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28 aprile 2022
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- Il ritiro dal mercato russo pesa sui conti della Wärtsilä
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- Nel primo trimestre robusta crescita dei nuovi ordini
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Il gruppo finlandese Wärtsilä, specializzato nelle
tecnologie per i settori marino ed energetico, ha chiuso i primi tre
mesi di quest'anno con ricavi pari a 1,23 miliardi di euro, in
crescita del +30,1% sul corrispondente periodo del 2021. A causa di
svalutazioni per circa 200 milioni di euro determinate dal
ridimensionamento delle attività dell'azienda in Russia
seguito all'attacco delle truppe russe all'Ucraina, il risultato
operativo è stato di segno negativo e pari a -147 milioni di
euro rispetto ad un utile operativo di 36 milioni nel primo
trimestre dello scorso anno. I primi tre mesi del 2022 sono stati
archiviati con una perdita netta di -142 milioni di euro rispetto ad
un utile netto di 24 milioni nello stesso periodo dello scorso anno.-
- Nel primo trimestre di quest'anno il valore dei nuovi ordini
acquisiti da Wärtsilä è ammontato a 1,38 miliardi
di euro (+10,9%) e il valore del portafoglio ordini al 31 marzo
scorso è risultato pari a 6,11 miliardi di euro (+13,1%).
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- Commentando l'andamento delle attività del gruppo nel
settore navale, il presidente e amministratore delegato della
Wärtsilä, Håkan Agnevall, ha rilevato che «nei
mercati marittimi gli investimenti in nuove costruzioni sono
diminuiti a causa dell'aumento dei prezzi e della limitata capacità
dei cantieri navali. Il combustibile navale - ha aggiunto - è
diventato più costoso che mai e i livelli di attività
nei nostri primari segmenti navali hanno continuato a variare.
L'industria delle crociere - ha precisato Agnevall - ha dovuto far
fronte a temporanee difficoltà dato che l'aumento dei contagi
da Covid-19 ha rallentato la riattivazione delle navi. A fine marzo
era attiva circa il 70% della capacità della flotta
crocieristica, una percentuale stabile rispetto alla situazione di
fine dicembre. Invece l'attività nel segmento del petrolio e
del gas offshore ha registrato un notevole incremento poiché
l'aumento dei prezzi del greggio ha sostenuto la domanda. La
necessità che l'Europa ha di essere meno dipendente dal gas
russo - ha osservato Agnevall - potrebbe creare opportunità
nel settore del trasporto marittimo di gas naturale liquefatto».
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