
|

|
21 aprile 2022
|
|
- Rilanciata la proposta di creare una grande area
retroportuale nel basso Piemonte
-
- Nuovo polmone a servizio dei porti di Genova e Savona-Vado
-
Oggi, in occasione della quarta edizione degli Stati Generali
della Logistica del Nord Ovest in corso ad Alessandria, è
stata rilanciata la proposta di realizzare un'area retroportuale
oltre Appennino per supportare la crescita dei porti liguri, area
nel basso Piemonte che potrebbe avvalersi degli incentivi previsti
per le Zone Logistiche Semplificate e potrebbe essere in grado di
decongestionare gli scali portuali liguri nonché il sistema
autostradale e ferroviario.-
- La proposta, facente perno sullo Scalo smistamento ferroviario
di Alessandria, prevede la creazione di una grande area
retroportuale “buffer” che, grazie alle nuove
tecnologie, operi in stretto coordinamento con i porti di Genova e
Savona collegati sia su rotaia, per arrivare a comporre i treni da
750 metri, sia con un servizio shuttle.
-
- In occasione dell'incontro è stato rilevato che, secondo
calcoli messi a punto da studi paralleli della BEI e di UIRNet (ora
Digitalog), lo spostamento di una quota consistente dei container
(circa il 30%) costretti oggi a lunghe attese in porto, o per
entrare in porto, farebbe tornare i conti rendendo possibile nel
retroporto anche la formazione di quei treni di 750 metri che
rendono economicamente vantaggioso il trasporto container su
ferrovia. «Quella lanciata oggi - ha precisato Cesare Rossini,
presidente della Fondazione Slala, principale promotrice
dell'iniziativa - non è un'ipotesi progettuale; è una
sfida che va vinta per la portualità ligure ma specialmente
per la competitività ed efficienza del sistema industriale e
logistico del Nord Ovest e quindi dell'intero Paese».
|
|
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
|