
Dopo un rialzo nell'ultimo trimestre dello scorso anno, nel
primo trimestre del 2025 il risultato d'esercizio della norvegese
MPC Container Ships è tornato in calo così come lo è
stato dal terzo trimestre del 2023 essendosi attestato a 59,7
milioni di dollari, con una flessione del -21,9% sul primo trimestre
del 2024. Nei primi tre mesi di quest'anno la società, che è
proprietaria di una flotta di 69 portacontainer poste a noleggio, ha

registrato anche una prosecuzione della flessione dei ricavi che
sono ammontati a 127,1 milioni di dollari (-13,9%). In diminuzione
sono risultati anche i valori del margine operativo lordo e
dell'utile operativo che sono stati pari rispettivamente a 77,8
milioni (-19,1%) e 63,8 milioni di dollari (-18,6%).
Commentando oggi questi risultati, il co-amministratore delegato
e direttore finanziario dell'azienda norvegese, Moritz Fuhrmann, ha
ricordato che nel primo trimestre del 2025 MPC Container Ships ha
portato avanti il rinnovamento della propria flotta avendo preso in
consegna la sua prima nuova costruzione dual-fuel e avendo venduto
sette navi più vecchie.
«Nonostante l'attuale contesto geopolitico, macroeconomico
e normativo - ha aggiunto l'amministratore delegato Constantin Baack
- il mercato dei container continua a mostrare resilienza, sostenuto
da una forte domanda di navi di seconda mano, da noli e durata dei
noleggi a tempo stabili e da una capacità inutilizzata
praticamente nulla. Nonostante il portafoglio ordini complessivo
rimanga consistente, la limitata nuova offerta nel segmento delle
navi di piccole e medie dimensioni, combinata con una flotta
obsoleta e con modelli commerciali in evoluzione, presenta una
dinamica favorevole tra domanda e offerta, nonché opportunità
di modernizzazione e di acquisizioni. In questo contesto, stiamo
adottando un approccio misurato ai nuovi investimenti».
«Abbiamo sviluppato MPCC con successo - ha proseguito Baack -
in diverse fasi di mercato. Prevediamo una rilevante crescita della
domanda di traffico intraregionale, mentre i segmenti delle piccole
e medie dimensioni sono sottoinvestiti e intravediamo un ampio
potenziale per il futuro. Una solida capacità di investimento
è più importante che mai, per garantire che possiamo
agire con decisione quando si presentano opportunità
interessanti».