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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
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ANNO XXIX - Numero 11/2011 - NOVEMBRE 2011
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Safety & security
La ITF mette in guardia contro i “catastrofici effetti”
delle esplosioni di reefer a bordo
Commentando il recente allarme circa le potenziali conseguenze
fatali per gli operatori ed i portuali derivanti da un gruppo di
contenitori reefer scadenti di origine vietnamita, la ITF
(Federazione Internazionale dei Lavoratori dei Trasporti) ha
segnalato il pericolo che i propri membri marittimi potrebbero dover
affrontare nel caso di un'esplosione simile a bordo di una nave.
La ITF ha dichiarato di sperare - pur riconoscendo che la
comunità marittima ha agito rapidamente mettendoli in
quarantena ed avvisando circa la movimentazione di potenziali
pericoli in porto - che il medesimo approccio e la stessa priorità
vengano trasferiti ai responsabili della sicurezza a bordo.
Continua la ITF: “Anche se naturalmente anche l'esplosione
di un container a riva è un evento tragico, pensiamo che una
simile esplosione a bordo di una nave potrebbe comportare effetti
potenzialmente catastrofici per i lavoratori, per le navi e per
l'ambiente”.
Si sospetta che un certo numero - si pensa circa 900 - di box
reefer che sono stati sottoposti a riparazioni all'impianto gas in
Vietnam da marzo ad aprile di quest'anno sia stato ricaricato con
gas refrigerante inadatto o contaminato che induce una reazione
chimica ed una potenziale esplosione, tanto è vero che sinora
ciò ha comportato la perdita di tre vite umane fra gli
addetti alla manutenzione.
La Maersk Line ha segnalato il potenziale problema al “gruppo
di lavoro sul trasporto sicuro di contenitori” del World
Shipping Council il 18 ottobre scorso, e da allora la compagnia di
navigazione di linea ed un certo numero dei vettori marittimi suoi
associati - fra cui la CMA CGM e la Hapag-Lloyd - hanno intrapreso
iniziative per identificare, staccare ed isolare l'equipaggiamento
in questione.
Nel contempo, i P&I Clubs hanno fatto pressioni sui propri
membri affinché implementassero “adeguate procedure di
quarantena per i reefer” fino a quando non si potesse
confermare che nessun servizio al sistema di refrigerazione era
stato effettuato sui contenitori in Vietnam nel corso di quest'anno.
Il segretario della sezione trasporti terrestri della ITF, Mac
Urata, commenta ulteriormente: “Non si tratta di una questione
che riguarda solo marittimi e portuali, poiché tutti i
lavoratori impegnati nella filiera delle forniture sono
potenzialmente a rischio.
Adesso miriamo ad un'indagine celere ed accurata riguardo a come
tali tragedie possano essere capitate e ad informazioni su cosa
accadrà in seguito al fine di assicurare la sicurezza
personale dei lavoratori”.
Sfortunatamente, questa “cattiva fama” ha comportato
effetti negativi per le esportazioni di frutti di mare vietnamiti
nel corso dell'alta stagione per gli esportatori nazionali che
generano valuta estera. (da: ci-online.co.uk, 11.11.2011)
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