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Hapag-Lloyd ha chiuso il primo trimestre del 2018 con una perdita netta di -34,3 milioni di euro
La flotta della compagnia tedesca ha trasportato 2,86 milioni di container (+47,9%)
14 maggio 2018
Nei primi tre mesi di quest'anno i ricavi della compagnia di navigazione tedesca Hapag-Lloyd sono ammontati a 2,62 miliardi di euro, con un incremento del +22,7% rispetto a 2,13 miliardi di euro nel primo trimestre del 2017. La crescita è dovuta essenzialmente all'apporto del volume d'affari generato dalle attività in precedenza operate dalla United Arab Shipping Company (UASC), compagnia che si è fusa con la Hapag-Lloyd con effetto dal 24 maggio 2017 ( del 24 maggio 2017). L'EBITDA è ammontato a 219,4 milioni di euro (+62,2%) e l'utile operativo si è attestato a 45,7 milioni di euro rispetto ad un risultato operativo di segno negativo per -0,1 milioni di euro nel primo trimestre dello scorso anno. rispetto ad una perdita netta di -58,1 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2017.
Nei primi tre mesi di quest'anno la flotta di portacontainer della Hapag-Lloyd, costituita da 221 navi per una capacità di carico pari a 2,38 milioni di teu, ha trasportato volumi di carico pari a 2,86 milioni di teu, con una progressione del +47,9% rispetto a 1,93 milioni di teu nel primo trimestre del 2017 quando la flotta era costituita da 172 navi per una capacità di 1,58 milioni di teu (dato di traffico che non include i volumi trasportati dalle navi della UASC). Il nolo medio per container teu trasportato è risultato pari a 1.029 dollari, in calo rispetto a 1.047 dollari/teu nei primi tre mesi dello scorso anno.
Sulle sole rotte atlantiche sono stati trasportati 439mila teu e il nolo medio è risultato di 1.293 dollari (rispettivamente 389mila teu e 1.293 dollari/teu nel primo trimestre del 2017), sulle rotte con l'America Latina il traffico è stato di 663mila teu e il nolo medio di 1.130 dollari/teu (552mila teu - 1.017 dollari/teu), i servizi con il Far East hanno trasportato 519mila teu e il nolo medio è stato di 897 dollari/teu (215mila teu - 897 dollari/teu), sulle rotte transpacifiche il traffico è stato di 455mila teu con un nolo medio di 1.250 dollari/teu (386mila teu - 1.218 dollari/teu), sulle rotte intra-asiatiche sono stati trasportati 257mila teu e il nolo medio è stato di 522 dollari/teu (152mila teu - 539 dollari/teu), i servizi con il Medio Oriente hanno trasportato 375mila teu con un nolo medio di 783 dollari/teu (123mila teu - 791 dollari/teu) e i servizi con l'Europa/Mediterraneo, Africa e Oceania hanno trasportato 152mila teu con un nolo medio di 1.081 dollari/teu (117mila teu - 1.010 dollari/teu).
«Abbiamo avuto - ha detto l'amministratore delegato della compagnia tedesca, Rolf Habben, commentando i risultati del primo trimestre 2018 - un buon inizio d'anno, ma il contesto del mercato è impegnativo. I noli sono risultati sotto pressione, i costi del bunker e i costi dell'autotrasporto in alcuni importanti mercati sono aumentati e ci siamo confrontati con un indebolimento del dollaro, anche se la crescita dei volumi trasportati e le sinergie hanno sostenuto i risultati. Ci aspettiamo un graduale miglioramento del mercato nel corso del 2018, ma l'effetto di questo miglioramento si avvertirà solamente nei risultati della seconda metà dell'anno».
Orient Overseas (International) Limited (OOIL), la società
controllata dal gruppo armatoriale cinese COSCO Shipping Holdings
che opera servizi di trasporto marittimo containerizzato con ...
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