori 180 metri, con 11
metri longitudinali.
“La
sfida-chiave per il 2008 sarà quella di essere capaci di far
fronte a tutti i lavori programmati, mantenendo nel contempo i
livelli operativi odierni e provvedendo all'incremento atteso
dei volumi” afferma Santos.
Egli
ritiene altresì che il terminal avrà l'opportunità
di trarre vantaggio dalle navi più grandi che saranno
impiegate nei servizi che scalano Lisbona, dato che le mega-navi
sostituiranno tale tonnellaggio nei traffici di linea primaria
asiatica.
“Ciò,
congiuntamente all'atteso incremento dei traffici
containerizzati, e visto che Lisbona costituisce il maggior centro
di consumo e di produzione in Portogallo, significa che vi sarà
la possibilità di attirare qualche servizio diretto in più
in Portogallo, ed il mercato locale non vede l'ora che questo
accada” dichiara Santos. (da:
Cargo Systems, dicembre 2007, pagg. 44-45)
Orient Overseas (International) Limited (OOIL), la società
controllata dal gruppo armatoriale cinese COSCO Shipping Holdings
che opera servizi di trasporto marittimo containerizzato con ...
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