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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XX - Numero 7-8/2002 - LUGLIO/AGOSTO 2002 |
Tecnologia informatica
L'uso dell'e-commerce nei trasporti marittimi della Heinz
La comunicazione Internet è il termine in voga nei trasporti
al giorno d'oggi. In vari modi, essa costituisce il collante che
rende possibile la gestione della moderna catena dell'offerta,
mediante la propria capacità di trasmettere ingenti quantitativi
di dati immediatamente ovvero di rendere disponibili più
dati globali in qualsiasi punto, agevolando perciò il processo
decisionale.
Patrick Campion, dirigente della fornitura globale di trasporto
della Pilkington, ha di recente osservato: "A causa di tali
vantaggi, la politica conclamata della nostra società è
quella di arrivare a movimentare l'80% di tutte le nostre transazioni
commerciali elettronicamente entro il 2005". Come gran parte
di ciò possa correlarsi ai servizi di trasporto, rispetto
all'approvvigionamento elettronico di merci, resta da vedere,
ma Campion ribadisce con forza che il suo dipartimento non si
farà lasciare indietro.
Malgrado tali sentimenti diffusamente espressi, il telefono ed
il fax restano ancora il modo preferito dalla maggior parte dei
caricatori per comunicare con i vettori marittimi, specialmente
in Asia.
Steven Cox, dirigente del trasporto marittimo globale della Heinz,
commenta: "Sebbene noi siamo desiderosi di accelerare il
flusso elettronico delle informazioni tra noi ed i vettori marittimi,
tale funzione non può essere considerata isolatamente.
Ad esempio, quanto è bene per noi ricevere la polizza di
carico elettronicamente se poi dobbiamo attendere la posta per
consegnare la documentazione ai nostri clienti? Noi, inoltre,
dobbiamo essere in grado di lavorare con i vettori marittimi in
modo uniforme, laddove al momento ci dobbiamo confrontare con
un sacco di alternative diverse".
I vettori marittimi hanno tutte le intenzioni di incoraggiare
i propri clienti ad utilizzare Internet e hanno sviluppato un
certo numero di strumenti allettanti al fine di promuovere tale
uso. Ciò comprende la fornitura elettronica di informazioni
sugli orari delle navi, di tracking e tracing, della stampa a
distanza della polizza di carico, delle relazioni in ordine all'ingresso
di dati singoli, delle operazioni di appalto e fatturazione on-line.
Quest'ultima possibilità è ancora ai suoi albori.
Piet Jan ten Thije, dirigente sviluppo attività della
PONL (P&O Nedlloyd), commenta: "Il punto centrale di
tutti questi strumenti è che il cliente ha molto da guadagnare
dalla loro utilizzazione nel modo in cui lo facciamo noi. E' una
situazione in cui tutti vincono. Ad esempio, nel caso degli orari
delle navi di molteplici vettori presentati via portali, i caricatori
possono adeguare via via la pianificazione relativa alla catena
delle forniture e confrontare i tempi di viaggio, mentre noi ne
traiamo vantaggio mediante la riduzione delle chiamate agli uffici
operativi dei nostri clienti nonché la riduzione della
stampa e della posta".
La replica di Cox a questo discorso è che, invece di esserci
un solo portale per tutti i vettori marittimi che contenga tutte
le informazioni sugli orari, attualmente ce ne sono tre, tutti
quanti con membri diversi, di modo che il confronto tra gli orari
dei vettori non è così facile come potrebbe essere.
Osserva Cox: "Con tre portali, non possiamo limitarci a visitare
un solo sito web per ottenere ciò che vogliamo, dobbiamo
farlo con tutti e tre. Il solo modo per aggirare questa difficoltà
sarebbe per noi quello di limitarci a servirci dei membri di un
solo portale, il che è inaccettabile. Un altro problema
è che non tutte le informazioni relative agli orari di
un vettore vengono aggiornate continuamente. Laddove alcune di
tali informazioni sono aggiornate in tempo reale, altre vengono
modificate solamente quando qualcuno si ricorda di immettere manualmente
l'informazione". Infatti, alcuni vettori stanno iniziando
a progettare l'unione di più portali.
Nel caso del tracking e tracing elettronico, i caricatori perdono
meno tempo per ciascuna ricerca e migliorano notevolmente la visibilità
della catena dell'offerta. Tuttavia, anche qui, Cox crede che
rimanga molto spazio per miglioramenti. Lamenta infatti: "Il
problema con il tracking e tracing è che non tutti i portali
o i siti web offrono ancora gli stessi servizi. Alcuni vettori
sono in grado di seguire le movimentazioni containerizzate in
entrata ed uscita da ciascun deposito, altri riescono a farlo
con le movimentazioni relative al trasporto terrestre, altri ancora
riescono solo a seguire la tratta marittima. Molto pochi, sempre
che ce ne siano, sono in grado di seguire l'intera movimentazione
da porta a porta, cosicché - sebbene strumenti di tracking
e tracing siano in effetti disponibili - il servizio soddisfa
molto poco rispetto a ciò di cui avrebbe bisogno il nostro
dipartimento vendite quando pianifica la produzione".
Continua Cox: "Un altro problema per i movimentatori di
ingenti volumi come noi (a titolo di esempio, la società
vende oltre 650 milioni di bottiglie di pomodoro ketchup all'anno
in 140 paesi) è che non abbiamo il tempo o l'esigenza di
seguire ogni cosa, se gli orari vengono rispettati. Noi abbiamo
solo bisogno di sapere quando qualcosa va storto, preferibilmente
prima che sia troppo tardi per intraprendere iniziative per rimediare.
Tuttavia, pochissimi vettori oggi possono offrire relazioni d'eccezione,
laddove si concorda un orario per ciascuna spedizione, con limiti
di tolleranza definiti per ciascuna pietra miliare, quale potrebbe
essere un porto/terminal, nel qual caso qualcosa arriva all'orecchio
solo se qualcosa devia da tali parametri. Si tratta di un argomento
vicino al mio cuore, poiché - come importanti produttori
di generi di qualità - le nostre vendite dipendono da tempi
di consegna affidabili".
Un particolare pericolo per i vettori marittimi a questo riguardo
è che pure le agenzie logistiche sono intenzionate ad offrire
servizi di tracking e tracing ai propri clienti, di modo che i
vettori - se non si comportano bene - potrebbero rimanere emarginati.
Tom Littlejohns, direttore generale della divisione trasporto
merci di superficie per il Regno Unito della Kuehne & Nagel,
commenta: "La velocità con cui abbiamo sviluppato
i nostri servizi elettronici negli ultimi due anni fa paura. Non
solo forniamo relazioni d'eccezione, ma possiamo altresì
seguire il carico sino in fondo, e non solo a livello di numero
del container e della polizza di carico".
Inoltre, molti grossi caricatori ora dispongono del proprio sistema
interno di track-and-trace, piuttosto di dover dipendere da quelli
forniti da qualsiasi altro.
L'affidamento dei contratti on-line è un altro settore
in cui entrambe le parti hanno molto da guadagnare attraverso
le comunicazioni elettroniche. Precisa ten Thije: "Possiamo
entrambi risparmiare un enorme quantitativo di tempo in ordine
alla preparazione, alla negoziazione ed all'amministrazione, unitamente
ai costi relativi agli addetti. Premendo un pulsante, i caricatori
possono spedire le proprie richieste sulle tariffe a quanti vettori
vogliono e, poiché questo viene fatto elettronicamente,
siamo in grado di trattare le informazioni più facilmente
che sulla carta. A causa della razionalizzazione, delle fusioni
e delle acquisizioni, le esigenze globali dei caricatori stanno
diventando sempre più complesse, di modo che abbiamo bisogno
di tutto l'aiuto che riusciamo ad ottenere".
Risponde Cox: "Questo è uno dei miei argomenti favoriti.
Si tratta di un settore molto importante e complesso per noi.
Facciamo operazioni in oltre 200 diversi paesi. Abbiamo un flusso
di carichi tra gli 80.000 ed i 130.000 TEU (CIF e FOB), che coinvolgono
approssimativamente 1.000 diverse vive direttrici di traffico.
Insieme, disponiamo di un database di oltre 2000 diverse quote.
Oltre all'utilizzazione della posta elettronica, ci siamo messi
alla ricerca di un sistema finalizzato alla riduzione dei tempi
amministrativi richiesti per movimentare i dati, ma sinora senza
alcuna chiara definizione".
Continua Cox: "Il sistema che tradizionalmente usiamo potrebbe
essere antiquato, ma funziona. Lo scorso anno siamo stati in grado
di analizzare circa 150.000 diverse combinazioni di 20 diversi
vettori in sole due settimane. Anche così, ammetto che,
con la tecnologia disponibile oggi, siamo lontani dall'ideale.
Di conseguenza, attualmente stiamo lavorando su un certo numero
di modelli che ritengo possano fornire alcuni approcci di tipo
pionieristico al tradizionale metodo di affidamento dei contratti.
Dappertutto i vettori - ritengo - avranno bisogno di contribuire
molto di più al futuro sviluppo di questo settore rispetto
a quanto non avvenisse in precedenza. Generalmente, direi che
la loro alta dirigenza ha bisogno di chiedersi quale siano i loro
attuali livelli di commissioni, risorse, tempi, finanze e decidere
se davvero si stanno movendo senza difficoltà in direzione
di ciò che scoprono".
I vantaggi derivanti dalla stampa a distanza della polizza di
carico sono già stati accennati in precedenza ed includono
la riduzione dei costi di produzione e distribuzione per i vettori.
I caricatori traggono guadagno dal fatto di ottenere la propria
documentazione più rapidamente e senza errori. Insiste
Cox: "Si tratta di strumenti che utilizziamo in misura sempre
crescente, sebbene - come già detto - ci piacerebbe assistere
all'adozione di un numero maggiore di provvedimenti finalizzati
alla semplificazione della trasmissione anche degli altri documenti
di trasporto".
Continua poi: "E' interessante notare, in questo caso, che,
quando recentemente abbiamo riesaminato la necessità di
provvedere alla stampa a distanza della polizza di carico, abbiamo
scoperto che a molti dei nostri uffici veniva richiesta una copia
della polizza di carico laddove sarebbe stata sufficiente la bolla
di accompagnamento, eliminando così del tutto la necessità
del cartaceo. E' difficile quantificare le dimensioni del problema,
ma approssimativamente il 50% delle copie delle nostre polizze
di carico non erano necessarie.
La suddetta cifra ricalca le statistiche secondo cui il 65% circa
di tutti gli scambi mondiali consiste in attività interne
alle imprese: spedizioni tra consociata e consociata, o da un'impresa
di magazzinaggio ad un centro distributivo d'oltremare. Dato che
le merci in realtà non vengono vendute per strada, il che
comporterebbe crediti documentari, la bolla d'accompagnamento
normalmente dovrebbe bastare.
Illustra ten Thije: "Anche se la velocità di trasmissione
della polizza di carico stampata a distanza è un grosso
vantaggio, entrambe le parti traggono benefici anche dalla eliminazione
degli errori dai propri documenti. Normalmente noi cerchiamo di
consegnare la nostra polizza di carico ai clienti entro 48 ore
dalla partenza della nave, ma se si scopre un errore al momento
dell'arrivo, ad esempio perché le istruzioni di carico
non sono state compilate correttamente, allora bisogna che ci
rispediscano indietro i documenti ai fini della correzione. Con
la polizza di carico stampata a distanza, i caricatori hanno la
possibilità di evitare tali errori prima della stampa definitiva".
La quantificazione dei vantaggi derivanti da questi servizi elettronici
è un compito impossibile a causa della difficoltà
di tradurre il tempo in moneta. Tuttavia, al fine di dare il maggiore
risalto ai possibili guadagni, la PONL e la Heinz hanno concordato
la tabella riportata di seguito.
VANTAGGI INDICATIVI ANNUALIZZATI
DERIVANTI DALL'E-COMMERCE ALLA PONL ED ALLA HEINZ (IN $)
|
Applicazione | Vantaggi complessivi
| Vantaggi Heinz/PONL |
| Heinz | PONL
| Heinz | PONL
|
Orari congiunti delle navi | 405.479
| 2.210.000 | 25.342 | 520
|
Stampa polizza carico a distanza | 789.041
| 80.000.000 | 49.315 | 42.667
|
Tracking e tracing | 400.000
| 32.000.000 | 25.000 | 50.000
|
Accesso singolo ai dati | 527.000
| 47.120.000 | 12.640 | 31.173
|
Relazione d'eccezione | 240.000
| 3.840.000 | 15.000 | 6.000
|
Relazioni personalizzabili | 197.260
| 2.400.000 | 12.329 | 2.400
|
Affidamento contratti on-line | 560.000
| 676.000 | 48.200 | 14.800
|
Pagamenti on-line | 242.000
| 26.395.890 | 6.453 | 13.804
|
Totale vantaggi | 3.360.781
| 194.641.890 | 194.280
| 161.364 |
Fonte: PONL/Heinz
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Precisa Cox: "I risparmi identificati per la Heinz si basano
sul successo dello sviluppo dei servizi elettronici sopra citati.
Se il loro sviluppo, in particolar modo rispetto ai portali, continua
ad essere incostante, allora i risparmi saranno meno vantaggiosi
per entrambe le parti".
Continua poi: "Ciò detto, l'e-commerce nel settore
marittimo si è evoluto in modo clamoroso negli ultimi due
anni e noi abbiamo tutte le intenzioni di assistere ad un suo
ulteriore progresso. E' davvero tempo per la comunità dello
shipping di svegliarsi e di cominciare ad usare gli strumenti
e le conoscenze che sono disponibili al fine di rendere l'intero
atto del trasporto elettronico più efficiente e sensibile
all'utente".
Risponde ten Thije: "Noi ovviamente abbiamo preso nota di
ciò che dicono i nostri clienti, e abbiamo già in
cantiere un certo numero di miglioramenti per il nostro sistema.
Inoltre, un certo numero di servizi aggiuntivi, quali la fatturazione
ed il pagamento elettronici, sono altresì in via di approntamento
e verranno presto introdotti. Ma anche senza questi ultimi, come
mostra la tabella, pensiamo che i caricatori abbiano molto da
guadagnare ora attraverso la connessione elettronica".
Dietro le quinte, un certo numero di vettori sembra baloccarsi
con l'idea che si sta rapidamente avvicinando il giorno in cui
i caricatori potrebbero essere penalizzati dal restare attaccati
alle procedure di comunicazione convenzionali. Comprensibilmente,
nessuno desidera essere esplicito sull'argomento, ma, parlando
recentemente in occasione della conferenza Eyefortransport di
Amsterdam, Jos Dujardin, direttore delle soluzioni e-business
per la UPS Europa, ha dichiarato: "Stiamo arrivando al punto
che fare e-business è una necessità. Qualsiasi altra
cosa costerebbe di più".
Henrik Dam Larsen, direttore generale del portale di vettori
INTRA, ha aggiunto: "La sostanza della questione è
che produrre carta in questi giorni è così costoso
rispetto alle comunicazioni elettroniche, che adesso l'unica cosa
ragionevole che ci si può aspettare è che chi ancora
lo richieda, paghi".
Sebbene meno direttamente, Paul Bierre, direttore generale per
l'e-commerce della Maersk Sealand, si è lamentato: "Poiché
commerciare oltremare è divenuto in tale misura più
facile, i caricatori ora richiedono ordinazioni più piccole
ma più frequenti. Essi poi vogliono sapere un sacco di
informazioni in più riguardo a ciascuna spedizione. Pertanto,
anche se si potrebbe dire che un metro cubo di merce è
sempre un metro cubo di merce, la realtà della situazione
è che il quantitativo di informazioni richieste per ogni
metro cubo di merce è in aumento. Non è sempre facile
raggiungere un accordo circa il costo che dovrebbe avere, ma,
quando ci si riesce, ci si accorge che arriva quasi ad essere
una tassa". Fate attenzione al cyberspazio, come si sente
dire.
(da: Containerisation International, giugno 2002)
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