
«È urgente rispettare i cronoprogrammi e completare
in tempi certi e definiti i lavori di ammodernamento in corso sulla
rete ferroviaria, per non correre il rischio che il trasporto
intermodale perda definitivamente quote di traffico, e non riesca a
soddisfare la domanda potenziale». Lo ha sottolineato l'Unione
Interporti Riuniti (UIR), l'associazione di categoria degli
interporti italiani, in occasione del quarto incontro annuale
“Interporti al Centro 2025” tenutosi venerdì a
Venezia e organizzato da Interporto Rivers.
UIR ha evidenziato che il calo del -3,2% del numero dei treni
operati negli interporti italiani registrato nel 2024, che segue il
-16,5% nel 2023, sta ad indicare che i lavori sulla rete ferroviaria
nazionale al momento stanno avendo un impatto significativo sul
traffico. Ciò - ha sottolineato l'associazione - è
ancora più rilevante in considerazione del fatto che il dato
è in controtendenza rispetto agli anni precedenti
all'apertura dei cantieri, durante i quali si era registrato un
progressivo incremento annuo del trasporto ferroviario intermodale
gestito dal network interportuale italiano.
Secondo UIR, è quindi necessario gestire questa fase
transitoria, in attesa del completamento previsto per il 2026 dei
progetti nell'ambito del PNRR, in quanto le prospettive sono
incoraggianti, facendo leva sugli importanti investimenti previsti
dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in corso di
realizzazione da parte di RFI che hanno lo scopo di rimuovere
vincoli e “colli di bottiglia” infrastrutturali sulla
rete ferroviaria che attualmente limitano la possibilità di
organizzare dei treni intermodali.
L'Unione Interporti Riuniti ha rimarcato anche la necessità
di non trascurare i nodi della rete costituiti dai terminal e, a tal
fine, per sostenere efficacemente il settore ha proposto
l'introduzione di ulteriori meccanismi di incentivazione per i
terminal ferroviari definibili come “terminal bonus”,
che comprendano gli aspetti delle manovre ferroviarie, non solo
portuali, e della terminalizzazione.
Inoltre, UIR ha giudicato positivamente l'attività in
corso di “mappatura dei terminal merci intermodali esistenti”,
prevista dalla direttiva del Ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, da realizzarsi nell'ambito dell'obiettivo strategico di
“garantire una distribuzione adeguata di terminali merci
multimodali aventi una capacità di trasbordo adeguata a
soddisfare le necessità della Rete transeuropea dei
trasporti”. Considerato che tale mappatura, che dovrà
concludersi entro il prossimo settembre, è una attività
prevista dal Regolamento europeo 2024/1679 riferito alle attività
che singoli Stati membri dovranno porre in essere entro il 19 luglio
2027 per l'individuazione di nuovi terminal intermodali, è
auspicio della UIR che ciò non porti ad una proliferazione
incontrollata di nuove strutture, ma che il lavoro prodotto sia,
invece, propedeutico ad una ottimizzazione della rete.