- Nella prima metà del 2022 il traffico nel sistema
portuale North Sea Port è aumentato del +10,3%
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- La Russia è il primo partner commerciale
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North Sea Port, il sistema portuale costituito dagli scali
olandesi di Vlissingen, Terneuzen e da quello belga di Ghent, ha
chiuso il primo trimestre del 2022 con un totale di 37,5 milioni di
tonnellate di merci marittime movimentate, con una crescita del
+10,3% sulla prima metà dello scorso anno generatasi
principalmente nel secondo trimestre del 2022 quando il traffico,
risultato pari a circa 20 milioni di tonnellate, ha segnato un
aumento del +14% circa sul periodo aprile-giugno del 2021.-
- Nel primo semestre di quest'anno le rinfuse solide, che
costituiscono la principale voce merceologica, hanno totalizzato
20,2 milioni di tonnellate (+13,6%). Stabile il traffico delle
rinfuse liquide con 8,7 milioni di tonnellate. In crescita le merci
convenzionali, attestatesi a 5,5 milioni di tonnellate /(+21,0%),
così come i rotabili, ammontati a 2,0 milioni di tonnellate
(+16,0%), mentre le merci in container, con 1,1 milioni di
tonnellate, sono diminuite del -13,0%.
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- L'autorità portuale che gestisce i tre scali ha reso noto
che il traffico con la Russia, che nel 2021 è stato il
principale partner commerciale di North Sea Port, ha mantenuto
questo ruolo anche nella prima metà di quest'anno con 3,8
milioni di tonnellate ed un incremento prossimo al +20% sul primo
semestre del 2021. L'authority prevede che questo flusso di traffico
accuserà un calo nel secondo trimestre del 2022 anche in
considerazione dell'entrata in vigore delle sanzioni dell'UE nei
confronti della Russia, sanzioni che per alcune tipologie di merci
devono ancora avere effetto, ad esempio per il legname, con le
relative restrizioni che entreranno in vigore domenica prossima, e
per i combustibili solidi, colpiti dalle sanzioni dal prossimo 10
agosto. Nei primi sei mesi di quest'anno la riduzione dell'attività
in alcuni comparti merceologici determinata dalle sanzioni è
stata compensata, in particolare, dall'aumento dei traffico con gli
Stati Uniti (+15%, combustibili solidi), con la Finlandia (+31%,
combustibili solidi) e con il Canada (+40%, siderurgici e
fertilizzanti).
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