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10 giugno 2022
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- Tarasis (Intercargo) esorta i governi ad adottare le misure
per accelerare la ricerca e lo sviluppo di tecnologie a zero
emissioni per lo shipping
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- Lo sviluppo commerciale di queste soluzioni - ha evidenziato
- è sotto il diretto controllo di altri stakeholder e non
degli armatori
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Intercargo, l'associazione che rappresenta gli armatori
impegnati nel segmento del trasporto marittimo di rinfuse solide,
avverte che «sarebbe un errore attribuire la responsabilità
del raggiungimento degli obiettivi dell'International Maritime
Organization per l'azzeramento delle emissioni dello shipping
interamente sulle spalle dell'industria dello shipping».-
- In occasione della 78esima riunione del Marine Environmento
Protection Committee (MEPC) dell'IMO, che si conclude oggi ed è
incentrata proprio sulle misure per azzerare le emissioni del
trasporto marittimo, il vice presidente di Intercargo, Spyros
Tarasis, ha evidenziato che «le sfide globali richiedono
soluzioni globali, ma - ha precisato - è necessario ricordare
che lo sviluppo commerciale di queste soluzioni è sotto il
diretto controllo di altri stakeholder e non degli armatori».
Navi, sistemi, attrezzature e combustibili alternativi sostenibili -
è il sottinteso - non vengono né progettati né
realizzati dall'industria armatoriale. «Tale obiettivo - ha
rilevato Tarasis - richiede un'urgente e repentina accelerazione
nello sviluppo commerciale delle tecnologie, dei combustibili, dei
sistemi di propulsione e delle relative necessarie infrastrutture».
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- «Anche se Intercargo sostiene pienamente la forte
ambizione di rendere lo shipping a zero emissioni entro il 2050 - ha
proseguito Tarasis - esorta i governi ad adottare le misure
necessarie per accelerare la ricerca e lo sviluppo di tecnologie a
zero emissioni e per accelerarne la diffusione. L'obiettivo delle
emissioni zero - ha sottolineato il vice presidente di Intercargo -
sarà realistico solamente se i governi intraprenderanno
presso l'IMO le azioni necessarie per raggiungerlo».
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- Tarasis ha specificato che, proprio per non compromettere il
raggiungimento di questo obiettivo entro il 2050, Intercargo
sollecita l'immediata approvazione della proposta dell'industria
dello shipping di istituire un Consiglio Internazionale di Ricerca e
Sviluppo e di un Fondo per la Ricerca Marittima dell'IMO»,
Inoltre Tarasis ha evidenziato la necessità, nel medio
termine, di introdurre un'imposta globale sulle emissioni di
carbonio delle navi nella forma di una misura basata sul mercato, al
fine di accelerare l'adozione e diffusione di tecnologie e
combustibili a zero emissioni di carbonio.
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- Tarasis ha concluso chiarendo che Intercargo ritiene, che senza
queste azioni sollecitate dall'associazione, sarebbe prematuro
rivedere gli obiettivi intermedi per il 2030 nonché per
qualsiasi anno successivo.
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