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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 28 FEBBRAIO 2018
TRASPORTO MARITTIMO
IL CONSOLIDAMENTO DELLE LINEE DI NAVIGAZIONE CONTAINERIZZATE
LIMITA GLI AUMENTI DELLE TARIFFE DI NOLO
Il consolidamento del settore della navigazione di linea sta
attualmente limitando gli aumenti delle tariffe di nolo invece di
supportare i prezzi, ma, secondo la Drewry, la tendenza in questione
probabilmente si invertirà a lungo termine nei traffici di
linea primaria.
Gli analisti, compresa la Drewry, avevano in precedenza previsto
che il consolidamento avrebbe indotto un mercato della navigazione
containerizzata di linea "oligopolistico", preoccupazione
questa condivisa da alcuni rappresentanti dei caricatori.
Peraltro Martin Dixon, responsabile dei prodotti di ricerca alla
Drewry, ha affermato in occasione di un webinar la settimana scorsa
che le fusioni ed acquisizioni finora non hanno attenuato la
concorrenza.
Dixon sostiene che il declino delle tariffe di nolo a pronti nei
traffici est-ovest a partire dall'alta stagione della scorsa estate
ha avuto luogo in un contesto di buoni fattori di carico e costi in
aumento del bunker, una tendenza che dimostra la permanente forza
della concorrenza fra vettori.
"Quello che la tendenza dimostra è il grado di
concorrenza fra i vettori in questi traffici est-ovest" ha
dichiarato.
"Ed in particolare questo è vero per quei vettori
che intraprendono attività di fusione con le quali hanno
cercato di evitare ogni potenziale attrito fra i clienti e pertanto
sono stati assai propensi a proteggere il loro mercato.
Naturalmente, in ogni attività di fusione ed acquisizione
il rischio maggiore, o uno dei maggiori, è certamente il
rischio di perdere clienti e pertanto di non conseguire i vantaggi
dell'acquisizione".
A detta della Drewry, in seguito al completamento dei residui
accordi fra linee di navigazione che vedranno la OOCL diventare
parte della Cosco ed i tre grandi vettori giapponesi fondere le
proprie operazioni containerizzate per formare la Ocean Network
Express ad aprile, i principali sette gruppi vettoriali, comprese
tutte le partecipate, controlleranno approssimativamente il 90%
della flotta containerizzata attiva al 1° ottobre.
"In termini generali, ci aspettiamo che le fusioni ed
acquisizioni nel settore supportino le tariffe di nolo a lungo
termine dal momento che riteniamo che esse comportino un più
stabile controllo della capacità e che su certe rotte di
traffico incrementerà la concentrazione" afferma Dixon.
"Tuttavia, malgrado questi sviluppi, pensiamo ancora che il
trasporto marittimo containerizzato resterà competitivo
rispetto agli settori".
Dixon sostiene che il mese scorso si è verificata una
leggera ripresa delle tariffe di nolo a pronti, in particolare nelle
rotte transpacifiche in direzione est alla volta della costa
orientale USA, ma ha notato come le tariffe medie est-ovest a
gennaio fossero ancora del 15% inferiori rispetto ad un anno fa.
"E ci aspettiamo che le tariffe si indeboliscano da metà
febbraio successivamente al Nuovo Anno Cinese" ha aggiunto.
Tralasciando i fondamentali traffici est-ovest, il quadro resta
dinamico: l'Indice delle Tariffe di Nolo nord-sud della Drewry è
aumentato del 17% su base annua a gennaio.
"C'è stata una grossa crescita della domanda in
certe regioni di tutto il mondo ed in particolare in alcune di tali
rotte nord-sud" ha detto Dixon.
"E le tariffe inerenti ai traffici di origine asiatica al
servizio dell'Oceania e dell'Africa sono state particolarmente
sostenute nel corso di questo periodo.
Ma, ancora una volta, ci aspettiamo che le tariffe si attenuino
dopo il Nuovo Anno Cinese".
La Drewry stima che i risultati produttivi dei porti
containerizzati mondiali quest'anno totalizzino 775 milioni di TEU,
in aumento del 4,3% rispetto al 2017.
Il totale comprende movimentazioni di carico, movimentazioni di
scarico e movimentazioni di vuoti e trasbordi.
"Se misuratioin TEU pieni spediti dai caricatori dal punto
A al punto B, il numero è molto minore" spiega Philip
Damas, responsabile dei consulenti per la filiera distributiva della
Drewry.
"L'incremento dei trasporti sarà di 9 milioni
quest'anno".
Come riportato da Lloyd's Loading List in precedenza, Damas
ritiene che le linee di navigazione abbiano piani alternativi per il
2018 che impedirà alle consegne di nuove navi di danneggiare
la redditività delle linee di navigazione a causa del crollo
delle tariffe di nolo.
Damas ha inoltre affermato che le notevoli ordinazioni di navi
portacontainer di grandissime dimensioni da parte della MSC e della
CMA CGM alla fine dello scorso anno non dovrebbero essere
necessariamente seguite da altre ordinazioni da parte dei vettori
rivali.
"Anche se il rischio di un'altra orgia di ordinazioni è
sempre presente, in cambio esso è sempre meno probabile"
ha dichiarato.
"In passato, la causa scatenante di tale attività
era stato il salto di qualità delle dimensioni navali ma noi
pensiamo che sia molto improbabile che una nuova generazione di navi
molto più grandi possa venire alla luce a causa delle
economie in ribasso: i risparmi sui costi unitari in mare sono
contrastati dai costi più alti in porto.
Riteniamo che ciò ridurrà l'incentivo ad investire
in navi sempre più grandi, fungendo così da ostacolo
all'eccesso di ordinazioni e di capacità.
A breve termine, riteniamo che in ogni caso saranno richieste
ulteriori ordinazioni di navi per tenere il ritmo della domanda in
aumento".
Tuttavia nuovi dati suggeriscono che la debolezza tariffaria nel
trimestre finale del 2017 nei principali traffici est-ovest può
anche essere stata il risultato della domanda più debole e
della utilizzazione navale inferiore rispetto a quanto riportato in
precedenza.
I nuovi dati pubblicati da Container Trades Statistics
mostrano una crescita dei volumi relativamente piatta nei traffici
est-ovest da ottobre a dicembre dello scorso anno, con un aumento
marginale dello 0,4% rispetto al livello del 2016.
E per quanto i volumi siano saliti leggermente a dicembre, con
un aumento del 2,3%, il calo dell'1,5% dei traffici containerizzati
ad ottobre e la crescita minima dello 0,2% nel corso di novembre
hanno comportato il trimestre più debole dell'anno per questo
traffico, dopo una crescita del 3,2%, 6,5% e 6,1% rispettivamente
nel primo, secondo e terzo trimestre, come riporta Lloyd's List.
E le analisi pubblicate recentemente dalla Drewry suggeriscono
come il rallentamento della crescita dei traffici, unitamente al
fatto che i vettori non sono riusciti a togliere sufficiente
capacità, abbiano indotto un notevole calo dei fattori di
carico ad ottobre e novembre.
La Drewry calcola che i fattori di carico in direzione ovest
siano scivolati di quasi 10 punti percentuali ad ottobre sino
all'80% circa, dove poi sono rimasti a novembre.
Di conseguenza, le tariffe Asia-Europa sono diminuite sino al
livello più basso dell'anno alla metà di ottobre.
Sebbene poi esse si siano riprese sino a raggiungere il livello
di metà 2017, è probabile che scivolino nuovamente in
basso nel corso del Nuovo Anno Cinese, quando le fabbriche sono
chiuse per ferie.
"L'aggressività per le quote di mercato fra i
vettori ha fatto sì che le tariffe a pronti crollassero negli
ultimi mesi del 2017, danneggiando le prospettive contrattuali
annuali nel frattempo" afferma la Drewry.
"L'attuale impennata delle tariffe a pronti si esaurirà
dopo il Nuovo Anno Cinese e la portata della diminuzione sarà
decisa dalla capacità del vettore di gestire la capacità
in quello che sarà ancora un traffico in crescita".
Orient Overseas (International) Limited (OOIL), la società
controllata dal gruppo armatoriale cinese COSCO Shipping Holdings
che opera servizi di trasporto marittimo containerizzato con ...
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