Independent journal on economy and transport policy
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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 31 GENNAIO 2019
PROGRESSO E TECNOLOGIA
INFORMATIVA: QUATTRO TENDENZE DA TENERE D'OCCHIO NEL 2019
Dall'uso in aumento dei droni per monitorare le operazioni terminalistiche alla crescita della connettività nella nuvola nell'ambito dei porti intelligenti, il 2018 è stato un periodo di vero progresso.
Così, all'inizio del 2019, questo articolo si addentra nelle quattro maggiori tendenze per il nuovo anno e mette in evidenza quanto impatto esse potrebbero comportare.
Il 2019 è destinato ad assistere all'aumento del livello di automazione presso i principali porti, come previsto dal dr. Yvo Saanen del TBA, e questo pone le domande: "Quali tendenze di digitalizzazione questo manifesterà?" e "Come si possono sfruttare queste nuove tecnologie?".
Le tendenze descritte di seguito cercano di rispondere a queste domande fondamentali.
Reti 5G
Dato l'ecosistema di quinta generazione (5G) incredibilmente veloce e vasto in corso di sviluppo, che assicurerà "il livello di automazione ed intelligenza artificiale" necessario a soddisfare le domande operative in crescita, i porti ed i terminal chiaramente non vedono l'ora di trarre vantaggio da questa rivoluzione tecnologica.
Amburgo, uno dei principali dieci porti d'Europa in termini di volumi containerizzati, ha collaudato la tecnologia 5G poiché si prepara a diventare "uno hub per le comunicazioni mobili industriali della prossima generazione".
Secondo le prove effettuate dal porto, questa tecnologia supporterà i tecnici sul posto nel "monitorare ed ottimizzare la pianificazione delle costruzioni": nel 2019 è possibile che la 5G venga applicata più direttamente alle operazioni quotidiane presso i principali porti e terminal che aspirano a diventare più intelligenti.
La connettività e la velocità aggiuntive offerte dalla 5G, che ha la capacità di trasferire dati in modo sicuro nel giro di millisecondi, potrebbe anche supportare la trasformazione digitale del settore del trasporto marittimo containerizzato, collegando porti ed imprese logistiche in modo sicuro come fondamento di una più intelligente filiera distributiva.
La 5G sembra essere il collante che sistemerà la da tempo attesa Internet delle Cose.
Tecnologia dei sensori
L'aumento della 5G spianerà la strada all'emersione ed allo sviluppo di altre tecnologie, con una rete flessibile e veloce in grado di funzionare in tandem con l'Internet delle Cose cellulare.
L'Internet delle Cose cellulare è uno strumento per connettere oggetti fisici; per i porti ed i terminal, può essere implementata in modo che l'equipaggiamento del porto sia in grado di trasmettere i dati attraverso la tecnologia dei sensori per operazioni più indipendenti, automatizzate ed efficienti.
Importanti società come la ABB stanno già investendo nel passaggio ai sensori, un'iniziativa che ha applicazioni per il settore del trasporto marittimo containerizzato al di là delle operazioni quotidiane dei porti e dei terminal.
La MOL (Mitsui O.S.K. Lines), una compagnia di navigazione impegnata nell'innovazione, ha collaudato un sistema di gestione per la localizzazione dei contenitori che impiega sensori ottici per scoprire cambiamenti delle condizioni, fra cui sapere se il container è stato aperto o meno da un soggetto non autorizzato.
Infine, i porti ed i terminal si concentreranno sul quantitativo di dati che sensori intelligenti sono in grado di generare, specialmente quelli che desiderano sviluppare nuovi servizi e nuove piattaforme per trarre vantaggio da quelle informazioni. I sensori intelligenti sono destinati ad essere un importante argomento di discussione in occasione della imminente CTAC (Container Terminal Automation Conference) che si svolgerà nel prossimo mese di maggio per il quarto anno consecutivo.
Internet dei Veicoli
Mentre le soluzioni intelligenti basate su Internet delle Cose sono state ampiamente messe in atto dai porti e dai terminal, potenziando la spinta verso l'automazione, l'Internet dei Veicoli resta ad una fase iniziale di sviluppo.
Nondimeno, questa concezione potrebbe prendere il volo nel 2019 per supportare la una più efficace gestione del traffico portuale, incrementando la sicurezza mediante la riduzione delle possibilità di collisione.
Ci sono già indizi di importanti impianti portuali in Europa che incorporano tecnologia di Internet dei Veicoli, tanto che il Porto di Valencia e la MSC (Mediterranean Shipping Company) lavorano assieme per integrare una nuova soluzione camionistica della Traxens.
I camion della MSC Spagna sono stati equipaggiati con congegni di Internet delle Cose di progettazione speciale che hanno localizzato i veicoli in tempo reale aiutando Valencia a prevedere e preparare i potenziali arrivi e la congestione presso i varchi portuali.
Come dichiara Agustina Catalayud in un documento tecnico incentrato sulla filiera distributiva connessa, Internet delle Cose e la tecnologia dei sensori possono essere altresì utilizzati altrove per supportare i veicoli in arrivo presso i porti ed i terminal.
Scrive la Catalayud: "I sensori piazzati nei posti di parcheggio presso gli impianti logistici e portuali possono generare informazioni sui posti disponibili, sul percorso migliore per raggiungerli e sui costi attesi", cosa che comporta tempi di consegna più rapidi e risparmi maggiori per ogni soggetto impegnato nella filiera distributiva marittima".
Logistica portocentrica
Sebbene la tecnologia possa assicurare la chiave per una più elevata efficienza ed affidabilità per il settore dei porti e dei terminal, c'è anche l'esigenza per questi centri di traffici di snellire le proprie infrastrutture logistiche. L'aumento dell'importanza della logistica portocentrica è principalmente dovuto alla domanda da punto a punto della filiera distributiva dei giorni nostri.
Mega-ditte internazionali come la Amazon hanno cambiato le aspettative dei clienti per quanto riguarda la velocità di consegna, il che significa che i porti che investono nei propri più vasti processi ed assicurano un ambiente propizio allo smistamento delle merci prima ancora che esse entrino della filiera più ampia sono sicuri di conseguire tante altre attività.
Le attività marittime che possono integrare la logistica portocentrica nelle loro operazioni quotidiane potrebbero ritenere che il miglioramento sia ugualmente significativo per un positivo impatto della nuova tecnologia, aprendo un varco tutto nuovo che i porti possano utilizzare per entrare e minacciando una perdita di attività per i porti che non tengono il passo. Port Technology International si accinge a pubblicare un quaderno online sulla logistica portocentrica sulla propria Rivista 82 che sarà disponibile a febbraio.
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