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Hapag-Lloyd ha concluso il primo trimestre con una perdita netta di -62,1 milioni di euro
I ricavi sono cresciuti del +10,7%. La flotta ha trasportato complessivamente 1,9 milioni di container (+6,8%)
12 maggio 2017
Nel primo trimestre di quest'anno i ricavi della compagnia di navigazione tedesca Hapag-Lloyd sono cresciuti del +10,7% essendo ammontati a 2,13 miliardi di euro rispetto a 1,92 miliardi di euro nei primi tre mesi del 2016. Il rialzo è stato determinato principalmente dall'aumento dei volumi di carichi containerizzati trasportati dalla flotta della compagnia che sono stati pari ad oltre 1,9 milioni di teu (+6,8%), di cui 389mila teu trasportati sulle rotte transatlantiche (+3,5%), 386 mila teu su quelle transpacifiche (+11,2%), 215mila teu dai servizi con l'Estremo Oriente (+2,0%), 123mila teu dai servizi con il Medio Oriente (+13,3%), 552mila teu sulle rotte con l'America Latina (+3,0%), 152mila teu sulle rotte intra-asiatiche (+16,9%) e 117mila teu dai servizi con l'Europa-Mediterraneo, l'Africa e l'Oceania (+14,7%).
L'effetto positivo della crescita dei volumi trasportati è stato controbilanciato dalla flessione del -1,9% dei noli, con un nolo medio che è risultato pari a 1.047 dollari/teu rispetto a 1.067 dollari/teu nel primo trimestre dello scorso anno. In particolare, il nolo medio relativo alle rotte transatlantiche è risultato di 1.293 dollari/teu (-6,4%), quello delle rotte transpacifiche a 1.218 dollari/teu (-9,8%), il nolo medio dei servizi con l'Estremo Oriente a 897 dollari/teu (+13,1%) e quelli dei servizi con il Medio Oriente a 791 dollari/teu (+12,8%), con l'America Latina a 1.017 dollari/teu (+5,8%), dei servizi intra-asiatici a 539 dollari/teu (-6,7%) e dei servizi con l'Europa/Mediterraneo, l'Africa e l'Oceania a 1.009 dollari/teu (-6,5%).
Un deciso impatto negativo ha avuto anche l'aumento del prezzo del fuel. Nei primi tre mesi del 2017 la flotta di Hapag-Lloyd ha consumato circa 803 mila tonnellate di combustibile rispetto a 821mila nel corrispondente periodo del 2016. Il prezzo medio del Marine Fuel Oil nel primo trimestre di quest'anno è risultato pari a 300 dollari/tonnellata, con un incremento del +69% rispetto a 178 dollari/tonnellata nel primo trimestre del 2016.
Complessivamente nel primo trimestre del 2017 i costi di trasporto medi per un container da 20' (teu) sono risultati pari a 985 dollari (+1,6%).
Hapag-Lloyd ha chiuso il primo trimestre di quest'anno con un EBITDA pari a 131,3 milioni di euro (+6,4%), con un EBIT di 3,5 milioni di euro (-27,1%) e con una perdita netta di -62,1 milioni di euro rispetto ad una perdita netta di -42,8 milioni di euro nei primi tre mesi del 2016.
«Nel primo trimestre - ha commentato l'amministratore delegato della Hapag-Lloyd, Rolf Habben - le nostre attività si sono focalizzate sui preparativi per la fusione con la UASC e sul lancio della nostra nuova alleanza». La compagnia tedesca ha infatti in corso l'acquisizione della United Arab Shipping Company (UASC) e un anno fa ha costituito il raggruppamento armatoriale THE Alliance assieme alle giapponesi Kawasaki Kisen Kaisha (“K”Line), Mitsui O.S.K. Lines (MOL) e Nippon Yusen Kaisha (NYK) e alla taiwanese Yang Ming, alleanza a cui avrebbe aderito successivamente anche la UASC, che ora si fonderà con Hapag-Lloyd, e che aveva tra i fondatori anche la compagnia sudcoreana Hanjin Shipping che successivamente è fallita. L'avvio operativo della THE Alliance è avvenuto lo scorso 1° aprile con la nuova rete di servizi di linea proposta dall'alleanza (inforMARE del 13 maggio e 18 luglio 2016 e 9 marzo 2017).
«Il lancio della THE Alliance - ha sottolineato Rolf Habben - è andato bene e la fusione con la UASC sarà portata a termine a breve (è prevista entro la fine di maggio, ndr). Dopo il completamento dell'operazione, la nostra priorità sarà quella di integrare rapidamente la UASC nella Hapag-Lloyd e di concretizzare le prime sinergie grazie alla fusione». Hapag-Lloyd ha ricordato che dalla fusione con la UASC sono attesi risparmi annui pari a 435 milioni di dollari a partire dal 2019 e che una quota consistente di tali risparmi sarà già realizzata nel 2018.
Orient Overseas (International) Limited (OOIL), la società
controllata dal gruppo armatoriale cinese COSCO Shipping Holdings
che opera servizi di trasporto marittimo containerizzato con ...
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