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Ministero dei Trasporti e della Navigazione

Servizio di Pianificazione e Programmazione

Linee guida per la portualità italiana
(agosto 1999)

Indice

 1. Analisi del settore

1.1 Situazione attuale

1.1.1 Il traffico marittimo di container

1.1.1.1 I traffici e i servizi di linea containerizzati nei porti italiani

1.1.1.2 I traffici ferroviari di container marittimi: le implicazioni per i porti

1.1.2. I traffici non unitizzati e i traffici Ro-Ro

1.2 L’evoluzione attesa dello sviluppo dei traffici lungo le maggiori direttrici internazionali

2. Le principali criticità

3. Le linee guida per il settore della portualità italiana

3.1 Elementi per la riqualificazione e il potenziamento della portualità italiana

3.1.1. Rilevazioni statistiche più efficienti dei traffici di container

3.1.2 Nuovi criteri per la classificazione dei porti ai fini della ripartizione delle risorse dello Stato

3.1.3 Una gestione del porto più efficiente

3.1.4 Una chiara suddivisione delle competenze tra i diversi livelli di governo

Allegato: I Piani operativi di investimento delle Autorità portuali in Italia


 

1. Analisi del settore

1.1 Situazione attuale

Il sistema portuale italiano ha attraversato un lungo periodo di gravi difficoltà. Negli ultimi anni i porti italiani hanno tuttavia riconquistato la leadership nel Mediterraneo, sia fra i porti continentali, con Genova, sia fra i porti di transhipment, con Gioia Tauro.

Il traffico complessivo delle merci è in costante aumento e ha raggiunto 443,5 milioni di tonnellate nel 1996, divise per il 52,2% da prodotti petroliferi e per il restante 47,8% da merci secche. Le merci sbarcate prevalgono nettamente, in termini di peso, su quelle imbarcate (rispettivamente 71,3% e 28,7% del totale). Le merci varie di tipo tradizionale risultano in calo, mentre vi è un costante aumento delle merci unitizzate; tra queste si segnala il traffico di contenitori, particolarmente congeniali al trasporto marittimo sulle lunghe distanze, e il traffico di semirimorchi sulle distanze medio–lunghe. Nel 1998 i TEU movimentati nei principali porti sono stati 5.903.623, di cui 2.125.000 a Gioia Tauro. In aumento è anche il traffico passeggeri (56,7 milioni nel 1996), alimentato prevalentemente dalla navigazione di cabotaggio e, in particolare, dai collegamenti con le isole maggiori e minori.

1.1.1 Il traffico marittimo di container

In questo settore il nostro Paese ha compiuto enormi progressi negli anni Novanta, come confermano i dati sul numero di container movimentati nei porti, il numero e la frequenza dei servizi di linea, il numero dei paesi esteri raggiungibili e i transit time dei servizi di linea offerti.

Il traffico di container, pur presente in quasi tutti i porti, assume valori elevati a Genova, La Spezia, Livorno, Napoli, Salerno, Ravenna, Venezia, Trieste e Gioia Tauro. Solo in quest’ultimo porto l’elevato numero di container movimentati non produce relazioni con il retroterra, svolgendo quasi esclusivamente attività di transhipment.

Paragonata con gli altri paesi mediterranei, l’Italia si trova in buona posizione; in particolare, è interessante notare che nei confronti dei porti del nord Europa, l’Italia è competitiva su alcune rotte, principalmente quelle del Far East, dell’Africa e del sud America. I motivi di questo successo sono molteplici:

la diffusione del transhipment, che ha consentito di servire anche mercati e destinazioni con domanda debole che sarebbero stati altrimenti esclusi,

la diminuzione dei costi delle operazioni di handling portuale, grazie a una maggiore flessibilità della forza lavoro,

la privatizzazione delle banchine, che ha consentito l’ingresso di operatori specializzati che investono in tecnologie di movimentazione e gestione dei terminal,

la presenza delle attività di terziario marittimo ad elevata professionalità, in grado di tessere relazioni internazionali e alleanze con i principali operatori marittimi del settore,

lo sviluppo della logistica portuale, che ha consentito di realizzare una maggiore fluidità e affidabilità nella catena del trasporto,

lo sviluppo dei servizi ferroviari e della rete di inland terminal, sia pubblici che privati.

Va rilevato però che le statistiche mondiali dei traffici containerizzati, espresse in TEU (twenty equivalent unit), non indicano il numero dei container transitati nei porti ma il numero di movimenti che i container hanno subito. In questo modo si dà luogo a frequenti duplicazioni. La pianificazione di un sistema di trasporti necessita di statistiche in grado di valutare con un buon grado di approssimazione la domanda effettivamente soddisfatta, sia in termini di tonnellaggio, che in termini di valore. Ad oggi, i dati forniti dai porti italiani e da fonti ufficiali come l’ISTAT, non ci consentono di conoscere i traffici effettivi.

1.1.1.1 I traffici e i servizi di linea containerizzati nei porti italiani

Gli studi più accreditati sul futuro dei traffici containerizzati ipotizzano il raggiungimento di una quota media del transhipment sui traffici totali pari al 25% nel 2005. La particolare morfologia del Mediterraneo, dove insistono attualmente 48 porti con servizi settimanali o pluri-settimanali, fa ritenere plausibile una quota di transhipment superiore alla media prevista.

Dai dati disponibili emergono due elementi che contribuiscono a comprendere la struttura del mercato mediterraneo e il successo del sistema Italia:

Il diretto concorrente del sistema portuale italiano, nel traffico container, per grado d’integrazione e di specializzazione, è il sistema spagnolo, dotato sia di scali di transhipment, sia di scali di origine/destinazione finale ad alto potenziale (Barcellona e Valencia).

Dai dati emerge la particolare fragilità del sistema adriatico rispetto a quello tirrenico. Tale squilibrio non si verifica invece per altre tipologie di traffico: nei traffici di rinfuse solide infatti il versante adriatico e quello tirrenico presentano una situazione di perfetto equilibrio. Nei traffici di rinfuse liquide prevale il versante adriatico.

La competitività del sistema Italia e la sua funzione di piattaforma logistica del Mediterraneo sono evidenziati dall’analisi dei servizi internazionali di linea che toccano i porti italiani. La frequenza e la diffusione capillare di questi servizi hanno avuto un grande impulso con la diffusione del transhipment. Il sistema italiano si colloca nettamente in posizione di avanguardia nel Mediterraneo per numero di porti e numero di paesi collegati. Subito dopo l’Italia si collocano Egitto, Turchia e Grecia.

Il transhipment non ha provocato una riduzione dei servizi diretti, cioè di quei servizi in cui il carico viene trasportato con la stessa nave da porto di origine a porto di destino, in quanto di norma i servizi diretti hanno un migliore transit time rispetto ai servizi di transhipment.

Dal confronto tra i transit time dai porti italiani e quelli dai porti del nord Europa emerge che, mentre per il Nord America il vantaggio dei porti nord europei è evidente (tuttavia, Genova è già in grado di offrire dei transit time di 10 giorni rispetto ai 9 di Amburgo e di Anversa), per il Far East la situazione è di maggiore equilibrio. I porti italiani sembrerebbero avvantaggiati negli itinerari per il Far East, data la minore distanza del Mediterraneo rispetto al Mare del Nord. In realtà, più che le distanze in termini geografici, contano le distanze misurate in termini di vantaggi commerciali e di esigenze logistiche: l’84% dei servizi offerti dai porti italiani è effettuato via transhipment, mentre la maggioranza dei servizi offerti dai porti nord europei è di servizi diretti. Da questo dipende il vantaggio nei transit time medi dei porti nord europei, grazie ai maggiori volumi di traffico.

D’altro canto grazie all’elevata frequenza dei servizi di transhipment effettuati dai porti italiani su tutte le rotte, il sistema logistico italiano ha recuperato lo svantaggio nei confronti di quello del nord Europa.

Più complesso è il problema della differenza di costo. E’ difficile stabilire quanto la differenza nelle diverse tipologie di servizio incida sui noli, ma si ritiene che, in una fase come quella attuale di forte calo e livellamento dei noli, il costo del servizio è un fattore di scelta meno importante della frequenza e dell’affidabilità del medesimo.

 

1.1.1.2 I traffici ferroviari di container marittimi: le implicazioni per i porti

Il mercato dei traffici ferroviari di container marittimi è condizionato dalle logiche delle compagnie marittime, dalle loro scelte in termini di scali portuali e dal ciclo della nave.

I traffici che interessano l’Italia si distinguono in due grandi mercati: il mercato dei porti italiani e il mercato dei porti del nord Europa. La distanza media del trasporto combinato di container marittimi nel nostro Paese non supera i 250 km, mentre quella del trasporto combinato di casse mobili supera i 700 km.

Gli operatori privati di rilievo sono compagnie marittime che dispongono di proprie linee, banchine e inland terminal, terminalisti che offrono anche il servizio terrestre e operatori multimodali.

Per lo sviluppo di questa modalità di trasporto combinato mare-ferro, al nostro Paese non resta che accrescere la capacità di penetrazione dei porti italiani nel centro Europa, invece che concentrare l’offerta sui porti del nord Europa, anche se in realtà ciò è condizionato dalle scelte delle compagnie marittime. Al tempo stesso, le compagnie marittime possono essere fortemente condizionate nella scelta degli scali portuali dalla presenza o meno, in essi, di collegamenti ferroviari efficienti.

Obiettivo primario per la valorizzazione e lo sviluppo di questo tipo di traffico deve essere comunque quello di raggiungere una dotazione infrastrutturale ferroviaria che non penalizzi i porti a maggiore intensità di traffico containerizzato, che assicuri a questi porti parità di condizioni infrastrutturali, garantisca servizi efficienti e competitivi agli utenti, sia che intendano servirsi dei porti italiani, sia che intendano servirsi dei porti del nord Europa.

Si stima che le grandi compagnie di navigazione accentueranno la loro presenza sul mercato ferroviario nel nord Europa, anche direttamente sulle banchine come operatori dei terminal. Nel sud Europa sembra invece che le società private che controllano nicchie di mercato e le società partecipate delle ferrovie abbiano buone prospettive di rafforzamento, purché riescano a creare una rete integrata di servizi con ampia copertura del territorio e politiche tariffarie che inglobino nel nolo ferroviario anche i costi delle terminalizzazioni. Questa differenza, che può gradualmente ridursi nel tempo, dipende attualmente dai diversi volumi assorbiti dal mercato nord europeo rispetto a quello sud europeo.

1.1.2. I traffici non unitizzati e i traffici Ro-Ro

Il mercato dei traffici non unitizzati riguarda sia imprese specializzate (terminaliste e non) che operano in ambito portuale e le cui scelte di localizzazione seguono criteri interni alla singola filiera logistica (prodotti agro-industriali, forestali, deperibili, chimici e metallurgici, auto, energia, etc.), sia le Autorità Portuali in quanto organismi che, oltre alla regolazione e all’erogazione dei servizi di loro competenza, concorrono alla formazione e alla promozione di una strategia commerciale del porto, sia alcune compagnie marittime dotate di naviglio specializzato.

Man mano che i singoli mercati transitano dalla fase di decollo alla fase di sviluppo, all’interno delle singole filiere si formano delle "reti" di porti specializzati, per i quali quella merceologia rappresenta non solo un business in termini di traffico e valore aggiunto prodotto, ma anche una specializzazione del porto in ambito regionale, nazionale e internazionale. Un porto può diventare poi un nodo importante per più reti o filiere logistiche, oppure raggiungere livelli eccellenti in una sola rete.

La tendenza alla specializzazione fa parte di quei fattori innovativi da stimolare, per far sì che la portualità italiana acquisti un adeguato livello di competitività su mercati specifici. La ricerca della specializzazione è una strategia commerciale positiva qualora si instauri un rapporto di fiducia tra il porto e il cliente, sia esso una compagnia marittima o un operatore logistico.

Le trasformazioni dell’assetto industriale del Paese e i mutamenti dell’organizzazione di produzione hanno portato a una contrazione dei traffici derivanti da localizzazioni industriali pesanti (siderurgia, chimica) collegate ai porti. Sono invece aumentati i traffici di prodotti commerciali, ma la logistica di approvvigionamento delle industrie, localizzate nell’hinterland, si serve ancora in maniera decisiva dei porti per l’importazione di materie prime e semilavorati.

Gli interlocutori principali di una strategia di specializzazione sono quindi i gestori della logistica delle imprese industriali: i porti sono con loro interessati a stringere alleanze per gestire la catena da origine a destino.

Per quanto riguarda il problema dei traffici Ro Ro, il passaggio graduale da un traffico accompagnato ad un traffico di semirimorchi staccati dalla motrice su relazioni di importanza vitale per il Paese (Sardegna e Sicilia) impone la costruzione di terminal attrezzati per le operazioni di sbarco/imbarco della merce, che siano dotati di tutti i sistemi in grado di organizzare il flusso delle informazioni, di garantire la sicurezza della merce e di velocizzare le operazioni.

Va considerato poi che il traffico Ro-Ro, soprattutto se non accompagnato, può richiedere spazi di sosta molto ampi e può creare congestioni in ambito portuale e urbano.

In ambito marittimo, le società di navigazione affrontano le opportunità di mercato con strategie diversificate, trasformando le flotte di navi tutto-merci in navi miste ad alta capacità di carico di veicoli industriali, allargando il loro mercato al mercato internazionale, o specializzandosi in naviglio dedicato alle merci.

Questa grande vitalità degli operatori marittimi lascia prevedere uno sviluppo dei traffici Ro-Ro. Al tempo stesso le società di autotrasporto cominciano a guardare a questo mercato non solo come utenti, ma come organizzatori. Per stimolare ulteriormente questa tipologia di trasporto, vitale per il Paese, soprattutto se si considerano le criticità infrastrutturali presenti ai valichi alpini, vanno studiate forme di incentivo ai traffici "alternativi" ai valichi, qualora ve ne sia una ragionevole convenienza, e va inserito il traffico di cabotaggio tra le variabili della pianificazione a livello urbano nelle città portuali che fungono da capolinea alle linee Ro-Ro.


1.2 L’evoluzione attesa dello sviluppo dei traffici lungo le maggiori direttrici internazionali

E’ noto che la maggioranza del trasporto di merci, a livello mondiale, avviene via mare. A ciò si aggiunga che è in atto una rivoluzione nel mercato dei trasporti desumibile dagli incrementi e dai mutamenti avvenuti nei flussi dei traffici tra le grandi aree economiche intercontinentali.

Considerando, infatti, esclusivamente i traffici di merci in contenitori, questi sono cresciuti, nell’ultimo quindicennio, del 60% sulla direttrice Europa-Far East, a fronte di una crescita del 15% registrata sulla direttrice Nord atlantica tra Nord America ed Europa, e del 35% sulle rotte transpacifiche tra Asia ed America. In altre parole, alla supremazia dell’interscambio Usa-Far East, si è sostituita quella dell’interscambio tra Europa e Far East.

Del resto, l’Europa risulta protagonista di avvenimenti che non potevano non incidere profondamente sull’assetto della logistica continentale e intercontinentale. La caduta delle barriere doganali fra i Paesi della UE ha realizzato un mercato unico che si estende in senso longitudinale dal Mare del Nord al Mediterraneo e, in latitudine, dall’ex "cortina di ferro" all’Atlantico: un mercato che comprende oltre 350 milioni di abitanti e realizza un elevatissimo volume di produzione/consumo. A ciò si aggiunga che, con il venire meno del cosiddetto "blocco orientale", altri 250 milioni di persone si affacciano a questo mercato, come risulta dalla loro già manifestata intenzione di gravitare economicamente sull’Europa comunitaria.

Gli elementi sopra descritti, unitamente ad altri, quali il maggior peso in termini di produzione/consumo dei Paesi del nord Europa, l’esistenza in loco di scali marittimi di enorme capacità ed efficienza e per di più meglio posizionati sulla direttrice nord America-Europa, la percorribilità più agibile in senso longitudinale di gran parte del continente, fanno sì che si stia sviluppando una rete di trasporto europea in senso prevalentemente unidirezionale nord-sud e che le direttrici trasversali si sviluppino al di sopra delle Alpi. La semplice osservazione visiva delle reti europee, stradale e ferroviaria, sia attuali che programmate, denota la sproporzione esistente fra il livello di sviluppo delle infrastrutture di trasporto al nord, rispetto alle aree periferiche meridionali. La concentrazione, poi, è particolarmente elevata attorno a quei porti che costituiscono i principali punti di collegamento con i mercati intercontinentali.

E’ quindi di tutta evidenza il motivo per cui il flusso fisico dei traffici, in questa situazione, tenderà ad essere orientato prevalentemente da nord a sud, con il rischio che si accentui il divario fra le regioni più evolute e quelle periferiche. Tale marginalizzazione risulterà negativa non solo in termini economici e trasportistici ma anche in termini politici e sociali in quanto produrrà, quale conseguenza, la disomogeneità fra le aree dell’UE, rallentando l’integrazione dei Paesi che già partono in condizioni di svantaggio.

Per un’efficace politica dei trasporti in Italia, occorre prendere atto di un grande mutamento che è stato provocato dalla rapida evoluzione della domanda di servizi di logistica. Ciò ha determinato un’accentuazione dell’esigenza di pianificare, progettare e realizzare le infrastrutture di trasporto in tempi compatibili con la domanda di mercato.

Saper cogliere questa nuova realtà, significa strutturare il sistema dei servizi portuali italiano in chiave di sistema logistico integrato, capace di attrarre la localizzazione di centri distributivi e di centri di aggregazione dei traffici analoghi e integrativi di quelli che si stanno realizzando in nord Europa, mirando quindi allo sviluppo di una rete di trasporto europeo bi-direzionale tra il nord e il sud Europa.

 

2. Le principali criticità

La qualità dei servizi che possono essere svolti dalle infrastrutture portuali dipendono da un insieme di parametri: l’estensione e la profondità degli accosti, la disponibilità di attrezzature specializzate per la movimentazione dei carichi, la disponibilità di spazi a terra per le operazioni portuali e eventuali insediamenti industriali e i collegamenti con le reti di trasporto terrestre. Accanto ai parametri fisici acquistano rilevanza le attrezzature logistiche e la presenza del "terziario marittimo".

Sebbene il sistema portuale italiano stia attraversando, sotto il profilo dei traffici, una fase di espansione, esso non è privo di criticità. Sotto il profilo gestionale, non sono stati sempre completati i processi di privatizzazione e di riorganizzazione avviati dalla Legge di riforma 84/1994. Appare poi necessaria, in alcuni casi, una maggiore specializzazione dei singoli terminali, anche al fine di evitare improprie concorrenze con i porti più vicini.

Non emergono particolari carenze di capacità "fronte mare". In alcuni casi la capacità offerta può anzi risultare eccessiva; esistono perfino porti di rilevanti dimensioni rimasti inutilizzati. In alcuni porti, invece, la profondità dei fondali appare inadeguata per poter seguire la tendenza verso l’impiego di navi con dimensioni e pescaggi sempre maggiori.

Carenze vengono in molti casi rilevati nelle attrezzature e negli spazi a terra. La dotazione di terminal per il traffico di contenitori appare nel complesso adeguata. è invece necessario realizzare sollecitamente le attrezzature specializzate per il traffico Ro-Ro, come i sistemi di gating e per la pesatura dei veicoli. Carente è anche la dotazione di sistemi avanzati per il controllo del traffico marittimo, anche in prospettiva di un sempre maggiore sviluppo del servizio effettuato da navi veloci.

In molti porti risultano carenti i collegamenti infrastrutturali con le reti del trasporto terrestre. Queste non sempre raggiungono quindi standard ottimali; in particolare talvolta le linee ferroviarie non consentono il transito di taluni carichi unitizzati a causa della limitatezza delle sagome. Più spesso risultano inadeguate le catene logistiche, e tra il trasporto marittimo e le modalità terrestri si instaurano forme di competizione, invece che di complementarità.

Altri fattori di criticità sono ancora l’insufficiente chiarezza nella determinazione dei ruoli tra Autorità Portuale e Autorità Marittima, nella definizione delle opere imputabili al finanziamento statale, nei criteri di priorità per la selezione degli investimenti da parte del Ministero, e nei confini di competenze tra pianificazione portuale e pianificazione urbana.

In merito all’ultimo punto, va rilevato che i porti italiani sono insediati in maggior parte in città di grande valore storico, urbanistico e artistico. Il porto è un fattore fondamentale dell’arredo urbano e dell’identità culturale della città e una componente essenziale dell’economia della regione urbana, oltre che un forte generatore di traffico che può causare problemi di congestione. Il rapporto tra porto e città può diventare conflittuale e il conflitto può assumere una certa rilevanza, soprattutto quanto più i porti diventano importanti per l’economia urbana.

 

3. Le linee guida per il settore della portualità italiana

La politica portuale si inserisce nell’obiettivo più ampio di rafforzare il ruolo strategico dell’Italia nella dinamica dei traffici mondiali. L’entrata di operatori esteri nella stessa gestione dei terminal dimostra che l’Italia si può candidare a divenire una piattaforma logistica di livello europeo. La reale concorrenza dei porti italiani con quelli del nord Europa è un obiettivo raggiungibile nel medio-lungo periodo.

Il gap infrastrutturale con i grandi porti nordici è tuttavia evidente. La politica portuale intende colmare tale gap in modo strategico, puntando dunque sugli elementi di forza del sistema italiano, e al tempo stesso intende prevedere una configurazione dell’attività portuale che, una volta pervenuti a dotazioni infrastrutturali omogenee con il panorama europeo, sia in grado di sostenere la concorrenza con le proprie forze, senza cioè ricorrere al finanziamento centrale, coerentemente con la posizione dell’UE.

Per raggiungere tale obiettivo occorre valorizzare l’intero sistema della portualità nazionale, ripensandone il ruolo e intervenendo in alcuni aspetti cruciali per uno sviluppo compiuto dei sistemi portuali. In particolare, si tratta di perseguire:

1. l’integrazione modale della rete infrastrutturale;

2. l’estensione dell’offerta di servizi portuali, perseguendo più la specializzazione che la polifunzionalità, specializzazione che può avvenire a livello di sistemi portuali integrati e non necessariamente all’interno del singolo porto;

3. lo spostamento modale da terra a mare, favorendo i centri di interscambio modale.

Infine, bisogna proseguire con il processo di liberalizzazione in atto con la riforma portuale, semplificando ulteriormente le normative per gli operatori dei terminal, creando le condizioni per lo sviluppo di imprese terminalisti efficienti, capaci di creare reddito e occupazione in modo stabile nel tempo.

La particolare natura delle attività portuali richiede d’altra parte di mantenere uno spazio regolatorio da parte del governo centrale, funzionalmente agli aspetti:

di commercio estero proprio di gran parte dei traffici, con effetti dunque sulla "apertura" dell’intero sistema economico nazionale;

di natura particolare del lavoro svolto all’interno dei porti, sia in termini di sicurezza che di caratteristiche di flessibilità

 

3.1 Elementi per la riqualificazione e il potenziamento della portualità italiana

Nel seguito vengono sintetizzati gli elementi essenziali per lo sviluppo del settore portuale in Italia, rimandando alcuni approfondimenti riferiti ad altri elementi ai paragrafi successivi.

 

Dando per acquisiti i seguenti elementi:

il buon posizionamento dell’Italia nel comparto portuale del trasporto in contenitori,

l’opportunità di una differenziazione di funzioni tra l’area meridionale e quella settentrionale (accesso/affaccio alla/dalla UE e all’Europa centro-orientale per il nord, e transhipment/distribuzione nell’area mediterranea per il sud),

il maggior peso del versante tirrenico rispetto a quello adriatico,

l’esistenza sull’arco costiero ligure di 3 grandi porti (Genova, La Spezia e Livorno),

la funzionalità dei porti dell’alto Adriatico rispetto alle rotte di attraversamento mediterraneo,

le potenzialità di utilizzo dei porti adriatici a servizio dell’area europea centro-orientale e balcanica,


si ipotizzano le seguenti linee guida necessarie ai fini del raggiungimento di obiettivi strategici per il settore:


1. il potenziamento/completamento di 1-2 nodi dell’area nord-occidentale e di 1-2 nodi dell’area nord-orientale con la realizzazione di progetti selezionati sulla base di studi e valutazioni costi/benefici e di analisi finanziarie;

2. interventi di potenziamento delle connessioni porto-territorio, con particolare attenzione alla funzione di corridoio del versante adriatico, in vista dell’innesto sulla trasversale transeuropea verso oriente (fino a Kiev);

3. interventi di adeguamento delle sagome limite ferroviarie alle caratteristiche dei grandi itinerari europei, per consentire il trasporto anche dei carichi unitizzati di maggiore dimensione nei mercati nazionali ed esteri;

4. l’elaborazione di un progetto di connessione e collaborazione tra i porti dell’area adriatico e i porti dell’area jonica, sia per il trasporto in container sia per gli altri tipi di traffico, in particolare Ro-Ro;

5. interventi di completamento e potenziamento strutturale dei nodi di transhipment merdionali esistenti (Gioia Tauro, Taranto e Cagliari);

6. in funzione della promozione del trasporto marittimo come alternativa al trasporto interno e infra-UE stradale, interventi di progettazione e realizzazione di una rete efficiente di terminali di cabotaggio con le seguenti caratteristiche: distanti tra loro mediamente 300 km, esclusivamente destinati al traffico Ro-Ro, opportunamente attrezzati in funzione dei tipi di nave che servono tali traffici, delimitati rispetto ad altre aree portuali destinate a diverse funzioni, dotati di tutti i servizi necessari e direttamente collegati con le infrastrutture stradali e ferroviarie. Gli interventi dovrebbero toccare almeno 2 porti da collegare, privilegiando il coinvolgimento (anche economico) degli operatori del trasporto terrestre e marittimo

 

Come già accennato, si rimanda ora nei paragrafi successivi ad alcuni approfondimenti su altre linee guida, in particolare con riferimento:

alla necessità di migliorare la raccolta e l’analisi delle informazioni statistiche,

ai criteri di classificazione dei porti e di ripartizione delle risorse da parte dello Stato,

alla gestione e alla chiara definizione delle competenze tra i diversi organi competenti in materia di programmazione.

 

3.1.1. Rilevazioni statistiche più efficienti dei traffici di container

Vista l’importanza che una valutazione della domanda effettiva ha per la pianificazione e per la politica dei trasporti, in particolare nel segmento terrestre, sia stradale che ferroviario, si propone di provvedere a fornire una griglia unitaria di informazioni da rilevare e sollecitare i porti ad un’accurata rilevazione statistica, richiamandoli a: indicare la quota di transhipment sul traffico totale; separare i contenitori pieni da quelli vuoti; separare i container a pieno carico da quelli a carico parziale; rilevare sulla base dei documenti di viaggio e dei documenti doganali la tipologia di merce sbarcata e imbarcata nei container, ed infine a distinguere i traffici per grandi bacini o grandi range portuali di origine/destinazione.

L’ISTAT dovrebbe essere il collettore di queste informazioni, organizzate su formati standard, per ricavarne elaborazioni utili per la conoscenza della struttura della domanda e delle sue previste evoluzioni.

3.1.2 Nuovi criteri per la classificazione dei porti ai fini della ripartizione delle risorse dello Stato

La valenza di un porto dipende dalla capacità di alimentare traffici con "effetto rete" e pertanto dai volumi movimentati all’interno di specifiche tipologie merceologiche. A tale riguardo, i porti possono essere classificati in porti universali e porti specializzati. I primi offrono una molteplicità di servizi ai passeggeri e alle merci, i secondi soddisfano quote significative di traffici specializzati per una determinata categoria merceologica oppure per una determinata relazione.

I porti di interesse nazionale e internazionale sono quelli che presentano le seguenti caratteristiche:

presenza dell'Autorità Portuale,

elevato grado di specializzazione per tipologie di traffico,

rilevante entità dei traffici ad elevato valore aggiunto,

funzione di collegamento con le isole maggiori (Sicilia, Sardegna).

Nell’ambito di applicazione della L. 413/98 sono state ripartite risorse per un totale di 1.100 miliardi tra i porti italiani, sulla base del sistema di classificazione dettato dalla L. 84/94. La tipologia di opere finanziate ha riguardato interventi esclusivamente infrastrutturali, finalizzati all’ampliamento, ammodernamento e riqualificazione dei porti. E’ stato utilizzato un insieme di criteri oggettivi, per pervenire alla determinazione di un programma di interventi definiti, a elevata produttività e contraddistinti da elevato utilizzo delle banchine.

I criteri adottati per la ripartizione sono stati i seguenti:

Ammissibilità: Sono stati considerati "ammissibili" solamente i porti sede di Autorità Portuale e gli interventi compatibili con gli indirizzi dell’Unione Europea, quindi i soli interventi infrastrutturali, escludendo i progetti per attrezzature e sovrastrutture.

Performance passata: Sono stati considerati nella determinazione di un criterio di priorità i seguenti elementi "quantitativi", che tengono conto delle prospettive di crescita e della produttività effettiva:

L’incremento dei volumi di traffico dell’ultimo anno (1998) rispetto ai valori dell’ultimo triennio (1996-98),

La performance di produttività, misurata dal rapporto tra la quantità di merci imbarcate e/o sbarcate e i metri lineari di banchina.

Partecipazione di capitali privati: un ulteriore elemento di priorità, che però non ha trovato applicazione, è stato quello della compartecipazione dei privati agli interventi, rimasta "sulla carta" per l’assenza di iniziative di operatori portuali privati.

Definizione progettuale: infine, il criterio per passare dalle priorità teoriche alla individuazione degli interventi da finanziare è stato quello della definizione progettuale.

Come ulteriore criterio di priorità per l’assegnazione delle risorse, si è dato un peso maggiore: alle merci rispetto ai passeggeri; alle merci ad alto valore aggiunto, in termini di operazioni portuali; al traffico container; ed infine, alla localizzazione meridionale dei porti. In sintesi, l’assegnazione dei fondi destinati dalla legge 413/98 (1.100,170 miliardi di lire) è presentata nella seguente tavola (valori espressi in miliardi di lire):


Savona

35,404

Napoli

96,55

Venezia

61

Genova

107

Gioia Tauro

60

Trieste

50,2

La Spezia

53

Taranto

72,68

Palermo

54

Massa Carrara

20,432

Brindisi

39

Messina

26

Livorno

80

Bari

30

Catania

30

Piombino

50

Ancona

50

Cagliari

50

Civitavecchia

65

Ravenna

65,91

 

Tali criteri di ripartizione delle risorse possono essere ritenuti limitativi e andrebbero modificati sulla base dello sviluppo del sistema portuale da sistema di interscambio delle merci a sistema logistico complesso. Il Nuovo Piano Generale dei Trasporti presenterà pertanto, entro la fine dell’anno, un nuovo sistema di classificazione che terrà conto di un insieme di caratteristiche e obiettivi propri della recente fase di sviluppo del sistema portuale italiano:

non interrompere la fase di decollo nei porti più avanzati, ma anzi facilitare il passaggio verso una fase di stabilizzazione e maturità;

incoraggiare l'ingresso dell'intera portualità nel mercato dei servizi terminalistici privati, aprendo le banchine alle imprese più efficienti;

fare adottare politiche di indirizzo e programmazione tendenti a prevenire lo sviluppo di possibili squilibri all'interno dell'offerta, stimolando la ricerca di una maggiore specializzazione, l'intermodalità e la conquista di traffici a maggiore valore aggiunto.

In linea generale, ai fini dell'allocazione delle risorse, si ritiene quindi opportuno considerare i seguenti criteri (in aggiunta ai precedenti, o in alternativa, dove indicato):

includere tra gli interventi da finanziare come interventi di grande infrastrutturazione e di straordinaria manutenzione, a carico dello Stato, tutte le opere che riguardano la sicurezza e la protezione dei porti;

superare, nel caso di interventi volti ad aumentare la capacità portuale il riferimento al tonnellaggio storico movimentato come criterio prevalente di valutazione, soprattutto nel caso in cui i progetti di espansione della capacità portuale mirino all'acquisizione di nuove tipologie di traffici;

privilegiare i progetti con maggiori prospettive reddituali, opportunamente accompagnati da valutazioni costi-benefici e da un piano che leghi per tempi non brevi l’operatore (e il traffico) al porto;

superare il criterio di riequilibrio territoriale tra Nord e Sud e incentivare una strategia di sviluppo della portualità meridionale affinché essa acquisti un proprio ruolo e funzione logistica non concorrenziali, ma complementari a quelli della portualità settentrionale.

 

3.1.3 Una gestione del porto più efficiente

La riforma portuale italiana promossa dalla legge 84/94 ha cominciato a manifestare i suoi effetti, ma non ancora in maniera soddisfacente. Uno dei principali obiettivi della riforma, la promozione e il rafforzamento dell’attività dei privati all’interno dei sistemi portuali, è ancora lontano dall’essere raggiunto. Il sistema delle imprese non si è rafforzato; anzi, nel trasporto container e nello shipping, le imprese che gestiscono i terminal maggiori hanno subito acquisizioni da parte di operatori esteri. Inoltre, la debolezza delle imprese e la loro scarsa propensione agli investimenti hanno rallentato il processo di liberalizzazione in particolare nei settori rinfuse e merci varie.

Il processo di privatizzazione deve essere compiuto per dare risposta ad una delle maggiori criticità che presenta oggi il sistema portuale italiano, tenendo conto che il comportamento di numerose Autorità Portuali ha frainteso lo spirito della legge di riforma 84/94. La legge, infatti, non solo prevedeva la rinuncia da parte dell’organismo pubblico ad esercitare direttamente attività commerciali, ma prevedeva anche che i porti raggiungessero gradatamente un maggiore livello di autonomia finanziaria accrescendo la quota di introiti proveniente dall’attività economica delle società terminaliste private, sotto forma di canoni di concessione. Lo strumento del canone, la cui entità doveva essere in funzione dei positivi risultati economici delle società terminaliste e quindi crescere con la crescita degli introiti delle medesime, doveva essere lo strumento principe, anche se non l’unico, dell’autonomia finanziaria dei porti.

Accade invece che molti porti usino lo strumento del canone per incentivare le imprese private ad occupare i propri terminal, creando in tal modo un circolo vizioso per cui i porti sono costretti a ricorrere in misura maggiore rispetto al passato all’aiuto dello Stato, selezionando e incentivando imprese private non necessariamente efficienti. Lo strumento del canone va invece utilizzato per stimolare i porti a dotarsi di traffici a elevato valore aggiunto. Il canone di concessione è al tempo stesso stimolo e indicatore di una economia portuale efficiente, in quanto premia le Autorità Portuali che hanno saputo concedere l’uso delle banchine a società efficienti e competitive sul mercato.

L’enfasi sulla concezione del porto coma azienda non esclude, d’altra parte, la considerazione che il sistema porto richiede comunque uno spazio di intervento di regolazione, gestito dall’Autorità Portuale. La stessa durata della concessione può essere modulata anche in diverso modo: la debolezza della presenza privata può richiedere una durata lunga, purché sostenuta da una precisa attività di monitoraggio.

Alla luce delle problematiche evidenziate, occorrerà adottare le seguenti linee di intervento, nel quadro generale del completamento della privatizzazione nei porti:

la diffusione del terziario marittimo nei porti;

misure per favorire la concentrazione di imprese, in modo da permettere investimenti nei terminal;

il potenziamento dei collegamenti con il retroterra (ferroviari);

la necessità di privilegiare e promuovere l’uso dei porti per il cabotaggio marittimo e l’uso delle "autostrade del mare";

la promozione di terminal attrezzati per il Ro – Ro;

la necessità di considerare il canone portuale come uno strumento fondamentale, anche se non l’unico, di autofinanziamento dei porti, flessibile quindi, nella misura in cui è gestito in un rapporto di partnership tra utente delle infrastrutture e Autorità di regolazione;

l’opportunità di dare concessioni a più breve scadenza;

la necessità di attrezzare tutte le Autorità Portuali di personale altamente qualificato nelle mansioni di marketing strategico, analisi economico-statistica e project financing;

la necessità di vigilare affinché la competizione tra porti non avvenga mediante un allentamento dei vincoli alla sicurezza e affinché lo sviluppo portuale non comporti rischi di salvaguardia ambientale;

la necessità di studiare opportune misure di decentramento fiscale.

 

3.1.4 Una chiara suddivisione delle competenze tra i diversi livelli di governo

La responsabilità delle strutture portuali di interesse internazionale e nazionale è propria dello Stato, che finanzia (totalmente o parzialmente) gli interventi infrastrutturali necessari alla sua funzionalità. I servizi di trasporto nazionali, in linea di massima, sono invece affidati al mercato, anche se possono esservi eccezioni (ad esempio, i collegamenti con le isole minori) per le quali lo Stato può intervenire.

Le infrastrutture e i servizi di competenza regionale comprendono l’insieme delle facilitazioni di trasporto che assicurano i collegamenti a scala regionale e le facilitazioni di trasporto orientate a servire traffici anche di lunga percorrenza, ma che rivestono un interesse prevalentemente locale per le loro caratteristiche (bassa intensità, stagionalità, etc.). Le competenze sono in questi casi demandate alle Regioni, che impegnano le risorse necessarie sui rispettivi bilanci. Le Regioni possono promuovere forme di cofinanziamento utilizzando fondi comunitari, oppure coinvolgendo soggetti privati.

Gli enti pubblici locali (provincie, comuni) conservano le competenze e le responsabilità sul sistema dei trasporti, previsti dagli ordinamenti giuridici, e le esercitano nelle forme di legge. Essi hanno competenza sulle aree portuali, il cui sviluppo deve essere quindi coerente con i piani urbanistici.

Altri servizi di trasporto possono essere realizzati e gestiti da soggetti privati, previa acquisizione delle relative autorizzazioni da parte dei soggetti istituzionali competenti.

 

Allegato: I Piani operativi di investimento delle Autorità portuali in Italia

La legge 84/94 sancisce l’obbligo per le Autorità portuali di redigere piani di investimento delle opere infrastrutturali all’interno del porto e di collegamento. Nel seguito si riporta un quadro sintetico delle opere infrastrutturali funzionali agli obiettivi previsti dai Piano Operativi Triennali (P.O.T.) delle Autorità portuali.


Porto

Opere infrastrutturali funzionali agli obiettivi previsti nei P.O.T.

Costi stimati (mld)

Ancona

  • Realizzazione opere a mare, impianto a nastri trasportatori a servizio banchine, infrastrutture nuova darsena
  • Ristrutturazione stazione marittima, cabina di trasformazione e impianti di alimentazione gru, Molo della lanterna
  • Pavimentazione piazzali, viabilità di collegamento e completamento parcheggio Tir
  • Lavori di escavo per manutenzione fondali
  • Riqualificazione area accoglienza terminal passeggeri
  • Adeguamento banchine a ormeggio navi traghetto ro-ro

239,433

Bari

  • Realizzazione darsena di ponente, parcheggi, viabilità, approdi navi ro-ro
  • Ristrutturazione stazione marittima e terminal passeggeri
  • Costruzione nuova struttura ricettiva terminal navi crociera e nuova area Marisabella
  • Funzionalizzazione banchine e utilizzo molo S. Cataldo
  • Lavori di escavo fondali

175,300

Brindisi

  • Lavori alla costa Morena est
  • Banchina Sant’Apollinare
  • Circuito unico doganale e nuovo terminal gasiero
  • Realizzazione di una stazione marittima (Seno del levante), nuovo punto di ispezione frontaliero
  • Approfondimento fondali a costa Morena
  • Dragaggio di Seno del levante, bonifica di Seno del ponente
  • Ristrutturazione ex magazzino Montecatini

219,550

Cagliari

  • Riqualificazione e funzionalizzazione molo Sabaudo
  • Lavori di escavo per approfondimento fondali
  • Sovraccarico molo di levante
  • Realizzazione nuovo centro servizi, piattaforma logistica inter porto, terminal ro-ro, darsena per imbarcazioni di servizio porto Foxi, parcheggio attrezzato per semirimorchi, palazzina per uffici

429,700

Catania

  • Prolungamento molo foraneo e ristrutturazione banchina interna, riempimento testata molo di mezzogiorno, adeguamento radice molo Crispi
  • Realizzazione darsena per traffico cabotaggio, nuovo varco "Asse dei servizi"
  • Adeguamento infrastrutture del porto nuovo
  • Ristrutturazione ex "vecchia dogana"
  • Realizzazione stazione marittima
  • Opere di dragaggio

242,000

Civitavecchia

  • Costruzione banchine attrezzate per nuovo terminal container
  • Completamento diga foranea e approfondimento fondali banchina 13
  • Magazzini stoccaggio e lavorazione merci containerizzate
  • Bretella raccordo tra il porto e la superstrada
  • Porto di servizio "La Mattonara"
  • Riqualificazione porto storico
  • Terminal crocieristico

334,800

Marina di Carrara

  • Realizzazione raccordo ferroviario portuale e ampliamento piazzale
  • Potenziamento illuminazione portuale
  • Riqualificazione banchine
  • Risagomatura scogliera diga foranea
  • Dragaggio bacino portuale

29,982

Messina

  • Lavori di consolidamento del Molo Norimberga

28,000

Genova

  • Opere di ristrutturazione infrastrutture portuali (banchine, dighe, terrapieni, ponti, etc.
  • Lavori di escavo
  • Acquisto immobili
  • Raccordo ferroviario

250,102

Gioia Tauro

  • Infrastrutture portuali (completamento banchine e piazzali)
  • Infrastrutture stradali e ferroviarie
  • Realizzazione interporto
  • Infrastrutture territoriali
  • Interventi area industriale e commerciale per nuove infrastrutture e servizi
  • Interventi di sostegno alle industrie nell’area di Gioia Tauro

60,000

La Spezia

  • Ampliamento e consolidamento del molo Garibaldi
  • Realizzazione del terzo bacino con costruzione delle banchine di riva e dello sporgente di levante
  • Eliminazione di interruzioni territoriali tra i vari terminal portuali
  • Realizzazione del terminal passeggeri sulla calata Paita

112,132

Livorno

  • Completamento sponde est e ovest darsena Toscana
  • Nuovo molo capitaneria per navi crociera e ricostruzione e allungamento molo Elba per navi traghetto
  • Bonifiche e dragaggi per mantenimento e approfondimento fondali
  • Realizzazione di piazzali, servizi telematici e collegamento con interporto di Guasticce, molo Italia e bacino per riparazioni e centro direzionale
  • Tombamento pipelines e canale dei Navicelli
  • Mezzi di sollevamento per nuova banchina cantiere navale
  • Rifacimento rete idrica portuale

255,134

Napoli

  • Per il settore passeggeri e cabotaggio: nuovi terminal, collegamenti e potenziamento terminal crocieristico
  • Per le attività industriali: consolidamento banchine, ripristino bacino 3, infrastrutturazione e ammodernamento banchine destinate alle riparazioni navali
  • Per il settore commerciale: completamento fuso binari per manovre ferroviarie, interventi sui moli, completamento e collegamento nuova darsena, riempimento alveo Pollena, collegamento area terminalistica, pianificazione strutture per grandi navi portacontainer

582,765

Palermo

  • Costruzione nuovo molo, adeguamento e consolidamento Calata Marinai
  • Completamento diga foranea porto commerciale
  • Opere civili per movimentazione containers da 200.000 TEUs/anno
  • Spostamento bacini di carenaggio nel porto industriale e riqualificazione molo nord al traffico commerciale

198,000

Piombino

  • Completamento diga foranea e prolungamento banchina interna
  • Nuova banchina
  • Completamento molo Batteria con banchinamento interno
  • Variante II al P.R.P.

261,000

Ravenna

  • Allargamento canali
  • Opere di difesa sponde e di protezione a mare
  • Raccordi e viabilità stradale
  • Lavori di escavo
  • Nuovo scalo passeggeri e banchine operative a Trattaroli e Piomboni

359,500

Savona

  • Completamento darsena ad alti fondali
  • Recupero area ex Italsider
  • Realizzazione nuova stazione marittima, varco doganale e piazzale di sosta mezzi pesanti
  • Riqualificazione a fini turistici darsena Vecchia
  • Allestimento terminal traghetti
  • Viabilità stradale e ferroviaria
  • Implementazione sistema monitoraggio dell’inquinamento dell’aria

259,830

Taranto

  • Riqualificazione e ammodernamento banchine e piazzali
  • Realizzazione impianto distribuzione energia elettrica
  • Ristrutturazione darsena dei servizi pubblici
  • Prolungamento diga foranea
  • Realizzazione raccordo ferroviario

181,702

Trieste

  • Ampliamento del molo VII al punto franco nuovo e dell’impalcato: realizzazione impianti primari di alimentazione di energia elettrica, di gru, di acqua, impianti telefonici e illuminazione pubblica, costruzione di 3 gru portainer e 5 gru trastainer
  • Ampliamento riva traiana del punto franco nuovo: costruzione di impalcato, pavimentazione e posa in opera di strutture e manufatti di arredo a servizio del terminal, allungamento diga foranea
  • Allargamento molo V, lato nord del punto franco nuovo: raccordi ferroviari, potenziamento gru
  • Realizzazione terminal traghetti del molo IV del punto franco nuovo

295,000

Venezia

  • Lavori di escavo canali
  • Ristrutturazione e potenziamento strutture al servizio del traffico commerciale sulle zone di Porto Marghera
  • Viabilità stradale e ferroviaria
  • Revisione strutture al servizio passeggeri
  • Valorizzazione risorse umane e miglioramento ambiente di lavoro
  • Riorganizzazione accessi stradali e viabilità generale dell’isola portuale
  • Recupero aree demaniali e area ex Agrimonte, utilizzo area Cipi-Sartori, acquisizione area ex Agip

502,200

TOTALE

 

5.016,140


Fonte: Dipartimento della navigazione, U.G. infrastrutture e demanio marittimo, DEM 1

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AB DER ERSTE SEITE
Die Verhandlungen über die Erneuerung des Vertrages für die deutschen Hafenarbeiter sind auf der Zielgeraden zu Ende.
Berlin/Bremen
Die ZDS-Vereinigung und die Gewerkschaft des Verbandes haben eine vorläufige Vereinbarung unterzeichnet.
Föderalagenten, auch nur die Hypothese einer Privatisierung der Häfen mit dem einzigen Zweck, Kasse zu machen
Rom
Santi: Privatisierungen haben in Italien keine aufregenden Ergebnisse erzeugt.
Im Juli im Hafen von Ravenna wurden die Massengüter aufgezogen und die anderen Waren gesunken.
Ravenna
In den ersten sieben Monaten des 2024 ist der Kreuzfahrverkehr um -14,3% gesunken.
Hapag-Lloyd, erneuert den parasozialen Pakt der CSAV-Aktionäre und Kühne Maritime
Las Condes
Das Abkommen wird bis zum Ende des Jahres 2030 gültig sein.
Vestas Blades die Gewährung der Logistikplatte für den Hafen von Taranto
Taranto
Vorschlag im Einklang mit den Zielen von AdTP für die Entwicklung von Hub-und Offshore-Windhubkraftanlagen und deren Komponenten
Freie freie Zeit am Eingang von MSC in die Hauptstadt der deutschen HHLA
Hurg
Im Parlament von Hamburg 72 Ja-Stimmen bei 33 Gegenstimmen
WTO, die Überhöhung des Welthandels, aber die Zukunft ist unberechenbar.
WTO, die Überhöhung des Welthandels, aber die Zukunft ist unberechenbar.
Genf
Die Unsicherheit beruht auf geopolitischen Spannungen, regionalen Konflikten, der Änderung der Geldpolitik in den Industrieländern und der Schwächung der Exportaufträge.
-Die Kalura hält sich an? Es ist an der Zeit, über die Privatisierung der Häfen zu sprechen
Rom
Die von Vertretern der Regierung angezögerte Hypothese, die auf das Haushaltsgesetz fängt.
Medlog (MSC) hat das britische Logistikunternehmen Maritime Transport gekauft.
Felixstowe
Die Gesellschaft von Felixstowe hat 3.000 Beschäftigte.
Die chinesischen CSSC-und CSIC-Maschinengruppen kündigen einen Verschmelzungsplan an.
Shanghai
Die Operation wird auf der Grundlage eines Abkommens über den Austausch von gestrigen Aktionen zwischen den beiden Unternehmen durchgeführt.
Wallix und Telenor Maritime kündigen eine Partnerschaft an, um die IT-Sicherheit im Seeverkehrssektor zu erhöhen
Paris/Arendal
Sie konzentriert sich insbesondere auf die digitalen Lösungen mit Fernzugriff.
Le Aziende informano
La turbosoffiante industriale compie 100 anni
Nel 2024 ricorre il 100° anniversario della prima turbosoffiante per motori di grandi dimensioni
Er gibt noch eine Tür zu einer Fähre der Jadrolinija Flotte.
Zagreb
Unbenutzter Angriff des kroatischen Präsidenten Milanovic auf den Ministerpräsidenten und den Geschäftsführer der Schifffahrtsgesellschaft
COSCO Shipping Development bestellt den Bau von 42 Renfusinen
Shanghai
Umschaltung des Gesamtwerts von fast 1,8 Mrd. USD
Vergangenen Monat verzeichneten die chinesischen Häfen einen neuen historischen Containerverkehrsdatensatz.
Vergangenen Monat verzeichneten die chinesischen Häfen einen neuen historischen Containerverkehrsdatensatz.
Peking
Die einzigen Seehäfen haben 25,6 Mio. Teu (+ 8,3%) verschleut.
Weitere Aufspaltung der vierteljährlichen wirtschaftlichen und operativen Leistung der COSCO-Gruppe
Weitere Aufspaltung der vierteljährlichen wirtschaftlichen und operativen Leistung der COSCO-Gruppe
Shanghai
Im Zeitraum April bis Juni dieses Jahres stiegen die Einnahmen um +19,0%. Ordiniert 12 neue Containerschiffe von 14.000 Teu
Verkaufsverkäufe von Containern, die von CIMC produziert werden
Hongkong
Die Firma hat neue Semester-und Quartalseinkommen erfasst.
In der ersten Hälfte des Jahres 2024 stieg der Frachtverkehr in den marokkanischen Häfen um +15,3%.
Rabat
Appelle von Dominguez (IMO-Entschließung) zur Einstellung der Angriffe auf Schiffe im Roten Meer
London
Hervorgehoben durch das Risiko schwerer Schäden durch Ölverschütten
In der ersten Hälfte des Jahres 2024 wuchs der Frachtverkehr im Hafen von Tanger Med um +13,9%.
Anjra
Im zweiten Vierteljahr wurden 3,5 Millionen Tonnen mehr als im Zeitraum von April bis Juni 2023 umgeschlagen.
Royal Caribbean ordnet Meyer Turku ein viertes Kreuzfahrtschiff mit der Klasse
Royal Caribbean ordnet Meyer Turku ein viertes Kreuzfahrtschiff mit der Klasse "Imit" an.
Miami/Turku
Die Koma umfasst Optionen für eine fünfte und eine sechste Einheit.
Container in Transhipment schüren weiterhin das Wachstum des Containerverkehrs in spanischen Häfen.
Brand immer noch das Feuer auf Suezmax. Sounion angegriffen am Mittwoch im Roten Meer
Noch immer das Feuer auf der Suezmax Sounion am Mittwoch im Roten Meer aufgibt.
Larissa
Deck auf Deck-Deck und an der Aufbaustruktur
Auf dem MedCenter Container Terminal von Gioia Tauro 18 neue Karrier-Scherzungen
Gioia Tauro
In den ersten sieben Monaten des 20. Monats hat der Regenbruder mit 2,3 Millionen Containern (+ 11,9%) umgegangen.
Philt-Cgil, das Instrument der Selbstabfertigung ist bereits durch die derzeit geltenden Vorschriften abgedeckt.
Rom
Die Gewerkschaft appelliert an die betroffenen Institute, sie mit Autorität, Strenge und Sachkenntnis umzusetzen.
VSM, die Beteiligung des Staates an der Meyer Werft muss vorübergehender sein, und die Betriebsführung muss der Familie Meyer bestätigt werden.
Im zweiten Quartal wurde das Wachstum der Exporte von Waren der G20 bestätigt.
Paris
Der Wert der Einfuhren und der Anstieg des Einfuhrwertes wurde ebenfalls erhöht, und es wurde auch der Import-Export von Dienstleistungen
Einigung über den Umstrukturierungsplan der Meyer Werft
Papenburg
Es geht um-und das hat Daniel Friedrich (IG Metall) hervorgehoben-, eine enorme Chance für einen Neuanfang zu finden, der ausgebeutet werden muss. Voraussichtlich esuberi
Singamas weist ein erhebliches Wachstum der halbjährlichen Verkäufe von Containerschiffen auf.
Hongkong
Der Durchschnittspreis der Körner von 20 ' für trocken beladene Lasten ist um 7,7% gesunken.
Mindestens 80% des Kapitals des deutschen Meyer-Werft-Unternehmens
Berlin
Die staatliche Intervention wäre zeitweiligen Charakter.
Im Hafen von Valencia wird das Wachstum des Containerschiffs fortgesetzt.
Valencia
In den ersten sieben Monaten des 2024 wurden 3,14 Mio. Teu (+ 13,1%) verschleut.
Stabile Containerverkehr im Hafen von Hamburg in der ersten Hälfte des Jahres 2024
Stabile Containerverkehr im Hafen von Hamburg in der ersten Hälfte des Jahres 2024
Hurg
Im zweiten Quartal verzeichneten auch die Behälter einen Rückgang.
Die brillanten Ergebnisse der pazifischen Dienste und Lateinamerikas sind die vierteljährlichen Leistungsindikatoren der ZIM.
Die brillanten Ergebnisse der pazifischen Dienste und Lateinamerikas sind die vierteljährlichen Leistungsindikatoren der ZIM.
Haifa
Die Krise im Roten Meer verringert die auf der Strecke beförderten Mengen (-30,8%), jedoch nicht die Erlöse (+ 27,1%).
In der ersten Hälfte des Jahres 2024 enthält der Anstieg der verschiedenen Waren in den Häfen von Gewürz und Carrara den Rückgang der Massengutfrüchte.
La Spezia
Verstärkung des Trend der allgemeinen Güterüberhöhung im zweiten Vierteljahr
Im ersten Halbjahr 2024 sank der Güterverkehr im Hafen von Livorno um -3,4%.
Livorno
A Piombino Wachstum von +52,2% durch die Aktivität des Regelsextes
In den ersten sieben Monaten des 2024 ist der Frachtverkehr in den russischen Häfen um -3,1% gesunken.
Sankt Petersburg
Der Gesamtvolumenvolumen im Juli
Im zweiten Quartal dieses Jahres stieg der Güterverkehr im Hafen von Koper um +7,9%.
Lubiana
In den ersten sechs Monaten des 20. 24. war die Zunahme um +0,7% gestiegen.
DP-Terminal-Terminals umreisenden vierteljährlichen Datenverkehrsdatenverkehr
Dubai
Neuer historischer Spitzenwert der halbjährlichen Einnahmen. Gewinn oder Gewinn
Die Hapag-Lloyd-Lloyd-Lloyd-Lloyd-Lloyd-Lloyd-Lloyd erfasst
Die Hapag-Lloyd-Lloyd-Lloyd-Lloyd-Lloyd-Lloyd-Lloyd erfasst
Hurg
Im Zeitraum April bis Juni dieses Jahres stiegen die von der Flotte mitgeführten Container um +3,2%.
In der ersten Hälfte des Jahres 2024 ist der Frachtverkehr im Hafen von Civitavecchia um -17,1% gesunken.
Civitavecchia
Wachstumskreiskröte um +14,3%
Steigerung des Wirtschaftswachstums von HMM im zweiten Quartal
Seoul
Leichte Abnahme der Menge der von der Flotte beförderten Containerschiffe
Im zweiten Quartal sind die Einnahmen von Evergreen um +57,8% gestiegen.
Taipei
Die Kompanie kauft und mietet mehr als 300.000 Container.
Vorschlag für die ICS, Bahamas und Liberia zur Dekarbonisierung des Shipping auf der Grundlage einer jährlichen Gebühr, die pro Tonne CO2-Äquivalent von Schiffen in Rechnung gestellt wird
London
Die Pauschalgebühr würde zum Teil einen Fonds zur Unterstützung der maritimen Nationen im Bereich der Verringerung der Emissionen von Shipping nähren.
Die vierteljährlichen Ergebnisse der taiwanesischen Yang Ming und Wan-Wan-taiwanese wurden deutlich zugenommen.
Die vierteljährlichen Ergebnisse der taiwanesischen Yang Ming und Wan-Wan-taiwanese wurden deutlich zugenommen.
Taipei/Kepen
WHL bestellt den Bau von 12 Containerschiffen von 8.000 teuen mit Option für vier weitere Schiffe und vier Full Container von 8.700 teu.
Es wird die deutsche Meyer Werft sein, die vier neue Kreuzfahrtschiffe für Disney zu bauen.
Papenburg
Der Auftragswert ist der höhere Wert in der Geschichte des Unternehmens Papenburg.
Weitere vier Kreuzfahrtschiffe für Disney Cruise Line
Anaheim
Sie werden zwischen 2027 und 2031 in Rechnung gestellt.
ICIST Feiertage vierteljährliche Finanzleistung
Manila
Im zweiten Quartal des Jahres 2024 ist der Frachtverkehr im Hafen von Venedig um 3,3% gesunken.
Venedig
In den ersten sechs Monaten des Jahres betrug die Flugression -6,5%.
Im Juni hat Seaspan Corporation 27 neue Containerschiffe bestellt.
Washington
Sie haben eine Kapazität von 9.000 bis 17.000 Teu.
Ferporte und FerCargo fordern vom MIT, sich aktiv zu engieren, um eine katastrophale Krise des Eisenbahnverkehrs zu verhindern.
Rom
Im Jahr 2024 mit einem Zusammenbruch von -6,7% des Verkehrsaufkommens und einem wirtschaftlichen Schaden von 90 Millionen Euro
MSC Crocktor hofft auf die Konzession in den Häfen Bari und Brindisi, trotz der Kündigungsfrist des Antrags
Genf
Die Gesellschaft wird ihre Gegenabzüge zum AdMP vorlegen.
Der Mangel an ironischen Überzugsanlagen in den Freizonen auch die Entwicklung von Frachtschiffen mit elektrischem Frachtbrand
Frankfurt am Main
Paper über die Umweltauswirkungen von Batterien im Seeschifffahrtsverkehr durch CIMAC und Maritime Battery Forum
MOSOLF-Port Logistics & Services kauft die Landstaatengruppe TO Group
Kirchheim unter Teck/Bremen
Die Transaktion umfasst die Niederlassungen in Belgien, Spanien, Polen und den Vereinigten Arabischen Emiraten.
Im ersten Quartal des Jahres 2024 kam es wieder zu einem Wachstum des Verkehrs in den belgischen Häfen.
Brüssel
Erhöhung der Einschiffungslasten
Saipem hat zwei Offshore-Verträge in Saudi-Arabien mit einem Wert von einer Milliarde Dollar vergeben.
Mailand
Im Juli verringer sich der Frachtverkehr in den Häfen Genua und Savona-Vado
Genua
Besonders groß ist der Rückgang im Bereich der Kreuzfahrten.
Christiania Shipping (Gruppe Eitzen) wird die Navquim Holding übernehmen.
Le Havre
Die niederländische Gesellschaft hat eine Flotte von 13 stationären Chemical-tanker-Flotten und arbeitet mit einer Flotte.
Kongsberg wird das Segment der Schiffsmanagementsysteme an die Private-Equity-Gesellschaft Norvestor verkaufen.
Oslo
Im Jahr 2023 führten diese Tätigkeiten Einnahmen aus, die etwa 850 Mio. norwegische Kronen einnahmen.
Oakley Capital gab Lloyd's Register einen Mehrheitsanteil in der Ocean Technologies Group.
London/Luxemburg
Die Transaktion wird im letzten Quartal dieses Jahres abgeschlossen sein.
Das neue Kreuz-Kreuzungsgebäude in Marghera eröffnet.
Venedig
In diesem Jahr wird ein Wachstum von +9% des Kreuzverkehrs in Venedig erwartet.
In der ersten Hälfte des Jahres 2024 belaufte sich der Containerverkehr in CMPort-Terminals auf 71,8 Mio. EUR.
Hongkong
Ein Wachstum von +7,9% wurde registriert
Grimaldi hat das fünfte Ro-Ro-Ro-Ro-Ro-Schiff der Klasse "G5" geliefert.
Neapel
Die "Great Casablanca" wird in den Verbindungen zwischen Nord-und Westafrika verwendet.
Die deutschen Hafenunternehmen fordern Maßnahmen zur Bekämpfung der Auswirkungen des Preisanstiegs auf die Zugtrassen.
Hurg
Die Deutsche BLG richtet eine eigene Tochtergesellschaft in der Türkei ein.
Bremen
Das neue Unternehmen BLG Uluslararasi Tasimacilik Ltd. hat seinen Sitz in Istanbul.
Das Eisenerz der Vale wird durch den Hafen von Tarragona an die europäischen Stahlwerke ankommen.
Tarragona/Kallo
Das erste Schiff ist am Terminal Euroports angebäuert.
Im zweiten Quartal erhöhten sich die Einnahmen der chinesischen COSCO-Shipping-Ports um +4,5%.
Hongkong
In der ersten Hälfte des Jahres 2024 wurde der Anstieg um +3,0% erhöht.
Fortsetzung des Trends bei den wirtschaftlichen Ergebnissen von MPC Container Ships
Oslo
Im zweiten Quartal 2024 verzeichneten die Einnahmen einen Rückgang von -32,7%.
Quartalsüberhöhung der vierteljährlichen Finanzergebnisse von Regional Container Lines
Bangkok
Im Zeitraum April bis Juni wuchsen die Erlöse um +16,6%.
Vard baut ein zweites Ocean Energy Construction Vessel Hybrid für Island Offshore auf.
Triest
Die Lieferung ist für das erste Quartal des Jahres 2027 vorgesehen.
Im Hafen von Galveston begann der Bau des Reiseverkehrsterminals, der MSC-Home-Home-Home-Home-Terminal ausgibt.
Galveston
Es wird bis Ende 2025 eröffnet.
Das Gewürz wird als Sitz der Giuseppe Garibaldi in Museum umgewandelt
La Spezia
Hervorgehoben durch die Verbindung der Stadt mit der Marine Militation
In Japan ist eine Studie über die Herstellung von Schiffen für die Beförderung von flüssigem CO2 zu untersuchen.
Tokyo
Definitiv und konstruktiv werden definiert
GNV an Telemar für das Management und die Instandhaltung der Rettungs-und Sicherheitssysteme in der Schifffahrt
Oslo/Paris
Abkommen über drei Schiffe, die derzeit in China gebaut werden
Zunahme des Schiffsverkehrs in den Straßen von Malaks und Singapur
Port Klang
Im Zeitraum Januar bis Juli werden 54.563 Schiffe (+ 7,2%) überträndet.
Die südkoreanische Werftgruppe HD KSOE wird die Mehrheit der Convion übernehmen.
Espoo
Die finnische Gesellschaft ist auf die Entwicklung der Brennstoffzellentechnologie spezialisiert
Es wird ein bedeutender Anstieg der Beteiligung an Green Logistics Expo erwartet.
Padua
Zwei Hauptstreffen: die Generäle der Logistik im Nordosten und der Lombardei und des Mercinusischen Marktes
Im Juli hat der Hafen von Algeciras 399.000 Container (-1,9%) versorgelt.
Algeciras
In den ersten sieben Monaten dieses Jahres betrug der Flugverkehr 2,8 Mio. Teu (+ 2,0%).
Wachstum der halbjährlichen Ergebnisse der chinesischen COSCO Shipping International
Hongkong
In den ersten sechs Monaten dieses Jahres sind die Erlöse um +8,2% gestiegen.
NÄCHSTE ABFAHRSTERMINE
Visual Sailing List
Abfahrt
Ankunft:
- Alphabetische Liste
- Nationen
- Geographische Lage
USB, in der pünktlichen Beschwerde über jeden Versuch einer unbefugten Selbstabfertigung in den Häfen
In der ersten Hälfte des Jahres 2024 sind die Einnahmen der OOIL um +2,3% gestiegen.
Hongkong
Gewinn oder Gewinn
Angriff auf ein griechisches Kistern Suezmax in der Rote See
Southampton/Athen
Das war bei 72 Seemeilen westlich von Hodeidah.
CD Cargo hat Optionen mit Bombardier Transportation for 11 locomotive TRAXX 3MS
Petrolifera Italo Rumena hat Schwedisch Nordic Storage erworben
Bologna
Das Unternehmen betreibt sieben Lagerstätten in Schweden und Dänemark.
In Griechenland wurde der Kommandant einer Fähre wegen Verletzung der Sicherheit festgenommen.
Alessandropoli/Keratsini-Drapetsona
Magellan Circle versiegelt ein Kooperationsabkommen mit Digital Container Shipping Association
Mailand
Partnerschaft konzentriert sich auf die Finanzierungsmöglichkeiten der EU
Akademische Vereinbarung über den Erwerb des Kanadischen Wahr Wahr North Marine
Baden
Das Unternehmen ist auf die Optimierung von Schiffsrouten auf der Grundlage der Wetterbedingungen spezialisiert.
Hudong-Zhonghua Shipbuilding von Hudong-Zhonghua Shipbuilding an den Bau von fünf Containerschiffen von 13.000 Teu
Singapur
Noatum wird die Aufsicht über die ägyptische Meeresagentur Safina erwerben.
Madrid/Kairo
Noatum Maritime Egypt wird umgetauft
Im ersten Halbjahr des Jahres 2024 haben die Terminals von Hutchison Ports 42,3 Millionen Container (+ 7%) umgeschlagen.
Hongkong
Letzten Monat ist der containerisierte Verkehr im Hafen von Hongkong um 6,8% gesunken.
Im Juli erhöhte sich der Containerverkehr im Hafen von Long Beach um +52,6%.
Long Beach
Neuer Datensatz für diesen Monat und die historische Spitze der leeren Container
Im Juli stieg der Containerverkehr im Hafen von Los Angeles um +37,3%.
Los Angeles
Seroka: Es wird eine hohe Voraussaison wirksam.
Der Güterverkehr in tunesischen Häfen verringerte sich im Zeitraum vom April bis Juni um -10,5%.
Goulette
Die verschiedenen Waren und Kohlenwasserstoffe sind zu verstellbar. Empfindlicher Rückgang der Trockenrinder
Die vierteljährlichen Ergebnisse des deutschen terminalischen Abschlussunternehmens HHLA
Hurg
Im Zeitraum April bis Juni erhöhte sich der Containerverkehr an den Hafenterminals des Betriebs um +1,1%.
In den ersten sieben Monaten des 2024 war der Hafen von Singapur 23,8 Millionen Container (+ 6,1%) umgeschlagen worden.
Singapur
Der Gesamtverkehr hat sich auf 366,9 Millionen t (+ 7,1%) verglacht.
Im zweiten Quartal des Jahres 2024 sank der Frachtverkehr in kroatischen Häfen um 7,8%.
Zagreb
Nur Wachstumscontainer mit 1,15 Mio. t (+ 10,5%)
Wallenius Wilhelmsen zeichnet vierteljährliche vierteljährliche Einnahmen und EBITDA auf.
Lysaker
Verringerung des Volumens der von der Flotte beförderten und beförderten Waren
Yilport Holding wird sich an der Verwaltung der Rettich-Häfen von Acajutla und La Unión beteiligen.
San Salvador
Vorausgesehen eine Investition von über 1,6 Milliarden Dollar
Carlo Merli wurde zum Geschäftsführer der Gruppe Setramar ernannt.
Ravenna
Sie wird den nächsten 1. September übernehmen.
PSA wird die Kontrolle über den polnischen Intermodalbetreiber Loconi International übernehmen
Singapur
Die Gesellschaft Gdynia zum Jahresverkehr in Höhe von etwa 250000 Containern
T&E appelliert erneut an die Kreuzfahrtsunternehmen, sich auf die Verwendung von e-fuel zu lenken.
Brüssel
Die einzige grüne und skalierbare Lösung zur Dekarbonisierung der maritimen Tätigkeiten
HÄFEN
Italienische Häfen:
Ancona Genua Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Neapel Trapani
Carrara Palermo Triest
Civitavecchia Piombino Venedig
Italienische Logistik-zentren: Liste Häfen der Welt: Landkarte
DATEN-BANK
ReedereienWerften
SpediteureSchiffs-ausrüster
agenturenGüterkraft-verkehrs-unternehmer
MEETINGS
Am 17. Juli findet in Rom die öffentliche Versammlung von Assiterminal statt.
Rom
Messina (Reeder): mit der Erneuerung des Industriezweiges der armatorienischen Industrie, die auf die Bedürfnisse der Arbeitnehmer reagieren
Am 25. Juni findet in Genua die Hauptversammlung von Assents statt.
Genua
Das Ereignis mit dem Titel "Mari Unbesorgt". Rotte und Konflikte: die Unbekannte des Menschenhandels. "
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NACHRICHTENÜBERBLICK INHALTSVERZEICHNIS
Samsung, HMM clash in US over shipping rates
(The Korea Times)
Houthis Mount Biggest Month of Attacks on Ships This Year
(Bloomberg)
››› Nachrichtenüberblick Archiv
FORUM über Shipping
und Logistik
Relazione del presidente Tomaso Cognolato
Roma, 17 luglio 2024
››› Archiv
Im zweiten Quartal des Jahres 2024 ist der Frachtverkehr im Hafen von Ravenna um -5,4% gesunken.
Ravenna
In der ersten Hälfte des Jahres sank der Rückgang -5,8%.
Ich protestierte für die wenigen Ressourcen, die aus dem Aufkommen an die Häfen anfallen.
Genua
Botta: In den Kassen des Hafensystems und in unserer Region ist wenig oder gar nichts übrig.
Am 30. September wird am 30. September die Frist für die Einreichung von Bewerbungen für den Präsidenten von neun AdSPs übermittelt.
Rom
Warnung heute vom Gerölfehmer
Im zweiten Quartal erhöhte sich der Frachtverkehr in den Häfen Montenegros um +41,7%.
Podgorica
Die Fracht und die Italien sind um +80,6% gestiegen.
Rationalisation im Hafen von Livorno für Beifahrer, neue Fahrzeuge und Ro-Ro-Schiffe
Livorno
Stufenweise bei Lorenzini einen Konzern, der der Livorno Terminal Marittimo zugesteist ist
Enrico Musso wird der neue Präsident der Flughafengesellschaft von Genua sein.
Genua
Wird vom AdSP Ligure Ligure bestellt, der 60% der Anteile hält.
Vard unterzeichnet einen Vertrag über die Planung und den Bau einer energy construction vessel.
Ålesund/Trieste
Gebaut in Vietnam, wird an Wind Energy Construction geliefert.
Verzate (Uilverkehr): Regierung billige Änderungsanträge zum Schutz der Hafenarbeit
Rom
Positiv in der zweiten Quartale von Global Ship Lease
Athen
Nettogewinn nach Wachstum (+ 13,2%)
In Orizzonte "Navale Systeme" das vierte Offshore-Patrol Patrol Vessel für die italienische Marine Italienisch
Genua/Triest/Rom
Die Patrouillen werden auf den Werften von Riva Trigoso und Muggiano von Fincantieri gebaut.
Filt-Cgil, schwere Ablehnung von Änderungsanträgen zu Haft-und Vorruhestandsarbeiten
Rom
Weiteres Verständnis-unterstreicht die Gewerkschaft-den Weg für die Erneuerung des nationalen Hafenvertrags
D-Marin hat sein Netz von Tourismushäfen erweitert, indem Porto Mirabello (La Spezia) erworben wurde.
Attica hat die Fähren gekauft. Kissamos und Kydon
Athen
1991 und 1990 wurden sie gebaut.
Der gewählte Präsident der Fincantieri wird von Biagio gewählt.
Triest
Die Ernennung erfolgte nach der vermissten Prägung von General Claudio Graziano.
Donnarumma (Gruppe FS) ist der neue Präsident für das Europa der UIC
Paris/Rom
Das Amt wird für den Zeitraum 2024-2025 geladen.
Maersk erwartet Ergebnisse für das zweite Quartal 2024 unter denen des letzten Jahres.
Kopenhagen
Vorauseinnahmen in Höhe von 12,8 Mrd. USD
DHL hat das zweite Quartal mit einem Nettogewinn von 805 Mio. EUR geschlossen (-21,9%).
Bonn
Die Erlöse wuchsen um +2,7% auf 20,6 Mrd.
Genehmigt die Haushaltsplanung für die Prognose 2024 des AdMP der Ostligurien.
La Spezia
Costamare erfasst vierteljährliche und halbmonatliche Einnahmen
München
Es wird eine Fortsetzung des positiven Trends erwartet.
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