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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVI - Numero 4/2008 - APRILE 2008
Trasporto intermodale
Il porto di Anversa sulle tracce del drago cinese
Il Porto di Anversa punta a diventare il primo porto europeo di
scalo per i vettori marittimi che movimentano le importazioni cinesi
alla volta dell'Europa.
In precedenza, il porto si era maggiormente concentrato sulla
movimentazione delle esportazioni dal Nord America.
Anche se quest'ultima attività è ancora
importante, la priorità della dirigenza per il 2008/09 è
quella di espandere la propria quota di mercato nei traffici
dall'Estremo Oriente, in particolar modo la Cina, e dall'India.
Ovviamente, si tratta di quelle aree che, a giudizio di
Anversa, dispongono delle più rapide prospettive di crescita.
Anche se Anversa è un leader del mercato in relazione
alle direttrici di traffico per gli Stati Uniti e l'Africa, nonché
un importante attore sulla scena del Medio e Vicino Oriente, la sua
quota di mercato per le importazioni/esportazioni da e per l'Estremo
Oriente e l'Europa nord-occidentale (che comprende il Regno Unito,
la Scandinavia, le regioni del Baltico ed il continente) è
appena dell'8%.
E' evidente il divario rispetto al 30% conseguito da Rotterdam
ed alla quota del 38% ottenuta da Amburgo.
Anversa ha in programma quest'anno l'incremento della propria
quota di mercato delle importazioni dall'Estremo Oriente, ma le
cifre a cui mira non erano disponibili al momento dell'indagine dato
che la dirigenza stava ancora verificando i numeri.
Luc Arnouts, dirigente in capo commerciale del Porto di
Anversa, ha dichiarato: "Il porto ha intenzione di accrescere
la propria quota di mercato incrementando il numero degli
allacciamenti che comprendono Anversa come scalo.
Preferibilmente, noi vorremmo che un numero maggiore di vettori
facessero di Anversa il loro primo porto europeo".
Recentemente, sono stati aggiunti nuovi servizi, tra cui
l'allacciamento IMEX (India Middle East Express), effettuato dalla
CSAV, che ha iniziato a scalare Anversa a marzo del 2007, nonché
la tratta AES3, effettuata dalla Yang Ming.
Quest'ultimo ha origine in Cina e ha cominciato a scalare
Anversa a dicembre del 2007.
Tra gli altri servizi che hanno iniziato a scalare il porto vi
sono l'allacciamento CNX effettuato dalla Hanjin e dalla UASC, che
salpa da Cina e Singapore ed effettua ad Anversa il primo porto di
scalo nell'area del Benelux, nonché il servizio NEMO,
effettuato dalla CMA-CGM/Delmas.
Quest'ultimo raggiunge Anversa con partenza dal sud-est
asiatico, dall'India e dall'Australia.
Ulteriori sviluppi sono altresì in vista, dato che lo
East West Express della Zim, anch'esso con origine in Cina, ha in
programma uno scalo ad Anversa a partire da febbraio.
E' significativo il fatto che il nuovo servizio, che utilizza
navi della classe da 4.000 TEU, stia per fare di Anversa il suo
primo porto di scalo del Nord Europa.
Anche se non vi sono dati di traffico specifici a disposizione
in ordine ai traffici con la Cina, i risultati in termini di volumi
di Anversa da e per il Medio e l'Estremo Oriente sono saliti da
1.315.197 TEU nel 2006 a 1.483.889 TEU nel 2007, con un aumento del
12,8%.
Il fatto che il porto sia determinato ad incrementare i propri
collegamenti commerciali con la Cina può essere visto nel
contesto di un progetto che recentemente è stato approntato
in relazione a questo paese.
Il progetto viene portato avanti da una squadra di cinque
persone che ha tre principali obiettivi e sta organizzando
un'ottantina di visite in Cina al fine di incontrare i vettori
marittimi cinesi.
In particolare, il gruppo punta a risolvere tutti i problemi
doganali che potrebbero manifestarsi e sta intraprendendo le
attività di marketing necessarie ad incrementare la
diffusione del marchio del porto in Cina.
Quest'ultima iniziativa è estremamente importante.
Sostiene Arnouts: "Noi eravamo soliti concentrarci di più
sulle esportazioni verso gli Stati Uniti e questo spiega perché
essi non si rendano conto dei vantaggi apportati da Anversa.
Peraltro, anche noi probabilmente non abbiamo condotto
abbastanza marketing in Cina, di modo che abbiamo un divario da
colmare".
Questa linea di pensiero viene supportata da parecchi vettori
marittimi con sede in Estremo Oriente.
Luc Lenchant, dirigente marketing regionale della NYK Line con
sede ad Anversa, ha dichiarato: "La percezione del mercato in
Asia è che il primo porto di ingresso nella regione del
Benelux sia Rotterdam.
Tutti quanti conoscono Rotterdam, perché si tratta del
maggior porto europeo in termini di tonnellaggio e risultati in
TEU".
Arnouts è d'accordo sul fatto che Rotterdam venga
considerato il principale porto europeo.
Egli attribuisce tale situazione all'importanza del mercato
tedesco per i cinesi.
Spiega infatti: "I cinesi hanno scelto Rotterdam perché
ritengono che sia più vicino alla Germania rispetto ad
Anversa; in alternativa, spediscono direttamente ad Amburgo".
Si tratta di un punto di vista che Arnouts vorrebbe tanto
sovvertire.
Sostiene infatti: "Anversa in realtà costituisce la
via più rapida per raggiungere la "banana economica"
della Francia settentrionale, del Benelux, della Ruhr in Germania e
delle regioni dell'Alsazia, che è importante perché là
risiede la maggior parte dei consumatori.
Queste zone si possono raggiungere facilmente da Anversa perché
noi ci troviamo già a 100 km nell'interno ed il porto è
libero da intasamenti.
Pure le nostre connessioni con l'hinterland sono buone:
infatti, siamo a soli 20 minuti in più per ferrovia dalla
Ruhr di quanto non lo sia Rotterdam".
Inoltre, il porto sta lavorando solamente al 65% della propria
capacità complessiva disponibile e non raggiungerà il
100% sino al 2017/2018.
Arnouts considera questo fattore come un punto di vantaggio nei
confronti dei clienti dell'Estremo Oriente, dal momento che la
congestione è un problema diffuso fra i porti europei.
Nel contempo, il programma finalizzato ad aumentare il
pescaggio del fiume Schelda, che darà ad Anversa una
profondità navigabile di 13,1 metri allorquando sarà
stato completato nel 2009, gli consentirà di movimentare navi
di 12.000 TEU, il che rappresenta un'ulteriore attrazione per i
vettori marittimi che servono i mercati dell'Estremo Oriente.
Infine, i collegamenti del porto con l'hinterland sono in corso
di miglioramento, dato che Anversa mira ad incrementare il
quantitativo di carichi movimentati per ferrovia; essi, al momento
attuale, sono attestati al 12%.
La Evergreen con sede a Taiwan si dichiara d'accordo sul fatto
che lo sviluppo dei collegamenti con l'hinterland è
"importante per lo sviluppo dei volumi Asia-Europa".
Un portavoce ha dichiarato: "Potenziare le proprie
connessioni con l'hinterland per mezzo di migliori servizi
ferroviari è decisivo, perché questo garantisce uno
scorrevole flusso dei carichi nella gestione della filiera
organizzativa.
I clienti traggono vantaggio da un servizio più rapido e
sicuro".
Il Porto di Anversa sta senza dubbio lavorando sodo al proprio
obiettivo di attirare più attività dall'Estremo
Oriente e sarà interessante vedere quale riuscita potranno
avere le sue iniziative. (da: Containerisation International,
marzo 2008, pag. 75)
Orient Overseas (International) Limited (OOIL), la società
controllata dal gruppo armatoriale cinese COSCO Shipping Holdings
che opera servizi di trasporto marittimo containerizzato con ...
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