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24 giugno 2022
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- ESPO esorta ad istituire il sistema EU ETS di scambio di
quote di emissione delineato dal Parlamento europeo
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- Ryckbost: potrebbero essere necessari ulteriori
perfezionamenti, ma ora tutti gli elementi utili per una soluzione
sono sul tavolo
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L'associazione dei porti europei ha accolto favorevolmente il
voto di giovedì del Parlamento europeo che, definendo la
propria posizione sul sistema EU ETS di scambio di quote di
emissione dell'Unione Europea, vi ha incluso il settore del
trasporto marittimo. In particolare, l'European Sea Ports
Organisation (ESPO) ha apprezzato il fatto che la posizione del
Parlamento includa lo stanziamento di risorse destinate ad
investimenti sia per i porti che per l'industria dello shipping.-
- Rilevando, inoltre, che, affinché un ETS regionale
nell'UE sia efficace e in linea con il principio “chi inquina
paga”, è necessario evitare a tutti i costi la
rilocalizzazione delle emissioni di carbonio attraverso il
reindirizzamento delle navi al di fuori dell'ambito dell'EU ETS,
l'associazione ha evidenziato che se ciò non verrà
affrontato nel testo finale della legislazione, il sistema ETS non
riuscirebbe nello scopo di ridurre efficacemente le emissioni delle
navi determinando nel contempo un impatto negativo sull'attività
dei porti europei.
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- ESPO ha quindi manifestato particolare apprezzamento per le
misure adottate dal Parlamento europeo che rendono meno conveniente
per le navi cambiare rotta, non effettuare scali nei porti dell'UE o
adottare altre condotte evasive per evitare di incorrere nel
pagamento di costi nell'ambito dell'EU ETS. Secondo l'associazione,
quindi, la posizione del Parlamento europeo costituisce una buona
base per far fronte al problema della rilocalizzazione delle
emissioni di carbono e di attività economiche e le specifiche
misure preventive adottate dovrebbero pertanto essere incluse
nell'ETS finale che dovrà essere concordato dal Parlamento UE
con gli Stati membri. ESPO ha perciò invitato gli Stati in
seno al Consiglio dell'Unione Europea di prendere attentamente in
esame la posizione del Parlamento e di affrontare il problema della
rilocalizzazione delle emissioni e delle imprese nell'ambito
dell'orientamento generale che dovrà essere concordato
martedì prossimo.
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- Esortando i rappresentanti dei governi degli Stati membri ad
accogliere tale invito, Isabelle Ryckbost, segretario generale di
ESPO, ha osservato che per la definizione finale dell'EU ETS
«potrebbero essere necessari ulteriori perfezionamenti, ma -
ha precisato - ora tutti gli elementi utili per una soluzione sono
sul tavolo».
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