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22 giugno 2022
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- ANAVE sollecita una crescita della flotta mercantile spagnola
in considerazione della strategicità del settore
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- La Spagna - ha sottolineato Vincente Boluda - ha bisogno di
una politica nazionale sulla marina mercantile
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«La Spagna ha bisogno di una politica nazionale per la
marina mercantile, così come avviene nelle nelle economie più
sviluppate che riconoscono che il settore marittimo costituisce un
asset strategico che consente di salvaguardare l'indipendenza
geopolitica, di assicurare la continuità territoriale e di
sostenere le imprese industriali e che è essenziale per la
crescita economica». Lo ha detto Vincente Boluda, presidente
dell'Asociación Navieros Españoles (ANAVE), in
occasione dell'assemblea generale dell'associazione tenutasi ieri a
Madrid.-
- La richiesta di una politica specifica per il settore è
stata avanzata dal presidente dell'associazione degli armatori
spagnoli in considerazione delle rilevanti sfide che la categoria
deve affrontare. Boluda ha affermato che se gli armatori hanno assai
apprezzato la proposta di creare un Comitato Consultivo Marittimo
presso la Direzione Generale della Marina Mercantile, confidando
«che contribuisca ad un coordinamento della politica marittima
spagnola tra i diversi ministeri», il presidente di ANAVE ha
ricordato che, «in realtà, la nostra proposta sarebbe
la creazione di un Ministero del Mare con poteri su tutte le
attività marittime, o almeno di una Segreteria di Stato del
Trasporto Marittimo, che gestisca e unifichi tutte le questioni
relative al nostro settore».
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- Ribadendo il ruolo strategico dello shipping, Boluda ha
evidenziato che «il trasporto marittimo può anche
svolgere un ruolo cruciale nella lotta per l'indipendenza
energetica. Il nostro settore - ha sottolineato - non è solo
un business, ma è un partner strategico per ogni Paese e per
ogni governo. Il Regno Unito, la Danimarca o gli Stati Uniti hanno
recentemente analizzato il ruolo del trasporto marittimo nel
raggiungimento delle loro priorità a breve e medio termine, e
tutti hanno preso atto della necessità di definire o
aggiornare le proprie strategie marittime per adattarle ai propri
progetti nazionali».
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- «La Spagna - ha proseguito
Boluda - dovrebbe sviluppare anche una serie di riforme strutturali
che promuovano la crescita di un settore marittimo nazionale forte e
competitivo, attraverso un quadro normativo solido ed efficiente,
requisito essenziale per avere una flotta mercantile più
ampia controllata dalla Spagna in relazione al nostro commercio con
l'estero, le cui entrate consentano di fornire un contributo
positivo alla nostra bilancia dei noli marittimi. Dobbiamo porci
come sfida il progressivo aumento della quota di copertura del
commercio marittimo spagnolo, che all'inizio degli anni '80
raggiungeva il 70% ed è attualmente al di sotto del 20%, cosa
che si è tradotta in un aumento assai rilevante, anche se non
ben compreso, del disavanzo degli noli, che deve essere
riorientato».
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