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ASSEMBLEA ANNUALE DELLA

CONFEDERAZIONE ITALIANA ARMATORI

Roma, 7 - 8 maggio 1997

Intervento del Presidente, Paolo Clerici



Signor Ministro, Onorevoli Parlamentari, Autorità, Colleghi, Signori e Signore,

si legge ogni tanto sui giornali " il Signor X fece un discorso con voce rotta dall'emozione": sarà sicuramente il mio caso. D'altra parte ereditare lo scettro di una confederazione così importante da presidenti come Aldo Grimaldi e, prima di lui, come Antonio D'Amico, Voi ben comprenderete, non è sicuramente facile.

Innanzi tutto vorrei ringraziare il dott. Grimaldi per le gentili parole che ha detto nei miei confronti e vorrei anche ringraziarlo per il lavoro che ha svolto, lui, la sua squadra (di cui io ho avuto l'onore di far parte), tutto il Consiglio, il Comitato Esecutivo, la struttura, il Direttore Generale.

Mi sembra doveroso da parte di un nuovo presidente fare alcune considerazioni e soprattutto esporre il proprio pensiero riguardo quelle che saranno le linee della nuova presidenza. D'altra parte il rischio di un nuovo presidente, è di fare promesse e poi, anche per fattori esterni, non poterle mantenere. Non ho dunque intenzione di fare promesse se non per quanto riguarda il massimo impegno mio e della mia squadra - che abbiamo costituito ieri con alcuni rinnovi e alcune conferme- per il raggiungimento degli obiettivi che ci proponiamo di conseguire durante il nostro mandato. Credo sia un'ottima squadra, a cui auguro buon lavoro.

Operiamo in un contesto in cui

la globalizzazione dei mercati a livello mondiale è ormai una realtà non certo reversibile;

le aggregazioni in tutti i settori, compreso quello marittimo, sono all'ordine del giorno

la conseguenza che questo comporta è una maggiore competizione, da cui deriva la necessità di maggiore competitività e maggiore massa critica .

L'EUROPA

Personalmente sono un convinto europeista e non da oggi; non credo, anzi sono sicuro di non essere un fanatico europeista.

Cosa voglio dire? Io non credo che si debba entrare nell'Unione Monetaria Europea a tutti i costi. Dico anche che se la maggioranza, e ripeto la maggioranza, dei paesi che parteciperanno all'Unione Monetaria decideranno di rimandarla, per breve tempo, l'Italia non potrà fare altro che seguirli.

Credo anche però che non possiamo neanche lontanamente pensare di essere noi, l'Italia, a condizionare ne' i contenuti ne' le date di questa Unione Monetaria.

D'altra parte, io credo che dobbiamo vedere la Moneta Unica non solo come una necessità, ma anche e soprattutto come una grande e irrinunciabile opportunità per il nostro Paese.

Mi auguro dunque che non solo l'Unione Monetaria si faccia, ma che questo avvenga nei tempi e nei modi stabiliti negli accordi di Maastricht e naturalmente l'Italia ne faccia parte sinb dall'inizio.

L'ITALIA

Il nostro Paese, più degli altri paesi europei, è in fase di transizione politica, economica e sociale.

Agli inizi di questo secolo è cominciata la trasformazione di un'economia prevalentemente agricola verso una prima industrializzazione, che si è ulteriormente rafforzata fra le due guerre poi si è consolidata, soprattutto per quanto riguarda le piccolo-medie imprese, dopo il 1945.

Credo però che alla soglie dell'anno 2000 sia in atto la terza trasformazione importante del nostro Paese. Quindi dobbiamo affrontarla per tempo e con tutti gli strumenti necessari.

Le nostre aziende hanno importanti potenzialità e lo hanno ampiamente dimostrato, ma sono frenate da parecchi handicap:

un costo del denaro superiore alle altre aziende europee;

un'imposizione fiscale assolutamente non compatibile con i conti delle nostre imprese;

una presenza dello Stato nell'economia assolutamente spropositata rispetto alle reali necessità;

un "welfare-state" non più sostenibile, almeno così com'è strutturato oggi.

Tutto questo deve essere considerato nel contesto di un nuovo fenomeno, che ritengo molto importante, e che si sta verificando in tutto il mondo: la politica ha assunto, ha dovuto assumere gli stessi tempi dell'economia.

Se questo è vero per la maggior parte dei paesi industrializzati, ahimè, non è ancora vero per l'Italia.

Vi sono alcuni timidi segnali che questo possa cambiare, ma quello che personalmente più mi preoccupa, sono i tempi di reazione che vedo estremamente lenti e, in alcuni casi, quasi inesistenti.

Ed ora veniamo al nostro settore: l'industria armatoriale

Ribadisco: "industria armatoriale", perché siamo e vogliamo essereindustriali.

Quando si parla di trasporti e infrastrutture si legge di aerei e aeroporti, di treni e talvolta di stazioni ferroviarie, ma assai raramente di porti e quasi mai di navi se non, ogni tanto, di traghetti, naturalmente solo in caso di scioperi , generalmente, nel periodo di luglio e agosto e ovviamente solo di quelli con destinazione Sardegna, Sicilia o Elba.

Questa visione dell'industria marittima da parte dei mass-media, e purtroppo non solo da parte loro, è a dir poco riduttiva, per non dire alquanto deprimente per coloro che investono, operano e vivono per il mare o sul mare.

Non mi riferisco solamente agli armatori, bensì a tutte le altre categorie produttive del sistema marittimo ed a coloro che in questo comparto esercitano la loro attività: maestranze dei cantieri, naviganti, lavoratori del terziario, dei porti, ecc.

Dobbiamo chiederci perché ci sia questa, a dir poco, limitata visione del nostro settore.

Io credo che questa sia la conseguenza dello scarso interesse da parte del Paese e delle istituzioni verso la marineria.

Ma probabilmente, e me lo auguro, lo scarso interesse deriva dalla scarsa conoscenza. E qui noi armatori non possiamo non ammettere di avere una grande parte di responsabilità.

Siamo stati più di altri rinchiusi nei nostri uffici, pensando solo al nostro lavoro e non reputando necessario pubblicizzarlo.

Ma dobbiamo renderci conto che, alle soglie del 2000, la conoscenza anche da parte del grande pubblico è diventata indispensabile per qualsiasi attività.

Siamo in democrazia, e la democrazia richiede ampi consensi.

Come possiamo avere ampi consensi se la stragrande maggioranza del nostro Paese non conosce le nostre attività?

E poi, come facciamo a chiedere alle istituzioni decisioni rapide ed efficaci se queste non hanno bene in mente i nostri problemi?

Dobbiamo, e vogliamo, rimediare a questa mancanza di informazioni da cui deriva la non conoscenza del nostro settore.

Siamo e vogliamo essere credibili. Per essere credibili dobbiamo essere visibili, e per essere visibili dobbiamo essere trasparenti.

Noi siamo pronti a seguire questa nuova rotta e a dare maggiori informazioni sulla nostra attività.

D'altronde nel recente passato qualche importante passo in avanti l'abbiamo già fatto, per esempio, la costituzione e l'avvio dell'attività della Federazione del Mare.

Confitarma la volle fermamente alcuni anni fa.

E' la prima volta in Italia che le varie componenti imprenditoriali del sistema marittimo hanno costituito un organo permanente per iniziative di interesse generale. Questo strumento dovrà essere ulteriormente rafforzato perché, tra l'altro, comuni sono i soggetti istituzionali che si rapportano alle diverse Associazioni di categoria del sistema marittimo.

La Federazione, sin dalla sua costituzione, ha operato attivamente attraverso i suoi associati:

i Cantieri italiani hanno ulteriormente impresso alle loro produzioni elevati standard di qualità particolarmente accentuati e riconosciuti nel settore delle navi passeggeri;

i Terminal Operators, sino a pochi anni fa confinati in porti non di primaria importanza, con la riforma portuale, ancorché imperfetta, hanno potuto cominciare ad assumere nuove importanti iniziative;

i Costruttori di navi da diporto hanno contrastato la ghettizzazione che li vorrebbe ridurre ad un'attività elitaria, anziché ad una popolare e formativa attività del tempo libero e come tale meritoria di attento interesse e fonte di importanti introiti da parte dello Stato;

l'Armamento italiano, pur operando in condizioni di assoluta inferiorità rispetto alla concorrenza, ha effettuato elevati investimenti che hanno consentito ai cantieri stessi, agli operatori portuali, al terziario specializzato (agenti marittimi, brokers, assicuratori, ecc.) di conservare una qualificata clientela nazionale ed internazionale.

Tutte questa categorie, alle quali va aggiunto il rilevante settore ittico, hanno preso maggiore coscienza della propria importanza, della propria dignità di forza produttiva, delle interconnessioni esistenti fra tutte le attività marittime.

Questa unione dello Shipping è però solamente in parte riflessa sul mondo della rappresentanza delle parti sociali.

Con Confindustria esiste una collaborazione nei Comitati Tecnici, in seno alla Commissiona Economia Marittima e nel Comitato Utenti. Le tesi armatoriali sui trasporti marittimi sono state inoltre integralmente recepite nel recente documento confindustriale sul rinnovamento del sistema dei trasporti italiani.

Manca ancora, ma speriamo per poco, una rappresentanza del mondo marittimo negli Organi direttivi. (Questa frase l'avevo messa prima di aver avuto modo di parlare oggi con il Presidente Fossa, che mi ha personalmente confermato che questa confederazione entrerà in Giunta entro il mese di maggio, per cui il mondo marittimo avrà una sua rappresentanza in Confindustria.)

Ma il problema della cultura marittima va portato avanti anche sul piano europeo.

La Commissione Trasporti della Comunità ha messo a punto il documento programmatico noto come Rapporto Kinnock sul trasporto marittimo. La stessa Commissione sta per approvare e diramare le linee definitive sulle misure per i trasporti marittimi. Questi documenti consentiranno anche alla politica marittima italiana di avere riscontri certi in Europa e di poter impostare progetti a medio/lungo termine, anziché adottare interventi troppo condizionati dalla specificità delle situazioni nazionali contingenti.

Ed è proprio nei documenti comunitari che troviamo chiari riferimenti alla "estrema mobilità" ed alla assoluta globalità dell'industria armatoriale, specie di quella che svolge traffici internazionali ed alla necessità quindi di particolari politiche da parte degli Stati dell'Unione che evitino, non solamente la delocalizzazione delle imprese e delle flotte europee, ma soprattutto la perdita del know how marittimo, che non significa solamente la perdita dello "ship-management", ma di tutto quel terziario altamente specializzato al quale ho fatto cenno parlando della Federazione del Mare.

Il mare per noi armatori significa non solamente comprendere nei suoi termini storici, politici, sociali ed economici che cosa rappresenti per l'economia di un Paese come il nostro avere una fiorente attività marittima, ma significa confrontarsi quotidianamente con le soluzioni adottate dai concorrenti nel mercato globale e cioè ricercare nel mondo dove finanziarsi, dove costruire, dove localizzare l'impresa, dove la nave, dove la gestione, dove gli equipaggi, in quale branca di trasporto proiettare gli investimenti.

Fondamentali per queste scelte sono pertanto le normative trasparenti nei contenuti e certe nel tempo che in Italia dovranno essere adottate per gli investimenti e per la gestione navale.

COSTRUZIONI NAVALI

Il disegno di legge sulle costruzioni navali, già approvato dal Senato, segue un corso chiaramente indicato dalle direttive comunitarie e condiviso da tutte le parti politiche per cui ritengo ed auspico che anche la Camera possa rapidamente deliberarlo dando le necessarie certezze agli investitori ed ai cantieri.

Diverso è il discorso per il 1998 perché in mancanza di accordi in sede OCSE l'Unione Europea dovrà rifondare una nuova politica sulle costruzioni navali le cui direttrici saranno dibattute nel secondo semestre di quest'anno.

TRAFFICI INTERNAZIONALI

Aldo Grimaldi ha già riconosciuto al Ministro Burlando ed alle Organizzazioni Sindacali (che come noi hanno sottoscritto il Protocollo d'intesa del 5 novembre 1996 ) il merito di aver assunto ed avallato questa iniziativa.

A questo riguardo devo dire la mia emozione, perché il Ministro Burlando mi ha dato, il fascicolo n.3667 della Camera dei Deputati, in cui c'è il nostro disegno di legge.

Grazie, Ministro Burlando! Mi associo volentieri a questo riconoscimento che spero di poter estendere a tutte le parti politiche in occasione dell'iter alla Camera dei Deputati ed al Senato.

Mi preme però fare una precisazione importante sul progetto del Registro Internazionale: l'armamento non ha chiesto aiuti compensativi, bensì la possibilità di operare alle stesse condizioni, quantomeno, della concorrenza europea.

Ritengo infatti, che ogni tipo di assistenzialismo non risolve sul lungo periodo il problema degli stessi assistiti. Solamente l'introduzione di un mercato liberalizzato consente alle imprese di sviluppare politiche di largo respiro e di dare la sola efficace risposta al rinnovamento e all'ampliamento della forza lavoro e dei livelli occupazionali.

Il Sindacato ha, come suo dovere, prospettato le preoccupazioni occupazionali che sono state da noi riconosciute.

Per salvare l'occupazione ci sono stati proposti determinati abbattimenti fiscali ed oneri sociali. Deve essere chiaro che queste misure sono essenzialmente finalizzate a salvaguardare l'occupazione dei marittimi italiani.

Per questo noi consideriamo il disegno di legge sul Registro internazionale come l'unico compromesso realistico possibile in questo particolare momento, ma sarà nostra cura prospettare alle Istituzioni ed al Sindacato soluzioni diverse, qualora il monitoraggio che verrà effettuato dall'Osservatorio del mercato del lavoro marittimo ne dimostri la possibilità e/o la necessità.

L'armamento non vuole venire meno alla corretta filosofia imprenditoriale basata sulla concorrenza, che costituisce la linea portante della nostro politica.

In relazione all'occupazione del personale marittimo italiano, è necessario adottare provvedimenti che prendano origine da un'analisi rigorosa dei problemi che affliggono il settore, anche se tale analisi potrà risultare impopolare.

Vorrei fare una proposta al Sindacato: di avere un tavolo comune; poichè abbiamo già rilevato una veramente rinnovata attenzione e voglia di approfondire i problemi con la nostra Confederazione, propongo di continuare questo tavolo, per un ulteriore approfondimento non solo sulla situazione di oggi, ma anche su quella di domani.

La preoccupazione della Confederazione infatti è di non trovare uno sbocco, soprattutto in futuro, a tutta quella forza lavoro a cui invece vorremmo trovare sbocco.

Io credo che il primo dovere di un imprenditore sia fare profitti per la propria azienda, ma credo anche che il suo secondo dovere sia di dare occupazione. Per cui chiediamo a tutte le istituzioni interessate di darci gli strumenti per poter dare questa occupazione.

Credo che in Italia abbiamo del personale marittimo eccezionale; dobbiamo anche renderci conto però che, come dimostrano alcuni studi internazionali, già oggi, ma soprattutto in futuro, avremo carenza di mano d'opera specializzata, come d'altronde in tutti i settori, ed un esubero di mano d'opera meno specializzata.

Vediamo tutti insieme di fare uno sforzo per qualificare ed adeguare i nostri marittimi al massimo delle qualifiche, perché solo così, secondo me, potremo non solo dare lavoro a tutte le persone che ce lo chiedono, ma anche, in alcuni casi, esportare lavoro su altre navi non necessariamente italiane.

Sul Secondo registro vorrei fare ancora due considerazioni.

La prima è che la riforma della navigazione internazionale è precondizione dello sviluppo dell'intero sistema marittimo, che in massima parte ruota attorno alla flotta mercantile.

La seconda è che il conseguimento di profitti da parte delle nostre aziende condiziona la possibilità di rafforzare la struttura finanziaria delle imprese armatoriali, se vogliamo attirare capitali di rischio e favorire lo sviluppo del settore.

La dimensione familiare di molte delle nostre imprese armatoriali rappresenta un limite oggettivo alla possibilità di sviluppo, dato l'elevato impegno finanziario richiesto per gli investimenti navali. Non mancano invece in Europa esempi di legislazioni che addirittura incentivano il risparmiatore privato ad investire nel settore armatoriale, proprio per agevolare il reperimento di capitali al di fuori del normale circuito creditizio e credo che anche questa normativa dovrà essere oggetto di approfondimenti.

Al riguardo mi impegno in breve tempo a formulare proposte concrete.

CABOTAGGIO

Innanzitutto, vorrei chiarire che, quando questa Confederazione parla di cabotaggio, si riferisce al suo insieme e non solo ai traghetti, che ne rappresentano certamente una parte importantissima, ma non sono l'unica parte. Ci sono altre navi che trasportano prodotti petroliferi, gassosi e chimici, merci varie e container: tutte fanno parte del cabotaggio, che quindi deve essere considerato un tutt'uno.

Vorrei ricordare alcuni fatti già citati dal dott.Grimaldi.

E' prevista dall'Unione Europea la liberalizzazione totale per il 1999.

La Grecia ha avuto a suo tempo una deroga sino al 2003.

Esiste, in alcuni settori, una sovrapposizione fra armamento pubblico e armamento privato.

Occorre, pertanto, individuare gli obiettivi per fronteggiare questa situazione.

Un primo obiettivo deve essere che, se determinati Paesi europei vietano il cabotaggio nei loro porti per pregresse deroghe europee, essi non possono, per il principio di reciprocità, entrare nei nostri mercati finché noi non possiamo entrare nei loro. Mi sembra ovvio.

Un secondo obiettivo riguarda il trattamento degli equipaggi, che non può e non deve costituire un elemento di alterazione della concorrenza, ma deve rispettare le norme introdotte dallo stesso trattato che ha imposto la liberalizzazione. E' evidente, infatti, che il costo eccessivo della gestione armatoriale, derivante dal nostro sistema fiscale e parafiscale, costituirà un problema al momento in cui la piena apertura della riserva di cabotaggio nazionale alle flotte di tutti gli stati dell'Unione Europea avvicinerà anche questo particolare mercato, sinora protetto, alle condizioni del mercato internazionale. Occorrerà pertanto che l'Italia sia pronta ad avvalersi appieno e con la necessaria determinazione delle misure di salvaguardia che le stesse norme europee prevedono, subordinando lo svolgimento del cabotaggio alla condizione di assoggettarsi alla normativa dello Stato ospitante, e quindi ai relativi vincoli. Credo che su queste politiche si può creare un collegamento stretto fra Confitarma, Finmare e Fedarlinea, favorito anche dalla recente adesione di quest'ultima alla Federazione del Mare.

Un terzo obiettivo consiste nel chiarire in modo trasparente e definitivo il sistema di sovvenzioni al pubblico, così da verificare da una parte la tesi di chi sostiene che su talune rotte le sovvenzioni costituiscano una forma di illecita concorrenza all'armamento privato e, dall'altra parte, le tesi di coloro che sostengono invece che l'armamento pubblico utilizzi le sovvenzioni solamente su quelle rotte o in quei periodi dell'anno che renderebbero per chiunque impossibile il pareggio del bilancio.

Sono sicuro che il management della Finmare comprenderà perfettamente questa necessità, senza trincerarsi dietro la politica delle Convenzioni, che saranno comunque poste in discussione dalla prossima liberalizzazione.

Chiediamo al Ministro Burlando, che sta avviando a soluzione il problema dei traffici internazionali, di aiutarci a risolvere anche e per tempo il problema del cabotaggio.

PRIVATIZZAZIONI

Non ho fino a questo momento parlato di privatizzazioni.

Esistono a questo riguardo gli impegni assunti dal Governo italiano con il Commissario per la concorrenza Van Miert, per lo specifico settore marittimo, e vorrei intanto vedere questo processo realizzato in tempi brevi, almeno per le società che effettuano traffici internazionali (parlo dell'Italia e del Lloyd Triestino), anche perché mi risulta che importanti istituzioni finanziarie che hanno ricevuto specifici mandati da primari gruppi nazionali ed internazionali, molto interessati a trovare accordi con queste società, comincino a nutrire forti dubbi sulla reale volontà di privatizzare.

Signori, rendiamoci conto che il mondo non aspetta noi !

Questi grossi gruppi internazionali e nazionali possono trovare altre alternative: da più di un anno si parla di queste due aziende e credo sia nostro dovere, se non un diritto, chiedere al Governo (non possiamo chiederlo alla Finmare, perché anche la Finmare aspetta dei lumi, per quanto mi risulta, dal Governo) di dare una risposta definitiva per capire se almeno queste due aziende si vogliono o non si vogliono privatizzare.

CONCLUSIONI

Quali sono dunque i nostri obbiettivi principali?

Il primo, che la Camera dei Deputati approvi il disegno di legge sulla cantieristica già votato dal Senato.

Un secondo, che le due Camere approvino al più presto il disegno di legge sul Registro Internazionale.

Un terzo, che nel disegno di legge sull'autotrasporto venga modificata la norma che intende incentivare il trasporto via mare, studiando formule più idonee al raggiungimento del fine che ci si propone.

Un quarto, che si crei un tavolo sul cabotaggio per favorire un dialogo costruttivo fra le parti interessate, per prepararsi al processo di liberalizzazione e per avere regole comuni a pubblico e privato, anche nell'ottica di una futura privatizzazione.

Un quinto, che venga portata a termine la riforma dei porti, riformulando, senza dannose guerre di religione, la normativa palesemente in contrasto con le norme comunitarie e dell'Antitrust.

Un sesto, che si continui a portare avanti il processo di rinnovamento della formazione della gente di mare e del suo continuo aggiornamento e specializzazione.

Un settimo, che si dia luogo all'attesa riforma del Ministero dei Trasporti, dando alle attività marittime la dignità e la funzionalità che le competono. Il problema non è di persone bensì di organizzazione ed è per questo che chiediamo che sia questo stesso vertice a creare una struttura specifica e specializzata per il nostro settore.

Vorrei concludere questo intervento citando una frase del genovese Giorgio Doria, che un consigliere mi ha mandato qualche settimana fa, tratta da un libro intitolato "La marineria genovese" e che trovo inquadri in maniera molto puntuale, il lavoro dell'armatore. Dice Giorgio Doria:

"Chi lavora o crea il suo business sul mare opera in un contesto ostile e pericoloso e non solo a causa delle tempeste. Per affermarsi ed ottenere successo sono necessarie grandi doti : notevole coraggio, spirito di iniziativa, amore per l'avventura, collaudata professionalità, conoscenza profonda della tecnologia e decisa capacità di creare l'innovazione.

Se è difficile ottenere questo mix, è ancora più arduo conservarlo nel tempo.

Basta un piccolo cedimento per essere rapidamente emarginati, perché non c'è forse ambiente nel quale da sempre la competizione sia stata così diffusa, vivace ed imprevedibile.

E' una sfida all'intelligenza umana che i discendenti degli antichi navigatori sapranno raccogliere solo se avranno la grinta dei loro avi."

Noi non abbiamo la presunzione di essere particolarmente intelligenti, ma la presunzione di avere grinta, quella sì, l'abbiamo.

Noi ci impegneremo dunque a fondo per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati e abbiamo oggi annunciato.

Ma siamo coscienti che non possiamo farlo da soli, abbiamo bisogno che tutto il Paese, il Parlamento, il Governo, i Sindacati, le Istituzioni finanziarie, i mss-media comprendano,e soprattutto condividano,l'importanza del nostro settore per l'economia di questo Paese.

Allora e solo allora, con il contributo ( noncon i contributi ) del Paese e delle sue Istituzioni e la volontà di noi Industriali del mare, potremo avere una marineria all'altezza delle nostre potenzialità e, soprattutto, delle reali necessità dell'Italia.

Grazie.

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A maggio il traffico delle merci nel porto di Singapore è calato del -4,6%
Singapore
Ribaltata una nuova gru in consegna nella nuova area portuale di Tuas
Nel primo trimestre del 2025 il traffico delle merci sulla rete ferroviaria svizzera è calato del -6,4%
Neuchâtel
Performance dei servizi pari a 2,35 miliardi di tonnellate-km, in calo del -8,2%
ANGOPI teme che nuove misure per garantire la continuità marittima penalizzino i servizi di ormeggio
ANGOPI teme che nuove misure per garantire la continuità marittima penalizzino i servizi di ormeggio
Ischia
Potestà: necessario sottrarli ad un meccanismo perverso
L'olandese HES International gestirà un terminal per rinfuse nel porto di Marsiglia-Fos
Marsiglia
Il contratto di concessione avrà una durata minima di 30 anni
Il governo di Ibiza si oppone al programma di pernottamento a bordo dei traghetti offerto da Trasmed
Ibiza/Valencia
È ritenuto un «hotel clandestino», mentre la compagnia lo definisce un servizio crocieristico
Bruno Pisano nominato commissario straordinario dell'AdSP del Mar Ligure Orientale
Roma
Assumerà l'incarico da lunedì prossimo
Federlogistica propone un confronto fra operatori sulla congestion fee in attesa di una soluzione dal governo
Genova
Nei primi cinque mesi del 2025 il traffico dei container nel porto di Gioia Tauro è cresciuto del +10,3%
Gioia Tauro
Sono stati movimentati 1.813.071 teu
Trasportounito, i tempi di attesa dei camion nei porti vanno pagati
Genova
Tagnochetti: la Port Fee ha l'obiettivo di redistribuire in modo più equo i costi di tutti i disservizi
Nominati i commissari delle AdSP del Tirreno Settentrionale, dello Ionio e della Liguria Occidentale
Roma/Genova
Preoccupazione dei sindacati per il futuro dei lavoratori di Genoa Port Terminal
ABB sigla un contratto di assistenza con il gruppo crocieristico americano Royal Caribbean
Zurigo
Ha una durata di 15 anni e copre 33 navi dell flotta
P&O Maritime Logistics (gruppo DP World) acquisirà il 51% di NovaAlgoma Cement Carriers
Lugano
A Nova Marine Holding e Algoma Central Corporation rimarrà il 49%
Stabile il traffico delle merci nei porti di Genova e Savona-Vado Ligure a maggio
Genova
Nello scalo del capoluogo ligure registrato un calo del -2,4%; in quello savonese segnato un rialzo del +7,2%
Consilium Safety Group amplia la sua presenza in Turchia e nel mercato marittimo
Goteborg
Acquisita la Ares Marine
I primi carri ferroviari merci di InnoWay hanno lasciato lo stabilimento di stabilimento di Bagnoli della Rosandra
Fincantieri ha aperto una nuova Innovation Antenna in Corea del Sud
Seul
È situata nel cuore del distretto tecnologico di Seul
I commissari di diverse AdSP assumono anche i poteri attribuiti ai Comitati di gestione
Roma
Provvedimenti per gli enti portuali del Mar Ionio, del Mar Adriatico Centro-Settentrionale, del Mar Ligure Orientale e del Mar Tirreno Settentrionale
La ferrarese INCICO acquisisce Italiana Sistemi e punta sull'ingegneria dei trasporti
Ferrara/Napoli
È specializzata in infrastrutture e impiantistica nel comparto ferroviario e stradale
Hupac annuncia il potenziamento dello shuttle Duisburg-Singen con collegamenti verso l'Italia
Chiasso
Verranno realizzate partenze giornaliere
Attuato il passaggio dell'80% del capitale di Louis-Dreyfus Armateurs a InfraVia
Suresnes/Parigi
La famiglia Louis-Dreyfus mantiene il restante 20%
Porto di Genova, via libera alla proroga della concessione a Spinelli sino al 30 settembre
Genova
Ok anche alla proroga al gruppo Campostano
Il Fondo Nazionale Marittimi ha avviato il riconoscimento di borse di studio
Genova
Sono concesse per i corsi di addestramento di base e di familiarizzazione alla security
RFI e MIT sottoscrivono l'aggiornamento al contratto di programma per circa 2,1 miliardi
Roma
Circa 500 milioni di euro previsti per la gestione della rete ferroviaria
San Giorgio del Porto consegna una nave per il bunkeraggio di gas naturale liquefatto
Genova
È stata costruita per Genova Trasporti Marittimi
Pisano (AdSP Liguria Orientale): i porti di La Spezia e Carrara si sono integrati in maniera quasi perfetta
La Spezia/Bari
Insediato il commissario straordinario dell'AdSP del Mare Adriatico Meridionale
Raffaele Latrofa designato alla presidenza dell'AdSP del Mar Tirreno Centro-Settentrionale
Roma
È vice sindaco di Pisa
L'indiana Mazagon Dock Shipbuilders acquisisce il controllo del cantiere navale srilankése Colombo Dockyard
Mumbai
Investimento di circa 53 milioni di dollari
Al commissario dell'AdSP del Mar Ligure Occidentale attribuiti i poteri e le prerogative del Comitato di gestione
Genova
Il provvedimento in attesa del ripristino degli ordinari organi di vertice
Approvato il Piano Operativo Triennale 2025-2027 dell'AdSP dell'Adriatico Centrale
Ancona
Parere favorevole dell'Organismo di partenariato della risorsa mare
Il 2 luglio a Genova si terrà l'assemblea pubblica del Centro Internazionale Studi Containers
Genova
Tratterà delle trasformazioni fisiche del container e della digitalizzazione dei processi
Andrea Ormesani è il nuovo presidente di Assosped Venezia
Venezia
Rinnovato il consiglio direttivo. Paolo Salvaro rimane segretario generale
Witte (ISU): nel 2024 il settore del salvataggio navale si è stabilizzato rispetto al minimo di due anni fa
Londra
La finlandese Elomatic installerà tunnel thruster su 11 navi da crociera del gruppo Carnival
Turku
I lavori inizieranno il prossimo autunno e termineranno nel 2028
Il primo luglio a Roma si terrà l'assemblea di Assarmatori
Roma
“Mediterraneo controcorrente” il tema dell'incontro
Fincantieri ha consegnato la nuova nave da crociera Viking Vesta all'americana Viking
Trieste/Los Angeles
È stata costruita nel cantiere navale di Ancona
La Guardia Costiera di Genova ha posto in fermo amministrativo la portacontainer PL Germany
Genova
La Marina Militare italiana commissiona a Fincantieri due nuove Multipurpose Combat Ship
Trieste
L'ordine all'azienda cantieristica vale 700 milioni di euro
Al gruppo MSC la gestione dei servizi crocieristici nei porti di Bari e Brindisi
Bari
Concessione della durata decennale con possibilità di estensione
Nel 2024 la tedesca Kombiverkehr è tornata all'utile
Francoforte sul Meno
Invariato il livello dei ricavi risultati pari a 434,6 milioni di euro
A Deltamarin la progettazione delle sei nuove ro-pax ordinate da Grimaldi per le rotte mediterranee
Turku
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
La pratica del subappalto nella logistica europea sta creando un mercato del lavoro parallelo in cui i diritti non vengono applicati
Bruxelles
Presentato il rapporto “Sorry, We Subcontracted You”
Domani Grendi immetterà la quarta nave del gruppo su rotte da e per la Sardegna
Milano
“Grendi Star”, della capacità di carico di 2.800 metri lineari, collegherà Marina di Carrara e Cagliari
Firmato il contratto di supporto in esercizio delle fregate FREMM tra Orizzonte Sistemi Navali e OCCAR
Taranto
L'accordo ha un valore complessivo di circa 764 milioni di euro
Appello per riformare l'intero sistema di formazione alla guida nel settore dei trasporti
Roma
Presentate sette proposte
Nel porto di Gioia Tauro i militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato 228 chili di cocaina
Reggio Calabria
Arrestati due portuali
Porto di Livorno, nuovo osservatorio per trovare soluzioni al problema della congestione portuale
Livorno
Marilli: cercheremo soluzioni per giungere alla possibile revoca della port fee
Lockton P.L. Ferrari ha chiuso l'ultimo esercizio annuale con ricavi lordi pari a 34 milioni di dollari
Genova
Il volume dei premi assicurativi è salito a 350 milioni
La polacca Trans Polonia Group acquisisce l'olandese Nijman/Zeetank Holding
Tczew
È specializzato nel trasporto e nella logistica di prodotti liquidi e gassosi
d'Amico Tankers vende due navi cisterna costruite nel 2011 per 36,2 milioni di dollari
Lussemburgo
Verranno consegnate agli acquirenti entro fine luglio e il 21 dicembre
L'Accademia Italiana della Marina Mercantile programma 13 nuovi corsi gratuiti
Genova
Disponibili oltre 300 posizioni
Una delegazione di Wista Italy in visita ai porti di Catania e Augusta
Catania/Augusta
L'associazione è formata da donne che ricoprono ruoli di responsabilità nei settori marittimo, della logistica e del trade
Nei primi cinque mesi del 2025 il porto di Algeciras ha movimentato 1,9 milioni di container (-6,3%)
Algeciras
I container vuoti sono diminuiti del -5,5% e quelli pieni del -6,4%
Reway Group entra nel settore della manutenzione di infrastrutture ferroviarie portuali
Licciana Nardi
Ottenute due commesse affidate dall'AdSP del Mar Ligure Orientale
A Delcomar ed Ensamar i servizi marittimi con le isole minori sarde
Cagliari
Aggiudicata la gara per l'affidamento in concessione per sei anni dei collegamenti
Porto di Trieste, il fresco di nomina Gurrieri silura il fresco di nomina Torbianelli
Trieste
Russo (Pd): è uno squallido gioco di potere
La singaporiana SeaLead amplia la sua offerta di spedizioni marittime al collegamento fra Turchia e Italia
Singapore
Rotta connessa a servizi che transitano attraverso il canale di Suez
Il programma americano Container Security Initiative è stato esteso al Marocco
Rabat
Amrani: consolidiamo il ruolo di Tanger Med come hub marittimo sicuro e di livello mondiale
Assai positivo il primo trimestre della greca Euroseas
Atene
Pittas: il momento positivo è proseguito nel secondo periodo trimestrale
Assonat e SACE presentano un piano per la portualità turistica italiana
Roma
Kuehne+Nagel ha aperto una nuova filiale a Napoli
Milano
Lo scopo è di supportare la crescita operativa del gruppo nell'Italia meridionale
RINA ha acquisito l'intero capitale della finlandese Foreship
Helsinki
L'azienda di Helsinki è specializzata in consulenza nel settore dell'ingegneria navale e meccanica
In calo il traffico dei container nei porti di Barcellona e Valencia a maggio
Barcellona/Valencia
Ripresa dei contenitori in transito nello scalo catalano
Stabile il traffico annuale delle merci nei porti greci nel 2024
Il Pireo
In crescita i volumi nazionali, mentre sono diminuiti gli scambi con l'estero
Perplessità di spedizionieri, doganalisti e agenti marittimi spezzini al trasferimento del porto di Carrara all'AdSP toscana
La Spezia
Timidamente, «auspicano una considerazione per i progressi compiuti fino ad ora»
Francesco Mastro nominato commissario straordinario dell'AdSP del Mare Adriatico Meridionale
Roma
Assumerà l'incarico il prossimo 30 giugno
John Denholm sarà il nuovo presidente dell'International Chamber of Shipping
Atene
Fra un anno subentrerà ad Emanuele Grimaldi
Insediati i commissari straordinari delle due Autorità di Sistema Portuale liguri
Genova/La Spezia
Matteo Paroli e Bruno Pisano alla guida degli enti
Marcata flessione del traffico dei container nel porto di Hong Kong a maggio
Hong Kong
Sono stati movimentati 1,05 milioni di teu (-12,7%)
Assogasliquidi-Federchimica indica la strada per accelerare la decarbonizzazione del trasporto stradale e marittimo
Roma
Amadei: il nostro settore è pronto ed è arrivato il momento delle scelte industriali coraggiose
Il comando della petroliera Eagle S accusato della tranciatura dei cavi sottomarini nel Golfo di Finlandia
Vantaa
L'incidente è stato causato dall'ancora della nave
Piattaforma online per segnalare criticità che pongono a rischio i lavoratori dei trasporti
Genova
È stata approntata da Fit Cisl Liguria
GNV realizzerà un collegamento estivo diretto fra Civitavecchia e Tunisi
Genova
Affiancherà la storica rotta via Palermo
È stata portata a termine l'unificazione delle concessioni di Grimaldi nel porto di Barcellona
Madrid/Barcellona
Il contratto ha scadenza il 20 settembre 2035
Nei primi cinque mesi del 2025 il traffico delle merci nei porti russi è calato del -4,9%
San Pietroburgo
A maggio registrata una flessione del -12% circa
Il gruppo logistico Raben crea una filiale in Turchia
Milano
Avrà 20 dipendenti e un magazzino cross-dock di 2.000 metri quadri
Alberto Dellepiane è stato confermato presidente di Assorimorchiatori
Roma
Inalterata la composizione dell'intero vertice associativo
Accordo tra Fincantieri e l'indonesiana PMM per sviluppare soluzioni per far fronte alle nuove sfide subacquee non convenzionali
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Il primo luglio a Roma si terrà l'assemblea di Assarmatori
Roma
“Mediterraneo controcorrente” il tema dell'incontro
Il 2 luglio a Genova si terrà l'assemblea pubblica del Centro Internazionale Studi Containers
Genova
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RASSEGNA STAMPA
US has its eye on Greek ports
(Kathimerini)
Proposed 30% increase for port tariffs to be in phases, says Loke
(Free Malaysia Today)
››› Archivio
FORUM dello Shipping
e della Logistica
Intervento del presidente Tomaso Cognolato
Roma, 19 giugno 2025
››› Archivio
Affidati i lavori di adeguamento strutturale della banchina 23 del porto di Ancona
Ancona
Intervento del valore di oltre 11,8 milioni di euro
Convegno sul ruolo di GNL e bioGNL per la decarbonizzazione dei trasporti e dell'industria
Roma
L'evento di Federchimica-Assogasliquidi si svolgerà lunedì a Roma
L'olandese Bolidt incrementa la presenza nel settore delle navi da crociera con l'acquisizione dell'americana Boteka
Hendrik-Ido-Ambacht
Contship Italia ha acquisito la società genovese di servizi doganali S.T.S.
Melzo
L'azienda ligure è stata fondata nel 1985
Francesco Benevolo è stato nominato commissario straordinario dell'AdSP del Mare Adriatico Centro-Settentrionale
Roma
È direttore operativo di RAM - Logistica, Infrastrutture e Trasporti
Montaresi rimette il mandato di commissario dell'AdSP Ligure Orientale
La Spezia
Negli otto mesi di gestione commissariale - sottolinea - non abbiamo perso neppure un secondo
Gurrieri è stato nominato commissario straordinario dell'AdSP del Mare Adriatico Orientale
Trieste
In attesa del perfezionamento dell'iter formale per la designazione del presidente
I commissari dell'AdSP della Liguria Occidentale hanno rimesso il mandato nella disponibilità del ministro Salvini
Genova
La decisione nel quadro dell'iter di designazione e nomina dei nuovi vertici
Confetra critica le disposizioni del decreto-legge Infrastrutture per l'autotrasporto
Roma
La Confederazione sollecita lo blocco del processo di nomina dei presidenti delle autorità portuali
A maggio sono diminuiti i ricavi delle taiwanesi Evergreen, Yang Ming e WHL
Keelung/Taipei
Accentuata la flessione per le due principali compagnie
Ordine alla sudcoreana KSOE per la costruzione di otto portacontainer da 15.900 teu
Seongnam
Il valore unitario di ciascuna nave è di circa 221 milioni di dollari
Primo terminal portuale per il traffico di auto della greca Neptune Lines
Il Pireo
Sarà inaugurato il prossimo anno nel porto francese di Port-La Nouvelle
Il 16 giugno si terrà l'assemblea dell'associazione degli agenti e mediatori marittimi genovesi
Genova
Tavola rotonda su Genova, polo del Nord Ovest e del Mediterraneo
Rinnovato il consiglio di amministrazione di BN di Navigazione
Genova
BluNavy punta a raggiungere un milione di passeggeri entro il 2025
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
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