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31 maggio 2022
L'Unione Europea vieta le importazioni di petrolio russo, ma
non il suo trasporto sulle navi di bandiera UE
Temporanea esenzione per le importazioni di greggio
attraverso oleodotti
Questa notte il Consiglio europeo ha approvato il sesto
pacchetto di sanzioni contro la Russia che include anche l'embargo
alle importazioni negli Stati dell'Unione Europea di petrolio grezzo
e di prodotti petroliferi dalla Russia. Una temporanea esenzione a
tale divieto è stata decisa per le importazioni di greggio
attraverso oleodotti, flussi che riguardano principalmente le
nazioni orientali dell'UE.
Il presidente del Consiglio europeo, il belga Charles Michel, ha
evidenziato che le sanzioni avranno un impatto immediato sul 75%
delle importazioni di petrolio dalla Russia e che entro la fine di
quest'anno il divieto riguarderà il 90% di tali importazioni.
Il sesto pacchetto non impone il divieto agli armatori europei
di trasportare petrolio russo verso paesi terzi, imposizione temuta
dall'associazione armatoriale International Chamber of Shipping
(ICS) in quanto avrebbe avuto un più accentuato impatto
negativo sull'attività dei vettori marittimi
(
del 27
maggio 2022). Questo mancato divieto sarà presumibilmente
fortemente criticato dal governo ucraino che nei giorni scorsi aveva
evidenziato l'importanza di proibire il trasporto di petrolio russo
sulle navi battenti bandiera dell'UE, in quanto - secondo Kiev - la
Russia sarebbe in grado di aggirare queste sanzioni, mentre il
blocco di questi trasporti sulle navi dell'UE avrebbe un impatto
immediato sulla capacità della Russia di esportare il suo
greggio.