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Iniziata l'attività di dragaggio dei fondali del porto di Ravenna
La prima fase del progetto “Ravenna Port Hub” prevede di approfondirli sino a -12,5 metri
7 marzo 2022
Sabato nel porto di Ravenna è iniziato l'approfondimento dei fondali previsto dalla prima fase del progetto “Ravenna Port Hub”, prima fase del valore di 230 milioni di euro che include l'adeguamento delle banchine esistenti ai nuovi fondali e la realizzazione di una nuova banchina per il traffico dei container a cui seguirà una seconda fase del valore anch'essa di 230 milioni di euro per approfondire i fondali sino a -14,5 metri.
Sabato la Società Italiana Dragaggi (SIDRA) del gruppo belga DEME a mezzo della grande draga Bonny River, che da alcuni giorni attendeva alla fonda in rada, ha iniziato le operazioni di dragaggio del canale di avvicinamento al porto. Il lavoro consisterà nel dragare un grande canale sul fondo del mare largo 150 metri e lungo circa sei chilometri alla profondità di -13,50 sotto al livello medio del mare. È previsto che venga rimosso circa un milione di metri cubi di sedimenti che verranno spostati in un sito identificato in mare aperto. Le operazioni richiederanno complessivamente alcune settimane suddivise in due campagne di dragaggio consecutive.
L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale ha specificato che nel corso dei lavori di dragaggio si continuerà la consueta attività di monitoraggio delle condizioni ambientali per adeguare le modalità di dragaggio al fine di evitare effetti sull'ambiente. Verranno inoltre eseguiti ulteriori test sui sedimenti per verificare anche in corso d'opera la loro idoneità ad essere destinati a mare.
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