Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXV - Numero 12/2007 - DICEMBRE 2007
Trasporto marittimo
Prospettive
varie per le linee di navigazione impegnate nel Mediterraneo
Rispetto
ai traffici di linea nel bacino del Mediterraneo, vi è una
netta distinzione tra le prospettive nel settore orientale, compreso
il Mar Nero, e quello occidentale.
Mentre
la crescita economica in Spagna, Francia ed Italia è,
generalmente parlando, non proprio diversa dai modesti livelli fatti
registrare dalle loro controparti settentrionali dell’Unione
Europea, lo stesso non può dirsi di paesi quali Turchia,
Egitto, Israele, Romania ed Ucraina.
La
combinazione di industrializzazione, elevati prezzi del petrolio e
del gas, livelli in aumento degli investimenti in entrata, crescenti
redditi disponibili e - nel caso della Romania e della Bulgaria -
appartenenza all’Unione Europea, ha trasformato questa regione
e ha ingenerato un picco sia delle importazioni che delle
esportazioni (v. tabella).
Le
compagnie di navigazione di linea, in particolare, hanno tratto
vantaggio dal boom commerciale ed i volumi containerizzati presso i
porti della regione sono aumentati negli ultimi anni.
Nel
2006, la Liner Intelligence (www.ci-online.co.uk) aveva calcolato
che i porti del Mar Nero, della Russia, dell’Ucraina, della
Romania, della Bulgaria, della Turchia, dell’Egitto,
d’Israele, del Libano e della Siria hanno movimentato circa
7,2 milioni di TEU, con un aumento di oltre il 20% rispetto ai
livelli del 2005.
Nel
2004, i risultati presso queste infrastrutture avevano raggiunto
appena i 5,5 milioni di TEU, mentre nel 2000 erano rimasti ben al di
sotto dei 3 milioni di TEU.
Quest’anno
ci si aspetta un ulteriore incremento di almeno il 15%, il che
comporta volumi complessivi oltre gli 8,2 milioni di TEU.
Sebbene
la crescita venga registrata sulla maggior parte delle direttrici di
traffico, con un aumento dei traffici nei due sensi da e per il Nord
Europa, gli Stati Uniti ed il Medio Oriente/Asia meridionale, sono i
traffici con l’Estremo Oriente quelli in cui si è
svolta o si sta svolgendo l’azione principale.
Nel
complesso, ci si aspetta che i traffici qui crescano del 24%
quest’anno e di un ulteriore 22% nel 2008.
Anche
in direzione ovest, ci si aspetta che i traffici restino pimpanti,
con una crescita attesa nella fascia tra il 13% ed il 14,5% per
ciascuno dei prossimi due anni (v. tabella).
Nel
contempo, le statistiche pubblicate all’inizio di quest’anno
dalla Far Eastern Freight Conference, i cui membri effettuano
servizi dall’Estremo Oriente all’Europa, mettono in
evidenza la portata del boom dei carichi.
Nel
primi sei mesi del 2007, ad esempio, le importazioni dall’Estremo
Oriente sono risultate: Russia: -47%; Turchia: -35%; Mar Nero: -40%.
Sebbene
nella maggior parte dei paesi queste cifre di crescita comportino
volumi di carico in assoluto relativamente modesti, le cose stanno
cambiando.
La
Turchia, in particolare, sta diventando un mercato grande e molto
importante.
Inoltre,
data la sua aspirazione a diventare membro dell’Unione
Europea, ed alla luce del crescente livello degli investimenti in
entrata - in particolare nei settori manifatturieri - da parte delle
imprese situate in Asia, le future prospettive del paese in questi
traffici sembrano assai brillanti.
La
situazione è altresì agevolata dai miglioramenti alle
infrastrutture nel paese, con il settore privato che sta assumendo
un ruolo molto maggiore nell’ammodernamento dei porti e dei
sistemi logistici.
Lo
stesso può dirsi per il Mar Nero russo e rumeno.
Nel
caso di quest’ultima, si stanno già incassando i
dividendi dell’Unione Europea.
Il
principale porto containerizzato del paese, Constantza, figura nei
principali servizi di trasporto marittimo di linea che transitano
per la regione del Mar Nero e sta diventando una specie di hub per i
porti secondari della zona.
Per
di più, esso fornisce ai vettori marittimi un’altra
opzione in ordine ai servizi alla volta dell’Europa centrale
senza sbocco sul mare, tra cui Austria, Svizzera e Germania
meridionale, data la localizzazione del porto alla foce del Danubio.
Alla
causa di Constantza non nuoce in alcun modo il fatto che due delle
principali società di operazioni terminalistiche indipendenti
del mondo abbiano sviluppato nel porto infrastrutture per la
movimentazione di contenitori e vi effettuino operazioni.
La
presenza della APM Terminals e della DP World ha assicurato
l’esistenza di tariffe competitive e di elevati livelli di
servizio.
Nel
2006, sono stati movimentati a Constantza oltre 1 milione di TEU,
con un aumento di oltre il 30% rispetto all’anno precedente.
La
combinazione di sostenuti flussi di traffico e degli investimenti
che hanno avuto luogo nell’ammodernamento e nella
realizzazione di nuovi terminal ha comportato un profondo mutamento
del modo in cui le principali compagnie di navigazione di linea
servono la regione.
Cinque
anni fa, oltre all’occasionale servizio di scalo diretto
dedicato che collegava porti quali Alessandria, Haifa, Limassol,
Mersin ed Istanbul con l’Europa settentrionale/Scandinavia e/o
gli Stati Uniti, tutte le altre operazioni comprendevano relazioni
di raccordo con gli hub del Mediterraneo.
Pireo,
Gioia Tauro, Marsaxlokk, Taranto e Damietta sono stati i principali
centri di trasbordo utilizzati; flotte di piccole navi di trasbordo
(da 200/500 TEU) - di norma gestite da terzi specialisti - hanno
fatto la spola avanti e indietro.
Laddove
sono stati effettuate operazioni di servizio diretto, le dimensioni
delle navi utilizzate sono state modeste, ricadendo di norma nella
gamma da 1.000 a 2.500 TEU.
Mentre
le dimensioni delle navi impiegate sulle tratte di servizio del
Mediterraneo orientale da e per il Nord America non sono cambiate
molto, certi operatori impegnati nel settore dei traffici con il
Nord Europa hanno invece immesso in servizio tonnellaggio molto più
grande.
La
MSC impiega al momento diverse unità da 5.000 TEU su una
delle sue direttrici Nord Europa/Turchia, mentre le navi della
Maersk sono in media ben superiori ai 3.000 TEU.
In
parte, i motivi di questo aumento delle dimensioni delle navi sono
rappresentati dalla necessità per i vettori di ridurre i
costi degli spazi-containers, in modo che essi siano più in
linea con quegli operatori che scalano i porti del Mediterraneo
sulla rotta per l’Estremo Oriente con navi dalla capacità
di oltre 8.000 TEU.
Questa
sembra essere stata una delle ragioni per la separazione all’inizio
di quest’anno tra la Hamburg Sud e la Senator Lines in
relazione al loro servizio JMS (Joint Mediterranean Service) da
tempo istituito.
Il
secondo vettore, appartenente alla Hanjin Shipping, sembra che
volesse aggiungere maggiore capacità al traffico in questione
e che quindi abbia deciso che avrebbe potuto conseguire meglio tale
obiettivo mediante una nuova collaborazione.
I
PRINCIPALI TRAFFICI CONTAINERIZZATI DEL
MEDITERRANEO
Direttrice
di
traffico
2006
2007
Camb. %
2008
Camb. %
Mediterraneo
/ Costa Orientale Nord America
1.098.090
1.114.562
1,5
1.125.707
1
Costa
Orientale Nord America / Mediterraneo
733.600
792.288
8
851.710
7,5
Estremo
Oriente / Mediterraneo
3.841.860
4.763.906
24
5.811.965
22
Mediterraneo
/ Estremo Oriente
1.149.042
1.298.418
13
1.486.688
14,5
Note:
dati espressi in TEU
Fonte:
“Analisi di mercato di Containerisation International -
domanda ed offerta future per i servizi di linea 2007-2009”
Sebbene
la Senator abbia confermato che il proprio nuovo servizio sarà
un’operazione dedicata di scalo diretto, al momento attuale la
sua presenza in questo traffico viene mantenuta mediante un accordo
provvisorio di acquisto di spazi-containers con l’alleanza
Coscon, Yang Ming, K Line e Hanjin (CKYH).
Ciò
comporta che la linea di navigazione acquisti spazi
sull’Allacciamento 5 Europa/Estremo Oriente della CKYH, che
scala in entrambe le direzioni Port Said e poi raccordi i suoi
carichi su navi feeder ad utente comune da e per porti quali
Alessandria, Beirut, Lattakia, Mersin, Izmir e Salerno.
La
Hamburg Sud, nel contempo, ha aggiunto al proprio servizio una
quarta nave dalla capacità di 1.500 TEU in sostituzione della
nave ritirata gestita dalla Senator.
Il
servizio settimanale scala direttamente a Felixtowe, Amburgo,
Anversa, Alessandria, Beirut, Lattakia, Mersin e Smirne.
Salerno
viene scalato come porto di transito di ritorno in Europa.
Persino
gli operatori specializzati, come la Contaz Line, sono stati
costretti a correggere i propri metodi operativi.
Nel
corso degli ultimi 12 mesi, il vettore è passato dall’uso
di tonnellaggio multipurpose di circa 600/700 TEU alle navi
cellulari con capacità nominale classificata per 1.158 TEU.
Il
gruppo ha incrementato altresì la propria scorta di
contenitori di proprietà e ha aumentato il numero degli
speciali, tra cui le unità high-cube, nell’ambito del
proprio parco.
Nei
traffici nordamericani, la comodità nella tradizionale ed
affermata fascia dei porti del Mediterraneo occidentale ha
comportato diverse riprese di servizi nell’ultimo paio d’anni,
dal momento che gli operatori hanno reimpiegato i propri mezzi sulle
rotte che danno migliori ritorni.
Recentemente,
ad esempio, la Coscon, la K Line ed il gruppo Yang Ming hanno deciso
di ritirare il proprio servizio TAS 3, che impiegava 4 navi della
classe da 1.700 TEU, a favore di un accordo per il noleggio di
spazi-containers con la MSC.
Il
gruppo aveva lamentato il peggioramento delle economie di viaggio a
causa del basso valore del dollaro che riduce i proventi ed allo
stesso tempo incrementa i costi operativi.
Inoltre,
la congestione negli Stati Uniti e nel Mediterraneo aveva
notevolmente influito sugli orari delle navi, una situazione che si
era dimostrata difficile da risolvere senza saltare i porti data la
velocità delle navi impiegate.
Il
gruppo aveva affermato che il nuovo accordo gli avrebbe consentito
di essere in grado di restare nel traffico su una base maggiormente
competitiva.
Anche
la Maersk, la cui attenzione quest’anno si concentra
sull’effettuazione dei propri servizi con maggiore profitto,
ha ristrutturato le proprie operazioni nel Mediterraneo.
A
settembre il vettore danese ha sostituito lo scalo diretto
effettuato da sei navi nell’allacciamento Costa Orientale
U.S.A./Mediterraneo Orientale, le cui fermate erano New York/New
Jersey, Portsmouth, Savannah, Cagliari, Alessandria, Haifa, Smirne e
Gioia Tauro, con un’operazione hub a raggiera via Port Said.
Il
porto egiziano viene ora scalato in direzione est nel servizio MECL1
della Maersk ed in direzione ovest nell’allacciamento MECL 2
del vettore, laddove i carichi vengono inoltrati sulle sue unità
di raccordo alla volta della Turchia, di Israele e di altri porti in
Egitto.
La
Maersk sostiene che l’iniziativa è stata intrapresa
quale strumento per migliorare il livello di servizio ai propri
clienti, con tempi di viaggio più rapidi ed una maggiore
puntualità degli orari rispetto a quelli della situazione
precedente.
Questi
fattori sono anche stati in parte la causa dei cambiamenti avvenuti
nel modo in cui i vettori marittimi servono la direttrice di
traffico Estremo Oriente/Mediterraneo Orientale/Mar Nero, così
come lo sono stati i volumi di traffico in aumento, il che rende
tali servizi così vitali.
“I
porti del Mediterraneo orientale che saranno serviti su base diretta
dal nostro nuovo servizio AEM in precedenza era serviti dalle navi
di raccordo” afferma Jack Yen, presidente della Evergreen
Marine Corp, con sede a Taipei.
“Tuttavia,
la crescita dei volumi dei carichi in questi porti è tale che
adesso è più efficace offrire un servizio diretto.
Naturalmente,
ciò viene apprezzato anche dai nostri clienti, dal momento
che i tempi di viaggio saranno migliorati da partenze operative
dirette”.
Il
nuovo servizio Asia-Mediterraneo Orientale della Evergreen ha avuto
inizio a novembre ed offre partenze settimanali a giorno fisso tra
Shanghai, Ningbo, Nansha, Hong Kong, Port Tanjung Pelapas, Haifa,
Limassol, Pireo, Port Tanjung Pelapas e ritorno a Shanghai.
Esso
impiegherà sette navi nella gamma dimensionale da 2.500 a
3.500 TEU.
Il
servizio della Evergreen rappresenta solo l’ultimo di una
serie di nuovi collegamenti in procinto di iniziare o già
avviati nel corso degli ultimi tre-quattro mesi; gli altri possono
riassumersi come segue:
il
New World Alliance (APL, Hyundai Merchant Marine e Mitsui OSK Lines)
congiuntamente alla Hanjin ed alla UASC.
Otto
navi dalla capacità di carico tra 2.700 e 3.400 TEU vengono
impiegate nell’ambito di un giro che comprende Shanghai, Hong
Kong, Yantian, Singapore, Damietta, Istanbul, Constantza, Ilychevsk,
Smirne, Damietta Jeddah, Singapore e Shanghai;
PIL
e Wan Hai, che dalla fine di novembre hanno dato il via ad un
servizio quindicinale tra Shanghai, Ningbo, Shekou, Singapore, Port
Said, Istanbul, Constantza, Ilychevsk, Jeddah, Singapore e ritorno a
Shanghai.
Da
febbraio 2008 il servizio diventerà settimanale e mantenuto
con 7 navi della classe da 2.800 TEU;
lo
CSAV/Norasia, che si è separata dal suo socio Hapag-Lloyd nel
corso dell’estate.
Il
vettore adesso si serve di 7 navi da 4.300 TEU e gli scali
comprendono Istanbul, Constantza, Odessa e, più di recente,
Ilychevsk;
un
servizio congiunto tra CSCL (China Shipping Container Lines), K
Line, Yang Ming e Zim Integrated Shipping Services, denominato
servizio Asia Black Sea Express, che offre scali settimanali a
Shanghai, Ningbo, Shekou, Nansha, Port Klang, Istanbul, Constantza,
Ilychevsk e ritorno a Shanghai.
Mentre
la CSCL vi contribuisce con 4 navi della classe da 4.000 TEU, gli
altri vettori ne forniscono solo una ciascuno.
Adesso
esistono più di una quindicina di servizi settimanali offerti
direttamente tra l’Estremo Oriente e la regione del Mar
Nero/Mediterraneo orientale, nei quali sono coinvolti tutti e 20 i
principali vettori marittimi.
Inoltre,
anche la crescita degli scambi commerciali con il Nord Africa ha
indotto vari operatori, tra cui la Maersk, la MSC e la CMA CGM, ad
offrire migliori opzioni di servizio in questo settore di traffico.
Attualmente,
stanno tutti quanti servendo la direttrice di traffico che passa
attraverso porti dell’Europa meridionale, rispettivamente
Malaga/Algesiras, Valencia e Marsaxlokk.
La
varietà di economie affermate, in fase di maturazione ed in
fase di rapida crescita in cui il ritmo della containerizzazione sta
accelerando fa sì che i traffici da e per il bacino del
Mediterraneo abbiano un brillante futuro. (da:
Containerisation International, novembre 2007, pagg. 93-95)
Orient Overseas (International) Limited (OOIL), la società
controllata dal gruppo armatoriale cinese COSCO Shipping Holdings
che opera servizi di trasporto marittimo containerizzato con ...
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
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