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CONFITARMA

Confederazione Italiana Armatori

 

Relazione del Presidente
NICOLA COCCIA

 

ASSEMBLEA
Roma, 5 luglio 2007

 

 

Autorità, esponenti dell'industria armatoriale, del cluster marittimo e delle organizzazioni sindacali.

Signore e Signori,

benvenuti a tutti: avervi qui così numerosi ci fa piacere e ci onora.

Per concomitanti impegni istituzionali, il Presidente del Consiglio Romano Prodi non è potuto intervenire. Lo ringrazio per il messaggio con cui ha espresso il suo personale compiacimento per gli importanti traguardi raggiunti dalla nostra marineria.

Il Ministro Bianchi, di rientro da Torino, ha assicurato la sua presenza nel corso dei lavori odierni.

Un particolare ringraziamento al Vice Ministro De Piccoli, come sempre al nostro fianco.

************

Apro il mio discorso con la consapevolezza della forza di una categoria che ha saputo affrontare le sfide del mercato globale.

Negli ultimi anni l'armamento italiano ha ottenuto risultati esaltanti. E abbiamo tutte le intenzioni di continuare su questa strada: vogliamo, possiamo e dobbiamo farlo.

Lo faremo anche grazie al ritrovato assetto unitario della nostra Confederazione, che abbiamo fortemente voluto e per il quale ci siamo impegnati tutti, ed io in prima persona, con decisione e convinzione.

Confitarma è oggi più forte, più rappresentativa e quindi in grado di conseguire al meglio i suoi obiettivi.

Una categoria, quella degli armatori, che negli ultimi sette anni ha avuto il coraggio di investire ben 27 miliardi di euro in nuove navi e che oggi vanta una delle flotte più giovani, specializzate ed eco-compatibili del mondo, ai vertici nel trasporto dei passeggeri e delle merci.

Solo negli ultimi 18 mesi la flotta italiana è cresciuta del 16%, del 35% dal 2000 ad oggi.

In base agli ordini già effettuati per la costruzione di nuove navi, nel 2010 la flotta italiana dovrebbe raggiungere i 20 milioni di tonnellate di stazza.

Quale altro comparto industriale può vantare queste performance?

E con la flotta è cresciuto tutto il cluster marittimo che ha raggiunto posizioni di leadership nella cantieristica, nella nautica da diporto, e nella portualità.

Ma sappiamo troppo bene, proprio perché prima di chiunque altro ci confrontiamo con le opportunità e con i pericoli della globalizzazione, che gli equilibri sono fragili.

I tempi dell'economia globale non sono più quelli dell'economia tradizionale, ma soprattutto sono distanti anni luce da quelli della politica.

Piaccia o non piaccia, il fattore tempo è diventato l'elemento centrale, la chiave che apre la porta dello sviluppo, ma anche quella della recessione.

L'economia globale non è uno slogan. E' una realtà concreta che coinvolge non solo le imprese, ma l'intero sistema-paese.

"Lo Stato deve mettere gli imprenditori e i loro finanziatori nella condizione necessaria per il successo delle loro iniziative, incoraggiando il loro ottimismo, la loro immaginazione, il loro entusiasmo.

In uno Stato debole, è debole lo spirito con cui gli imprenditori avviano le trasformazioni, c'è incertezza, non c'è prosperità".

Lo dice il premio Nobel per l'economia Edmund Phelps.

Maggioranza e opposizione devono rendersi conto che gran parte dei risultati economici dipendono anche dalle loro scelte.

Di più, l'economia globalizzata esige una visione comune tra coloro che governano e coloro che producono.

Una cosa è certa: la globalizzazione non farà retromarcia.

Può essere un'eccezionale opportunità per qualsiasi sistema economico e politico che abbia il coraggio di fare scelte concrete. Ma può diventare una condanna capitale, se si resta prigionieri di vecchie certezze.

L'euro ha mandato in soffitta logiche e politiche economiche che creavano solo una temporanea illusione di ripresa, mascherando i deficit strutturali del sistema.

Oggi, per non rimanere schiacciati dalla concorrenza, dobbiamo avere il coraggio di cambiare.

In questo senso lo shipping va considerato un modello.

L'armatore ha da sempre dovuto impostare le sue strategie in modo da fronteggiare la concorrenza internazionale, restando sempre al passo - quando non riesce ad anticiparla - con la costante evoluzione dei mercati e delle nuove realtà.

I flussi di traffico si rimodulano in continuazione, così come i grandi centri di finanza crescono, declinano e risorgono: New York sta lasciando il passo a Londra; Hong Kong rischia di essere marginalizzata da Shanghai.

Intanto, mentre con destini alterni, l'Occidente cerca fortuna in Cina, la Cina stessa delocalizza produzioni e colonizza quell'enorme continente "abbandonato" che è l'Africa.

La Cina è ormai il principale mercato dell'interscambio mondiale, con porti, cantieristica e flotta che stanno scalando le rispettive classifiche internazionali.

Ma non c'è solo la Cina.

Come già sta avvenendo nell'area del Golfo Persico - e Dubai ne è un esempio eclatante - a breve termine economie emergenti, quali Turchia e Marocco, creeranno nel Mediterraneo una nuova geografia economica, con rilevanti effetti anche sull'offerta dei trasporti marittimi.

Sono tutte realtà in rapida evoluzione che confermano lo shipping protagonista dell'economia mondiale.

La catena produttiva è sempre più internazionalizzata e nelle strategie d'impresa la produzione è diventata marginale ed ha passato il testimone al trasporto, specie quello marittimo, alla finanza e alla comunicazione.

Di più, la globalizzazione ha imposto il passaggio dal piccolo al grande. Le aziende devono superare la soglia critica della dimensione, pena l'uscita dai mercati.

In questi anni abbiamo assistito ad un aumento esponenziale dei flussi di merci.

Oggi nel mondo si trasporta addirittura più di quanto si produce, in quanto le produzioni delocalizzate impongono più spostamenti alla stessa merce.

Ciò evidenzia sempre più il ruolo e le problematiche relative ai sistemi di trasporto.

La pressione dei container sulle infrastrutture, il congestionamento dei nodi e le problematiche ambientali rappresentano per l'Europa una sfida.

Entro i prossimi dieci anni, i porti europei dovranno affrontare una crescita annua di traffico proveniente dall'Estremo Oriente compresa fra il 9 e il 13% annuo.

Da qui al 2020, il trasporto merci aumenterà del 50% e quello passeggeri del 35 %.

In questo contesto, l'Unione europea ormai da tempo ha posto la politica marittima al centro della sua strategia competitiva. La vasta consultazione lanciata dal Libro Verde sulla futura politica marittima europea, che sarà definita nel 2008, ne è la prova più evidente.

****************

Come ha risposto il mondo italiano dell'economia del mare alle sfide globali?

Perché citiamo sempre il miracolo spagnolo e non parliamo mai del miracolo italiano del mare?

Il nostro cluster marittimo ha realizzato in meno di vent'anni qualcosa di impensabile: un miracolo economico di rilevanti proporzioni, in controtendenza con altri settori economici. Un cambiamento rapido, segnato da un dinamismo formidabile che ha trasformato un'economia semi-marginale e periferica in un comparto vincente.

Insomma, un esempio di eccellenza per il Paese.

Guardiamo all'industria cantieristica: vent'anni fa era obsoleta e quasi morente, oggi è invece un comparto industriale ad alta innovazione. Oggi Fincantieri punta alla Borsa, per diventare - e lo può - il primo polo cantieristico d'Europa e sostenere la grande sfida all'Estremo Oriente.

Guardiamo alla nautica italiana, leader nella produzione dei mega-yacht, con cinque cantieri collocati stabilmente nelle prime dieci posizioni dei produttori mondiali.

Guardiamo al RINA. Negli ultimi anni il Registro Italiano Navale si è diversificato ed internazionalizzato, divenendo una grande realtà competitiva nel mondo della certificazione. Nella Genova post-industriale è una delle aziende più importanti anche a livello occupazionale.

E ancora.

Guardiamo ai porti: dopo la riforma degli anni '90, nonostante oggettive difficoltà, la portualità italiana ha comunque intrapreso la strada dello sviluppo, seguendo una logica più vicina alle esigenze degli operatori.

Guardiamo al turismo che viene dal mare: in meno di vent'anni, viaggiare per mare è divenuto in Italia un prodotto di massa e di qualità. Gli ingenti investimenti in questa filiera hanno migliorato tutta la catena, contribuendo a bilanciare il turismo nazionale terrestre oggi in crisi. Crociere, traghetti e super-yacht ci collocano ai vertici mondiali per numero di passeggeri trasportati, personale occupato e fatturato.

Da ultimo, l'armamento italiano ha consolidato e rafforzato in modo deciso la sua presenza sulla scena mondiale, divenendo un comparto fortemente attrattivo per il mondo della finanza, dalle banche ai fondi di investimento.

Ed ha acquisito una nuova cultura manageriale.

L'armatore si è trasformato infatti in un soggetto che opera con logiche di tipo industriale e lungo tutta la catena logistica, dal mare alla terra: come terminalista, come operatore globale, come tour operator, investendo in infrastrutture tradizionali a terra ed in quelle che mi piace definire infrastrutture mobili di trasporto e di intrattenimento: navi sempre più grandi, più tecnologiche e più belle.

Sono stati, sono e riteniamo che saranno ancora, anni intensi e di eccezionale vitalità per l'armamento italiano.

E' ora opportuno e maturo il tempo per introdurre nel nostro ordinamento moderni strumenti come il tax lease scheme ed i fondi navali d'investimento, che sostengano gli armatori nei loro programmi di crescita.

Parimenti, lo Stato deve completare gli interventi in favore delle costruzioni navali a suo tempo approvati.

*******************

Parlavamo dell'aumento dei traffici e delle difficoltà ad assorbire questa ingente quantità di merci.

Nel Mediterraneo la situazione rischia di risultare ancora più grave, soprattutto per la portualità italiana, debole proprio nei segmenti di traffico a più alto valore aggiunto, come quello delle merci in container.

Si continua ad affermare che l'Italia è o potrà essere la piattaforma logistica d'Europa.

Nutro forti dubbi, perché le distanze operative sono enormi e nel frattempo gli altri porti europei continuano a svilupparsi a ritmi sostenuti.

Piuttosto, dovremmo ritagliarci un ruolo centrale nel crescente interscambio intra-mediterraneo, per essere nei prossimi anni protagonisti nella zona mediterranea di libero scambio.

Comunque sia, dobbiamo procedere celermente cominciando con l'approvare in tempi brevi la riforma portuale: invece, in Parlamento i disegni di legge in materia non si contano più.

Mi preme qui sottolineare l'importanza del recente accordo interassociativo sulla disciplina dei servizi tecnico-nautici, sottoscritto da ben otto associazioni nazionali rappresentative dell'intero settore marittimoportuale.

Abbiamo accettato gli ultimi passaggi normativi che hanno condotto all'autonomia finanziaria delle Autorità portuali, quale strumento necessario allo sviluppo infrastrutturale degli scali nazionali. Naturalmente, auspichiamo che tali ingenti risorse vengano utilizzate secondo sani principi di politica industriale e che possa essere garantito un controllo effettivo. E' evidente che solo manager di alto profilo potranno assicurare una gestione moderna ed efficiente dei nostri porti.

Detto questo, però, i nostri scali continuano a soffrire per la carenza di connessioni adeguate con gli hinterland serviti; i porti di transhipment sono lontani oltre mille chilometri dalle principali aree di produzione nella pianura Padana.

In altri termini: il sistema logistico italiano non funziona.

Ci sono segnali che testimoniano la vitalità e le potenzialità dei maggiori scali del Paese, ma non basta ancora.

I porti devono delineare obiettivi raggiungibili in tempi certi.

Il rischio che si corre è quello di dover far fronte alle esigenze nazionali ricorrendo a sistemi portuali di altri paesi, geograficamente più lontani ma più vicini economicamente, perché inseriti in sistemi logistici più efficienti.

E allora sì che il Sud d'Italia sarebbe davvero "isolato"!

 

Privatizzazioni

Anche in tema di privatizzazione e concorrenza i numeri ci danno ragione.

Nel 1993 la flotta facente capo ad armatori privati rappresentava il 72% del totale nazionale; il 18% faceva capo alle compagnie di navigazione della Finmare, il 9% all'Eni e l'1% alle Ferrovie dello Stato.

Oggi il 95% della flotta italiana è dell'armamento privato.

Non vi è stata alcuna ripercussione negativa a seguito delle privatizzazioni delle flotte di IRI e ENI, né dal punto di vista economico, né dal punto di vista della crescita della flotta, né, soprattutto, per quanto riguarda l'occupazione del settore: il meccanismo ha funzionato.

Ma allora, ripeto: che cosa aspettiamo a risolvere il problema della Tirrenia?

Escludo che si possa affrontare la questione con campagne di stampa.

Di certo, siamo nettamente contrari a prolungare le convenzioni con lo Stato in contrasto con le procedure europee.

Mentre siamo lieti che le nostre richieste di procedere ad una rapida privatizzazione di Tirrenia siano state accolte nel DPEF approvato dal Consiglio dei Ministri del 28 giugno scorso.

Nell'interesse di tutto l'armamento, occorrerà velocizzare al massimo tale privatizzazione: tempi morti sarebbero deleteri, in primis per la Tirrenia stessa che si troverebbe in uno stato di pre-liquidazione. Alitalia docet'

L'armamento privato è pronto anche in questa occasione a fare la sua parte, partecipando al tavolo istituzionale che dovrà concretizzare l'obiettivo politico del Documento di programmazione economica.

 

Cabotaggio

Dal 1999, con l'apertura del cabotaggio alle altre flotte europee, la mancanza di norme strutturali ci costringe ogni anno ad un estenuante calvario di richieste, impedendo una precisa programmazione delle attività aziendali. Mi riferisco in particolare agli sgravi contributivi per le navi che operano in ambito regionale e locale, che svolgono un importante ruolo per la mobilità dei cittadini.

Abbiamo accolto con favore l'introduzione del cosiddetto ecobonus, quale incentivo allo sviluppo delle autostrade del mare.

Tuttavia, questo provvedimento tanto atteso, che prevede la ripartizione in tre anni di 240 milioni di euro tra le imprese di autotrasporto per incentivarle a scegliere il mare, ad oggi non risulta ancora operativo. Anche per una visione disomogenea all'interno dell'Autotrasporto.

Spero di sbagliarmi, ma temo che i tempi per i necessari regolamenti attuativi saranno ancora lunghi.

Peccato, perché l'ecobonus potrebbe eliminare ogni giorno dalle nostre strade una coda di TIR di circa 120 chilometri, con evidenti benefici anche in termini di riduzione degli ingenti costi sociali legati agli incidenti e all'inquinamento.

 

Ambiente

Proprio in tema ambientale, gli armatori italiani con grande anticipo si sono dotati di navi a doppio scafo, ben prima delle scadenze decise a livello internazionale.

Peraltro, il nuovo provvedimento per la demolizione volontaria delle ultime navi cisterna a scafo singolo, approvato dal nostro Parlamento con una copertura finanziaria minima in attesa dell'approvazione comunitaria, corre il rischio di rimanere inefficace qualora il rifinanziamento non fosse completato.

In questo caso, avremmo davvero solo perso tempo e "fatto scuola" a Bruxelles.

Notizie di stampa hanno recentemente richiamato l'attenzione sulle emissioni di anidride carbonica da parte delle navi.

Ma la nave, con il 2-3% di emissioni globali di CO2, resta il mezzo di trasporto più competitivo dal punto di vista del risparmio energetico e dell'impatto ambientale, con soli 10 grammi emessi per ogni km percorso, contro i 50 grammi di un TIR e i 110 grammi emessi in media da tutte le altre tipologie di mezzi stradali.

Queste sono le cifre indicate dall'associazione ambientalista internazionale Amici della Terra.

Proprio a Confitarma la Commissione europea ha affidato il coordinamento del progetto pilota EMAS Ship, che definisce le linee guida per l'adozione volontaria di sistemi di gestione ambientale da parte delle imprese di navigazione.

Comunque, per migliorare ancora le prestazioni ambientali del trasporto marittimo, è necessario un dialogo costruttivo tra armatori ed enti o istituzioni preposti alla tutela dell'ambiente.

 

Relazioni industriali

I buoni risultati della politica sindacale in campo marittimo lo dimostrano.

Nel panorama delle relazioni industriali del mondo dei trasporti, generalmente caratterizzate da alti livelli di conflittualità, il nostro comparto rappresenta un'eccezione positiva.

Il dialogo costruttivo ha permesso, a noi e alle organizzazioni sindacali del settore, pur nel rispetto dei propri ruoli ed interessi, di impostare una politica di sviluppo del settore.

Ne è la prova il recente accordo per il nuovo contratto collettivo di lavoro dei marittimi, concluso senza scioperi.

Credo che le Organizzazioni Sindacali e l'armamento, visti i risultati raggiunti sia dal punto di vista della flotta sia da quello dell'occupazione, possano essere soddisfatti di quanto ottenuto.

 

Formazione

La straordinaria crescita e il rinnovamento della flotta italiana hanno bisogno della presenza a bordo di personale nazionale, soprattutto nei posti chiave del comando e della gestione, sia tecnica che alberghiera, delle navi mercantili da carico e passeggeri.

Numerose sono le iniziative avviate e promosse dall'armamento in Italia e all'estero per la preparazione a bordo, a terra e a distanza di personale qualificato.

Ma se davvero vogliamo promuovere tra i giovani le professioni del mare - che peraltro garantiscono interessanti livelli retributivi - oltre ad identificare le nuove figure professionali, come indicato nel rapporto che la Federazione del Mare ha presentato la settimana scorsa, occorrono sbocchi a terra per il personale navigante.

Occorre rendere evidente che si vuole superare una frattura esistente tra chi lavora a bordo e chi lavora a terra, di cui l'impossibilità di votare sulle nostre navi, cioè in territorio italiano, è un esempio significativo.

Occorre infine un maggior coinvolgimento delle Istituzioni, con la rapida approvazione di nuove normative e la riforma degli Istituti nautici e professionali.

Purtroppo, manca ancora la tanto attesa correzione delle norme che consentirebbe agli allievi dell'Accademia della Marina Mercantile Italiana di Genova di sostenere al termine dei corsi gli esami per l'ottenimento della qualifica di ufficiali.

Così si mette a rischio la stessa Accademia.

Naturalmente, anche l'armamento dovrà essere più attivo nel training a bordo delle nuove leve. E in questo senso rivolgo un caldo invito ai nostri associati.

Sempre riguardo alla gente di mare, voglio sottolineare le perplessità che suscita l'ipotizzato accorpamento dell'IPSEMA (istituto assicurativo contro gli infortuni e le malattie) nell'INPS o nell'INAIL, nell'errata convinzione degli organi di Governo di perseguire così un'economia.

Conti alla mano, invece, ciò provocherebbe un aumento complessivo della spesa.

L'armamento è fortemente contrario e molto preoccupato: si rischia di sottrarre al settore marittimo uno strumento fondamentale e specialistico di tutela del welfare, peraltro presente in molti altri paesi europei, che ha dato e dà prova di efficienza e di gestione economica.

 

Rafforzamento del Ministero dei Trasporti

La globalizzazione impone di essere competitivi a tutti i livelli: dalle imprese alla pubblica Amministrazione.

Spesso, in modo improprio, si tende ad identificare la politica con l'Amministrazione. Non è così.

Giovanni Agnelli, negli anni '70, quando era presidente di Confindustria, parlando delle inefficienze del nostro Paese, ricorreva al paragone di un uomo costretto a difendersi da una aggressione con un braccio legato.

Oggi, a maggior ragione, la competizione internazionale è troppo viva per lottare in tali condizioni.

Bisogna agire in fretta: non aspettiamo che altri Paesi continuino a batterci sul tempo.

La Danimarca, ad esempio, sta rafforzando l'efficienza - già elevata - del suo sistema amministrativo a supporto delle condizioni offerte allo shipping, promuovendo tale realtà con una forte attività di lobby e comunicazione, in un contesto già favorevole sotto il profilo finanziario e operativo, per candidarsi quale sede di molte imprese europee di shipping.

Non vi nascondo l'interesse già concretamente manifestato da alcuni operatori italiani.

E' un campanello d'allarme.

La nostra Amministrazione deve migliorare la sua competitività organizzativa e normativa ed essere messa in grado di lavorare. E di ciò si deve fare interprete la classe politica.

Le complesse vicende che hanno caratterizzato gli anni recenti dell'Amministrazione marittima sono note.

In poco più di dieci anni è passata attraverso:

  • il ministero della marina mercantile;
  • il ministero dei trasporti e della navigazione;
  • il ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
  • il ministero dei trasporti.

Ciascuna di queste trasformazioni ha comportato una riorganizzazione, di volta in volta avviata e mai completata.

L'evidenza odierna è sotto gli occhi di noi tutti.

L'ultimo concorso per l'assunzione di risorse qualificate risale al 1995, ma nel frattempo molto del personale ha cessato il servizio e non è stato sostituito. Così, oggi, le due direzioni generali marittime contano appena una ventina di laureati in discipline giuridico-economiche. I dirigenti sono senza contratto individuale da sette anni.

Sfido chiunque ad immaginare tale quadro all'interno di un'organizzazione operativa come quella di un'impresa di navigazione.

In sostanza, l'azione politica, se da un lato ha accompagnato lo shipping e la portualità, consentendo loro di cogliere l'occasione presentata dallo sviluppo dei traffici marittimi e dalla globalizzazione, dall'altro non ha saputo garantire una macchina amministrativa efficiente, snella, motivata e formata.

È necessario riprendere una politica di investimento nelle risorse umane del nostro Ministero, chiudendo in maniera definitiva la stagione delle riorganizzazioni.

La pubblica Amministrazione è l'interfaccia immediata delle imprese: è quindi nostro pieno diritto pretendere dal Governo che sia all'altezza dei problemi da affrontare.

A tale riguardo, riteniamo necessario il riaccorpamento di tutte le competenze marittimo-portuali in un unico ministero.

Colgo l'occasione per esprimere l'apprezzamento delle imprese armatoriali per i funzionari del Ministero dei trasporti, che spesso lavorano in condizioni di obiettiva difficoltà.

Così come si è rivelata intensa la collaborazione nel CISM, il Comitato Interministeriale che ha recentemente licenziato il Programma Nazionale di Sicurezza Marittima, fornendo altresì le istruzioni per la gestione della sicurezza nei traffici locali.

Ringrazio per il loro determinante contributo il Capo del Dipartimento della Navigazione e del Trasporto Marittimo ed Aereo, Silvio Di Virgilio, che presiede il CISM e il Comandante Generale delle Capitanerie di Porto, l'Ammiraglio Dassatti, che proprio ieri ha passato le consegne all'Ammiraglio Pollastrini, al quale rivolgo i nostri più fervidi auguri.

E non dimentichiamo, in tema di sicurezza marittima, il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio La Rosa, per la forte sinergia che si è realizzata con la Marina Militare, a garanzia del libero svolgimento dei traffici mercantili nelle aree a rischio di attacchi di pirateria e nelle zone di guerra.

*******************

Signor Ministro,

ho richiamato l'attenzione sull'esigenza di affrontare insieme le sfide della globalizzazione.

Purtroppo, per un lungo periodo noi armatori - e con noi tutto il cluster marittimo - abbiamo dovuto sopperire all'assenza di un riferimento politico.

Ne abbiamo assoluto bisogno, per riconsegnare in pieno il cluster al suo ruolo naturale di soggetto economico portatore di una cultura di impresa, con una visione globale, competitivo nel mondo e in grado di agire secondo logiche di mercato.

Ora che finalmente a livello politico la lacuna è stata colmata, noi armatori ci proponiamo quali protagonisti nel rispondere agli interessi economico-sociali dell'intero sistema marittimo.

Per quel che ci riguarda, attendiamo dal Governo chiari segnali:

  • rendere strutturali gli interventi per la navigazione di cabotaggio;
  • procedere celermente alla privatizzazione della Tirrenia, rispettando le procedure europee nel caso di definizione di nuove convenzioni con lo Stato;
  • adottare anche in Italia strumenti finanziari innovativi, quali i fondi di investimento navale e il tax lease scheme;
  • assicurare il necessario supporto pubblico alle attività di formazione in campo marittimo;
  • attuare un effettivo potenziamento dell'Amministrazione nel settore della navigazione marittima;
  • lavorare ad una incisiva e celere semplificazione delle norme nazionali sulla navigazione;
  • favorire scelte ambientali sostenibili.

Sì, capisco, le nostre richieste possono sembrare numerose. Ma, analizziamole bene.

In realtà, chiediamo di accompagnare uno sviluppo ed un successo già in atto.

Chiediamo di adeguare i tempi della politica a quelli dell'economia.

Chiediamo che alla riflessione seguano le azioni.

Chiediamo che vengano affinati gli strumenti per crescere ancora.

Signor Ministro,
chiediamo solo di crescere, per noi e per il Paese.

Grazie a tutti voi.

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Zanetti: Stellen Sie außerdem sicher, dass der Implementierungsprozess die betrieblichen Bedürfnisse der Branche berücksichtigt
Intercargo und Intertanko äußern Bedenken hinsichtlich des Abkommens zur Dekarbonisierung der Schifffahrt
London
Die Komplexität der von der IMO beschlossenen Maßnahme und das ungewöhnliche Verfahren, von dem Nichtregierungsorganisationen ausgeschlossen wurden, wurden hervorgehoben
Piratenangriffe auf Schiffe nehmen im ersten Quartal 2025 stark zu
Piratenangriffe auf Schiffe nehmen im ersten Quartal 2025 stark zu
London
Starke Zunahme von Vorfällen in der Straße von Singapur
Interferry begrüßt IMO-Vereinbarung zur Dekarbonisierung der Schifffahrt, hält Strategie jedoch für zu komplex
Victoria/Piräus
Griechischer Reederverband enttäuscht über fehlende Anerkennung der wesentlichen Rolle von Übergangskraftstoffen wie LNG
Internationale Arbeitsorganisation erkennt Seeleute als Schlüsselkräfte an
London
ITF und ICS: ein historischer Moment
CMA CGM erwirbt 35 % des ägyptischen October Dry Port
Kairo
Das Unternehmen betreibt einen Trockenhafen in der Industrie- und Logistikzone nahe Kairo
TiL der MSC Group übernimmt die vollständige Kontrolle über die Hutchison Ports Terminals
New York
Bloomberg berichtet dies und gibt an, dass die panamaischen Terminals gemeinsam mit BlackRock verwaltet werden würden.
Der vom MEPC genehmigte Verordnungsentwurf zur Dekarbonisierung der Schifffahrt umfasst einen verbindlichen Kraftstoffstandard und die Bepreisung von Treibhausgasemissionen
London/Washington/Brüssel
Die Einrichtung eines Fonds zur Sammlung von Mitteln aus der Emissionspreisgestaltung ist vorgesehen
Task Force von fünf Verbänden für den Neustart des italienischen Schienengüterverkehrs
Rom
Initiative von Agens, Assoferr, Assologistica, Fercargo und Fermerci
MIT bezeichnet Matteo Paroli als neuen Präsidenten der Häfen von Genua und Savona-Vado
Rom/La Spezia
Die Hafengemeinschaft von La Spezia fordert auch einen Namen für die Hafenbehörde Ostliguriens
Der endgültige Haushalt 2024 der Hafenbehörde der Zentraladria wurde genehmigt
Ancona
Grünes Licht vom Vorstand
RFI, Ausschreibung für Wartungs- und Telekommunikationsverbesserungsarbeiten vergeben
Rom
Programmvolumen rund 180 Millionen Euro
Vertrag unterzeichnet, der CMA CGM die Verwaltung des Containerterminals im Hafen von Latakia überträgt
Damaskus
Investitionen von 230 Millionen Euro in den ersten vier Jahren erwartet
Rizzo zum außerordentlichen Kommissar der Strait Port System Authority ernannt
Messina
DHL Group steigert Umsatz in den ersten drei Monaten 2025 um +2,8%
Bonn
Nettogewinn von 830 Millionen Euro (+3,9%)
Kauf des Geländes für neues Kreuzfahrtterminal in Marghera abgeschlossen
Venedig
Die Inbetriebnahme ist für die Kreuzfahrtsaison 2028 geplant.
CMA CGM schließt Übernahme von Air Belgium ab
Marseille/Mont-Saint-Guibert
Mazaudier: Wir verstärken unsere Luftkapazitäten mit sofortiger Wirkung
Im Jahr 2024 wurden auf dem österreichischen Schienennetz 94,4 Millionen Tonnen Güter transportiert (+2,2 %)
Wien
31,8 % des Gesamtaufkommens wurden auf Strecken über 300 Kilometer erreicht
In den ersten drei Monaten des Jahres 2025 ging der Güterverkehr in albanischen Häfen um -1,8 % zurück
Tirana
Auch die Zahl der Passagiere ist zurückgegangen (-1,6 %)
Der endgültige Haushalt und der Jahresbericht 2024 der AdSP Sardinien wurden genehmigt
Cagliari
Pilotprojekt zur einheitlichen Erteilung von Hafenzugangsgenehmigungen für Transportunternehmen
Jahresabschluss 2024 von Interporto Padova einstimmig angenommen
Padua
Umsatzplus von +7,3 %
Sanierungsarbeiten im Agrar- und Lebensmittelzentrum des Hafens von Livorno im Gange
Livorno
Werke im Wert von sechs Millionen Euro
Bluferries ist bereit, die neue RoPax-Fähre Athena in der Straße von Messina in Betrieb zu nehmen
Messina
Es kann bis zu 22 LKWs oder 125 Autos und 393 Personen befördern
Genehmigte den Jahresabschluss für das Geschäftsjahr 2024 des AdSP des Ionischen Meeres
Tarent
424,8 Millionen Hafenbauarbeiten im letzten Jahrzehnt abgeschlossen
Kalmar meldet niedrigeren Quartalsumsatz, höhere Auftragseingänge
Helsinki
In den ersten drei Monaten 2025 betrug der Nettogewinn 34,1 Millionen Euro (+2%)
Antonio Ranieri ist der neue maritime Direktor von Ligurien
Genua
Er übernimmt das Amt von Admiral Piero Pellizzari, der wegen Erreichens der Altersgrenze aus dem Dienst entlassen wurde.
Im ersten Quartal 2025 verzeichnete Chinas CIMC einen Anstieg der Containerverkäufe um 12,7 %
Hongkong
Umsatzwachstum von +11,0 %
Im vergangenen Jahr stiegen die Einnahmen der chinesischen Gruppe CMPort um +3,1%
Hongkong
In den ersten drei Monaten des Jahres 2025 wurden an Hafenterminals 36,4 Millionen Container umgeschlagen (+5,6 %)
Der Jahresabschluss der AdSP für Westligurien und das Mittel-Nord-Tyrrhenische Meer wurde genehmigt
Genua/Civitavecchia
Konecranes-Umsatz stieg in den ersten drei Monaten des Jahres 2025 um +7,7 %
Helsinki
343 Millionen Euro Neuaufträge für Hafenfahrzeuge (+37,5 %)
Kühne+Nagel verzeichnet Wachstum im ersten Quartal
Schindellegi
Der Nettoumsatz des Logistikkonzerns belief sich auf 6,33 Milliarden Schweizer Franken (+14,9%)
Antrag von TDT (Grimaldi-Gruppe) für den Bau und die Verwaltung von 50 % des Terminals Darsena Europa in Livorno
Livorno
Das Unternehmen hat eine Verlängerung der Laufzeit der aktuellen Konzession beantragt
Im Jahr 2024 werden 58 Millionen in die Modernisierung der Häfen von Livorno, Piombino und der Insel Elba investiert
Livorno
Der endgültige Haushalt und der Jahresbericht der AdSP wurden genehmigt
Im ersten Quartal wurden im Hafen von Valencia 1,3 Millionen Container umgeschlagen (+3,4 %)
Valencia
Rückgang des Umschlagverkehrs
EIB-Beratung zur Stärkung der Klimaresilienz der Häfen von Volos, Alexandroupolis und Patras
Luxemburg
Es wird Hafenbehörden bei der Identifizierung und Bewältigung von Klimarisiken unterstützen
Der Verwaltungsausschuss der Hafenbehörde des zentralen Tyrrhenischen Meeres hat den Jahresabschluss 2024 einstimmig genehmigt
Neapel
SOS LOGistica wird die Qualifikation eines Unternehmens des Dritten Sektors erwerben
Mailand
Der Verein hat derzeit 74 Mitglieder
In den ersten drei Monaten des Jahres 2025 ging der Güterverkehr in den Häfen von Barcelona und Algeciras zurück
Barcelona/Algeciras
Hupac verlagert intermodalen Dienst mit Padua nach Novara
Lärm
Bisher war das andere Terminal das in Busto Arsizio.
PSA SECH hat den ersten 400-Meter-Zug im Parco Ferroviario Rugna betrieben
Genua
Kapazität bis zu 20 Zugpaare pro Tag
Der Jahresabschluss 2024 der Hafenbehörde Ostligurien wurde einstimmig angenommen
Das Gewürz
Die Kriegsbefreiung zur Erweiterung des Ravano-Terminals in La Spezia steht kurz vor dem Abschluss
Das Gewürz
Die AdSP hat über 600.000 Euro investiert
Francesco Rizzo zum Präsidenten der AdSP der Meerenge ernannt
Rom
Er hat wiederholt die Nutzlosigkeit des Baus der Brücke über die Meerenge angeprangert
NÄCHSTE ABFAHRSTERMINE
Visual Sailing List
Abfahrt
Ankunft:
- Alphabetische Liste
- Nationen
- Geographische Lage
US-Flugzeuge greifen jemenitischen Hafen Ras Isa an
Tampa/Beirut
38 Tote und über hundert Verletzte
Stazioni Marittime prognostiziert für 2025 einen Anstieg des Fähr- und Kreuzfahrtverkehrs im Hafen von Genua
MIT-Mobilitätsbericht unterstreicht steigende Nachfrage nach Passagier- und Frachtverkehr
Rom
Im ersten Quartal ging der Güterverkehr in russischen Häfen um -5,6 % zurück
Sankt Petersburg
Sowohl Trockengüter (-5,3 %) als auch flüssige Massengüter (-5,8 %) nehmen ab
Andrea Giachero als Präsident von Spediporto bestätigt
Genua
Auch der Vorstand des Verbandes der Genueser Spediteure wurde für den Dreijahreszeitraum 2025-2028 erneuert.
Studie zur Überwachung des Fahrzeugverkehrs in den Häfen von Venedig und Chioggia
Mailand
Auftrag an Circle und Arelogik vergeben
In Italien steckt der Schienengüterverkehr in großen Schwierigkeiten
Genf
Fermerci fordert eine strukturelle und verstärkte Förderung des Verkehrs sowie eine Refinanzierung der Anreize für den Kauf von Lokomotiven und Waggons.
Bericht des Global Maritime Forums zur Optimierung von Schiffsanläufen zur Emissionsreduzierung
Kopenhagen
Ansätze für virtuelle Ankunft und Just-in-Time-Ankunft vorgeschlagen
Im ersten Quartal dieses Jahres wuchs der Containerverkehr im Hafen von Gioia Tauro um +15,5%
Freude Stier
Baubeginn des "Hafenarbeiterhauses"
GNV hat das zweite von vier neuen RoPax-Schiffen in China übernommen
Genua
"GNV Orion" wird 1.700 Passagiere befördern und bis zu 3.080 Laufmeter Fracht transportieren können
Nach zehn Quartalen des Rückgangs wächst der Containerverkehr im Hafen von Hongkong wieder
Hongkong
In den ersten drei Monaten dieses Jahres wurden 3,39 Millionen TEU umgeschlagen (+2,1%)
Fincantieri erwirbt Anteile an WSense
Rom
Die neunte FREMM-Einheit "Spartaco Schergat" an die italienische Marine ausgeliefert
Die Neuauflage des Praktischen Handbuchs Seeverkehr wurde vorgestellt
Genua
Geschrieben von Assagenti, wird es fünfzig
Der Containerverkehr in den Häfen von Long Beach und Los Angeles stieg im ersten Quartal um 26,6 % bzw. 5,2 %
Long Beach/Los Angeles
Auswirkungen von Trumps Zöllen stehen unmittelbar bevor
In den ersten drei Monaten des Jahres 2025 wurden im Hafen von Singapur 10,5 Millionen Container umgeschlagen (+5,8%)
Singapur
Beim Gewicht verzeichnete der Containerverkehr einen Rückgang von -1,4 %
Vorschriften für die LNG-Bunkerung auf der Fincantieri-Werft in Genua unterzeichnet
Genua
Definieren Sie die Methoden zum Umfüllen von Kraftstoff von Schiff zu Schiff
Historische Schiffbaumarken Uljanik und 3.Maj stehen kurz vor dem Aussterben
Zagreb
Der Staat bestätigt seine Absicht, die Schiffbauaktivitäten an den beiden Standorten Pula und Rijeka zu verkaufen
Cambiaso Risso hat die Übernahme der französischen Somecassur abgeschlossen
Genua
Das transalpine Unternehmen ist spezialisiert auf die Versicherung von Super- und Megayachten
Neuer wöchentlicher Zugservice zwischen dem Hafen Gioia Tauro und Verona
Joy Stier/Verona
Betrieben von Medlog für den Transport von Kühlgütern
EBWE sucht strategischen Partner für die Entwicklung des moldauischen Flusshafens Giurgiulesti
London
Internationaler Wettbewerb gestartet
HÄFEN
Italienische Häfen:
Ancona Genua Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Neapel Trapani
Carrara Palermo Triest
Civitavecchia Piombino Venedig
Italienische Logistik-zentren: Liste Häfen der Welt: Landkarte
DATEN-BANK
ReedereienWerften
SpediteureSchiffs-ausrüster
agenturenGüterkraft-verkehrs-unternehmer
MEETINGS
Die Konferenz "Neue nachhaltige Schiffskraftstoffe – Dekarbonisierung der Schifffahrt" findet am Montag in Genua statt
Genua
Es findet am Sitz der Hafenbehörde von Genua statt
Konferenz "Künstliche Intelligenz kommt in den Hafen" am Freitag in Rom
Rom
Es wird von der National Union of Port Enterprises gefördert
››› Archiv
NACHRICHTENÜBERBLICK INHALTSVERZEICHNIS
Proposed 30% increase for port tariffs to be in phases, says Loke
(Free Malaysia Today)
Damen Mangalia Unionists Protest Friday Against Possible Closure
(The Romania Journal)
››› Nachrichtenüberblick Archiv
FORUM über Shipping
und Logistik
Relazione del presidente Nicola Zaccheo
Roma, 18 settembre 2024
››› Archiv
Türkische Häfen verzeichnen neuen Frachtumschlagsrekord im ersten Quartal
Ankara
Historischer Höchststand der aus dem Ausland importierten Fracht
Im ersten Quartal 2025 wuchs der Güterverkehr im Hafen von Taranto um +37,6 %
Tarent
Anstieg um 854.000 Tonnen Schüttgut und 265.000 Tonnen konventioneller Güter
DEME kauft Havfram, ein Unternehmen, das Offshore-Windparks installiert
Zweite rechts/Washington
Transaktionsvolumen rund 900 Millionen Euro
Der Schienentransport von Konvois für die U-Bahn von Rom begann in Reggio Calabria
Rom
Hitachi Rail vergibt Auftrag an Mercitalia Rail
Im Jahr 2024 sanken die von Magli Intermodal Service abgewickelten Mengen um -2 %
Rezzato
Umsatz stabil
Yang Ming verzeichnet im März nach 14 Monaten Wachstum ersten Umsatzrückgang
Keelung/Taipeh
Das Umsatzwachstum von Evergreen und WHL setzt sich fort
Die Europäische Kommission hat die Übernahme der deutschen Schenker durch die dänische DSV genehmigt
Brüssel
Die Auswirkungen auf den Wettbewerb in den Märkten, in denen die beiden Unternehmen tätig sind, werden als begrenzt angesehen
Vereinbarung zwischen Fincantieri und Kayo zur Förderung der Entwicklung der Schiffbau- und Marineindustrie in Albanien
Triest
Mögliche Schaffung eines Zentrums für Schiffbau und Umrüstung in der Region
Logistikkosten für neue Werksfahrzeuge zuletzt leicht gesenkt
Brüssel
Montaresi (AdSP Liguria Orientale) mit dem "Port Oscar" ausgezeichnet
Miami
Die Veranstaltung hat ihre achtzehnte Ausgabe erreicht
In den ersten drei Monaten des Jahres 2025 stieg die Zahl der von OOCL-Schiffen beförderten Container um +9,3 %
Hongkong
Umsatzplus von +16,8 %
Die AdSP des südlichen Tyrrhenischen und Ionischen Meeres gewinnt im Einspruch gegen Zen Yacht
Freude Stier
Unternehmen muss Mietrückstände zahlen
Im Hafen von Livorno wurde eine große Kokainlieferung beschlagnahmt
Livorno
Zwei Tonnen Drogen von Zoll- und Finanzpolizei identifiziert
Navantia erneuert Vereinbarung mit dem amerikanischen Kreuzfahrtkonzern Royal Caribbean
Miami
Bis heute hat die Werft in Cadiz Wartungs-, Reparatur- und Sanierungsarbeiten an 45 Schiffen der Gruppe durchgeführt.
In italienischen Häfen wird dieses Jahr ein Rekordaufkommen an Kreuzfahrten erwartet
Miami
Cemar glaubt, dass das Wachstum auch im Jahr 2026 nicht aufhören wird
HII-HHI-Abkommen zur Beschleunigung der US-amerikanischen und südkoreanischen Marineproduktion
Nationaler Hafen
Ziel ist die Stärkung der Marineindustrie beider Nationen.
Panama Ports Company wird vorgeworfen, gegen die Bedingungen des Konzessionsvertrags verstoßen zu haben
Panama
Panamas Auditor General kündigte die Einreichung einer Strafanzeige an
Das Colombo West International Terminal ist in Betrieb genommen
Ahmedabad
Es verfügt über eine Verkehrskapazität von 3,2 Millionen TEU
Die Konferenz "Neue nachhaltige Schiffskraftstoffe – Dekarbonisierung der Schifffahrt" findet am Montag in Genua statt
Genua
Die neue multifunktionale Grenzkontrollstruktur PCF – PED/PDI Point im Hafen von Gioia Tauro ist fertiggestellt
Freude Stier
Konferenz "Künstliche Intelligenz kommt in den Hafen" am Freitag in Rom
Rom
Es wird von der National Union of Port Enterprises gefördert
Neues Kreuzfahrtterminal der MSC Group in Miami eingeweiht
Miami
Es bietet Platz für drei große Schiffe gleichzeitig
Im Februar stieg der Verkehr im Hafen von Ravenna um +2,1 %
Ravenna
Massengut nimmt zu, sonstige Ladung nimmt ab
Im Jahr 2024 verzeichnete Ferrovie dello Stato Italiane einen Nettoverlust von -208 Millionen Euro
Rom
Umsatzsteigerung um +11,7 %. Frachtvolumen des Konzerns steigt dank Exploris-Akquisition
Hafen von Genua, Ente Bacini fordert neue Flächen und Erneuerung der Konzession
Genua
Konferenz zur Feier des 100-jährigen Firmenjubiläums
Die öffentliche Sitzung des Verbandes der italienischen Hafenterminalbetreiber findet am 19. Juni in Rom statt.
Genua
VARD baut Offshore-Tauchschiff für Dong Fang Offshore
Alesund/Triest
Der Auftragswert beträgt 113,5 Millionen Euro
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genua - ITALIEN
tel.: +39.010.2462122, fax: +39.010.2516768, e-mail
Umsatzsteuernummer: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Verantwortlicher Direktor: Bruno Bellio
Jede Reproduktion, ohne die ausdrückliche Erlaubnis des Herausgebers, ist verboten
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