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Angopi, dopo oltre venti anni agli ormeggiatori e barcaioli viene nuovamente riconosciuta un'importante tutela sociale
Reintrodotta la disciplina della pensione di inabilità per la categoria
17 marzo 2022
L'Associazione Nazionale Gruppi Ormeggiatori e Barcaioli Porti Italiani (Angopi) ha espresso «gratitudine nei confronti di tutte le forze politiche che nella legge di conversione del decreto legge cosiddetto “Sostegni ter” hanno sostenuto l'emendamento teso a reintrodurre nel nostro ordinamento la disciplina della pensione di inabilità per la loro categoria. Si tratta di un intervento - ha sottolineato l'associazione - attraverso il quale viene finalmente colmato il vuoto normativo derivante dall'abrogazione dell'art. 156 del Regolamento per l'Esecuzione del Codice della Navigazione, finora gestito dalla categoria con spirito solidaristico a difesa del lavoro».
Con l'emendamento 23.0.31 al decreto-legge del 27 gennaio 2022, infatti, all'articolo 23-bis (Inabilità ormeggiatori e barcaioli) si dispone che gli ormeggiatori e i barcaioli siano dichiarati inabili al lavoro portuale esclusivamente dal personale medico dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), restando fermo il riconoscimento della pensione di inabilità ai sensi dell'articolo 2 della legge 12 giugno 1984, n. 222 sulla base dei relativi requisiti contributivi e sanitari come disciplinati dalla legge del 1984.
«Dopo oltre venti anni - ha evidenziato Angopi - viene quindi nuovamente riconosciuta agli ormeggiatori e ai barcaioli dei porti italiani un'importante tutela sociale».
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