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1 marzo 2022
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- Duro attacco di Biden alle alleanze fra le compagnie di
navigazione containerizzate
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- L'Ocean Shipping Reform Act passato alla Camera - denuncia il
WSC - è profondamente sbagliato
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L'amministrazione di Joe Biden oggi delineerà ancora più
decisamente il ruolo negativo che, ad avviso del governo federale
statunitense, la carenza di concorrenza nel settore del servizi
marittimi di linea avrebbe sull'economia americana. Un'ulteriore
stoccata alle compagnie di navigazione containerizzate che giungerà
da Joe Biden in persona, che ne parlerà al Congresso nel suo
discorso sullo stato dell'Unione, e che ieri è stata
anticipata dall'accordo fra il Dipartimento di Giustizia e la
Federal Maritime Commission (FMC) che hanno annunciato un
rafforzamento della loro partnership con il preciso scopo di
promuovere la concorrenza nel settore marittimo.-
- Biden dedicherà una significativa parte del suo “State
of the Union Adress” all'impatto sull'economia statunitense
del trasporto marittimo che movimenta la maggior parte del commercio
con l'estero degli USA. Nel suo intervento il presidente americano
denuncerà che il settore del trasporto marittimo è
dominato da un esiguo numero di grandi compagnie di proprietà
straniera, con in particolare tre alleanze armatoriali mondiali che
attualmente controllano l'80% della capacità di trasporto
globale della flotta di navi portacontainer e il 95% della capacità
offerta sulle sole rotte marittime est-ovest che sono le più
importanti per la movimentazione degli scambi commerciali mondiali.
Una posizione dominante sul mercato del trasporto marittimo
containerizzato - sottolineerà Biden - rafforzatasi
significativamente negli ultimi anni dato che dal 1996 al 2011 le
tre alleanze gestivano solo il 30% del trasporto containerizzato
mondiale.
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- Biden accuserà queste compagnie di navigazione di aver
innalzato i costi di spedizione marittima sin dall'inizio della
pandemia di Covid-19, applicando noli e soprannoli assai più
elevati dei precedenti. Inoltre, nel suo discorso che terrà
questa sera (alle 3 di domani, ora italiana), il presidente
evidenzierà i profitti record che questi vettori marittimi
esteri stanno registrando, mentre nel contempo i prezzi per i
consumatori e le aziende americane sono aumentati.
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- La stoccata di Biden affonderà ulteriormente nel
denunciare pratiche commerciali scorrette che verrebbero condotte da
queste compagnie marittime a danno delle imprese e degli agricoltori
americani, annullando o modificando prenotazioni di spedizioni
marittime o imponendo commissioni aggiuntive senza alcun preavviso.
Pratiche - è l'accusa dell'amministrazione governativa - che
minerebbero la capacità delle aziende americane di consegnare
gli ordini in tempo. Inoltre, secondo la Casa Bianca, i vettori
marittimi si rifiuterebbero di accettare di trasportare le
esportazioni americane in partenza dalle banchine dei porti
statunitensi preferendo far tornare le loro navi vuote rapidamente
in Cina.
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- Inoltre Biden rimarcherà la poca efficacia dell'attuale
legislazione americana in materia nel contrastare questo strapotere
delle compagnie di navigazione, specificando che se un secolo fa
l'Ocean Shipping Act stabiliva una regolamentazione di carattere
pratico per i vettori marittimi oceanici, abbinandola ad un'immunità
antitrust per quegli accordi di alleanza tra i vettori marittimi che
fossero di “pubblico interesse”, nel tempo il Congresso
ha poi costantemente deregolamentato il settore ampliando l'immunità
antitrust e nel contempo indebolito l'obbligo dei vettori marittimi
di rendere pubblici tariffe e commissioni.
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- Biden annuncerà misure per mitigare l'impatto sui prezzi
al consumo e sulle imprese americane del rincaro dei costi del
trasporto marittimo tramite, appunto, un'iniziativa del Dipartimento
di Giustizia e dell'agenzia federale FMC volta a promuovere la
concorrenza nel mercato dello shipping containerizzato. In
particolare, il dicastero della Giustizia fornirà alla
Federal Maritime Commission il supporto di legali ed economisti
dell'Antitrust Division per la repressione delle violazioni allo
Shipping Act e alle altre norme che regolano il trasporto marittimo.
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- Oltre a ciò, il presidente americano chiederà al
Congresso di approvare riforme incisive alle norme per il trasporto
marittimo, inclusa la riforma delle immunità antitrust per le
alleanze fra le compagnie di navigazione containerizzate.
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- Il piano dell'amministrazione Biden per “stringere alle
corde” i vettori marittimi di linea è stato accolto con
notevole fastidio dal World Shipping Council (WSC), l'associazione
internazionale che ha quali membri 14 primarie compagnie di
navigazione mondiali, per la quasi totalità costituenti le
tre alleanze (2M, Ocean Alliance e THE Alliance) citate da Biden, e
tutte di nazionalità estera ad eccezione dell'americana
Matson.
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- «È un peccato - ha replicato la WSC - che il
presidente stia demonizzando i vettori oceanici, il settore che
costituisce la spina dorsale dell'economia degli Stati Uniti e del
mondo e che ha lavorato senza sosta durante la pandemia per
movimentare più merci che in qualsiasi altro periodo della
storia. Le accuse secondo cui il settore del trasporto marittimo
containerizzato è altamente concentrato e non competitivo -
ha ribattuto il World Shipping Council - sono oggettivamente errate.
I carrier marittimi competono attivamente l'uno contro l'altro nel
mercato globale, anche sulle rotte marittime più importanti
per il commercio statunitense, mentre i livelli di concentrazione in
molte altre industrie statunitensi sono nettamente superiori
rispetto a quelli dello shipping containerizzato. Quale chiaro
segnale di un mercato competitivo che risponde ad un aumento della
domanda - ha osservato il WSC - nel 2021 la concorrenza è
cresciuta, con un maggior numero di navi gestite da un pool più
ampio di vettori che servono i traffici transpacifici. La
conclusione è che lo shipping containerizzato è un
settore assai competitivo, ed è ciò che i numeri
dimostrano. Le autorità di regolamentazione negli USA e in
Europa - ha sottolineato il WSC - hanno ripetutamente e recentemente
confermato che è così».
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- «L'Ocean Shipping Reform Act passato alla Camera, che è
profondamente sbagliato - ha proseguito il World Shipping Council
riferendosi al disegno di legge attualmente al vaglio del Senato
americano - non risolverà i problemi logistici a terra che
sono al cuore dei problemi della supply chain dell'America. In
realtà, così come è stata scritta la
legislazione peggiorerebbe la congestione esistente e reprimerebbe
l'innovazione. I politici devono invece affrontare la causa
principale della congestione cercando soluzioni reali che abbiano
una visione globale e lungimirante della supply chain, rafforzando
ulteriormente il sistema di trasporto intermodale che ha sostenuto
l'economia statunitense durante la pandemia».
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