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 Il Piano Operativo Triennale 1998/2000 del Porto di Savona Vado, presentato questa mattina presso la sede dell'Associazione Industriali di Genova dallo staff dirigente dell'Autorità Portuale, descrive in maniera puntuale le aree di intervento individuate per garantire allo scalo ligure margini di crescita compatibili con la richiesta del mercato. Ma le possibilità di sviluppo di un porto moderno sono legate in maniera sempre crescente alla qualità dei collegamenti con i mercati che serve o che ambisce a servire. Proprio per questo, al di là della bontà delle scelte strategiche a breve termine individuate nel P.O.T., il presidente della port authority Giuseppe Sciutto ha tenuto a precisare che le prospettive di incremento dei traffici commerciali e turistici sono legate strettamente al potenziamento degli assi stradali e ferroviari di penetrazione oltre Appennino. Sono quindi cruciali per il porto ligure alcuni importanti interventi. Innanzitutto il raddoppio dell'asse autostradale Savona-Torino A6 che sarà completato tra due anni, ma che dovrà essere adeguatamente collegato al bacino storico del porto. E' indispensabile poi un adeguamento della rete ferroviaria con il raddoppio della linea Genova-Ventimiglia, che - ha detto il presidente - deve essere effettuato entro i tempi dichiarati dal governo. Ma l'intervento cardine resta il cosiddetto 'terzo valico' ferroviario, la cui realizzazione è oggetto di contrasti per l'impatto ambientale che provocherebbe; l'incertezza resta, ha confermato Sciutto sottolineando che "la situazione è delicata", ma ribadendo anche la "necessità assoluta di adeguare la rete infrastrutturale, che dovrebbe essere pronta da subito".
La tempestività è vitale per accompagnare e incentivare la crescita dei traffici. Intanto le ultime rilevazioni confermano il trend positivo registrato negli ultimi mesi che dovrebbe portare a fine anno al raggiungimento della quota di 13 milioni di tonnellate di merce transitata nel porto savonese. Nei primi otto mesi del 1998 è stato infatti ottenuto un incremento totale del 25,8% rispetto all'analogo periodo del 1997 e, ad eccezione del traffico nei terminal cerealicoli, gli aumenti sono stati del 40% per le rinfuse solide, del 26% per quelle liquide e del 6% per la movimentazione a banchina. Dati su cui si fonda anche la previsione del P.O.T. per il 2000 che annuncia 4 milioni di tonnellate per le rinfuse solide, 700 mila tonnellate di cereali e 2,3-2,4 milioni di tonnellate di merci a banchina, mentre è attesa una stazionarietà dei prodotti petroliferi.
Segnali incoraggianti giungono anche dal settore passeggeri. "Per quanto riguarda le crociere, Savona difficilmente potrà diventare 'porto di transito', mentre c'è la possibilità di rafforzarne il ruolo di 'scalo di testa'. In questo settore - ha detto Sciutto riferendosi allo sviluppo registrato nel '97 - ci siamo dovuti attrezzare per i nuovi traffici da un giorno all'altro: è comunque previsto un adeguamento degli spazi a disposizione dei passeggeri e delle compagnie crocieristiche, ma si tratterà di ampliamenti limitati". Gli interventi saranno volti a risolvere i problemi riscontrati per la compresenza di due navi crociera nello scalo, fatto occorso una decina di volte nei primi mesi del '98: la seconda unità è costretta infatti in una posizione lontana dalla stazione marittima, a cui non è legata con un collegamento coperto, e in una zona portuale adibita al traffico merci.
C'è insomma cautela, sia per le oggettive carenze infrastrutturali che per la difficoltà di fare stime vista la turbolenza del mercato crocieristico del Mediterraneo: le proiezioni per la fine del '98 non vanno al di là di un consolidamento dei risultati raggiunti lo scorso anno, mentre qualche punto percentuale di diminuzione è previsto per il 1999. Si punta invece in maniera più decisa sul cabotaggio: oltre ai traffici garantiti dal trasferimento avvenuto ad inizio '98 dei servizi traghetto della Corsica Ferries, che da Genova sono stati portati all'approdo di Vado Ligure gestito dalla Forship spa (gruppo Tourship), Savona guarda a possibili nuove linee, magari verso il Maghreb o la Spagna. Ma anche qui si va con i piedi di piombo visto che è compito delle compagnie di navigazione e non dell'Autorità Portuale avviare questi servizi. "E' necessario inoltre ricordare - ha sottolineato il segretario generale dell'ente portuale Rino Canavese - che il terminal traghetti viene gestito direttamente dalle compagnie".
Per quanto riguarda le aree portuali e le banchine, gli estensori del Piano Operativo Triennale hanno tenuto conto della necessità di rafforzare la vocazione commerciale del porto nel settore delle rinfuse solide e di quelle bianche, con progetti per la riqualificazione del terminal Miramare e per l'ammodernamento degli impianti di Vado. Nel lungo termine è stato invece previsto il potenziamento del settore container con la realizzazione di una nuova struttura definita nel progetto 'terminal contenitori'.
La realizzazione degli interventi previsti dal Piano Operativo Triennale prevede investimenti per oltre 300 miliardi di lire sia di mano pubblica che privata.
Ora è atteso entro la fine di quest'anno il completamento della stesura del Piano Regolatore Portuale in cui potranno essere chiarite le strategie a lungo termine per Savona.Porto di Savona Vado: traffico complessivo
Tipo di operazione | 1993 | 1994 | 1995 | 1996 | 1997 |
Merci imbarcate e sbarcate (tonn) | 12.594.840 | 12.935.151 | 13.324.080 | 11.895.135 | 10.619.425 |
Merci imbarcate e sbarcate per l'estero (tonn) | 10.525.432 | 11.008.954 | 11.562.439 | 10.723.980 | 9.416.975 |
Navi arrivate da porto estero (n.) | 1.116 | 1.139 | 1.148 | 925 | 993 |
Tonnellaggio di stazza netta proveniente da porto estero TSN | 7.860.121 | 8.784.689 | 9.098.315 | 8.037.761 | 8.196.588 |
Passeggeri arrivati e partiti (n.) | 4.707 | 1.402 | 79 | 13.389 | 93.333 |
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