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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 15 APRILE 2018
TRASPORTI ED AMBIENTE
RIDURRE LE EMISSIONI DI GAS SERRA DALLE NAVI: ECCO COSA C'È
IN AGENDA IN VISTA DELLA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE PROTEZIONE
AMBIENTE MARINO DELL'IMO
La settimana prossima, la MEPC (Commissione Protezione Ambiente
Marino) dell'IMO (International Maritime Organization) si riunisce
presso la sede dell'IMO a Londra per la propria 72a sessione (MEPC
72) nel corso della quale ci si aspetta che essa adotti una
strategia iniziale finalizzata alla riduzione dei gas serra emessi
dalle navi.
A partire da martedì, il Gruppo di Lavoro Intersessionale
per la riduzione dei gas serra emessi dalle navi si incontrerà
per la terza volta allo scopo di finalizzare la suddetta strategia
iniziale che era stata abbozzata in occasione delle due precedenti
riunioni.
Il gruppo di lavoro è aperto a tutti i 173 stati membri
così come alle organizzazioni governative e non governative.
All'ultima riunione del gruppo, svoltasi a ottobre, hanno
partecipato più di 200 delegati di oltre 50 stati membri,
così come di organizzazioni governative e non governative,
fra cui i gruppi di trasporto marittimo ICS (International Chamber
of Shipping), BIMCO, INTERCARGO ed INTERTANKO.
Oltre alle emissioni di gas serra, la MEPC 72 si concentrerà
anche sull'implementazione dell'imminente tetto allo zolfo nel 2020
riguardo al carburante delle navi, sull'attuazione del trattato
inerente la gestione delle acque di zavorra, sulle misure
finalizzate a ridurre i rischi dell'uso e del trasporto di olio
combustibile pesante quale carburante navale nell'Artico e sui
rifiuti in mare.
Di seguito si riporta un più dettagliato elenco degli
argomenti all'ordine del giorno della MEPC 72.
1. Riduzione delle emissioni di gas serra delle navi
Ci si aspetta che la MEPC adotti una strategia iniziale in
ordine alla riduzione delle emissioni di gas serra delle navi.
La strategia iniziale costituirà un quadro normativo per
gli stati membri, che secondo le attese dovrebbe indicare la visione
futura per il trasporto marittimo internazionale, il livello di
ambizione per ridurre le emissioni di gas serra ed i principi guida,
includere possibili misure a breve-medio e lungo termine con le
possibili scadenze ed il loro impatto sugli stati, così come
identificare le barriere ed i provvedimenti a supporto fra cui la
realizzazione di capacità, la cooperazione tecnica e la
ricerca e sviluppo.
Si prevede che la MEPC istituisca un gruppo di lavoro in ordine
alla riduzione delle emissioni di gas serra delle navi.
Ci si aspetta che il Gruppo di Lavoro Intersessionale per la
riduzione dei gas serra emessi dalle navi completi il testo della
proposta di strategia iniziale e trasmetta una relazione alla MEPC
72.
Ulteriore lavoro sui requisiti di efficienza energetica
Gli standard progettuali relativi all'efficienza energetica per
le nuove navi e le correlate misure operative per l'efficienza
energetica delle navi esistenti sono divenuti obbligatori nel 2013
con l'entrata in vigore delle opportune modifiche all'Allegato VI
della MARPOL.
Ci si aspetta che la MEPC adotti in bozza le modifiche al
regolamento 21 dell'Allegato VI della MARPOL riguardo ai requisiti
EEDI (Indice Progettuale Efficienza Energetica) per le navi
mercantili ro-ro e quelle passeggeri ro-ro.
Alla Commissione verrà comunicato che oltre 2.700 nuove
navi marittime sono state certificate come conformi agli standard di
efficienza energetica.
La MEPC riceverà una relazione sui progressi dal gruppo
di corrispondenza in ordine alla revisione dell'EEDI al di là
della fase 2.
Ci si aspetta che il gruppo di corrispondenza inoltri un
rapporto provvisorio alla MEPC 73 (ottobre 2018) con un rapporto
finale alla MEPC 74 (primavera 2019) fornendo una raccomandazione
relativa alla tempistica ed alla riduzione dei tassi per i requisiti
della fase 3 dell'EEDI.
Sistema obbligatorio per la raccolta di dati in relazione al
consumo di olio combustibile delle navi
Gli emendamenti alla MARPOL finalizzati a rendere obbligatorio
il sistema di raccolta dei dati per il consumo di olio carburante
delle navi sono entrati in vigore il 1° marzo 2018.
Essi richiedono che la raccolta dei dati inizi a partire
dall'anno solare 2019.
La MEPC 72 verrà aggiornata sullo stato dello sviluppo
del database dell'IMO sul consumo di olio combustibile delle navi
che è stato varato nello scorso mese di marzo.
Saranno prese in considerazione le pertinenti materie
concernenti l'attuazione delle direttive.
2. Implementazione del limite allo zolfo del 2020
Il limite dello 0,50% di zolfo nell'olio combustibile a bordo
delle navi (al di fuori delle cosiddette ECA, aree di controllo
delle emissioni, in cui il limite è dello 0,10%) entrerà
in vigore il 1° gennaio 2020.
Ci si aspetta che la MEPC prenda in considerazione ai fini
dell'approvazione, in vista della sua adozione in occasione della
MEPC 73 (22-26 ottobre 2018), le proposte di emendamenti
all'Allegato VI della MARPOL allo scopo di vietare il trasporto di
olio combustibile non conforme.
Verrebbe fatta eccezione per le navi dotate di un "dispositivo
equivalente" approvato per adeguarsi al limite allo zolfo -
come uno EGCS (sistemi di purificazione dei gas esausti) ovvero il
cosiddetto "depuratore" - che sono già permessi ai
sensi del regolamento 4.1 dell'Allegato VI alla MARPOL.
Questi meccanismi possono essere utilizzati con olii
combustibili ad elevato contenuto di zolfo "pesanti" dal
momento che lo EGCS purifica le emissioni e pertanto può
essere accettato, essendo quanto meno efficace ai sensi del rispetto
del limite fissato per lo zolfo.
Per le navi senza un dispositivo equivalente approvato,
l'effetto della bozza di emendamento, che entrerebbe in vigore il 1°
marzo 2020, sarebbe quello per cui il contenuto solforoso di ogni
olio combustibile utilizzato o trasportato per l'uso a bordo non
dovrà superare lo 0,50%.
La sottocommissione dell'IMO sulla prevenzione e la risposta in
relazione all'inquinamento (PPR) sta attualmente sviluppando le
direttive finalizzate a supportare l'implementazione del limite allo
zolfo del 2020.
Un gruppo di lavoro intersessionale si riunirà dal 9 al
13 luglio 2018.
Alla MEPC verrà richiesto di approvare la ricezione della
proposta di direttiva in ordine alla programmazione per l'attuazione
sulle navi nel 2020 direttamente dal gruppo di lavoro
intersessionale alla MEPC 73 di ottobre, al fine di far sì
che le direttive appropriate possano essere prese in considerazione
dalla MEPC 73 e pubblicate in tempo utile.
La coerente attuazione del limite allo zolfo dello 0,50% per
tutte le navi assicurerà il mantenimento di regole uguali per
tutti, con il risultato che verrà conseguito l'atteso
miglioramento della componente ambientale ed umana della salute.
Gli SOx (ossidi di zolfo) sono notoriamente dannosi per la
salute delle persone, causando problemi respiratori e malattie ai
polmoni.
Nell'atmosfera i SOx possono comportare la caduta di piogge
acide che possono danneggiare i raccolti, le foreste e le specie
acquatiche e contribuiscono all'acidificazione dei mari.
Qualità dell'olio combustibile - la guida per le
migliori pratiche
La MEPC prenderà in considerazione l'elaborazione di una
bozza di guida delle migliori pratiche per gli acquirenti e gli
utilizzatori, nonché per i fornitori, di olio combustibile.
Le migliori pratiche sono destinate a contribuire a garantire la
qualità dell'olio combustibile consegnato ed utilizzato a
bordo delle navi, in relazione sia alla conformità con i
requisiti della MARPOL sia alle operazioni sicure ed efficienti
della nave.
3. Attuazione della Convenzione per la Gestione delle Acque
di Zavorra
La Convenzione BWM 2004 (convenzione internazionale per il
controllo e la gestione delle acque di zavorra e dei sedimenti della
nave) è entrata in vigore a settembre 2017 e, finora, è
stata ratificata da 69 paesi che rappresentano il 75,11% del
tonnellaggio marittimo mercantile mondiale.
L'adozione degli emendamenti alla Convenzione BWM
Ci si aspetta che la MEPC 72 adotti gli emendamenti alla
Convenzione BWM che sono stati approvati nel corso dell'ultima
sessione.
Le proposte di emendamenti si riferiscono all'attuazione del
trattato, compresa la programmazione della conformità delle
navi ai requisiti finalizzati al rispetto del cosiddetto standard
D-2 (proposta di emendamento alla sezione B).
Altre proposte di emendamento (alle sezioni A e D) rendono
obbligatorio il codice per l'approvazione dei sistemi di gestione
delle acque di zavorra, che sarà anch'esso adottato in
occasione della sessione.
Ulteriori proposte di emendamento si riferiscono alla sezione E
inerente alle perizie ed alla certificazione.
A partire dalla data di entrata in vigore, alle navi viene
richiesto di gestire le proprie acque di zavorra al fine di evitare
il trasferimento di specie potenzialmente invasive.
Tutte le navi devono avere un piano di gestione delle acque di
zavorra e tenere un registro delle acque medesime.
Alle navi si richiede di gestire le proprie acque di zavorra per
rispettare lo standard D-1 per lo scambio delle acque di zavorra,
ovvero lo standard D-2 che richiede la gestione delle suddette acque
per limitare ad un massimo specificato il quantitativo di organismi
vitali di cui è permesso lo scarico e limitare lo scarico di
microbi con indicatori specifici dannosi per la salute delle
persone.
Fase di realizzazione dell'esperienza
Con l'entrata in vigore della Convenzioni BWM e l'approvazione
di una prima serie di emendamenti in occasione della MEPC 71, c'è
ora un maggiore accento sulla sua effettiva attuazione ed
applicazione.
La fase di realizzazione dell'esperienza (istituita mediante una
risoluzione adottata nel corso della MEPC 71 (MEPC.290(71)),
consentirà agli stati portuali, agli stati di bandiera e ad
altri soggetti interessati di assemblare, preparare e presentare i
dati, l'analisi dei quali consentirà una revisione
sistematica e suffragata da prove dei requisiti della Convenzione e
lo sviluppo di un pacchetto di emendamenti alla Convenzione ove
opportuno.
Ci si aspetta che la MEPC 72 porti a completamento
l'assemblaggio dei dati associati ed il piano di analisi.
La guida per una attuazione uniforme della Convenzione BWM
Come ad ogni sessione, la MEPC prenderà in considerazione
lo sviluppo o la revisione delle varie linee guida e della
documentazione orientativa.
Ci si aspetta che la MEPC 72, fra le altre cose, completi ed
approvi una guida rivista in relazione alla graduazione dei sistemi
di gestione delle acque di zavorra e sul tipo di processo di
approvazione dei medesimi, prenda in considerazione le materie
inerenti alle ispezioni ai sensi della Convenzione BWM in seguito
alla sua integrazione con il Sistema Armonizzato per le Ispezioni e
la Certificazione, nonché prenda in considerazione
l'applicazione della Convenzione BWM a certi tipi di navi
specializzate.
La MEPC 72 prenderà altresì in considerazione la
possibilità di rivedere o meno la procedura di approvazione
dei sistemi di gestione delle acque di zavorra che fanno uso di
Sostanze Attive (G9).
4. Olio combustibile pesante nell'Artico
La MEPC prenderà in considerazione lo sviluppo di misure
per ridurre i rischi dell'uso e del trasporto di olio combustibile
pesante da parte delle navi nelle acque dell'Artico.
Ci si aspetta che la MEPC prenda in considerazione le proposte
presentate in ordine a quali tipologie di provvedimenti debbano
essere sviluppate, nell'ottica di fornire chiare istruzioni alla PPR
6 (Sottocommissione per la Prevenzione dell'Inquinamento) affinché
dia il via ai lavori in occasione delle sue prossime riunioni
all'inizio del 2019.
Attualmente, l'uso ed il trasporto di olio combustibile pesante
è vietato nell'Artico ai sensi del regolamento 43
dell'Allegato I della MARPOL.
Nel Codice Polare è stato raccomandato che le medesime
regole siano applicate nell'Artico.
5. Rifiuti marini
La MEPC sarà invitata a prendere in considerazione una
proposta che comprenda un nuovo punto sul suo ordine del giorno al
fine di occuparsi della questione dei rifiuti plastici in mare
derivanti dal trasporto marittimo nel contesto dello SDG 14
(Obiettivo 14 di Sviluppo Sostenibile 2030).
Per ulteriori informazioni sulla MEPC 72, può consultarsi
il sito web:
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