Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 28 FEBBRAIO 2018
CONFERENZE E CONVEGNI
I CLIENTI DEL COMMERCIO ELETTRONICO FRA AZIENDE ADESSO
RICHIEDONO LO STESSO LIVELLO DI SERVIZIO DI CONSEGNA ASSICURATO AI
PRIVATI CHE ACQUISTANO ONLINE
Il 15 febbraio David Ross, analista finanziario e direttore
delle ricerche alla Stifel, ha moderato un tavolo di lavoro sulla
logistica in occasione della Transportation and Logistics
Conference 2018 della Stifel svoltasi a Miami Beach (USA), in
ordine alle prospettive dei principali fornitori di logistica
integrata (3PL) nell'ambito del proprio settore.
Hanno partecipato al tavolo di lavoro Michael Byrne, direttore
generale e responsabile operativo del Toll Group, Joel Clum,
responsabile operativo della Worldwide Express, Bill Driegert,
direttore della Uber Freight, Todd Everett, presidente ed
amministratore delegato della Newgistics e Mark Yeager,
amministratore delegato della Redwood Logistics.
Dopo l'introduzione, i lavori sono iniziati con una breve
discussione su quanto la carenza di autisti abbia afflitto il lato
logistico del settore dei trasporti.
La maggior parte dei fornitori di logistica integrata,
naturalmente, ravvisano margini migliori in mercati dalla capacità
ristretta, ma i loro clienti gli apportano problemi più
urgenti da risolvere.
Mark Yeager ha dichiarato: "Vi mentirei se dicessi che
vorrei che la carenza di autisti finisse.
Non pensavo che i congegni elettronici avrebbero creato i
problemi che essi presentano.
Non è probabile che la cosa venga risolta in qualche
momento del prossimo futuro e la carenza di autisti rappresenterà
un tema di fondo come minimo per diversi anni.
Stiamo cercando di aiutare i caricatori a diversificare la loro
strategia - le numerose richieste di proposte quale fonte strategica
primaria sono obsolete - perché i caricatori hanno bisogno di
un tipo diverso di relazioni con i loro vettori.
Stiamo cercando di connettere caricatori e vettori in una
singola relazione e di aiutarli a capire che cosa causa i problemi
di capacità, nonché cercando di realizzare la
visibilità per clienti e vettori in modo da gestire più
efficacemente i piazzali".
Michael Byrne, del gruppo Toll, un grande fornitore di logistica
integrata australiano che svolge un sacco di attività di
trasporto merci aereo, è riuscito a portare un po' di
prospettiva internazionale nella questione della carenza di autisti.
Byrne ha affermato che la carenza di autisti si estende al
Giappone, alla Germania e ad ogni economia dell'OCSE in cui il Toll
Group è attivo.
Quindi Ross ha introdotto l'argomento delle trasformazioni che
destano maggiori perplessità nei trasporti e ha chiesto ai
partecipanti al tavolo di lavoro di esprimersi su come il commercio
elettronico stia influendo sulle loro attività.
La conclusione qui è stata che anche per i fornitori di
logistica integrata che non conducono molta attività di
vendita al dettaglio o commercio elettronico lo "effetto
Amazon" si è insinuato nel settore del commercio
elettronico fra aziende (B2B).
Proprio come i consumatori che sono stati viziati dalle
spedizioni nel giro di uno-due giorni, dalla visibilità della
localizzazione e dalle restituzioni senza penalità, ora i
clienti aziendali domandano gli stessi vantaggi.
A detta di Yeager, "non facciamo molto affidamento sulle
vendite al dettaglio e pertanto non abbiamo così tanti
problemi.
Nondimeno, alla fine ciò comporterà un impatto
sulle nostre aziende; il maggior cambiamento è rappresentato
dalle aspettative del caricatore: il livello di visibilità,
connettività, dati e conoscenza che essi si aspettano.
L'era dei rapporti mensili sui transiti è obsoleta a
questo punto: i caricatori si aspettano relazioni molto più
interattive".
Todd Everett della Newgistics ha sottolineato la creatività
di cui i 3PL hanno bisogno per ottimizzare le filiere distributive
che vengono sempre più messe sotto pressione
dall'intensificarsi del commercio elettronico.
Afferma Everett: "La localizzazione delle scorte continua a
cambiare, diventando sempre più vicina al consumatore…
essa induce un incremento delle tariffe di spazi per il
magazzinaggio, minore accesso allo spazio di magazzinaggio e la
forza-lavoro per quei mercato sta diventando sempre più
esigua.
Le aspettative sono fuori controllo: in alcuni casi i caricatori
stessi stanno effettuando analisi molto incisive concentrate sulla
filiera distributiva e, se come 3PL non si resta al passo, ci si
sentirà chiamare e dire che c'è un problema prima
ancora di saperlo… e questo non è il modo di operare.
Essi si aspettano un nuovo livello di creatività…
i caricatori ci chiamano e dicono 'caspita, che cosa sarebbe
successo se ci fossimo trasferiti nella rete in questo modo e ci
fossimo fermati in questa sequenza invece che nell'altra?
E la cosa si verifica per migliaia di clienti più o meno
allo stesso tempo ed è alquanto problematica".
Anche Joel Clum della Worldwide Express ha citato
l'infiltrazione nelle relazioni fra B2B dell'effetto di Amazon.
A detta di Clum, "abbiamo subito un impatto meno diretto -
il B2C è una percentuale a cifra unica delle nostre attività
- ma sostanzialmente la questione più seria cui stiamo
assistendo è il passaggio dal modo in cui stavano le cose al
nuovo ambiente del modo in cui si deve operare.
È l'effetto di Amazon, ma è l'innovazione che sta
avvenendo nel settore: se non si cambia, si sarà lasciati
indietro perché è lì che il mercato si sta
muovendo.
L'effetto di Amazon sui consumatori si sta introducendo nello
spazio del commercio elettronico fra aziende.
Si tratta dell'effetto più profondo cui assistiamo:
questo mutamento di mentalità.
Un sacco di vettori con cui lavoriamo per i carichi parziali
stanno facendo un enorme lavoro con Amazon: questo avrà un
interessante effetto sulle tariffe complessive nella piazza di
mercato poiché sta risucchiando capacità".
Michael Byrne del Toll Group è intervenuto a proposito
delle prospettive nell'Asia-Pacifico.
"Il commercio elettronico è una parte molto piccola
delle attività… non è il nostro nucleo, ma ci
stanno costringendo ad utilizzarlo in Australia e Nuova Zelanda.
Se si guarda all'Asia ed al subcontinente, il cambiamento
consiste nel fatto che 280 milioni di persone annualmente entrano a
far parte della classe media, ogni anno.
Si può vedere come l'economia cinese cresca del 6,6% ogni
anno.
Si sta assistendo ad enormi cambiamenti in queste mega-città:
ci sono 11 milioni di persone in una città.
Tokyo ha 12 milioni di abitanti, mentre altri 12 milioni di
persone fanno i pendolari tutti i giorni.
Bangkok è una città tremenda per farvi affari e
ogni giorno 5-6 milioni di persone vi entrano dal circondario.
Stiamo assistendo ad un enorme cambiamento dai mercati del pesce
in India alla prima fase di vendita al dettaglio: questi cambiamenti
stanno alterando le filiere distributive e dove i nostri clienti
stanno localizzando le scorte.
Si tratta di fabbriche improvvisate".
Quindi Byrne è passato a parlare delle particolari
problematiche che il trasporto merci aereo deve affrontare in queste
città della costa del Pacifico in rapida crescita.
"È difficile in Asia: la gente diventa più
ricca, viaggia di più, vola di più e ci stanno
buttando fuori dai grandi aeroporti" afferma Byrne.
"Quando noleggiamo un aeromobile - poniamo, per movimentare
attrezzature da miniera - … il primo problema che si presenta
è quello di trovare un posto in cui atterrare o da cui
decollare.
La maggior parte degli aeroporti asiatici vogliono traffico
passeggeri.
Stiamo programmando tenendo conto del fatto che ci stanno
buttando fuori da tanti aeroporti: l'aeroporto di Hong Kong non
desidera velivoli cargo.
Ciò continuerà man mano che l'Asia diventerà
più ricca.
Questa è la prima volta nel corso del secolo che tre
grandi blocchi commerciali - Europa, Nord America ed Asia - stanno
tutti quanti facendo davvero bene simultaneamente… la
disoccupazione nella maggior parte dei paesi è ai minimi
storici.
Teniamoci forte e stiamo a vedere cosa accade".
Bill Driegert della Uber Freight è sembrato meno irritato
dalla esplosiva crescita del commercio elettronico.
"Siamo nati in questo mercato" ha detto.
"Ho trascorso due anni alla Amazon.
Commercio elettronico puro, che significa minore lunghezza di
trasporto, densità più alta… si tratta ancora
di una piccolissima percentuale del mercato dal punto di vista dei
carichi autotrasportati.
Riguardo alla questione di Amazon, io penso che essi abbiano
intenzione di entrare nel mercato e di fornire servizi.
Una questione aperta è che cosa sembreranno… essi
privilegeranno sempre i propri clienti rispetto a quelli esterni,
prima di sfidare chiunque altro qui dentro.
Nel giro di 5 anni Amazon avrà continuato ad espandere i
propri servizi e ad effettuare sempre più spedizioni dirette
nell'ambito del proprio ecosistema".
La discussione si è poi spostata sulla tecnologia
informatica quando Ross ha chiesto in che modo i 3PL stessero
investendo in soluzioni digitali e perché.
Sui fornitori di logistica per conto terzi contano sia i
caricatori che i vettori affinché gestiscano grandi
quantitativi di data e si assicurino che tutte le parti possano
disporre delle informazioni di cui hanno bisogno in un formato
utilizzabile ed i rappresentanti dei 3PL nel tavolo di lavoro hanno
parlato della loro lotta per identificare quali tecnologie
potrebbero fare la differenza per i propri clienti.
Michael Byrne si è lamentato: "Stiamo investendo
troppo in tecnologia informatica.
Spenderemo poco più di 400 milioni di dollari USA nel
giro dei prossimi anni e mi si dice che non è ancora
abbastanza.
Un sacco di quei soldi se ne vanno per l'integrità dei
dati: noi facciamo munizioni, cianuri, esplosivi, di modo che la
sicurezza dev'essere realizzata in modo appropriato".
Clum della Worldwide Express afferma: "Se si è
un'impresa in franchising, non si ha un mucchio di capitale in
eccesso da spendere in informatica.
Abbiamo capito che avevamo bisogno di cambiare il modo di
pensare riguardo agli investimenti nelle nostre aziende.
Gli aspiranti direttori tecnici provenienti dall'esterno
rispetto al settore trasporti sono stupiti constatando quanto sia
antiquata la logistica.
Adesso che abbiamo più opportunità di investimento
per la tecnologia, come possiamo approfittare di quanto esiste in
tutti questi settori diversi per creare qualcosa di nuovo ed
entusiasmante per i nostri clienti?".
Com'era prevedibile, Bill Driegert della Uber Freight ha
un'opinione particolare in ordine a come approfittare meglio della
tecnologia, distinguendo fra imprese con una spesa elevata per la
tecnologia ed imprese che in realtà considerano la tecnologia
come una prima soluzione per i propri problemi.
"La cosa interessante riguardo alla tecnologia in questo
campo non è essa di per se stessa" osserva Driegert "ma
è come ciascuna impresa considera la tecnologia quale
importante fattore di cambiamento.
Anche per la Uber non è l'applicazione ad essere
complessa, bensì le operazioni che ci sono dietro e la
convinzione e la visione di come il settore possa cambiare.
Per noi, il massimo dell'attenzione va all'autonomia… non
siamo tanto lontani dalle operazioni commerciali dei veicoli
autonomi.
Questo si avvia ad essere il più significativo agente di
cambiamento.
Oltre a questo, c'è un sacco di tecnologia in giro più
supplementare, più in coda… è una buona cosa
avere quelle competenze ed essere in grado di eseguirle.
Un numero maggiore di imprese sta creando soluzioni tecnologiche
per iniziare con quelle dato che sono loro a guidare il cambiamento
nel mercato.
Solo perché si stanno spendendo 100 milioni di dollari
all'anno in tecnologia non significa essere davvero concentrati
sulla tecnologia ed esserlo quale prima soluzione".
Mark Yeager ha puntualizzato che gli investimenti in tecnologia
dovrebbero essere indotti dall'imperativo di risolvere i problemi
dei clienti.
"La tecnologia è tremenda" riconosce Yeager "ma
si tratta in realtà di vedere come la si applica, su che cosa
ci si concentra e che cosa si sta facendo.
Possiamo prendere la tecnologia e cercare di abbassare i nostri
costi, ma questo apporta davvero valore ai nostri clienti?
E li stiamo aiutando a risolvere le problematiche con cui si
confrontano ogni giorno?
Come settore siamo indietro e di conseguenza i nostri clienti
stanno assumendo decisioni poco informate?
Come fornitori di logistica integrata dobbiamo aiutare i nostri
clienti ad effettuare ordinazioni non caotiche… occorre
applicare le nostre competenze per un uso costruttivo della
tecnologia allo scopo di risolvere problemi reali.
Solo perché possiamo fare qualcosa non significa che
dovremmo farlo: dev'essere una cosa incentrata sulla clientela.
Ci piace pensare all'applicazione di un elemento davvero umano
alle nostre capacità tecnologiche… la tecnologia
dev'essere molto più agile ed utilizzata in modo tale da
soddisfare le aspettative dei nostri clienti.
Essi non hanno due anni di tempo per installare un imponente
sistema di gestione del trasporto: hanno bisogno del nostro aiuto
oggi".
(da: theloadstar.co.uk/freightwaves.com,16 febbraio 2018)
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