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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXV - Numero 12/2007 - DICEMBRE 2007
Porti
Grandi
aspettative per Shanghai
La
crescita a doppia cifra da un anno all’altro dei traffici
containerizzati movimentati presso il porto di Shanghai ha posto
sotto i riflettori il suo principale terminal contenitori, la SIPG
(Shanghai International Port Group).
Cinque
anni fa, i risultati complessivi di Shanghai ammontavano a soli 8,6
milioni di TEU, rispetto ai largamente superiori 18,6 milioni di TEU
di Hong Kong.
Quest’anno,
tuttavia, Shanghai movimenterà secondo le stime 25 milioni di
TEU, superando così Hong Kong e mettendo sotto pressione
Singapore, i cui risultati complessivi secondo le previsioni
dovrebbero superare i 26 milioni di TEU.
Da
qui al 2008, ci si aspetta che Shanghai raggiunga la cima della
classifica dei traffici containerizzati nei porti, con un risultato
pari a 29 milioni di TEU.
Fino
adesso, la capacità è riuscita appena a tenere il
ritmo della crescita portuale; essa è risultata sufficiente
in ragione della strategia della SIPG.
I
piani della società sono adesso concentrati sul conseguimento
di capacità sufficiente a movimentare 35 milioni di TEU nel
2010.
Un
portavoce del porto ha spiegato: “La capacità di
Shanghai non è grande abbastanza.
Disponiamo
di cinque terminal contenitori a Waigaoqiao ed un sesto terminal
contenitori è in corso di costruzione; tuttavia, 15 terminal
verranno disabilitati al servizio superiore.
In
generale, abbiamo aggiunto un nuovo terminal ogni anno, completando
la fase IV e la fase V nel 2003 e 2004 a Waigaoqiao.
La
fase V ha richiesto appena 21 mesi perché venisse ultimata;
si è trattato di un’associazione temporanea d’impresa
da 4 miliardi di yuan (533 milioni di dollari USA) con la Hutchison
Port Holdings.
Nel
contempo, la fase IV a Waigaoqiao è divenuta operativa a
settembre 2006.
Si
tratta di una terminal plurifunzionale con una banchina per i
contenitori lunga 300 metri, mentre l’ormeggio per i traffici
ro-ro è lungo 500 metri.
Altri
700 metri di banchina sono in fase di costruzione”.
In
aggiunta allo sviluppo a Waigaoqiao, il porto ha costruito un
complesso per la movimentazione dei carichi interamente nuovo a
Yangshan, a 35 km di distanza.
“Abbiamo
inaugurato la fase I nel 2005, che disponeva di una capacità
annua progettata per 2,2 milioni di TEU, e la fase II nel 2006.
Il
nostro programma di costruzione è ancora un po’ avanti
rispetto alla domanda e noi stiamo basandoci su di una crescita
superiore al 25% della crescita media annuale”.
Ciò,
rispetto alla crescita media degli ultimi cinque anni, attestata
oltre il 28% all’anno.
La
costruzione del nuovo porto containerizzato di Yangshan, situato
nella baia di Hangzhou, ha compreso altresì la realizzazione
del ponte di Donghai e lo sviluppo di una città portuale,
nonché di un complesso logistico, a Luchaogang sul
continente.
Yangshan
ha dato a Shanghai le acque profonde (15 metri) di cui aveva bisogno
e ha notevolmente innalzato il profilo della SIPG.
Il
terminal è anche divenuto la prima zona doganale portuale in
Cina.
Esso
è gestito dalla SSICT (Shanghai Shendong International
Container Terminal), una consociata della SIPG, che effettua
operazioni nell’ambito delle fasi I e II del complesso.
La
SIPG stessa è costituita dal Governo Municipale di Shanghai,
con il 44,25 delle quote, dalla China Merchants International
Terminals al 26,5%, dalla Shanghai Tongsheng Investment Corporation
con il 16,8% e dalla Shanghai Stateassets Operation, nonché
dalla Shanghai Dasheng Assets Co, con meno dell’1%
rispettivamente.
PRESTAZIONI
DI SHANGHAI (2004/2007) IN
TERMINI DI TRAFFICI CONTAINERIZZATI
2004
2005
2006
2007
Risultati
(milioni di TEU)
11,3
14,6
18
21,7
Trasbordo
sul fiume Yangtze
1,7
2,3
3,3
n.d.
Trasbordo
costiero
0,7
1
1,2
n.d.
Trasbordo
internazionale
0,2
0,3
0,6
n.d.
Totale
trasbordo
2,6
3,6
5,1
n.d.
Percentuale
trasbordata
23,4%
24,5%
28,4%
n.d.
Fonte:
SIPG
Oltre
a fornire lo stivaggio ed i servizi di gestione del terminal a
Yangshan, il gruppo effettua anche tre servizi di navetta su chiatta
alla volta delle infrastrutture di movimentazione delle merci nel
porto vecchio di Shanghai.
Attualmente,
il 30% circa dei suoi risultati comprende traffici che percorrono su
e giù il fiume Yangtze.
La
SIPG si è imposta standard rigorosi al fine di soddisfare le
aspettative di servizio.
Il
suo impegno “5-20-25” sta a significare che il tempo di
movimentazione di una chiatta non è superiore alle cinque
ore, mentre il tempo di movimentazione di una portacontainer non è
superiore alle 20 ore.
Nel
contempo, il tempo concesso per la consegna di un contenitore da e
per il piazzale d’impilaggio da parte di un camion proveniente
da fuori non è superiore ai 25 minuti.
Per
quanto la SIPG inizialmente abbia adottato un approccio “carota
e bastone” al fine di attirare attività a Yangshan, le
preoccupazioni del settore in ordine alla distanza del porto da
Shanghai ed alle inclementi condizioni meteorologiche (nebbia) che
affliggono la lavorazione delle navi si sono dimostrate prove di
fondamento.
Infatti,
i vettori marittimi in genere hanno lodato il livello delle
prestazioni relative alla movimentazione dei carichi nel loro
complesso.
Il
dr. Sun Jia Kang, amministratore delegato della Cosco Shanghai,
spiega: “Sotto l’aspetto produttivo, questi sono i
terminal migliori del mondo.
Recentemente,
essi ha conseguito il nuovo record mondiale di 690 movimentazioni
containerizzate per nave al giorno: una cosa incredibile”.
Secondo
la SIPG, una volta inaugurata la terza fase di Yangshan, i vettori
marittimi saranno in grado di scegliere come venire senza
l’approccio “carota e bastone”.
Il
fatto che i costi di movimentazione siano stati finanziati
dall’operatore ed i vettori impegnati in vari traffici siano
stati indotti a trasferirsi nel complesso, ha significato che i
traffici sono cresciuti molto alla svelta.
Attualmente,
più di 40 servizi utilizzano le fasi I e II ogni settimana.
Lo
scorso anno, i risultati di Yangshan hanno oltrepassato i 3 milioni
di TEU, una cifra sufficiente a consentirgli da solo l’ingresso
nella classifica dei primi 30 porti containerizzati.
E
lo sviluppo continua: il programma di sviluppo della terza fase del
porto è “in pieno corso”, secondo il portavoce di
Shanghai, “ed il suo completamento è previsto nel
2010”.
La
programmazione al riguardo è nel senso di far aumentare la
capacità di movimentazione contenitori di Shanghai fino ad
almeno 35 milioni di TEU.
Nel
frattempo, sono state pianificate la quarta e la quinta fase dello
sviluppo: queste ultime porteranno la capacità di
movimentazione contenitori di Yangshan sino a 30 ormeggi (nel 2012)
ed a 50 ormeggi (nel 2020).
E’
stata altresì messa in programma la realizzazione di un
secondo ponte di 32 km.
A
differenza del primo ponte, quest’ultimo sarà
caratterizzato dalla presenza di binari ferroviari.
Ci
si aspetta che il ruolo della ferrovia nell’ambito dello
sviluppo di Yangshan cambi, una volta che il Luchao Harbour Terminal
sarà stato collegato alla programmata rete di servizi
ferroviari intermodali del paese, consistente in 18 hub.
Per
vedere nella giusta prospettiva la crescita containerizzata di
Shanghai, si consideri che il porto serve il vasto hinterland del
delta del fiume Yangtze e l’intero corridoio del fiume
Yangtze, che si estende per 1.500 km sino a Chongqing.
Inoltre,
la piana di Jianghan ed il bacino di Sichuan sono densamente
popolati e dispongono di affermate basi agricole ed industriali che
contribuiscono ai traffici del porto.
Oggi,
le importazioni ed esportazioni attraverso Shanghai equivalgono per
valore a circa un quarto del commercio estero complessivo della
Cina.
Nel
contempo, i suoi 21,7 milioni di TEU di traffico containerizzato
movimentato nel 2006 stanno a significare che si tratta del terzo
porto per contenitori al mondo.
La
SIPG ha inoltre effettuato investimenti in altre infrastrutture
situate nel delta del fiume Yangtze.
Attualmente,
le sue infrastrutture portuali comportano un impegno nella gestione
o nel possesso di 125 ormeggi per la movimentazione dei carichi con
una lunghezza combinata delle banchine superiore a 20 km.
Inoltre,
il gruppo ha investito in servizi fluviali su chiatta, in attività
logistiche - possiede più di 700 camion - ed in
magazzinaggio, laddove gestisce uno spazio di deposito complessivo
di 293.000 m2.
La
sua società di trasporto fluviale, Ji Hai Company, si sta
espandendo rapidamente, mentre i suoi volumi di traffico di
trasbordo fluviale sono aumentati del 42% sino a 2 milioni di TEU
nel 2006; quest’anno, ci si aspetta che i volumi aumentino di
590.000 TEU.
La
società effettua altresì operazioni di trasporto
marittimo a corto raggio tra Shanghai, Hong Kong ed il Giappone.
Anche
le aspirazioni internazionali fanno adesso parte della strategia del
gruppo, sebbene esso mantenga le labbra cucite circa i possibili
investimenti su questo scenario.
Di
conseguenza, il delta del fiume Yangtze viene considerato come una
componente importante della continua crescita e capacità di
trarre profitti della SIPG.
Il
suo scopo è quello di ottimizzare i propri investimenti
nell’area ed in un certo numero di importanti porti di
raccordo quali Chongqing, Wuhan e Nanjing.
La
SIPG possiede una quota del 55% nel gruppo Wuhan Port ed una quota
del 25% nel Longtan Container Terminal del porto di Nanjing.
Nel
complesso, la SIPG ha costituito più di 10 associazioni lungo
il fiume Yangtze.
La
società è altresì intenzionata a contribuire
all’affermazione di Shanghai quale importante porto e centro
marittimo del Nord-Est asiatico ed a partecipare al suo programma di
espansione portuale internazionale.
Spiega
il portavoce della SIP: “Costituisce una delle nostre priorità
rendere Shanghai un porto hub ed un centro di trasbordo contenitori
per questa regione.
Ciò
significa costruire le migliori infrastrutture e disporre delle
operazioni terminalistiche più efficienti, offrendo nel
contempo servizi sia costieri, sia di trasbordo internazionale in un
sistema completamente integrato”.
In
termini di espansione internazionale, la SIPG ha solo un
investimento in corso al momento attuale, quello in essere presso il
porto belga di Zeebrugge.
Qui
essa dispone di una quota azionaria del 40% in un terminal di 900
metri e capacità di 750.000 TEU, assieme alla APM Terminals.
L’infrastruttura,
che è stata inaugurata nella seconda metà del 2006, ha
un sacco di spazio dedicabile all’espansione, nel caso che il
livello dei traffici dovesse richiederlo.
In
effetti, un programma di investimenti inerente alla seconda fase
potrebbe estendere la linea di ormeggio sino a 1.300 metri ed
accrescere la capacità annuale in termini di risultati del
terminal sino a 2 milioni di TEU.
Mentre
è chiaro che presto Shanghai sarà incoronata regina
della classifica dei traffici portuali containerizzati, appare
inoltre evidente che la SIPG si sta avviando a diventare un nome
della logistica maggiormente conosciuto in tutto il mondo. (da:
Containerisation International, novembre 2007, pagg. 82-83)
Orient Overseas (International) Limited (OOIL), la società
controllata dal gruppo armatoriale cinese COSCO Shipping Holdings
che opera servizi di trasporto marittimo containerizzato con ...
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
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