Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
00:10 GMT+2
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 30 NOVEMBRE 2014
PORTI
AMBURGO PUNTA AD ALLEVIARE LA CONGESTIONE DERIVANTE DALLE
MEGA-NAVI CON UN PROGRAMMA DI CONDIVISIONE DEI DATI
Il porto tedesco di Amburgo ha fatto un altro passo avanti nel
tentativo di risolvere la congestione che l'ha afflitto per buona
parte dell'anno, da quando ha iniziato a servire un numero sempre
maggiore di ULCV (navi portacontainer ultra grandi), con il lancio
della propria operazione NTK (Nautical Terminal Coordination).
Lo NTK prende le mosse dal successo dello FLZ (Feeder Logistics
Centre) del porto, che ha sviluppato da diversi anni al fine di dare
impulso all'efficienza degli operatori di raccordo - dai quali il
porto dipende così tanto - che avevano bisogno di consolidare
i propri scali presso i terminal per essere in grado di servire i
volumi movimentati.
Uno dei fattori-chiave che hanno causato la congestione di
Amburgo all'inizio di quest'anno è stato l'arrivo di un certo
numero di ULCV, spesso dovuto ad avverse condizioni meteorologiche
nei primi mesi del 2014 e che hanno indotto enormi picchi dei
volumi.
Le problematiche che uno scalo di ULCV crea quando la nave
attracca presso i principali hub europei non dovrebbero essere
sottostimate da caricatori e spedizionieri.
Molte conferenze svoltesi sull'argomento terminalistico si sono
concentrate sulla questione di come un terminal potrà essere
in grado di movimentare 5.000 box in un singolo scalo; in effetti,
la realtà è che molte ULCV che hanno scalato Rotterdam
ed Amburgo ne hanno movimentato un numero notevolmente maggiore.
Il capo della Hutchison Ports Europe Clemence Cheng ha
dichiarato qualche mese fa che le infrastrutture dell'ECT di
Rotterdam stavano regolarmente movimentando 7.000 contenitori per
scalo e che in qualche caso erano arrivati fino a 10.000 box.
Amburgo ha iniziato ad elaborare il modello relativo alle
domande che la movimentazione di 12.000 box in uno scalo singolo
creerebbe e il risultato è stato scoraggiante: secondo Verena
Flitsch, assistente ricercatrice presso il Fraunhofer Centre for
Maritime Logistics and Services che ha cercato le soluzioni alla
congestione, quel numero di box occuperebbe il 40% del terminal
Altenwerder in una volta sola e richiederebbe 12 navi di raccordo,
60 treni e 3.000 camion.
L'iniziativa NTK, un'associazione imprenditoriale fra i quattro
principali terminal container ed il più grande terminal
rinfuse del porto, seguirà le movimentazioni marittime e
coordinerà le attività terminalistiche di lavorazione,
afferma il suo amministratore delegato Heinrich Goller.
“È compito del Nautical Terminal Coordination
mettere assieme i canali di comunicazione ed identificare
l'interdipendenza delle decisioni prese in precedenza in ordine alla
lavorazione delle mega-navi, nonché risolvere tali questioni
al più presto possibile.
A differenza delle autorità portuali pubbliche, noi già
seguiamo le navi nelle loro rotte di approccio, ad esempio per tutto
il percorso da Gibilterra ed in particolare dai porti precedenti.
Siamo pertanto in grado di individuare molto presto le
potenziali interruzioni e quindi sviluppare proposte basate sulle
operazioni” afferma Goller.
Inoltre, la ricercatrice Flitsch afferma che lo HHLA e lo
Eurogate, i due operatori di infrastrutture containerizzate del
porto, stanno sviluppando un sistema di prenotazione dei veicoli per
gli autotrasportatori che ci si aspetta venga implementato nella
prima parte dell'anno prossimo.
La Flitsch sostiene che per una soluzione a lungo termine del
problema, che probabilmente è destinato solo a peggiorare con
il numero sempre maggiore di navi ULCV operative fra Asia e Nord
Europa, sarebbe necessario un livello assai più elevato di
integrazione dei dati.
“Ci sono un sacco di informazioni inutilizzate che
potrebbero esserlo.
Una combinazione di fonti di dati costituisce il punto di
partenza per l'integrazione della gestione dei traffici terrestri
con i dati relativi all'affidabilità ed al carico delle navi.
Le fonti dei dati possono essere arricchite con notifiche di
eventi quali le cattive condizioni meteo o gli scioperi ed i modelli
di traffico avanzati offrono la possibilità di prevedere le
domande, di mettere a punto le esigenze di equipaggiamento e di
gestire i flussi di traffico marittimo e terrestre” dichiara
la Flitsch.
Un sistema che è in fase di sviluppo è quello
innovativo di auto-apprendimento denominato Truck Wait Time
Forecasting presso l'Università Tecnologica di Amburgo, nel
quale i dati storici sui tempi di attesa vengono combinati con le
informazioni sugli eventi stocastici, richiedendo ai camionisti,
agli spedizionieri e ad altri clienti del porto che vi lavorano
giornalmente di aggiornare costantemente il sistema con dettagli sul
traffico.
“Il concetto-chiave è che gli autotrasportatori e
gli spedizionieri di merci condividano le informazioni sugli arrivi
presso i nodi logistici nei porti e ricevano un incentivo a farlo,
come l'imposizione di oneri di magazzinaggio flessibili o tempo in
più per prelevare i contenitori in importazione” spiega
la ricercatrice.
Il sistema dovrebbe funzionare quale applicazione per smartphone
e ci si aspetta che venga collaudato nel porto in qualche momento
dell'anno prossimo.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore