- Il porto di Taranto ha chiuso il primo trimestre con un
traffico in calo del -21,1%
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- Timido accenno di ripresa dei container, mentre diminuiscono
le altre tipologie di carichi
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Nei primi tre mesi di quest'anno il porto di Taranto ha
movimentato 3,6 milioni di tonnellate di merci, con una diminuzione
del -21,1% sullo stesso periodo del 2021. Una flessione che non è
stata certo contrastata dal forte incremento del traffico
containerizzato, robusto rialzo che tuttavia per ora lascia il tempo
che trova essendo i numeri ancora talmente bassi che poche centinaia
di container in più fanno la differenza. È ancora
presto, infatti, perché la crescita dei contenitori possa
confermare la buona volontà della San Cataldo Container
Terminal (SCCT), la società del gruppo turco Yilport che da
un anno e mezzo gestisce il container terminal al Molo
Polisettoriale del porto di Taranto, che in questi giorni ha
rassicurato l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio
sull'impulso che intende dare al traffico containerizzato che sinora
sotto la sua gestione si è quantificato solamente in qualche
centinaio di container movimentati ogni mese. Richiamata all'ordine
dall'ente portuale, sotto la minaccia di una possibile revoca della
concessione, la SCCT ha illustrato un nuovo piano industriale che
nell'arco di due anni promette di riprendere il trend di sviluppo
del traffico, che - ha specificato la società - è
stato fermato anche a causa della crisi sanitaria del Covid-19, ma
anche di portare avanti gli investimenti.-
- Intanto nel primo trimestre del 2022 i container movimentati al
Molo Polisettoriale sono stati pari a 18.409 teu, con una
progressione del +747,6%, per un volume complessivo di 231mila
tonnellate (+1.034,1%). Contrazione, invece, delle altre merci varie
che sono ammontate a 746mila tonnellate (-13,0%), così come
delle rinfuse solide con 2,6 milioni di tonnellate (-26,6%) e delle
rinfuse liquide con 706mila tonnellate (-34,2%).
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