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28 aprile 2022
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- Merlo (Federlogistica) mancano le figure professionali per la
cybersecurity nella logistica
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- La pirateria informatica si fa sempre più aggressiva e
insidiosa
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Anche il mondo dei trasporti e della logistica ha urgente
bisogno di attrezzarsi per contrastare la pirateria informatica che
si fa sempre più aggressiva e insidiosa ed è in grado
di produrre gravi danni non solo economici a enti e aziende,
pubblici e privati, a grandi gruppi e a piccole e medie imprese.
Tuttavia, paradossalmente, mancano le figure professionali
necessarie per sviluppare le misure di difesa. Lo ha evidenziato
Luigi Merlo, presidente di Federlogistica, chiamato dal presidente
Giorgio Bucchioni del Propeller Club dei Porti della Spezia e di
Marina di Carrara all'incontro mensile dell'associazione dedicato
alla cybersecurity nello shipping.-
- Merlo ha rilevato che ora l'occasione per intervenire c'è
con i 170 milioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che
dovrebbero però coinvolgere non solo le autorità
portuali e gli enti pubblici, ma anche gli operatori privati, dai
terminal alle aziende marittime, delle spedizioni e doganaliste.
Investimenti che potrebbero consentire di inserire nell'organico il
cyber manager, di assumere nuove figure che peraltro non si trovano
ancora facilmente. A testimoniare la difficoltà di reperire
queste risorse ci sono due casi emblematici citati da Merlo: il
gruppo armatoriale MSC ha aperto un centro di cybersecurity a Torino
prospettando un organico di 650 unità e fatica a completarlo
tanto che ne mancano ancora 250, mentre la stessa Agenzia per la
Cybersicurezza Nazionale sta cercando il suo personale nelle aziende
private.
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- Al fine di colmare queste carenze Merlo si è rivolto a
Piergino Scardigli, fondatore e presidente della Scuola Nazionale
Trasporti e Logistica, per invitarlo a valutare al più presto
l'avvio anche di questi corsi professionalizzanti per rispondere
alle esigenze del mondo portuale e logistico.
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