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22 giugno 2022
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- Il Parlamento UE vota a favore dell'inclusione del trasporto
marittimo e su strada nel sistema europeo di scambio di quote di
emissioni
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- Soddisfazione dell'ECSA per il trasferimento dei costi agli
operatori commerciali delle navi e per la creazione di un fondo
settoriale. Plauso anche da Transport & Environment
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Questo pomeriggio il Parlamento europeo ha votato a favore
dell'inclusione del trasporto marittimo e di quello stradale nell'EU
ETS, il sistema di scambio di quote di emissioni dell'Unione
Europea. Per l'associazione degli armatori europei la posizione
espressa oggi dagli eurodeputati sulla revisione del sistema ETS, in
vista dei negoziati con il Consiglio europeo, è la benvenuta
in quanto - ha specificato l'European Community Shipowners'
Associations (ECSA) - «un elemento chiave della posizione del
Parlamento è l'applicazione del principio “chi inquina
paga”, assicurando l'obbligatorio trasferimento dei costi
dell'ETS agli operatori commerciali delle navi attraverso clausole
contrattuali. L'ECSA - ha precisato inoltre l'associazione -
accoglie con favore anche la proposta del Parlamento di creare un
fondo settoriale e di destinare il 75% delle entrate generate dal
trasporto marittimo alla transizione energetica del settore».
«Noi - ha affermato il segretario generale dell'ECSA, Sotiris
Raptis - avevamo criticato la mancanza di coerenza e avevamo
proposto soluzioni praticabili. Il voto del Parlamento rappresenta
un deciso segnale del fatto che i decisori politici europei ci
ascoltano e tengono conto delle proposte del nostro settore. Abbiamo
bisogno - ha concluso Raptis - di tutto l'aiuto possibile e il ruolo
degli operatori commerciali è fondamentale per ridurre le
emissioni. La destinazione delle entrate al trasporto marittimo è
un prerequisito per finanziare l'adozione di combustibili più
puliti. È un momento decisivo per la decarbonizzazione dello
shipping e per la competitività del settore».-
- Soddisfazione per l'inclusione del trasporto marittimo e
dell'autotrasporto nel mercato del carbonio dell'UE, avvenuta due
settimane dopo aver votato a favore dell'estensione del sistema ETS
a tutti i voli aerei, è stata espressa dall'organizzazione
non governativa Transport & Environment (T&E), che ha
esortato i governi ad adottare una posizione altrettanto ambiziosa
nell'ambito della riunione del Consiglio europeo che si terrà
a fine mese.
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- T&E ha evidenziato che oggi il Parlamento europeo ha votato
a favore dell'inclusione nel mercato del carbonio dell'UE di tutte
le navi di stazza lorda superiore a 400 tonnellate e delle navi
offshore, come quelle che servono gli impianti offshore per il gas e
il petrolio, con il trasporto marittimo che dovrà pagare per
tutti i gas serra che inquinano - CO2, metano e protossido di azoto
- quando le navi navigano all'interno dell'UE e per il 50% dei
viaggi fuori dall'UE fino al 2027. Dopo questa data l'ambito del
mercato europeo del carbonio sarà automaticamente esteso a
100% delle navi in entrata e in uscita dai porti europei. Transport
& Environment, tuttavia, ha lamentato che i legislatori europei
si sono piegati alle pressioni includendo esenzioni per le navi
classificate come idonee a navigare in acque con ghiacci e per le
navi che viaggiano verso le regioni ultraperiferiche, ritardando
così la decarbonizzazione di queste unità navali.
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